venerdì 29 novembre 2013

FEMMINILE p l u r a l e_InPazza Umberto


FEMMINILE p l u r a l e, torna in strada per mettere in atto il secondo intervento del progetto TOcCARE.
Il 30 novembre il collettivo "tocca" Piazza Umberto I con una nuova azione sotto il nome di "InPazza Umberto".

"InPazza Umberto" parla così, in pieno stile FEMMINILE p l u r a l e, con una pacifica e metaforica incursione nella piazza, attraverso 15 interventi, che si propongono di aprire una riflessione, di attrarre attenzione e coinvolgere gente. E ancora, di TOcCARE un luogo che abbiamo abbandonato a se stesso e che la città dovrebbe riassorbire nelle proprie dinamiche tenendo conto delle vecchie e nuove identità.

Sabato 30 novembre, lungo il viale principale del giardino Umberto e nei dintorni, arte e poesia urbana, installazioni sonore e visive, progetti interattivi, performance musicali e scritture urbane, irromperanno in questo spazio.

LE IMMAGINI: www.facebook.com/FemminilePluraleBari

IL TRAILER: http://youtu.be/q0_dJJ7di30

LA MAPPA, GLI INTERVENTI, I NOMI: http://bit.ly/17VjXgk

#1 COGLIMI di Alessandra Savio. Una cascata di fiori metallici colorati copre "i vasconi" della Piazza. Un punto di partenza, un consiglio, un esortazione all'utilizzo più naturale di questi spazi.

#2 CONTACT di Neka Bagdavadze . Uno spazio allestito con sedie personalizzate da piante e foto di donne che vivono la piazza. Prendi una sedia..Guarda..osserva...ascolta. Non siamo poi così diversi.

#3 CORRIDOIO DI SUONI di Mariagrazia Morea Cenere . Un corrdioio fatto di "Scacciapensieri", un corridoio che, se attraversato, porta buonumore.

#4 CUORI DI PIETRA di Angela Farinola. Cuori dipinti sulle pietre che appartengono alla Piazza saranno un dono per i passanti, un dono per chi sentirà di volerlo ricevere...regalare.

#5 CUORI VAGANTI di Yanira Delgado. Cuori per chi Vive la Piazza. Cuori ripieni di.... Sorprese! Un cuore per chi sopravvive, un cuore per chi cerca accoglienza, un cuore per chi vive.

#6 IL LIBRO(NE) di Alessandra Carbone. Un Grande Libro per raccontare e raccontarsi. Storie di passanti, storie di vite, racconti, pensieri di passaggio. Un libro che prenderà forma in 24 ore. Il Libro della Piazza per la Piazza.

#7 MIGR(AZIONE) di Biba Vespuccia. Migr(azione) è un insieme di piccole casette sormontate da origami in carta raffiguranti volatili che fanno di Piazza Umberto la propria casa. Il filo che regge l'origami e' il filo che collega per sempre alla propria terra. Un cordone ombelicale che rimane attaccato.

#8 PAROLE E SUONI MIGRANTI di Valeria Simone & Monomake arte crochet (Anto Ifa) . Da un albero scendono versi di poetesse migranti, di donne dei paesi dell' Est Europa, di donne. Queste parole di lingue conosciute o lontane, vengon giù come fronde di un salice e si muoveranno sulle note delicate della musicista Giovanna Pavonciello.

#9 #10 #11 #12 #13 #14 #15 SCACCO AL RE di Elisabetta De Robertis (aka @Jeann) , Olga Diasparro, Teresa Tè Imbriani, Micaela Colella e Claudia Suriano. Non si vede bene che col cuore. Un azione per segnalare con ironia l'ineguatezza dei provvedimenti amministrativi e stimolare l'attivazione di iniziative che aiuterebbero il giardino a diventare più fruibile e vivo.

#9 Cassetta delle lettere per notifiche Multe Senzatetto.
#10 Cosa SI e cosa NO? Quali sono i Permessi e quali i Divieti?
#11 Un canestro utilizzabile da chiunque abbia voglia di cimentarsi con la bellezza del gioco.
#12 Nessun Dorma. Riqualificazione urbana delle panchine. #13 Ogni uomo è come un albero e ogni albero è come un uomo.
#14 Soldati & Sceriffi, giochiamo a lanciarci sguardi di sfida. Le postazioni delle Bici si trasformano in esseri umani dai connotati ironici.
#15 Scacchiere allestite su panchine e fronde degli alberi che ricordano questo intricato e affascinante gioco. Il Re è un pezzo forte: utilizzalo!

TOcCARE - InPazza Umberto

idea originale
Pamela Campagna, Delia Ciriello, Annamaria Ippolito
coordinamento
Valentina Tata Basile
ufficio stampa
Mirta Guarini
video
Mariagrazia Morea Cenere, Neka Bagdavadze
disegno grafico
Pamela Campagna


FEMMINILE p l u r a l e facebook: Femminile p l u r a l e # bari
femminilepluralebari@gmail.com tel: 328 6223531 - 366 1403970

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amalia di Lanno

PREMIO MURART 2013


video premiazione di Telenorba

ph.Rosaria Pastoressa

Seconda edizione di MURART, la prima galleria d’arte “open air”

comunicato:
Sabato 9 novembre 2013 alle ore 17.00, in via Argiro angolo via Abate Gimma a Bari, il Presidente della Provincia, Francesco Schittulli, e l’Assessore alla Cultura, Nuccio Altieri, inaugureranno la seconda edizione di MURART, la prima galleria d’arte contemporanea “open air” nel centro di Bari.
L’iniziativa, in programma fino al 23 novembre 2013, èpromossa ed ideata dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Bari in collaborazione con la Camera di Commercio di Bari, la IX^ Circoscrizione San Nicola – Murat e l’Associazione per il commercio “Borgo Murattiano”. MURART è nata con lo scopo di creare un’ interessante reciprocità tra arte e commercio rilanciando un connubio culturale di grande attualità; 
nel cuore commerciale di Bari ogni negozio ha “adottato” un artista diventando un’insolita location dedicata alla fruizione dell’arte contemporanea.103 negozi per 107 artisti ed oltre 50 eventi collaterali sono i numeri più significativi di questa edizione che porta con sé un’ importante novità: la presenza di un gruppo di giovanissimi studenti dell’Accademia delle Belle Arti di Bari. All’inaugurazione interverranno anche il Presidente della Camera di Commercio di Bari,Alessandro Ambrosi, il Presidente della Circoscrizione Murat – San Nicola, Mario Ferorelli, il Presidente dell’Associazione “Borgo Murattiano”, Christian Bergamasco e Maria Cristina Castanòn Ruiz, madrina della manifestazione e volto noto del programma televisivo “Chiambretti Night”. MURART potrà essere visitata, anche virtualmente, scaricando l’applicazione “web app” dal sito www.murart.it compatibile con tutti gli smartphone che permetterà all’utente di essere aggiornato sugli eventi e sui luoghi di interesse legati all’iniziativa. Attraverso la pagina facebook di MURART sarà, infine, possibile anche votare l’opera più bella alla quale, alla fine della manifestazione, sarà conferito un premio.


  Il giorno 26 novembre 2013  alle ore 17:00  la premiazione delle opere prime 3 classificate per il Premio Murart 2013 si e tenuta  nel Palazzo della Provincia nella Pinacoteca Provinciale Corrado Giaquinto di Bari. Premio Murart 2013 conferito a:

Francesco Cisky Gabriele  Cisky Pop Le tre Frida, 2013 acrilici su legno, 175 x 120 cm 



 Gianna Maggiulli COSMOGONIA, 1987 ACRILICO E DÉCOLLAGE SU CARTONE GREZZO, 118 h x 105 cm da LOREDANA BOUTIQUE - LA BOTTEGA DI LUCIANO





 Massimo Nardi performance di Body painting mutamenti da PALAZZO MINCUZZI - BENETTON Murart
performance

ph.Letizia Gatti

Murart

giovedì 28 novembre 2013

Francesco Lauretta | Esercizi di equilibrio



Con la personale di Francesco Lauretta la Galleria d’Arte Moderna di Palermo prosegue il suo progetto espositivo dedicato ad alcuni tra i più interessanti e affermati artisti siciliani delle ultime generazioni.
Esercizi di equilibrio è un’opera unica, una grande installazione che si struttura lungo gli spazi espositivi della GAM. L’esercizio è ascetico perché punta su un’ altra vita, ad un’avanzata o impennata ‘spirituale’. La mostra nell’insieme è una acrobazia performativa dove avviene un effetto di pensosità che impegna a plasmare la propria soggettività tramite l’esercizio, un esercizio e cura, su di sé.
Francesco Lauretta, tra i più talentuosi artisti italiani di media generazione, concepisce una mostra che va letta come una scrittura articolata e compatta, un testo narrativo, una sceneggiatura teatrale scandita in tre atti. Sono le immagini a ricamare una scrittura distesa su più livelli, le opere che sono chiamate Esercizio “1”, “blu”, “00”, ecc. … - sono nate e sviluppate col tempo, e col tempo continuano a crescere tramite e incessante fitness.
L’iter espositivo si articola attraverso tre ambienti. La stanza centrale è l’origine. La scritta a parete “Prendevo la luce e la fatica di salire e scendere per il paese come una benedizione” ci introduce nel cuore della mostra. Una teca conserva due libri stampati in unica copia, “La madre” e “Perla”, genesi d’amore di una lingua femminile e maschile ed assieme alla tela “Gran Madre” espandono come da un vortice la vita.
Dal nucleo centrale verso l’ingresso si trovano due quadri e una lunga parete dipinta di un caldo arancio e un video in cui i fuochi d’artificio si esauriscono e sbocciano di colore, muti. I due dipinti mostrano scene “pastorali”, sono luoghi dove l’uomo e la natura si mostrano grandi. Nella parete “arancio” alcuni fogli esibiscono i cosiddetti “Esercizi spirituali”, opere su carta, pencolante, specchio di una riflessione profonda e impegno straordinario di una pratica dell’inquietudine che non coincide con un lasciarsi andare. La terza sala, la più grande, è uno svolazzo di disegni. Sono grandi disegni blu e di carminio, obliqui, sotto gli archi. E il disegno, meglio della pittura, come medium è metafora e non smette mai di cominciare. Sono pezzi d’amore nel cosmo, sempre nuovi, in cui si sente la tendenza a non voler finire.
Una Bocca o scultura vitale e la Musa, una body builder, chiudono la mostra, anzi l’ampliano, sbocciano visto che se la Bocca è una struttura, una scultura vitale e soglia che indica i luoghi dello sconfinamento, la Musa mette in atto un processo di autotrasformazione del soggetto che fa rivivere le pratiche ascetiche (non religiose) dell’esercizio, può infatti aumentare le forze spontanee che danno all’individuo la possibilità d’essere se stesso.
La mostra, che inaugurerà negli spazi della Gam di Palermo il prossimo 6 dicembre 2013 e durerà sino al 10 febbraio 2014, è realizzata con il patrocinio del Comune Città di Palermo, Assessorato alla Cultura della Città di Palermo in collaborazione con ArsMediterranea e RizzutoArte. Il progetto si avvale della preziosa collaborazione di Elenka e Banca Don Rizzo, rispettivamente main sponsor dell’evento. Il catalogo della mostra è affidato ad Afa Editore. Si ringraziano: Rotary est Palermo, Cantina Settesoli, Hotel Principe di Villafranca, Hotel Plaza Opera, Palermo, C&S congressi ed eventi, allestimento Domenico Pellegrino. Catalogo con testi di Leoluca Orlando, Francesco Giambrone, Antonella Purpura, Angelo Rendo, Luigi Grazioli, Claudio Cinti, Francesco Lauretta, edito da Afa Editore.

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mercoledì 27 novembre 2013

Ab Origine: AMY CHEUNG - ALESSIA DE MONTIS - TAMARA REPETTO – ELISA STRINNA - ANNA TUORI


AMY CHEUNG - ALESSIA DE MONTIS - TAMARA REPETTO – ELISA STRINNA - ANNA TUORI

Ab Origine

27 settembre -16 novembre 2013
prorogata al 30 novembre 2013


Z2O Galleria | Sara Zanin inaugura la nuova stagione espositiva con Ab Origine, mostra collettiva che presenta le opere di Amy Cheung, Alessia De Montis, Tamara Repetto, Elisa Strinna e Anna Tuori.

La locuzione latina Ab Origine – letteralmente «dall’origine» – diventa chiave di lettura metaforica per analizzare le ricerche delle artiste in mostra, tra loro diverse ma tutte caratterizzate da un forte potere evocativo e una grande capacità immaginifica. Sono percorsi ‘a ritroso’ che cercano di indagare in maniera percettiva, mentale e culturale il rapporto tra dimensione umana e naturale, rintracciandone possibili continuità, sovrapposizioni, discrasie.
L’artista cinese Amy Cheung – Padiglione Hong Kong alla 52 Biennale di Venezia 2007 – presenta Imagine Hero (2013), un lavoro frutto della collaborazione con lo psicologo statunitense Philip Zimbardo, creatore del leggendario esperimento carcerario di Stanford nonché fondatore nel 2010 di HIP – Heroic Imagination Project. HIP è un’associazione no profit che – attraverso un approccio scientifico e usando una metodologia proveniente dalla psicologia sociale – tenta di sviluppare un nuovo concetto di eroismo inteso come esercitazione quotidiana alle azioni positive. In questo modo HIP si propone di superare la naturale tendenza umana all’osservazione passiva degli eventi circostanti. Imagine Hero è un lavoro nato per contribuire alla campagna di fundraising promossa da HIP: il ricavato della vendita verrà completamente devoluto all’associazione. L’opera è composta da un trittico che riporta le scansioni delle onde celebrali sia dell’artista che del Prof. Zimbardo, intenti a immaginare la propria idea di eroe rispettivamente cinese per l’artista, americano per il Prof. Zimbardo. Nel pannello centrale compare la combinazione di entrambi i cervelli assorti nella costruzione di un ideale eroe platonico, essenza positiva di una nuova forma di eroismo. Le incisioni, fatte direttamente sul legno dei pannelli, riproducono i dati fMRI (Functional Magnetic Resonance Imaging) mentre le aree cerebralmente attive della loro eroica azione sono rappresentate attraverso l’uso del sangue sia di Amy Cheung che del Prof. Zimbardo. Nella convinzione che, in casi estremi, gli eroi debbano donare il proprio sangue per la causa.
L’installazione multimediale Still of Life: Seasons (2007-2013) di Alessia De Montis si focalizza sullo studio delle variazioni percettive ed emotive del paesaggio. Una serie di polaroid impressionate si alternano ad altre polaroid non impressionate, inespresse, su cui vengono proiettate in mapping delle ‘polavideo’. La luce della proiezione, col tempo, infonde un’inevitabile metamorfosi su ogni foto, instaurando una profonda corrispondenza tra le visioni sbiadite delle polaroid impressionate e le altre che restano invariate, superfici apparentemente neutre dove tentare metaforicamente di incidere – attraverso il video – i ricordi.
Tamara Repetto presenta il fulcro di un nuovo lavoro che, come quelli precedenti, attraverso uno stretto connubio tra arte e tecnologia e una dimensione installativa multisensoriale cerca di immergere il fruitore in un mondo percettivo innescando – come afferma l’artista stessa – momenti di maggiore consapevolezza. L’installazione Castanea (2013) riflette sul fragile equilibrio tra azione umana e macro/micro cosmo naturale, attraverso un delicato e ipnotico vorticare di frammenti dell’albero di castagno, molto diffuso nei boschi piemontesi (dove vive l’artista) e a rischio di estinzione per via di un parassita esterno, il Cinipide Galligeno, sviluppatosi in Italia a causa della sempre più crescente attività di importazione e commercializzazione di vari materiali vegetali.
Elisa Strinna presenta delle inedite riedizioni di due progetti esposti nel 2011 al MACRO di Roma, frutto della residenza 6ARTISTA svolta tra Roma e Parigi. Sia nel video La ragazza mela (2011) che nelle Variazioni su Canestra di frutta (2011) l’artista crea narrazioni dove, lavorando su più registri, si sofferma su alcuni elementi chiave per riflettere sulle distanze e le continuità tra dimensione naturale e cultura umana. La ragazza mela è ispirato – attualizzandone personaggi e scenari – all’omonima fiaba popolare trascritta e raccolta da Italo Calvino nelle sue Fiabe Italiane, mentre Le Variazioni su Canestra di frutta recuperano lo stile e l’iconografia della celebre natura morta caravaggesca ma utilizzando materiali contemporanei. In entrambi la frutta – un dato naturale – assume il ruolo di veicolo narrativo e simbolico per riflettere sul cambiamento di usi e costumi, sull’evoluzione della storia culturale.
La ricerca pittorica dell’artista finlandese Anna Tuori si iscrive in una tradizione romantica che esplora le risonanze tra natura esterna e mondo interiore. I suoi lavori delineano paesaggi magici e misteriosi dove, nonostante sia assente un orizzonte che definisca la misura del tutto, la profondità è mantenuta da larghe pennellate e colori brillanti. Anna Tuori – nominata per il Finnish Young Artist of the Year 2011 e, precedentemente, sia per l’Ars Fennica Award chee il Carnegie Art Award – indaga la relazione tra l’autentico e il non autentico, tra realtà e illusione, esplorandone possibili crepe per creare spazi di fuga, utopie personali.


Fonte:
www.z2ogalleria.it/

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ErotiCAM - Cabinetto Segreto II - Mostra del collettivo TEAM [:] niel / 28 novembre 2013 - 15 gennaio 2014 / CAM Casoria



28 novembre 2013 / giovedì / ore 18.30 ErotiCAM – Cabinetto Segreto II Mostra del collettivo TEAM [:] niel CAM, Via Duca d’Aosta 63 / Angolo Via Calore – 80026 Casoria © TEAM [:] niel Censurato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali Soprintendenza Beni Archeologici e accolto da Antonio Manfredi al CAM, ErotiCAM – Cabinetto Segreto II riprende gli affreschi scandalosi degli scavi di Pompei e di Ercolano per trasformarli in erotiche e lussuriose imprese contemporanee. I protagonisti sono personaggi noti come Hermann Nitsch, Antonio Manfredi e Carl Djerassi, padre della pillola anticoncezionale. Il trio artistico viennese TEAM[:]niel rivisita con questo progetto gli affreschi erotici degli scavi di Pompei e di Ercolano per attualizzarne il contenuto. Attraverso la sostituzione fotografica dei protagonisti, nel “Gabinetto segreto II” i reperti storici si trasformano in 25 scene hard. Il progetto si pone la finalità di documentare e analizzare la reazione del pubblico di fronte al cambiamento di un’opera d’arte, da oggetto culturale a sessuale, un effetto valutabile attraverso il tempo di permanenza davanti al montaggio fotografico e al video e attraverso l’interattività del pubblico invitato a lasciare un commento scritto sulle stesse opere. La visione dei nuovi concupiscenti interpreti delle immagini che ornavano le antiche terme romane, le vi lle e i lupanari, sconcerta il pubblico e pone delle domande sulla visione della sessualità, sull’autocoscienza e sulla libertà artistica. Il titolo della mostra ricalca il nome del luogo in cui sono conservati gli originali reperti “scandalosi”, appunto il “Gabinetto segreto” all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. La collezione “compromettente” è stata conservata gelosamente dal tempo dei Borbone, censurata innumerevoli volte e nascosta al pubblico sguardo fino alla fine del 20° secolo, elevandosi nel tempo anche a emblema delle libertà di espressione. La Soprintendenza ne ha ora “censurato” (sulla scia del divieto che storicamente ha accompagnato l’ingresso al Gabinetto segreto) la sua nuova veste artistica contemporanea rifiutando “l’autorizzazione a tale uso delle immagini per motivi di opportunità” e la mostra all’interno del museo Nazionale. Il museo CAM, sempre pronto ad accogliere fermenti artistici che riflettano sull’attualità e sui ruoli sociali, accoglie l’esposizione censurata assicurandone la visione pubblica. Contributi artistici: Veronika Bayer, Betty Bee, Manuel Werner Bräuer, Carl Djerassi, Alberto Del Genio, Claudia Feyerl, Daniel Feyerl, Mauro Paparo Filomarino, Tone Fink, Patrick Gerdenits, Petra Holasek, Caterina Flor Gümpel, Patricia Iosif, Lorena, Antonio Manfredi, Marialaura Matthey, Hermann Nitsch, Conchita Wurst, Ronald Zöttl, Pluto Pompom, Anonymous beauty. TEAM [:] niel Il TEAM [:] niel è un collettivo artistico austriaco formato da Veronika Bayer, Daniel Feyerl e Claudia Feyerl. Il collettivo riflette maggiormente sul significato di ESSERE arte (KunstSEIN) ed ESSERE umani (MenschSEIN). Tra i tanti progetti del TEAM [:] niel ricordiamo: MISSING LINK, con l’artista canadese Nancy Davenport, IMAGE FILM con l’artista tedesca Katharina Sieverding, la mostra Sonderaktion decision nel museo dell’arte di Gelsenkirchen, DECISION progetto attualmente in tournee europea, NITSCH - Requiem, das Hohelied des Lebens e burn-aktion, contributo alla CAM art successivamente presente anche a DOCUMENTA. Veronika Bayer Nata il 16.3.1980, artista, ex-chimica. Daniel Feyerl Nato il 28.9.1962, artista, ex-consulente e direttore artistico della ditta ECOR. Claudia Feyerl Nata il 6.11.1965, artista, ex-medico generico. La mostra sarà visitabile fino al 15 gennaio 2014. Organizzazione & Info: CAM, Casoria Contemporary Art Museum – Tel: 39 0817576167 www.casoriacontemporaryartmuseum.com segnala: Rita Bonly

Orient Express: Il Viaggio nello Sviluppo della pratica artistica



Orient Express: Il Viaggio nello Sviluppo della pratica artistica
a cura di Giada Pellicari ed Elisa Fantin (CAKE AWAY)
5 dicembre 2013 – 23 gennaio 2014


Atelier Bevilacqua La Masa
Complesso SS. Cosma e Damiano, Giudecca, Venezia


Ore 18.30

Il progetto Orient Express: Il Viaggio nello Sviluppo della pratica artistica vuole proporre dei momenti di discussione sul tema del viaggio che viene analizzato come un elemento fondamentale nello sviluppo della pratica artistica contemporanea
Scritto da Giada Pellicari e co-curato con Elisa Fantin, entrambe del collettivo CAKE AWAY, in residenza per il 2013 presso gli Atelier Bevilacqua La Masa, nasce dall’idea di voler aprire nuove linee teoriche e apportare visibilità ad un argomento che risulta essere ben presente nel sistema dell’arte contemporanea, ma che ancora tutt’oggi viene poco affrontato dalla ricerca accademica e dalla curatela artistica.
La tematica del viaggio viene analizzata attraverso una serie di incontri nel complesso dei SS Cosma e Damiano in Giudecca, dove vengono invitati artisti ed esponenti del mondo dell’arte a presentare le loro esperienze all’interno di una discussione organizzata in forma di tavola rotonda.
Gli ospiti saranno: Silvio Lorusso e Claudia Rossini; Mario Ciaramitaro e Ryts Monet; Marco Tagliafierro e Angela Vettese; Driant Zeneli; Elena Mazzi.
Nell’epoca contemporanea, dove i mezzi tecnici hanno permesso un più agevole flusso di informazioni e conoscenza, il viaggio ha raggiunto delle connotazioni diverse, ovvero il più delle volte è nato con la finalità della produzione di un lavoro specifico molto spesso pensato in un determinato luogo.
Sono stati così individuati alcuni sottoinsiemi e canali di orientamento all’interno del tema, che vengono considerati come dei filoni ormai storicizzati e ampiamente presenti nella produzione artistica contemporanea quali, ad esempio: le piattaforme web e i digital media come viaggio online e produzione di contenuti, il workshop in oriente come sviluppo della pratica artistica, le geografie dell’arte, la new genre public art e il viaggio come racconto.
Il progetto ha come obiettivo principale quello di stimolare momenti di riflessione e di impostare alcuni quesiti da sviluppare con gli ospiti:
• Che influenza ha il viaggio nella produzione artistica e nel processo critico?
• Come si vengono a definire tutti questi piccoli luoghi dell’arte, che vanno ad ascriversi come ambienti tali grazie alla presenza dell’artista in quel preciso momento e in quello stesso territorio?
• In che modo un luogo e la relativa comunità possono influenzare un artista e il suo lavoro?
La Fondazione Bevilacqua La Masa diviene così allo stesso tempo un punto di incontro e di ricerca per lo sviluppo di questo argomento.

Calendario dei talk:
Giovedì 5 dicembre
Il web come produzione di contenuti – Il viaggio in rete
Incontro con Silvio Lorusso e Claudia Rossini

Giovedì 12 dicembre
La residenza e il workshop nello sviluppo della pratica artistica – Il viaggio in
Oriente
Incontro con Mario Ciaramitaro e Ryts Monet

Martedì 17 dicembre
Updating Geography - I mutamenti della geografia relazionata all'arte
Incontro con Marco Tagliafierro e Angela Vettese

Giovedì 16 gennaio
Il viaggio come racconto
Incontro con Driant Zeneli

Giovedì 23 gennaio
La new genre public art - Il viaggio come sviluppo di lavori con la comunità
Incontro con Elena Mazzi

Partnership: Fondazione Bevilacqua La Masa, CAKE AWAY, Università IUAV di Venezia

Progetto Grafico di Alberto Casagrande

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Fogli - mostra collettiva sul disegno



Il 4 dicembre, alle ore 18.30, la galleria Doppelgaenger inaugura la mostra collettiva Fogli, dedicata al disegno, alle sue varie forme e alle sue declinazioni.
Gli artisti chiamati a comporre lo scenario di questa mostra, ciascuno proveniente da esperienze artistiche e tecniche assai diverse, sono riuniti per una comune indagine: qual è il ruolo odierno del disegno e delle sue possibili evoluzioni? In un panorama artistico contemporaneo dove l’installazione, la video-arte, la performance e l’estetica relazionale occupano un posto da protagoniste, che importanza dare ancora al disegno, la più antica forma d'arte? Quale il suo significato nelle idee degli artisti, specie in quelli che operano secondo modi tanto distanti dal puro connubio tra segno e superficie?
Particolare attenzione è dedicata al supporto, cui il titolo richiama esplicitamente. L’idea del foglio abbraccia uno spettro di soluzioni assai eterogeneo: dalla carta all’animazione digitale, dal segno più elementare e concreto nell’esecuzione, a quelli più articolati, sino ad arrivare al virtuale.
Daniela Corbascio, Gael Davrinche, Tony Fiorentino, Silvia Giambrone e Carolin Jörg – già ospiti di Doppelgaenger – affiancheranno gli inglesi James Brooks e Matthew Watkins, la francese Sarah Jerome e con loro gli italiani Bonetti, Vincenzo D’Alba, Ilaria Facchin, Laurina Paperina, Christian Rainer, Marta Roberti, Stefano Romano, Giuseppe Teofilo.
Il 21 gennaio, alle 18.30, presso la galleria, si terrà una conversazione sul disegno tra Chiara Bertola, responsabile del programma di arte contemporanea alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia e curatrice alla Fondazione Furla di Bologna, Giuseppe Caccavale, artista e docente di arti murali e disegno all’École Nationale supérieure des Arts Décoratifs di Parigi, e coordinata da Marilena di Tursi, critico d’arte e giornalista.

On Wednesday 4th December, at 6.30 pm, Doppelgaenger Art Gallery presents Fogli, a group show dedicated to drawing and to its various forms and declensions.
The artists invited to create the scenario of this show, each coming from very different artistic and technical experiences, gather for a common research: what is the role of drawing and of its possible evolutions nowadays? In the contemporary art landscape in which installation, video art, performance and relational aesthetics absorb the role of protagonists, what importance has to be still given to drawing, the most antique form of art? What is its significance in the thoughts of the artists, especially for those who work according to methods being very far from the pure union between sign and surface?
Special attention will be given to the support, to which the title clearly refers. The idea of the sheet covers a miscellaneous spectrum of keys: from paper to digital animation, from the most elementary and concrete sign in the execution to the most articulate ones, even until the reaching of the virtual approach.
Daniela Corbascio, Gael Davrinche, Tony Fiorentino, Silvia Giambrone and Carolin Jörg – formerly guests at Doppelgaenger – will flank the English James Brooks and Matthew Watkins, the French Sarah Jérôme and the Italians Bonetti, Vincenzo D’Alba, Ilaria Facchin, Laurina Paperina, Christian Rainer, Marta Roberti, Stefano Romano, Giuseppe Teofilo with them.
On 21st January, at 6.30 pm, there will be a conversation about drawing between Chiara Bertola, supervisor of contemporary art program at Querini Stampalia Foundation in Venice and curator at Furla Foundation in Bologna, Giuseppe Caccavale, artist and professor of mural arts and drawing at the École nationale supérieure des Arts Décoratifs in Paris, and coordinated by Marilena di Tursi, art critic and journalist.
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AMORPHOUS di Arianna Spizzico


Amorphous di Arianna Spizzico
A cura di Giuliana Schiavone


Galleria Formaquattro Bari
6 dicembre - 19 dicembre 2013 Via Argiro 73
70121 Bari (Ba)


Con la mostra Amorphous – il divenire della materia, Arianna Spizzico ci pone di fronte al progredire della vita universale attraverso visioni e inquadrature macro in cui i materiali più svariati risultano assemblati in unico e impermanente stato fisico ed estetico. Tali visioni non raccontano l’uomo per il tramite esclusivo della sua rappresentazione fisica ma attraverso la sua sostanza, che non è situata in uno spazio distante e inconoscibile, ma nelle radici e nelle proprietà della stessa realtà, nell’alchimia tra i suoi elementi, nelle sue leggi.

Amorphous – il divenire della materia
Vernissage 6 dicembre ore 20
a cura di Giuliana Schiavone

Info: 0805612271 – info@formaquattro.com

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Le Surréalisme et l'objet

Meret Oppenheim – Ma gouvernante (My Nurse), 1936
Metal, shoes, twine, paper 14 x 21 x 33 cm
Moderna Museet, Stockholm © Adagp, Paris 2013


LE SURRÉALISME ET L’OBJET
30 October 2013 – 3 March 2014
Centre Pompidou – 75191 Paris cedex 04

With “Le Surréalisme et l’objet”, the first large-scale exhibition devoted to Surrealist sculptural techniques, the Centre Pompidou invites visitors to take a new look at a major avant-garde movement of the 20th century at a time when its historical importance is still highly topical, and its influence on contemporary art increasingly evident.
From Marcel Duchamp’s first ready-made – the famous “porte-bouteille” (bottle rack) of 1914 – to Miró’s sculptures of the late Sixties, the exhibition looks back over the various stages of the Surrealists’ daring stance in sculpture through the use of everyday objects.
Didier Ottinger, the exhibition curator and assistant director of the Musée national d’art moderne, takes a fresh look at the Surrealist movement. He explores the idea that in 1927,
with the endorsement of “dialectic materialism” by André Breton and the movement’s most influential figures, the Surrealists focused on the object as a response to an ideological situation that denied the power of dreams and the subconscious. As the “objectivisation of the dream”, the object, in their eyes, was an effective means for poetically subverting reality.
The history of the Surrealist object starts with Alberto Giacometti’s “Boule suspendue” (1930-1931). A look back at the “Surrealist Exhibition of Objects” staged at the Charles Ratton Gallery in May 1936 is the high point of the exhibition. The sculptures produced during the Second World War by Max Ernst, Alexander Calder and Pablo Picasso illustrate the place now occupied by the object in Surrealist art through the use of a sculptural technique similar to the art of assemblage.

Through more than 200 works, including numerous masterpieces by Giacometti, Dalí, Calder, Picasso, Miró, Max Ernst and Man Ray, “Le Surréalisme et l’objet” highlights key moments
in this way of thinking, and its fertile posterity in contemporary art.
There are several Centre Pompidou publications going with the exhibition: the Dictionnaire de l’objet surréaliste, a dictionary-catalogue of 384 pages with 203 illustrations and 72 documentary images, edited by exhibition curator Didier Ottinger and co-published with Gallimard; Surréalisme (one of the “Mouvements” collection) by Didier Ottinger: a chronological exploration of Surrealism with a selection of the movement’s key works; an illustrated album of the exhibition “Le Surréalisme et l’objet”: a tour of the exhibition in images devised by Emmanuel Guigon, director of the Musées de Besançon, and lastly, an album for younger audiences: Le Surréalisme à l’usage des enfants.

Fonte: 

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martedì 26 novembre 2013

Mostra personale di Maurizio Nannucci


Dal 7 dicembre 2013 al 28 febbraio 2014, Giacomo Guidi Arte Contemporanea di Roma, in Palazzo Sforza Cesarini, ospita la prima personale romana di Maurizio Nannucci (Firenze, 1939), sperimentatore fra i più sensibili e rigorosi dell’arte degli ultimi decenni, che vanta numerose partecipazioni alla Biennale di Venezia, a Documenta Kassel, oltre alle biennali di San Paolo, Sidney, Istanbul, Valencia.
La mostra presenta due grandi “neon writings”, appositamente realizzati per questo appuntamento, che appartengono a un work in progress, in cui l’artista indaga il rapporto fra arte, cultura e società. La doppia installazione luminosa – “ART IS NOT INTENDED TO BE TRANSPARENT IN MEANING…” e “EVERY PLACE HOLDS THE POSSIBILITY OF A NEW GEOGRAPHY…” – s’inserisce nelle due sale di Giacomo Guidi Arte Contemporanea come un’opera d’arte ambientale che instaura un dialogo con lo spazio che l’accoglie, modificando il suo significato e la sua fruizione.
Gli elementi primari del lavoro di Nannucci, come il colore, la luce e la parola vengono usati, anche in questo intervento, in funzione di un’estetica che supera i modelli e concetti del passato e aprono a una prospettiva verso il futuro. La componente spaziale e la forza espressiva della sua ricerca, basata sulla riflessione su temi quali la luce, il tempo, lo spazio, la parola, lo ha portato a collaborare con i più importanti architetti della nostra epoca, quali Renzo Piano (“Polifonia” per l’Auditorium di Roma, 2002), Stephan Braunfels (“Blauer Ring” per la Biblioteca del Parlamento Tedesco di Berlino, 2003), Massimiliano Fuksas, Nicholas Grimshaw, Mario Botta, Thomas Müller.

Maurizio Nannucci (Firenze, 1939), sin dalla metà degli anni Sessanta, è tra i protagonisti delle sperimentazioni artistiche internazionali nell’ambito della poesia concreta, fluxus e concettuale, elaborando un suo proprio personale linguaggio legato alle strutture verbali e multimediali.
È dal 1967 (“Alfabetofonetico”) che Nannucci elabora una vasta antologia di testi in neon che creano un repertorio linguistico in cui una dimensione più varia di significati e una nuova percezione dello spazio instaurano un forte legame ambientale sia con l’architettura sia con il paesaggio urbano.
Sempre dalla metà degli anni Sessanta, Nannucci esplora le complesse relazioni tra arte, linguaggio e immagine, una riflessione che lo ha portato a creare inedite proposte concettuali, caratterizzate dall’utilizzo di media diversi: neon, fotografia, video, suono, edizioni e libri d’artista. Nannucci ha definito il suo operare più un processo di conoscenza che di ricerca estetica e formale. Di conseguenza il suo lavoro è caratterizzato da un continuo movimento di contenuti, ma anche personale; cosi l’artista diviene un viaggiatore che raggiunge e attraversa metropoli, periferie, zone remote e connota la realtà urbana in ogni parte del mondo, per scoprire e creare una geografia immaginaria e per rendere ragione e restituire attraverso i sensi ciò che rimane intraducibile.
Tra le sue installazioni pubbliche si ricordano: “Art”, 1988, Carpenter Center della Harvard University di Cambridge; “You can imagine the opposite”, 1991, Lenbachhaus, München; “Let’s talk about art, maybe”, 1993, Bank Building, Edinburgo; “Transit, a light journey”, 2000, Biennale di Architettura, Venezia; “All art has been contemporary”, 2000, Casino Luxembourg; “What to see what not to see”, 2003, Biennale di Valencia; “Changing place”, 2004, Fondazione Peggy Guggenheim, Venezia; “Index”, 2005, Enssib, Università di Lione; Museum Der Moderne, Salzburg, 2008; Hubbrücke, Magdeburg, 2008; Galleria degli Uffizi, Firenze, 2010; Museum of Fine Arts, Boston, 2011; Stazione Leopolda, Firenze, 2013.
Ha partecipato a diverse edizioni della Biennale di Venezia e di Documenta Kassel, oltre alle Biennali di San Paolo, Sydney, Istanbul, Valencia. Ha tenuto numerose mostre personali in musei, tra i quali: Lenbachhaus, München, 1991; Villa Arson a Nizza, 1992; Villa delle Rose, Bologna, 1992; Kunstmuseum, Aarhus, 2004; Wiener Secession, Vienna, 1995; European Patent Office, Monaco, 1999; Sprengel Museum, Hannover, 2002; Mamco, Ginevra, 2003; Museum Der Moderne, Salzburg, 2008; Villa Medicea La Magia di Quarrata, Pistoia, 2009; Musée d’art moderne, Saint Etienne, 2012.

In contemporanea, dal 24 novembre 2013 al 11 gennaio 2014, si tiene la mostra di Maurizio Nannucci “WORDS WITHOUT SILENCE / SILENCE WITHOUT WORDS” presso la Galerie Nikolaus Ruzicska di Salzburg.


Orari: da martedì a sabato, dalle 11.00 alle 13.30; dalle 14.30 alle 19.30.
Informazioni: Tel. 06.68801038 www.giacomoguidi.it; info@giacomoguidi.it
Catalogo: Giacomo Guidi Arte Contemporanea
CLP Relazioni Pubbliche
tel. +39 02 36755700
Anna Defrancesco, anna.defrancesco@clponline.it
Comunicato e immagini su www.clponline.it

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amalia di Lanno

Attersee - Nitsch. "Duetto per Napoli"

Attersee - Nitsch. "Duetto per Napoli"

Castel dell'Ovo, 1 dicembre 2013 - 1 marzo 2014

 Conferenza Stampa 28 novembre 2013 ore 15.00 Hotel Vesuvio
Concerto 29 novembre 2013 ore 19.30 Teatrino di Corte di Palazzo Reale
Inaugurazione mostra 30 novembre 2013 ore 18.00
La mostra Attersee - Nitsch "Duetto per Napoli", che sarà ospitata nella straordinaria location di Castel dell'Ovo dal 1 dicembre 2013 al 1 marzo 2014, è organizzata e promossa dalla Fondazione Morra e dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli con la curatela di Achille Bonito Oliva. La mostra è altresì patrocinata dal Comune di Napoli e dall' Assessorato alla Cultura della Città di Vienna e realizzata con la compartecipazione di Nino Di Natale e Stefan Sares. L'evento, che si preannuncia di respiro internazionale, avrà come protagonisti i due grandi artisti austriaci da sempre legati al capoluogo partenopeo.
Christian Ludwig, in arte Attersee, ha a lungo frequentato e ammirato il territorio napoletano. Hermann Nitsch ha qui trovato la sede ideale per il suo museo. Entrambi rendono omaggio alla città.
La mostra è dunque frutto di un sodalizio culturale fra due artisti storici dell'arte austriaca che dialogano tra loro attraverso una complementarietà di linguaggi (la pittura e i suoi sconfinamenti) con una evidente differenza iconografica. Hermann Nitsch, membro famoso dell'Azionismo viennese, opera attraverso rituali performativi che implicano azioni e scene di gruppo con un risultato teso a valorizzare i sensi attraverso il corpo e la pittura. Attersee opera anch'egli nell'ambito pittorico che sconfina oltre la cornice in altri linguaggi come la musica. Teatro e musica diventano gli ambiti multimediali attraverso cui i due artisti affermano la vitalità dell'arte e una rinnovata energia della vita. Nitsch lavora su una ritualità aperta verso l'arte totale; Attersee apre verso un immaginario che coniuga uno spirito nordico e un'ironia pop. Linguaggi che saranno ben visibili nell'esposizione a Castel dell'Ovo che presenterà circa 60 opere dei due maestri in un dialogo che troverà il suo culmine nel concerto supportato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici e Etnoantropologici di Napoli e Provincia, che si terrà nel Teatrino di Corte di Palazzo Reale il giorno 29 novembre 2013 alle ore 19.30.


Durata: dal 1 dicembre 2013 al 1 marzo 2014
La mostra è gratuita e aperta tutti i giorni con i seguenti orari:
Feriali 10:00 - 17:00
Festivi 10:00 - 13:30

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amalia di Lanno