Gli sguardi gentili di Gianni Berengo Gardin
Nell’ambito del Festival “Per Sentieri e Remiganti”, giunto alla VI edizione, si inaugura - al Museo Regionale di Scienze Naturali - mercoledì 7 novembre (ore 17.30) la mostra fotografica di Gianni Berengo Gardin, uno fra i più noti e importanti maestri della fotografia italiana.
Il tema della gentilezza, che ha caratterizzato l’edizione primaverile del Festival, torna e si svela nelle straordinarie 40
immagini in mostra: un viaggio in bianco e nero alla scoperta di
questo valore lieve e discreto che oggi più che mai va riscoperto.
La gentilezza come approccio alla vita e agli uomini, la gentilezza come modalità di relazione in un momento storico durante il quale le comunicazioni sembra passino solo attraverso il canale dell’aggressività e della violenza; la gentilezza come rispetto per le altrui diversità ma anche rispetto per le proprie incongruenze; la gentilezza nell’attraversare il mondo, affinché non solo resti qualche risorsa dopo il nostro passaggio, ma una realtà e una storia nuove e rinnovate si possano realizzare.
Nelle immagini di Berengo, straordinario testimone del nostro tempo, lungo il percorso della mostra, il pubblico potrà ritrovare facilmente la gentilezza, racchiusa nei baci degli amanti, nelle carezze dei compassionevoli, fra cui Fratel Ettore al dormitorio della Stazione Centrale di Milano; nei balli di chi festeggia un giorno speciale o un giorno qualunque ma indimenticabile per quel giro di spensieratezza; nelle feste e nei gesti degli sposi; nei viaggi giocosi dei bimbi dell'asilo Olivetti e sul tram di una città che va verso la modernità ma ha ancora il sapore della lentezza e della misura per l’uomo.
La gentilezza come approccio alla vita e agli uomini, la gentilezza come modalità di relazione in un momento storico durante il quale le comunicazioni sembra passino solo attraverso il canale dell’aggressività e della violenza; la gentilezza come rispetto per le altrui diversità ma anche rispetto per le proprie incongruenze; la gentilezza nell’attraversare il mondo, affinché non solo resti qualche risorsa dopo il nostro passaggio, ma una realtà e una storia nuove e rinnovate si possano realizzare.
Nelle immagini di Berengo, straordinario testimone del nostro tempo, lungo il percorso della mostra, il pubblico potrà ritrovare facilmente la gentilezza, racchiusa nei baci degli amanti, nelle carezze dei compassionevoli, fra cui Fratel Ettore al dormitorio della Stazione Centrale di Milano; nei balli di chi festeggia un giorno speciale o un giorno qualunque ma indimenticabile per quel giro di spensieratezza; nelle feste e nei gesti degli sposi; nei viaggi giocosi dei bimbi dell'asilo Olivetti e sul tram di una città che va verso la modernità ma ha ancora il sapore della lentezza e della misura per l’uomo.
La mostra di Gianni Berengo Gardin è un racconto che ci parla di
persone comuni, in una società forse più povera della nostra, ma dove
certamente le persone erano meno sole, dove si conservava la speranza,
per l’oggi e per il futuro.
Le fotografie della mostra, con il bianco e nero, riescono a regalarci respiri di vita che rappresentano una testimonianza fuori dall’ordinario.
Le fotografie della mostra, con il bianco e nero, riescono a regalarci respiri di vita che rappresentano una testimonianza fuori dall’ordinario.
Gianni Berengo Gardin è tra i più noti e importanti
fotografi italiani. Nato a Santa Margherita Ligure, si occupa di
fotografia dal 1954. Fino al 1965 lavora per Il Mondo. Nel corso degli
anni collabora con le maggiori testate nazionali ed internazionali
(Domus, Epoca, L'Espresso, Time, Stern, Harper's Bazaar, Vogue, Du, Le
Figaro). Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre
che hanno celebrato il suo lavoro e la sua creatività. Ha pubblicato
oltre 200 libri di fotografia. Tra gli altri, ''Venise des Saisons'',
''Morire di classe'', ''L'occhio come mestiere'', ''Toscana'',
''Francia'', ''Gran Bretagna'', ''Roma'', ''Dentro le case'', ''Dentro
il lavoro'', ''Scanno'', ''Il Mondo'', ''Un paese vent'anni dopo'',
''In treno attraverso l' Italia'', “Gianni Berengo Gardin Fotografo''.
Il 15 dicembre 2012 ci sarà invece il primo appuntamento internazionale del Festival “Per Sentieri e Remiganti” in Francia: con l’inaugurazione della mostra Natività nei Sacri Monti di Piemonte e Lombardia che il Gruppo del Cerchio porta a Parigi,
nella Chiesa di Saint Merri (76 rue de la Verrerie - 4° arr., vicino
al Centro Georges Pompidou) aperta fino al 7 gennaio 2012: un progetto
che valorizza e promuove il patrimonio dei Sacri Monti in un’ottica di
riscoperta del loro valore culturale, spirituale e artistico a beneficio
del pubblico d’Oltralpe.
Periodo di apertura al pubblico
Dall’8 novembre al 6 gennaio 2013
Dall’8 novembre al 6 gennaio 2013
Orario
Tutti i giorni: 10 – 19
Chiuso il martedì
Tutti i giorni: 10 – 19
Chiuso il martedì
Informazioni
Mostra a pagamento separato:
Ingresso intero € 5,00 | ridotto € 3,00 | cumulativo comprendente visita Museo + Mostra Gianni Berengo € 5,50
Mostra a pagamento separato:
Ingresso intero € 5,00 | ridotto € 3,00 | cumulativo comprendente visita Museo + Mostra Gianni Berengo € 5,50
Biglietteria MRSN: 011 4326354
Numero verde InfoMuseo: 800 329 329
Direzione artistica Gruppo del Cerchio: info@gruppodelcerchio.it – cell. 3351952006
www.persentierieremiganti.it
Numero verde InfoMuseo: 800 329 329
Direzione artistica Gruppo del Cerchio: info@gruppodelcerchio.it – cell. 3351952006
www.persentierieremiganti.it
Fonte: http://www.regione.piemonte.it
Segnala:
Amalia Di Lanno