domenica 30 novembre 2014

Michele Zaza - Il confine del mio corpo è il confine del mio mondo



GALLERIA NAZIONALE D'ARTE MODERNA


COMUNICATO STAMPA


Michele Zaza
Il confine del mio corpo è il confine del mio mondo
a cura di Angelandreina Rorro


Galleria nazionale d’arte moderna
6 dicembre 2014 – 15 febbraio 2015


Conferenza stampa 5 dicembre ore 11.30
Inaugurazione 5 dicembre ore 18.00


Venerdì 5 dicembre alle ore 18.00 presso la Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma si inaugurerà la mostra Michele Zaza. Il confine del mio corpo è il confine del mio mondo. Con questa mostra, per cui sono stati selezionati 24 lavori, si vuole dare conto dell’intero percorso dell’artista, dalle immagini delle performance del 1970 (Simulazione d’incendio) alle molte opere fotografiche, passando per alcuni dipinti, arrivando ai progetti (in mostra sono esposti 15 cartoni degli anni 90) e alle installazioni degli ultimi anni. Sono presenti alcune opere inedite e il primo video del 1985, mai proiettato in Italia.

Michele Zaza (Molfetta 1948) si è diplomato in scultura con Marino Marini all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1971, ma è difficile definire i confini della sua arte che è pittura, scultura video e fotografia. Negli anni della formazione accademica Zaza entra in contatto con l'ambiente artistico milanese interessandosi agli sviluppi dell'arte cinetica e minimal.
Comincia a utilizzare la fotografia già nel 1970 per registrare le azioni provocatorie messe in atto nel suo paese e la sua prima personale nel 1972 alla Galleria Il Diaframma di Milano, Cristologia, è fatta di immagini fotografiche. Il suo lavoro però non si limita allo scatto o all’inquadratura: parte dall’idea, alla quale segue spesso un progetto, poi la costruzione di un set e infine l’esecuzione della foto che, sin dall'inizio, era scattata dall'artista, da un familiare o da un amico fotografo. Questo ruolo era ed è tutt'ora interscambiabile.
Nel 1973, nella personale alla Galleria Marilena Bonomo di Bari, nell’opera Dissidenza ignota, i genitori per la prima volta diventano soggetti delle sue immagini e lui stesso è presente come attore o regista. Nei lavori successivi trovano posto gli altri affetti quotidiani, come sua moglie o sua figlia, ma si vedono anche alcuni oggetti (la pistola, la televisione, le lampadine) o dei materiali in forma di piccole sculture (il pane, l’ovatta, la carta) che diventano – tutti – elementi significativi di un linguaggio scelto e codificato con rigore per trasfigurare la quotidianità.
La ricerca di Zaza parte dall’idea che “l’arte non offre possibilità alternative alla condizione umana, ma è al contrario la risultante di questa condizione”. Quindi i corpi immobili e ieratici, in piedi, capovolti o seduti diventano il materiale plastico attraverso cui percepire e rendere esistente il mondo.
Ma è il volto il luogo delle rivelazione assoluta. Frontale, di profilo, dipinto di bianco nero o blu catalizza l’attenzione dello spettatore nelle installazioni più recenti dell’artista che si arricchiscono del rapporto con la scultura e con lo spazio.
Tutto il lavoro di Zaza ha una radice antropologica e una suggestione metafisica e si distingue tra le ricerche degli ultimi 50 anni per la sua singolare coerenza.

Tra le numerose mostre collettive Zaza ha partecipato alla Biennale dei giovani di Parigi nel 1975, alla Biennale di san Paolo e Documenta di Kassel nel 1977 e alla Biennale di Venezia nel 1980 con una sala personale.
Ha lavorato con gallerie italiane e straniere da Luciano Inga Pin a Milano, Ugo Ferranti a Roma, Lucio Amelio a Napoli, Marilena Bonomo a Bari a Yvon Lambert a Parigi, Annamarie Verna a Zurigo, Leo Castelli a New York, e più recentemente con Persano a Torino e Bianconi a Milano.
Dopo il 2000 ha esposto il suo lavoro al Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea di Roma e al MAMCO Musée d’Art Moderne et Contemporain di Ginevra.
Le sue opere sono conservate presso varie collezioni pubbliche, tra cui: Fondation Emanuel Hoffmann, Öffentliche Kunstsammlung (Basilea); Hamburger Bahnhof-Museum für Gegenwart (Berlino); Walker Art Center (Minneapolis); Centre Georges Pompidou Musée national d’art moderne (Parigi); Musée d’art moderne de la Ville de Paris (Parigi); Staatsgalerie (Stoccarda); Museum of contemporary art (Téhéran); Kunsthaus (Zurigo).


SCHEDA INFORMAZIONI
Mostra
Michele Zaza.
Il confine del mio corpo è il confine del mio mondo

Periodo
6 dicembre 2014 – 15 febbraio 2015

A cura di
Angelandreina Rorro

Sede
Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Viale delle Belle Arti 131, Roma
Ingresso per disabili: via Gramsci 71

Orari di apertura
martedì - domenica dalle 10.30 alle 19.30
Venerdì fino alle 22.00
(la biglietteria chiude alle 18.45; il venerdì chiude alle 21.15)
Chiusura il lunedì

Biglietto
ingresso museo-mostra intero 13 euro, ridotto 10,50
Prima domenica del mese accesso gratuito

Informazioni
tel. +39 06 32298221
www.gnam.beniculturali.it

Catalogo
Maretti

Ufficio stampa
Laura Campanelli
tel. +39 06 32298328
s-gnam.uffstampa@beniculturali.it


segnala:
amalia di Lanno

Elisabetta Di Sopra - Saudade


Bari. Galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea

Elisabetta Di Sopra
Saudade


La galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea prosegue il suo programma espositivo con Saudade, la mostra personale di Elisabetta Di Sopra.
Dar volto alla complessità dell’identità femminile affrontandone le infinite varianti e contraddizioni sembra essere la sfida di numerose artiste della scena contemporanea. Molte scelgono il linguaggio visivo del video come strumento critico privilegiato attraverso cui ridefinire l’immagine femminile, analizzando argomenti quali solitudine, rapporti interpersonali, amore, dolore e per mettere in scena il tema del corpo e dei diversi livelli di comunicazione a esso legati.
E il video d’altra parte, per la sua natura fluida e la sua identità ibrida e in virtù della sua immediatezza, facilità d’uso e semplicità a essere riprodotto e trasmesso, rappresenta un mezzo d’elezione con il quale esprimere il potere del personale nell’arte. Ne è un esempio, la ricerca artistica di Elisabetta Di Sopra che si esprime in particolar modo attraverso l’uso del linguaggio video per indagare sulle dinamiche più sensibili della quotidianità e delle sue microstorie inespresse, dove il corpo femminile assume un ruolo centrale perché custode di una memoria e di un suo linguaggio espressivo.
Nella mostra presso la galleria Muratcentoventidue l’artista affronta il tema del ricordo riflettendo sulle tracce che lascia su di noi nel presente.
Presenta un’installazione fotografica intitolata Discontinuità Sensibili e quattro video Temporary, Crossing, Dust Grains, e Con_tatto. In Temporary vediamo una casa, dove spariscono uno dopo l'altro i mobili, che si svuota di tutto, anche della padrona di casa. Casa e figura umana restano entrambe nude, perdendo ogni traccia della memoria di sé e della propria identità.
In Crossing vediamo il passaggio al rallentatore di una nave da crociera, figure che si stagliano dallo sfondo e che appaiono inanimate, poi un flash...
In Dust grains, ricordi lontani, quelli dell'infanzia sono come granelli di polvere negli occhi e infine in Con_tatto, la memoria recuperata di una carezza..

Sede
Muratcentoventidue-Artecontemporanea
Via G. Murat 122/b – Bari


Inaugurazione
Sabato 13 dicembre 2014, ore 19.30
Periodo
13 dicembre – 25 gennaio 2015
Orario di apertura dal martedì al sabato,
dalle 17.00 alle 20.00

Info
393.8704029 – 392.5985840
mail to:info@muratcentoventidue.com


Elisabetta Di Sopra ( Pordenone, 1969) vive e lavora a Venezia
Eventi, collettive, personali
2014
* PAV .Stazione eretta.Video d'artista a cura di Mario Gorni in collaborazione con Careof


* TRANSIENT BODIES, personale a cura di Giada Pellicari, CaosArtGallery, Venezia


*Visioni OFF - Video Arte Italia, XI ed. FMK, Pordenone


*Recto|Verso - CasermArcheologica Sansepolcro (Ar) a cura di Ilaria Margutti


*Videoart Yearbook ed. 2014, Dipartimento Arti Visive, Università di Bologna a cura di Renato Barilli.


*WHITE CANVAS, Oradea Romania a cura di Visualcontainer


* INTERFERENZE collettiva a cura di Ivan D'Alberto e Visualcontainer, Inangolo, Penne (Pe)


* RE - AZIONE collettiva di video e performances,a cura di Francesca Leoni e davide Mastranfelo alla Fabbrica Delle Candele, Forlì.


*INCROCI, PArCO2 a cura di Francesca Agostinelli,Pordenone


* STILL FRAME || Videoarte dall'Archivio Giovani Artisti BLM a cura del collettivo CAKE AWAY


*L'ORA BLU, Format video sulle culture contemporanne. 13 febbraio aula magna_Accademia di Belle Arti di Bologna


*Collective Shades Visualcontainer@Now&After Festival,International Videoart festival, Moscow - Russia


*MOTIVI DI FAMIGLIA allo SPAC, (Ud) a cura di Paolo Toffolutti


2013


* VISIONI D'ARTE, Dal cinema sperimentale alla videoarte oggi. Evento promosso da


Ca Foscari Cinema a cura di Elisabetta Di Sopra. Intervengono: Carlo Montanaro,


Bruno Di Marino, Aurora Fonda, Chiara Tavella. Rassegna di videoarte presso lo


Spazio espositivo A+A


* INCONTRI AL MUSEO. Dialoghi al presente con l'arte. Museo Civico di Sansepolcro


(Ar). A cura di Ilaria Margutti e Stefano Buti.


* REACTION POP UP,video-mostra personale 2/3 - 2 - 2013. Cortino di Fratta, Fossalta di


Portogruaro, (Ve) a cura di RIZOO Group


* VIDEOSPRITZ - elisabetta di sopra / igor imhoff, Proiezione video / aperitivo / conversazione con gli


artisti e i curatori Paola Bristot e Daniele Capra, Studio Tommaseo, Trieste


* BODIES OF SILENCE #3 WHEN WORDS ARE MADE FLESH, THURSDAY 14 FEB 2013. Organised


by CUNTemporary, Curator: Giulia Casalini


* body in abstraction, 16 february - 1 march 2013. Jermolaewa; Di Sopra; Weibel; Hofstetter;


Doser. Curator: Laura Carlotta Gottlob. Art History Advisor: Reidar Due. St John's College, Oxford


*Finalista al Premio Terna 05, a cura di Cristiana Collu e Gianluca Marziani, Roma


* WHO CONTROLS THE CONTROLLERS (?) Galleria Clou, Ragusa; a cura di Francesco Lucifera






2012


* Personale premio Shingle22J, Biennale Arte Contemporanea, Forte Sangallo,


Nettuno, Roma


* Rassegna di videoarte, Norme per la rivoluzione, “Volksbühne”,Berlino a cura di


Bruno Di Marino


* PLAY WITH FOOD 3 - La scena del cibo, festival di arte visiva e performativa,


Qubì,Torino


* Rassegna di videoarte, Norme per la rivoluzione, circo Massimo di Torino, a cura


di Bruno Di Marino


* Rassegna di videoarte Arsprima, Nur Gallery, a cura di Alessandro


Trabucco, Milano


* Collettiva 2Mondi, Rio Grande do Sul- Brasil a cura di BergaArte


* IDROGRAFIE, a cura di Chiara Tavella, ex convento di San Francesco, Pordenone


* VISIONI, studio Arkema,Portogruaro,(Ve)


* Curatrice dell'evento di videoarte Premio Maurizio Cosua 2012, Serra dei


Giardini,Venezia


* L= M2, Lorenzago:montagna contemporanea nel quadrato, là ( )qua arte


affluente, Belluno


* OUTART! rassegna di videoarte e insallazione in esterno a cura di Chiara Tavella


per l'Associazione Medianaonis, Cordenons (Pn)


* DE RERUM NATURA, a cura di Daniele Capra, galleria De Faveri , Sovramonte (Bl)


* MATERNA_MENTE, a cura di Chiara Tavella, Caos Art Gallery, Venezia


* Anymation I ed. Festival di animazione di Ca' Foscari Cinema


* 12.13 Rassegna di arte contemporanea, Mondo Nuovo. A cura di Chiara Tavella e


Orietta Masin, Cervignano del Friuli (Ud)


2011


* Collettiva WELCOME a cura dell’Associazione Cantiere Corpo/Luogo, Art Hotel Europa a Brno


* PLAYING WITH BORDERS, short video art show Kathmandu, a cura di Cecilia Freschini


* Rassegna video WI-FI ART e SGUARDO CONTEMPORANEO, Circolo degli Artisti, Roma


* Terzo premio, Shingle 22j, Biennale d’Arte Contemporanea di Anzio e Nettuno, Roma


* Collettiva WELCOME, a cura di Cantiere Corpo/Luogo, Forte Marghera, Venezia


* Collettiva “Ma dici a me?”, a cura di Paolo Toffolutti, Palazzo Morpurgo, Udine


* Triennale di Milano, Festarte videoart festival, "Violenza invisibile"


* Collettiva AQUAMATER, a cura di Gloria Bortolussi, ALVISOPOLI, Villa Mocenigo, F. di Portogruaro, Venezia


* Collettiva 6x5, Galleria Civica Ai Molini, a cura di Chiara Tavella, Portogruaro, Venezia


* THE SCIENTIST festival internazionale di videoarte, 5 ed. a cura di Vitalino Teti e Filippo Landini, Ferrara


* Giornata del Contemporaneo, White art Gallery “La realtà dell’apparenza”, Bolzano


* Finalista 19° ed. festival internazionale Videominuto, Centro per l’arte contemporanea LUIGI PECCI, Prato


* Personale 2tto,Galleria Civica Ai Molini, a cura di Chiara Tavella, Portogruaro, Venezia


2010


* Collettiva “Fare Corpi”,l’insegnamento dell’Anatomia all’Accademia di Belle Arti di Venezia,


Magazzini del sale


* Collettiva “Un anno d’arte”, Wroclaw (Polonia) a cura del centro culturale Aldo Moro, Pordenone


* Collettiva “Memoria”, di Raffaella Aresu al Brancaleone, Roma


* Inaugurazione Museo Magma, a cura di Paolo Feroce, Roccamonfina, Cesena


* Finalista al concorso Festarte videoart festival “violenza invisibile” con il video Untitled, al MACRO,Roma


* N.A.E. Nuove Arti Espressive, I edizione 2010, chiesa di San Rocco, Carnago,Varese


* Archiviarti - la mostra, Fabbrica Borroni, a cura di Fiordalice Sette, Bollate, Milano


* Collettiva Human Nature, WhiteArtGallery, Merano, Bolzano


* Curatrice concorso di videoarte Maurizio Cosua 2010/2011, Venezia






2009


* Rassegna di musica contemporanea Intrasonus, Centro culturale Candiani di Mestre, Venezia


* London Art Fair di Londra, galleria 3D, Mestre, Venezia


* Collettiva ARTEXXI, Centro culturale Aldo Moro, a cura di Chiara Tavella, Pordenone


* Concorso SENTIRE DONNA, Fabbrica del vapore, Milano


* Premio videoconcorso Francesco Pasinetti , Venezia


* Nuove figure 3, Accademia di belle arti di Venezia


* LORENZAGO APERTA,a cura di Roberta Zamolo, Bolzano


* Giardini sospesi, Padova


* Venice Film Commission, Venezia


* Vincitrice concorso Venere grida, Milano


* Finalista festival internazionale di videoarte Magmart, CAM Casoria, Napoli.


* Finalista sez. scultura, PremioArteLaguna 2009,Tese di San Cristoforo, Venezia


* Collettiva presso l’Istituto Italiano di Cultura di Vienna e di Praga (PremioArte Laguna)


2008


* BANDO ALLE CIANCE/ NO MORE CHATTING, progetto Accade 2008, galleria A+A ,Venezia


* Collettiva VENETIAN INDUSTRIES FESTIVAL, Mestre, Venezia


* Premio videoconcorso Francesco Pasinetti, Venezia


* Premio concorso internazionale di scultura ‘Edgardo Mannucci’, Arcevia, Ancona


* Collettiva ANTEPRIMA FVG, SPAC, a cura di Chiara Tavella, Buttrio, Udine


* II esposizione ‘Edgardo Mannucci’, la Casa del Pane, Milano


2007


* Progetto Accade: LET THE BODY PLAY, galleria Jarach, a cura di Daniela Santellani, Katia Baraldi, Venezia


* Personale MEMORIE PRESENTI, galleria 3D, a cura di Daniela Santellani, Venezia


* NUOVE NATURE MORTE, reportage d’artista di Andrea Penzo e Anna Tagliapietra galleria 3D, Venezia


* Collettiva PER-LUMINA a cura di Luigi Viola, Palazzo dei Battuti, San.Vito al Tagliamento, Pordenone


* Vinile d’artista, XX.9.12 FABRIKA, a cura di Guglielmo Di Mauro P. Dese, Padova


* Collettiva PASSEGGIATA EFFIMERA 3, XX.9.12 FABRIKA a cura di Adolfina De Stefani, P. Dese, Padova


* Installazione per il Bosco Ottolenghi di Mestre a cura di Luigi Viola, Venezia


2006
* Mestre Film Festival, Centro culturale Candiani, Venezia


ricevo e pubblico
amalia di Lanno

Massimo Pastore _ As You Like It


Massimo Pastore _ As You Like It
a cura di Denis Curti e Antonio Maiorino Marrazzo
con un testo di Anita Pepe

Sedi espositive:
Galleria Museo Nuova Era, Strada dei Gesuiti 13, Bari
Galleria Bluorg, Via Marcello Celentano 92/94 Bari

Appuntamenti:

Giovedì 4 dicembre 2014 ore 11.00 Massimo Pastore terrà una Lecture all’Accademia di Belle Arti Bari

Opening: Museo Nuova Era: 05 dicembre 2014 h.18,00
Opening: Galleria Bluorg: 05 dicembre 2014 ore 21,00
Durata: 6 dicembre 2014 - 11 gennaio 2015

La Galleria Museo Nuova Era e la Galleria Bluorg presentano il progetto fotografico “As You Like It” di Massimo Pastore, unite in una contemporaneità espositiva per creare una relazione e un itinerario che per i visitatori/ospiti, con un duplice percorso, si trasformerà in viaggio nel viaggio, narrazione della narrazione.

Quello esperito nella Galleria Museo Nuova Era sarà un percorso che farà entrare il visitatore/ospite, in una traslazione emozionale ed esperienziale, nelle aree comuni di quest’opera che nasce site specific ab origine e reitera, in questa esecuzione barese, la sua natura in un processo dove il progetto si ri-trasforma.

L'altro passaggio sarà messo in scena alla Galleria Bluorg, luogo dove saranno allestiti i momenti più intimi e privati, quelli delle stanze, che i personaggi di quest’opera composita hanno scelto quale luogo di svelamento delle proprie esistenze.

La simultaneità espositiva e la distanza geografica delle due gallerie baresi s’intersecano alla Galleria PrimoPiano di Napoli che è stato il luogo dove tutto quanto è stato realizzato dall’artista nel corso di sette anni.



Dal testo di Anita Pepe:

“[...] il ciclo trova unità come racconto – e non puro catalogo - di reazioni. Come ci comportiamo quando veniamo sedotti dalla libertà (vigilata) di essere protagonisti e co-autori? I criteri concordati dovrebbero rassicurarci, ma... sappiamo ancora scegliere non tanto il modo in cui vogliamo essere rappresentati, quanto quello che ci rappresenta?

C'è chi abbatte le barriere mettendosi a nudo; chi coglie la palla al balzo e si trasforma in performer; chi gioca; chi fissa o distoglie lo sguardo. Esibizionismo, pudore, estro, provocazione, fuga, soggezione. Come si entra in casa d'altri, sapendo che quella casa rappresenta, metaforicamente, il suo mestiere d'artista? Come ci si colloca il proprio corpo?

Il pubblico entra lentamente nel gioco, provando per prima cosa a indovinare le relazioni tra quei volti, quei piedi, quegli occhi, e le loro identità. Fratelli, amanti, turisti, amici”.

Massimo Pastore “ha chiesto ai suoi soggetti di farsi ritrarre prevalentemente in una fase di sospensione dalla vita, la solita vita. Molti sono infatti in vacanza, e nella valigia hanno forse pigiato aspettative, sogni, nuove possibilità. Oppure hanno trascinato fino alla meta una zavorra, e adesso sono pronti a scaricarla. Chi può dirlo? E soprattutto chi può sapere fino in fondo cosa accade nell'animo di chi arriva in una città – Napoli - che non è mai neutrale e che, nel bene e nel male, può farti ubriacare ed illudere?”.


54 fotografie - stampa in bianco e nero ai sali d’argento – cm 20x30 ca

stampe a cura di Massimo Pastore in collaborazione con il Maestro Anna Santonicola

Il catalogo “As You Like It” editoda Edizioni Scientifiche a Artistiche – cm 24x28 – pagine 96 - Italiano/ inglese

con testi critici di: Nicola Davide Angerame (filosofo, critico e curatore), Antonio Maiorino Marrazzo (Curatore e gallerista), Andrea Viliani (curatore), Denis Curti (curatore – storico della fotografia), Marina Presciutti (scrittrice).

Biografia
Nato a Napoli nel 1971 Massimo Pastore inizia il suo percorso artistico da autodidatta e nel 1997 decide di dedicarsi alla fotografia lavorando prima come assistente di laboratorio di sviluppo e stampa fotografica e successivamente come assistente fotografo. Nel 1999 inaugura a Napoli la sua prima personale di fotografia “Di Luce Propria” affermandosi come ritrattista. Contestualmente alla sua ricerca artistica inizia a collaborare con la Fondazione Banco di Napoli per l’Assistenza all’Infanzia organizzando corsi di fotografia e di sviluppo e stampa del bianco e nero rivolti a ragazzi socialmente disagiati. Nel 2003 si diploma in fotografia all’IEAO di Perugia e segue diversi workshops di fotografia. Nel 2006 crea con Antonio Maiorino PrimoPiano Napoli, una galleria impegnata nella ricerca e nell’esposizione di artisti che lavorano con la fotografia, nonchè laboratorio personale e collettivo.

Le sue fotografie sono state pubblicate su quotidiani e riviste italiane e internazionali: MAX, Corriere della Sera, Corriere del Mezzogiorno, City, La Repubblica, L’Espresso, Flash Art, Neues Deutschland, Die Junge Welt.


Ha esposto i suoi lavori in varie mostre collettive in Italia e all’estero tra le quali si segnalano:

“Poi Piovve dentro l’altra fantasia” rassegna di video art - Osservatorio Astronomico Capodimonte Napoli a cura di Marcella Ferro “Geist des Ortes(e)” Galleria PrimoPiano Berlino a cura di Antonio Maiorino Marrazzo, Natascia Festa e Valeria Parrella. “The State of the Art” Accademia di Romania – Roma a cura di Luisa Conte. “Open Space II”, Museo d’Arte Moderna e Contemporanea Cosenza, a cura di Fabio De Chirico e Carmelo Cipriani. “Thanatos” Galleria PrimoPiano Napoli. “Gli anziani senza amore muoiono” Palazzo Leopardi Roma – dove riceve la menzione speciale. “I Love You – I love You Really” Stephane Ackermann Agence d’Art Contemporain Luxembourg. “Ritorno alla Grande Via” Galleria PrimoPiano Napoli e Galleria Immaginaria Firenze. “L’Arte del 900” 26^ Biennale dell’Umorismo nell’Arte di Tolentino dove riceve la menzione speciale per la miglior fotografia umoristica. “Atemporale” Galleria Mivhs, Casavatore (Na). “O si è assunti o si precipita” Galleria PrimoPiano Napoli a cura di Antonio Maiorino Marrazzo. “Monolithos” Sala Miretti, Savogliano – Cuneo e al Complesso Monumetale Di Santa Maria del Rifugio a Cava de’ Tirreni.



Tra le mostre personali si segnalano:

“As You Like It” Galleria PrimoPiano napoli a cura di Denis Curti e Antonio Maiorino Marrazzo. “Bianco” Fotografi Art Rabat – Marocco a cura di Maha Solo. “è quel sono che ci rende uguali” Galleria Civica d’Arte Contemporanea Siracusa. “Bianco _ Cold Landscapes”: Museo Nuova Era – Bari a cura di Viviana Checchia ed a cura di Antonio Maiorino Marrazzo alla Galleria PrimoPiano Berlino. “Femmes” Mairie de Paris – Parigi e al Castello Carlo V Monopoli (Ba). “.Org.” Galleria Duplex Parigi. “Monolithos” Galleria Duplex Parigi e Complesso Monumentale Santa Maria del Rifugio a Cava De’ tirreni (Sa). “Di Luce Propria” Libreria Evaluna Napoli a cura di Antonio Maiorino Marrazzo.

Nel 2008 e 2009 espone le sue fotografie durante i Rencontres d’Arles de Photographie – Off. Partecipa alle Fiere d’arte contemporanea: KunStart Bolzano 2012, a Flash Art Event Milano nel 2013 e Photissima 2014 Torino. L’opera “As you Like It” è stata esposta a Photissima - Festival Internazionale di Fotografia Torino 2014.


Hanno scritto per i suoi lavori:
Anita Pepe, Andrea Viliani, Denis Curti, Antonio Maiorino Marrazzo, Viviana Checchia, Marcella Ferro, Nicola Davide Angerame, Marina Presciutti, Mimmo Di Caterino, Roberto Cerenza, Elvira Buonocore.


Recensioni dei suoi lavori pubblicate su:
Flashart, Exibart, Interni Magazine, Fisheye Magazine, Artribune, Corriere della Sera, Corriere del Mezzogiorno, Il Roma, Il Mattino, La Repubblica, City, Il Denaro, Il Giornale di Sicilia, Napoli Art Magazine, Segno, Tetu, Il Napoli.

Per approfondimenti: www.massimopastore.com

ricevo e pubblico:
amalia di Lanno

venerdì 28 novembre 2014

Marisa Albanese - Fuori dal giardino


L'artista colloca, tra gli arredi della casa-museo di Villa Pignatelli, piu' di 30 opere nate nel corso dei suoi viaggi ed esposte su strutture disegnate dall'architetto Giovanni Francesco Frascino.


COMUNICATO STAMPA

a cura dello Studio Trisorio

«Il faut cultiver notre jardin»

«A partire dal Candide di Voltaire nasce il mio viaggio intorno a un mondo, il nostro, molto lontano dall’essere il migliore dei mondi possibili. Leggendo il Candide si rimane colpiti dall’ingenuità del protagonista e dal suo candore, poi, nel corso del romanzo, ci si accorge che forse quella di Candide è l’ingenuità di tutti noi che di fronte ai mali del mondo, ai conflitti che lo attraversano, preferiamo non vedere, sperare nel migliore dei mondi possibili. La conclusione di Voltaire ci fa capire come l’unico modo per ottenere quel mondo migliore sia saper coltivare, aver cura di quella parte di mondo, del giardino, che ci è propria».

Da queste riflessioni Marisa Albanese elabora un progetto che collega il suo viaggio per il mondo a quello di Candide e a quello che compie ogni giorno ognuno di noi. L’artista colloca infatti tra gli arredi di gusto eclettico della casa-museo di Villa Pignatelli più di 30 opere nate nel corso dei suoi viaggi ed esposte su strutture appositamente disegnate dall'architetto Giovanni Francesco Frascino.

Lo sguardo dell’artista mette in evidenza le contraddizioni di un mondo che appare geograficamente come una terra unica ma che di fatto è culturalmente diviso da barriere e confini molto profondi, barriere fisiche ma anche mentali, tracciate da segni e parole che esplodono nella violenza delle guerre contemporanee.

La mostra si apre con l’opera Lame formata dai tre libri sacri delle grandi religioni monoteiste – la Tora, il Vangelo e il Corano, viatico da secoli di tutti i viaggi di evangelizzazione/colonizzazione/conquista – disposti al centro del suggestivo vestibolo circolare.

Nei tavoli-vetrina della piccola saletta che dall’atrio conduce alla sala da ballo, troviamo, accanto a nuovi cicli dei Diariogrammi (disegni segnati dal movimento), alcuni acquerelli pensati in relazione con foto di viaggio.

Nel “Salotto rosso” Marisa Albanese dispone Arcipelago, un gruppo di piccole sculture in bronzo bianco disposte su un grande tavolo. In un angolo della stessa stanza una nuova vetrina contenente il trittico Colpo Mancino integra la simmetria degli altri tre espositori che fanno parte della collezione del Museo.

Nel “Salotto azzurro” tra le fotografie d’epoca con dediche autografe degli illustri frequentatori della Villa e il ritratto giovanile della principessa Rosina Pignatelli, l’artista colloca ritratti in bianco e nero realizzati tra la fine degli anni Settanta e oggi nel corso dei suoi viaggi in Oriente tra Cina, Tailandia, India e Malesia.

Nel “Salotto verde” sono esposti i ritratti fotografici tridimensionali (Giardinieri) di alcuni protagonisti del nostro tempo (Mahatma Gandhi, Rosa Parks e Malala Yousafzai) che hanno dedicato la propria vita a coltivare il “giardino comune”.

Nella veranda destinata a perpetuare la memoria del marito della principessa Rosina – il principe Diego Aragona Pignatelli Cortes, duca di Monteleone – l’artista espone due opere in marmo, Fioritura e Shot, e colloca l’installazione Who, what, where, when, why: un’imponente struttura percorribile di tre metri d’altezza composta da migliaia di quotidiani impilati.

Nella stanza dell’orchestra quattro gruppi di piccole figure in argilla bianca sono disposte in cieca e brugheliana processione (La parabola dei ciechi, Campo minato, Involved, Erranti).

Il percorso della mostra si conclude nella sala da toletta di gusto pompeiano, con un video (Fault Line) che descrive il risalire in superficie delle bollicine d’aria che sgorgano da una sorgente sottomarina, segni dell’energia dell’attività vulcanica che anima il mondo sommerso.

Fuori dal giardino a Villa Pignatelli vuole essere un confronto diretto con la dimensione domestica della casa-museo. L’esposizione, organizzata dallo Studio Trisorio, è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli e della Reggia di Caserta.

Ufficio stampa / Press office
Soprintendenza, Simona Golia, tel 081 2294478,

Inaugurazione 29 novembre alle 11

Museo Principe Aragona Pignatelli Cortes
Riviera di Chjaia, 200 - Napoli Campania Italia
Orario: 8,30 - 14; martedì chiuso
ingresso 2 euro




Napoli
Riviera di Chjaia, 200 (Villa Pignatelli)
081 7612356 FAX 081 669675
MARISA ALBANESE
dal 29/11/2014 al 7/1/2015

8,30 - 14; martedi' chiuso

segnala:
amalia di Lanno


giovedì 27 novembre 2014

Familydom, Visible White Photo Prize 2015, 4th edizione




Familydom, Visible White Photo Prize 2015, 4th edizione

Come interpreti la famiglia nel contesto sociale contemporaneo e quali nuove iconografie possono rappresentarla?

Francesca Fabiani, Curatrice delle collezioni di fotografia del MAXXI Architettura di Roma, e Paul di Felice, Professore presso l’Università del Lussemburgo, sono i curatori di 'Familydom', IV edizione del Visible White Photo Prize 2015 e sono interessati a conoscere il tuo punto di vista fotografico su questo tema.


Familydom è una open call internazionale per progetti fotografici aperta a fotografi ed artisti senza limiti di età e di esperienza.

4.000 € di premi in denaro per il ‘Best Project’ e per il ‘Best Runner-up Project’.

10 progetti saranno selezionati da una giuria internazionale:
Peggy Sue Amison, Direttore Artistico, Est-Wing, Dubai
Christian Gattinoni, Professore, Ecole Nationale Supérieure de la Photographie, Arles
Elisa Medde, Managing Editor, Foam Magazine, Amsterdam

I progetti finalisti saranno esposti dal 15 maggio al 12 giugno 2015 presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze e saranno inclusi in un catalogo appositamente pubblicato.

Il termine ultimo per aderire è il 28 febbraio il 2015.

La quota di adesione per un Progetto che può presentare fino a 10 immagini è di 70 €.

Per aderire online: iscriviti gratuitamente a Celeste Network, trova il box Familydom al centro della tua pagina di amministrazione, clicca sul bottone 'Partecipa con un progetto’ e segui gli steps per il pagamento della quota e l’inserimento delle opere.

Familydom è organizzata da Celeste Network e Fondazione Studio Marangoni.

Edizioni passate di Visible White Photo Prize:
You See Me (2014); Lapsus (2013); beyondmemory (2012).


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Nickolas Muray - Celebrity Portraits


Nickolas Muray Celebrity Portraits
dal 16 ottobre 2014 al 8 febbraio 2015
Sottoporticato

"Fortunatamente, per me la fotografia non è stata soltanto una professione ma anche un contatto tra le persone – uno strumento per capire la natura umana e fissare, se possibile, il meglio di ciascun individuo."

- Nickolas Muray


In un giorno imprecisato dell’agosto del 1913, un giovane ungherese di nome Niklas Murai giunge sul molo di Ellis Island (New York), armato di un piccolo vocabolario inglese, venticinque dollari e la ferma convinzione che la sua opera è destinata a lasciare un segno memorabile nella storia della fotografia.

In effetti, da quella lontana estate all’ anno della sua morte (1965), Niklas Murai - divenuto presto Nickolas Muray - è stato capace di immortalare tutto e tutti, dal presidente degli Stati Uniti all’ultima marca di zuppa di piselli passando per Marylin Monroe, Charlie Chaplin, Greta Garbo ed anche Elizabeth Taylor, Carol Lombard, Marlene Dietrich, Martha Graham e Claude Monet.

Questa Mostra monografica, curata da Salomon Grimberg, presenta per la prima volta in Italia, una ampia selezione della sua opera, esponendo oltre 200 dei suoi scatti più famosi.


Nickolas Muray è uno dei più celebri e intriganti fotografi del XX secolo, ritrattista di star del cinema, personaggi dello spettacolo e dello sport, ma anche ideatore di campagne pubblicitarie per le più note riviste americane. In occasione dell’esposizione giungerà a Palazzo Ducale una selezione di circa 150 immagini in bianco e nero e a colori provenienti dalla George Eastman House, dagli archivi “Vanity Fair” e Condé Nast e da diverse collezioni private.
Una apposita sezione sarà dedicata ai ritratti fotografici di Frida Kahlo, sua amica e confidente, realizzati fra gli anni ’30 e ’40; è suo lo scatto che nel 2012 è divenuto copertina di “Vogue” ed ha definitivamente trasformato Frida in icona pop.
A cura di Salomon Grimberg con la collaborazione di Nickolas Muray Photo Archives e George Eastman House.

La mostra è promossa da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Comune di Genova e prodotta da MondoMostre Skira.

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