mercoledì 31 luglio 2024

Chiara Arturo. ISOLA

Chiara Arturo, Insula - Insulàrio, 2015-18


Il Comune di Forio e Villa La Colombaia di Luchino Visconti ospitano “ISOLA” di Chiara Arturo, all’interno della Rassegna estiva 2024 a cura di Annamaria Punzo e con il contributo organizzativo dell’associazione Over Garden.

Nella sala adiacente il Caffè Letterario della storica dimora estiva del grande regista italiano, in mostra una serie di lavori che analizzano il tema dell’insularità e in cui la geografia diventa il punto di partenza per un’indagine introspettiva.

La parola ìṡola deriva dal latino insŭla e sta a indicare principalmente una porzione di terraferma completamente circondata dalle acque, originatasi per accumulo di materiali vulcanici, organogeni, sedimentari, per erosione, per movimenti della crosta terrestre o variazioni del livello marino. Allo stesso modo si muove la mia ricerca: per accumulo, per erosione, per movimenti o per variazioni. Fulcro dell’esposizione è il lavoro INSULA (diviso in Prologo e Insulàrio, 2015-2018), lo accompagnano una serie di appunti raccolti negli anni e fotografie di altre ricerche come Immaginarti isola (2020) e 18 miglia (2014).


L'insula, o lobo dell'insula, è una regione del cervello.
Si ritiene che svolga un ruolo importante nel processo di mappatura degli stati viscerali associati a esperienze emozionali. L'ipotesi attuale è che l'insula funzioni come una specie di scanner corporeo che riceve ed integra un vasto numero di segnali semantici, tramite i quali costruisce la rappresentazione interna del sé corporeo ("The material me").

L’isola che (ri)cerco non è un luogo fisico, ma una mappatura senza un centro, costruita attorno alla caratterizzazione dei luoghi radicati nel mio immaginario mediterraneo. La geografia diventa il punto di partenza per un’indagine introspettiva. Insula è un lavoro di accumulo iniziato nel 2014. È anche il luogo dell’accumulo: un luogo dai confini porosi dove la visione diventa percezione o viceversa - è un sogno e un ricordo, eppure ancora un’esplorazione, basata su un sentimento contrastante che oscilla tra inquietudine e meraviglia, instabilità e indizi, suggestioni che cercano di parlare dell’essenza dinamica, vulcanica e liquida dell’identità insulare. È un lavoro di rivelazione: dell'isola, dell’acqua, di sé.

In Prologo c’è l’inizio dell’esplorazione: l’isola, uno spazio metamorfico spesso associato al labirinto, diventa passaggio essenziale per il viaggio e per la scoperta. In Insulàrio l’isola finalmente diventa micro-mondo, unità minima dello spazio cartografico e insieme palcoscenico assoluto. Un luogo ideale che assume la dimensione del rifugio. Il luogo in cui l’artista si ritrova, ogni volta che ne individua le caratteristiche di spazio altro.

Scrive la curatrice Chiara Pirozzi, nell’articolo per lo studio visit per il progetto Panorama de La Quadriennale di Roma: «Nata su un’isola vulcanica nel golfo di Napoli, Arturo concepisce la dimensione insulare non solo come una condizione fisica ma anche, e soprattutto, come sentimento paradigmatico che, nei suoi segni tangibili, torna alle forme naturali, ovvero a quelle tracce materiche prodotte da sedimenti, concrezioni, stratificazioni acquatiche e terrestri».

In 18 miglia (2014), mio primo lavoro realizzato durante il Laboratorio Irregolare di Antonio Biasiucci, è raccontato il viaggio tra l’isola e la terraferma, mentre in Immaginarti isola, 46°00′21′′N 9°00′07′′E (2020) ritrovo - durante i mesi di confinamento pandemico - la dimensione insulare in un piccolo villaggio costruito su due sponde speculari del lago di Lugano.



Chiara Arturo, Immaginarti isola, 46°00′21′′N 9°00′07′′E, 2020


Scrive la curatrice Chiara Finadri nel catalogo della mostra "Immaginarti isola": 
«La fotografia di Chiara Arturo è un modo di pensare la realtà in chiave geografica. L’atto artistico come strumento di catalogazione e indagine del rapporto tra sé e i luoghi, dove l’elemento geografico non è soltanto uno sfondo, assume nel suo lavoro un carattere intimo e poetico, quanto critico. L’autrice radica le riflessioni nel suo vissuto, nei luoghi d’origine di un personalissimo Mediterraneo. Tuttavia i temi più ricorrenti nella sua poetica - il mare, l’isola e la frontiera - rivelano, in particolare nel legame con l’attualità, l’intento simbolico, che allarga gli orizzonti alle “condizioni dell'esistenza come il transito e la stasi dell'individuo, l'imponenza dei paesaggi materiali e la loro fragilità” (Pirozzi, 2014)».

Chiara Arturo, 18 miglia, 2014


BIO
Chiara Arturo (Ischia - NA, 1984) è un’artista visiva che lavora principalmente con la fotografia, ma spesso travalica i confini della disciplina per sperimentare attraverso il mezzo questioni concettuali o l'ibridazione con altri media. Di formazione architetta, incentra la sua ricerca personale su insularità, elemento acqua, confine, Mediterraneo, vulnerabilità, ricordo, materia e percezione spaziale in relazione alla costruzione dell’immaginario. Partendo da un’indagine introspettiva, con metodo cartografico, lavora per accumulo e per molti anni sugli stessi soggetti. Dal 2018 co-cura Progetto Vicinanze, sul Mediterraneo come luogo dell’attraversamento e la condivisione come pratica artistica. Vive e lavora tra l’isola d’Ischia e la Toscana.


CHIARA ARTURO. ISOLA
1.8.2024 - 1.9.2024


Rassegna estiva 2024
a cura di Annamaria Punzo
Villa La Colombaia di Luchino Visconti
Forio - Isola d'Ischia (NA)

Opening giovedì 1 agosto 2024 dalle ore 19 alle 21

Villa La Colombaia di Luchino Visconti
Via Francesco Calise, 142
80075 Forio - Isola d’Ischia (NA)
+39 327 180 6474

Fino all'1 settembre 2024
Orari di apertura: Lunedì-Venerdì, 9:30-15



Fari e torri del fuoco segreto

Mongelli-Diurna-Otranto

Inaugura il 2 agosto alle ore 19 (fino al 22 settembre 2024) la mostra con i risultati del progetto intitolato Fari e torri del fuoco segreto, promosso da Fondazione Pino Pascali e Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del progetto CoHeN-Coastal Heritage Network, finanziato dal Programma Interreg Grecia-Italia 2014/2020, attraverso cui la Regione Puglia ha ristrutturato e sta rifunzionalizzando tre fari e tre torri, per favorire la creazione di un nuovo itinerario costiero adriatico-ionico.

Il progetto artistico, a cura di Christian Caliandro e Nicola Zito, mira ad offrire un nuovo punto di vista su sei luoghi importanti per l’identità della Puglia, restaurati e riqualificati: Torre San Felice a Vieste, Torre Pietra a Margherita di Savoia, Torre Calderina a Molfetta, il Faro di San Cataldo di Bari, il Faro di Punta Palascìa a Otranto e la Torre-Faro Carlo V di Torre San Giovanni (Ugento).

Ogni intervento è stato pensato per valorizzare ognuno di questi siti. Sono stati coinvolti sei artisti: Gea Casolaro, Serena Fineschi, Claudia Giannuli, Francesco Lauretta, Isabella Mongelli e Virginia Zanetti. I linguaggi utilizzati vanno dalla pittura alla scultura, dall’installazione al video, dalla fotografia e alla performance: ogni autore, con il proprio approccio, il proprio stile e il proprio linguaggio, si è relazionato con specifici aspetti geografici, storici e culturali. con i contesti geografici, storici e culturali. 

Il lavoro di Gea Casolaro, Non tutti i mari vengono per nuocere, composto da lettere realizzate con lamine di alluminio e retroilluminate, riflette sul ruolo e sulla funzione culturali del mare. In Herland, la scultura di Claudia Giannuli, su veri tronchi di mandorlo potati sono stati montati fiori realizzati in porcellana Ming, che forniscono l’immagine distopica di una “potatura in fiore”” una pratica contraria a ogni regola botanica. Coincidenze, installazione site-specific di Serena Fineschi realizzata con segmenti di centinaia di matite colorate, concretizza un dialogo intorno al tema del paesaggio e della sua rappresentazione artistica. Bagnanti al faro di Francesco Lauretta si focalizza sul rapporto tra il mare e la costa, al cui confine è posto il faro: l’installazione pittorica ambientale è popolata di riferimenti alla storia dell’arte, da Cézanne a Picasso, da de Chirico a Hockney. Nella performance e nel video Rising Sea Isabella Mongelli parte dal faro di Punta Palascìa e dal mosaico pavimentale della cattedrale di Otranto per immaginare una giornata di un “fittizio solstizio d’estate” in cui i raggi di luce diurna illuminano pensieri e azioni sulla salvezza e sul destino. Virginia Zanetti, infine, con La danza del sale, si concentra attraverso performance, video e fotografie sulla memoria del processo di lavoro d’estrazione del sale e sui codici condivisi della comunità di Margherita di Savoia.

Il riferimento nel titolo del progetto è al Fuoco Segreto o Fiamma Imperitura di J.R.R. Tolkien, l’essenza divina di Eru Ilùvatar da cui sono animate le creature della terra di Arda: tale fiamma ha anche il potere di generare pensieri, idee e sensazioni. Nel Silmarillion si narra che Melkor bramò per sé il Fuoco Segreto, perché voleva creare esseri su cui comandare. Ma commise due errori: cercò la Fiamma nel Vuoto Esterno, mentre essa è con Ilùvatar; inoltre, non comprese che il Fuoco non dà vita a creature sotto il dominio del proprio creatore, ma a creature indipendenti, che egli può solo amare e guidare. Ne La Compagnia dell’Anello, primo volume de Il Signore degli Anelli, Gandalf dice a Balrog nelle miniere di Moria: “Sono un servitore del Fuoco Segreto, e reggo la fiamma di Anor” (contrapposta al Fuoco Oscuro, fiamma di Udûn, laddove sta per Utumno, che significa Inferno). Dunque, il Fuoco Segreto è la fiamma vitale che presiede all’esistenza autonoma, fatta di idee, di opere e di azioni. 

Idee, opere e azioni che animano anche le opere realizzate per i fari e le torri lungo quattrocento chilometri di costa pugliese, da Vieste a Otranto, in una prima fase di progettazione e sopralluogo, tra giugno e luglio 2023), e in una seconda di produzione (tra luglio e novembre). In attesa che esse siano definitivamente installate nei loro siti, la mostra collettiva di questa estate al Museo Pascali rende conto dei risultati del progetto.


Fari e torri del fuoco segreto
Gea Casolaro, Serena Fineschi, Claudia Giannuli, Francesco Lauretta, Isabella Mongelli, Virginia Zanetti
a cura di Christian Caliandro e Nicola Zito

Fondazione Pino Pascali, Polignano a Mare (BA)
inaugurazione: venerdì 2 agosto, ore 19
fino al 22 settembre 2024

Fondazione Pino Pascali
Via Parco del Lauro 119, Polignano a Mare (BA)
+39 0804249534

+39 3201122513

venerdì 26 luglio 2024

MARIO CRESCI. Homo ludens


UNA DOPPIA ESPOSIZIONE: APERTURA NEGLI SPAZI DEL CASTELLO E A SEGUIRE IN QUELLI DI linea 

- Bastione S. Trinità, Castello Carlo V, Lecce (via XXV luglio) | ore 18
- linea, Lecce (via D’Annunzio 77) | ore 20:30

Un progetto di linea 
Mostra a cura di Flavia Parisi e Alice Caracciolo
Opere di Mario Cresci

La personale di Mario Cresci nel Salento, con oltre 30 opere, diverrà collezione permanente del Museo della Ceramica di Cutrofiano (Le)

linea, spazio di studio, ricerca e promozione dell'arte contemporanea e della fotografia d’autore,inaugura venerdì 26 luglio 2024 “Mario Cresci. Homo ludens”, personale di Cresci tra i più importanti e ricercati fotografi dello scenario nazionale. Un percorso espositivo che trova spazio nei bastioni del Castello Carlo V di Lecce, luogo d’interesse storico, contenitore culturale d’eccellenza della città. La mostra, a cura di Flavia Parisi e Alice Caracciolo, si inserisce nell’ambito del progetto Strategia Fotografia 2023, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Cresci si confronta così con l’homo ludens in grado di creare una relazione possibile con il tutto attraverso il gioco e il mito. Per farlo, esplora la produzione ceramica del territorio leccese, realizzando oltre 30 opere fotografiche destinate, in ultimo, al Museo della Ceramica di Cutrofiano. L’homo ludens, indagato da Johan Huizinga nel suo celebre saggio del 1938, crea il suo territorio da esplorare e allo stesso tempo esplora la propria creazione. Si tratta di una dimensione di libertà e non di casualità che, nel rapporto con la materia, si pone al confine tra improvvisazione e determinazione. Il gioco, categoria primaria e autonoma dell’attività umana, elemento pre-culturale in grado di mettere in relazione le persone, di rappresentare, di generare un sistema e di alimentare la creatività, diventa per Cresci uno strumento metodologico per avvicinarsi al lavoro dei ceramisti di Cutrofiano, come Pinu Rizzu, che in una giornata di lavoro arrivava a realizzare a mano fino ad un centinaio di fischietti di ceramica.

Cresci, iniziatore negli anni Settanta di un approccio analitico alla fotografia come chiave di accesso alla profondità della cultura immaginativa legata alla produzione artigianale del mezzogiorno, si interessa dunque alle ceramiche cutrofianesi e a oggetti di matrice ludica divenuti identitari, e va oltre. La ceramica, in passato considerata l’alfabetismo, il leggere dei popoli, diventa emblema della dicotomia tra unicità del gesto creativo e riproducibilità, caratteristiche, queste, della fotografia e della grafica. L’animismo degli oggetti emerso dalla precedente produzione fotografica di Cresci assume una dimensione quasi ironica, per avventurarsi in una rappresentazione del “come se” che ha luogo in un cerchio magico con regole molto specifiche ma anche molto arbitrarie. L’homo faber è quello che ha il controllo sulla materia. L’homo ludens sembra meno interessato al controllo sulla materia, quanto piuttosto alla possibilità di definire una propria dimensione, una propria sfera di azione dove tutto è possibile, ripetibile e sempre diverso.


IL PROGETTO
Homo ludens nasce come progetto di committenza proposto da linea, con il titolo Spazio Materia Azione, progetto sostenuto da “Strategia Fotografia 2023”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Il progetto prevede una proposta espositiva articolata su due sedi, con l’intento di valorizzare le diverse opportunità di approfondimento offerte dalle realtà culturali del territorio leccese.
Una parte della nuova produzione di Mario Cresci è esposta presso il Bastione S. Trinità del Castello Carlo V di Lecce, con una mostra che comprende fotografie a colori, documenti d’archivio dalla storica serie Misurazioni, del 1979, ed una selezione di fischietti e documenti dal Museo della Ceramica di Cutrofiano. lineaal contempopresenta un focus della nuova produzione dedicato al rapporto tra fotografia e grafica, accompagnato da disegni e documenti che raccontano il processo creativo dell’artista. 

BIOGRAFIA DELL’ARTISTA
Chiavari, 1942. Mario Cresci vive e lavora a Bergamo; dagli anni sessanta in poi è l’artista italiano che segna con il suo lavoro lo sviluppo di un linguaggio sperimentale innovativo nell’ambito della fotografia. La sua ricerca si è sempre rivolta a una continua investigazione sulla natura del linguaggio visivo usando il mezzo fotografico come pretesto opposto al concetto di veridicità del reale. 
Il complesso lavoro di Mario Cresci è radicato negli studi multidisciplinari iniziati nel 1963 all’Industrial Design di Venezia ed è caratterizzato, quando si trasferisce a Roma nel ’68, dall’incontro con i principali protagonisti dell’Arte Povera e in particolare Pino Pascali, Eliseo Mattiacci, Jannis Kounellis e Alighiero Boetti. Nel 1969 progetta e realizza il primo Environnementfotografico in Europa alla Galleria Il Diaframma di Milano, mostrando mille cilindri trasparenti contenenti altrettante fotografie, anch’esse trasparenti, sul consumismo dell’epoca.
Tra le più importanti esposizioni personali si ricordano: La fotografia del noalla GAMeC di Bergamo (2017); Le case della fotografiaalla GAM di Torino (2004); la mostra itinerante Forse Fotografia, rispettivamente alla Pinacoteca Nazionale di Bologna (2010), all’ING di Roma (2010-11) e infine al Palazzo Lanfranchi di Matera (2011); In aliam figura mutareal Castello Sforzesco di Milano (2016) e Ri-creazionia Camera di Torino (2016). L’anno 2023 trova Mario Cresci impegnato nella rilettura del suo lavoro attraverso focus specifici raccontati in due ampie mostre: Mario Cresci. L’esorcismo del tempo, 1970-1980al MAXXI di Roma (30 maggio-1 ottobre 2023) e Colorland, 1975-1983al Monastero di Astino per la Fondazione MIA di Bergamo (16 giugno-5 novembre 2023).
Dal 1974 alcune sue fotografie presentate da Carlo Arturo Quintavalle fanno parte della collezione del MoMA di New York. Le sue opere sono presenti nelle collezioni pubbliche dei principali musei, istituti e centri di ricerca italiani. Ampia e articolata è la sua produzione di libri e più in generale di contributi, anche teorici, sulla fotografia e la comunicazione visiva. Nel 2019 ha pubblicato Segni migranti. Storie di grafica e fotografia(PostCard Edizioni) un compendio della sua ricerca e premiato come Livre Historique ai Rencontres de la photographie 2020 di Arles. Nel 2022 per Mimesis Edizioni pubblica Matrici. L’incertezza del vero, dove sperimenta la coesistenza tra scrittura e immagine. 


linea
linea, fondata da Alice Caracciolo nel 2020, è uno spazio di studio, ricerca e promozione dell'arte contemporanea e della fotografia d’autore, con sede a Lecce.
Attraverso un programma pubblico di mostre, live performance e incontri, mira a creare occasioni di confronto e dialogo tra artisti, curatori e pubblico. Tra le sue attività, la formazione ricopre un ruolo centrale: una ricca offerta didattica dedicata alla fotografia e al visual design, alla fotografia come linguaggio per l’arte e al marketing e alla comunicazione visuale per la cultura e la creatività. Obiettivo principale della scuola è stimolare il pensiero creativo, il senso di osservazione e l’atteggiamento critico nei confronti della cultura contemporanea.

Homo ludens nel 2023 è tra i vincitori dell’avviso pubblico Strategia Fotografia2023,promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per la selezione di proposte di acquisizione, produzione, conservazione, valorizzazione della fotografia e del patrimonio fotografico italiano. 


IL PROGRAMMA
Venerdì 26 luglio alle ore 18, alla presenza dell’artista e dei curatori, sarà inaugurata la mostra Homo ludenspresso il Castello Carlo V, preceduta da un talk di benvenuto. 

Seguirà l’inaugurazione della seconda parte della mostra presso gli spazi di linea, a partire dalle 20:30, in cui saranno in mostra i lavori dello stesso artista che riflettono il rapporto tra fotografia e grafica, ma anche documenti d’archivio e libri che evidenziano il processo creativo di Cresci.

INFO E COSTI
Orari di apertura | Castello Carlo V
mattina dalle 10 alle 13 dal martedì al sabato
pomeriggio dalle 16 alle 20 il giovedì, venerdì e domenica 
Ingresso gratuito

Orari di apertura | linea
giovedì e venerdì dalle 16 alle 20

Homo ludens – Mario Cresci
dal progetto Spazio Matera Azione
sostenuto dall’avviso pubblico “Strategia Fotografia 2023”
promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura
a cura di Flavia Parisi e Alice Caracciolo

partner di progetto: Museo della Ceramica di Cutrofiano, Comune di Cutrofiano, 34° Fuso, Confartigianato, Istituto Tecnico e Professionale “De Pace” di Lecce, Liceo Classico Statale “F. Capece” di Maglie (Le)

Con il contributo del Castello Svevo di Bari-Direzione regionale dei Musei nazionali di Puglia e Castello Carlo V di Lecce

partner culturale: Galleria Matéria, Roma
partner tecnici: Studio Berné, Legnano (MI)
con il patrocinio del Comune di Lecce


CONTATTI 
Alice Caracciolo | +39 329 274 0837
direzione@lineaproject.com

***

CONTATTI PER LA STAMPA 
Eleonora Tricarico | +39 3276678109
eletricarico@gmail.com





pubblica: 

 

giovedì 25 luglio 2024

VinArte 2024 XIV edizione

fotografia di Natalino Russo

Innesti è il concetto chiave che guiderà la XIV edizionedi VinArte, rassegna che, in seno alla kermesse Vinalia, e con alla direzione artistica l’ideatore Giuseppe Leone e alla guida della Sezione Fotografia Azzurra Immediato, un tema che origina e veicola un ulteriore pensiero, quello della ‘cittadinanza dell’arte’ come suggerisce Leone: “Soprattutto perché l’Arte disegna modelli di risposte emozionali ed intuitive alle nuove domande di vita. E lo fa in una maniera immediatamente percepita, più di ogni linguaggio scientifico che resta spesso nell'alveo degli addetti ai lavori.” La ricerca di nuovi valori e consapevolezze è qualcosa che fa di VinArte “una kermesse con l’ambizione di aiutare a definire e delineare i confini dell’arena all’interno della quale si svolgono il dibattito e le riflessioni dedicate al territorio, all’ambiente, alle traiettorie del nuovo millennio” e che attraverso gli artisti invitati delinea un percorso comune e affascinante, un momento di festa, certo, ma anche un momento fondamentale di indagine e analisi di matrice antropologica di cui l’entroterra ha tanto bisogno. 


Innestarsi, perciò, raggiungere nuovi equilibri e fioriture culturali, sfida allogata a pittori, scultori e fotografi le cui poetiche creano una corale prospettiva a partire dalle sculture di Aniello Scotto, Emanuele Scuotto, Ernesto Pengue e Mariano Goglia che incontreranno la pittura attraverso le opere di Biagio Cerbone, Margherita Palmieri e Manlio Salvatore, in un percorso a cura di Leone, snodandosi i quei ‘luoghi dell’arte’ che mappano felicemente VinArte anno dopo anno. 

Il tema dell'innesto, qui, non è solo metafora ma realtà tangibile. Ogni fotografia è un atto di radicamento, un processo che affonda nelle profondità della memoria collettiva per germogliare nuove interpretazioni del mondo. L'arte fotografica diviene così un linguaggio capace di rendere visibile l'invisibile, di dare forma all'intangibile, in un continuo gioco di rimandi tra ciò che è stato e ciò che sarà.” Afferma Azzurra Immediato, e saranno le opere fotografiche de il Collettivo La ZONA - Federico Iadarola, Pasquale Palmieri, Annibale Sepe, Luigi Salierno- e ad Anuar Arebi, Francesco Cardone, Francesco Ciotola, Anna Rosati, Natalino Russo, Mara Mazzucco, Francesco Garofano e di Antonio Del Donno a sancire quanto anticipato.

Punti di vista che incontrano poi quelli di due progetti indipendenti ma assonanti, Semi di Luna di Carmine Carlo Maffei e del suo Atelier Pietre Vive, e la mostra fotografica dedicata a Carlo Riccardi, a cura del Circolo Fotografico Sannita diretto da Cosimo Petretti.

VinArte si conferma imperdibile per chiunque abbia voglia di immergersi in un crocevia culturale in continua espansione, celebrando la diversità e costruendo una comunità fondata sulla condivisione e sul rispetto reciproco. È in questo spazio di incontro e creazione che l'arte trova la sua vera essenza, rinnovandosi e riscoprendosi in ogni istante, tra suggestioni extramoenia o del genius loci. Luoghi speciali del borgo antico di Guardia Sanframondi, da Palazzo Marotta Romano, icona della fotografia, al cuore pulsante di VinArte e Vinalia, la chiesa dell’Ave Gratia Plena e la sua Sagrestia sino al Monte dei Pegni e non soltanto, una cartografia che si anima secondo una volontà dell’arte di innervarsi nelle architetture del tempo, espressione profonda di una collettività che scopre, ritrova, immagina, predice e sa ancora meravigliarsi.

Il 4 agosto alle 18:30 la conferenza di presentazione nella splendida Chiesa dell’Ave Gratia Plena e poi tutto si dipanerà negli luoghi chiave di Vinalia e VinArte, perché se il tempo è illusione elogiarne la fugacità è la sfida dell’uomo dalla notte dei tempi. 

VinArte 2024
Dal 4 al 10 agosto 2024
Guardia Sanframondi (BN)
Ingresso gratuito
Nell’ambito di VInalia XXXI Edizione
Info www.vinalia.it

Facebook VinArte 2024 Instagram vinarte_official

VinArte 2024
XIV edizione

Borgo Antico, Guardia Sanframondi (Bn)
Dal 4 al 10 agosto 2024

Presentazione 4 agosto ore 18.30
Ave Gratia Plena, Via F. M. Guidi, 62

Ideazione e Direzione Artistica Giuseppe Leone
Direzione Sezione Forografia Azzurra Immediato
In collaborazione con Vinalia

giovedì 11 luglio 2024

X EDIZIONE Notte Verde | ...il “gioco ermetico” degli artisti Gianni De Serio e Daniela Chionna


Tra principio di corrispondenza e panteismo il “gioco ermetico” degli artisti Gianni De Serio e Daniela Chionna.

Videoarte - installazione
Presentazione della decima edizione della Notte Verde – Cisternino
SGUARDI

Con il patrocinio del Comune di Cisternino, PACT (Polo Arti Cultura e Turismo Regione Puglia), Accademia di Belle Arti di Lecce, Notte Verde, Associazione Urbieterre, Meteo Valle d’Itria ODV, associazione di promozione sociale Ideando

“Come è sopra, così è sotto e come è sotto, così è sopra. Come è dentro, così è fuori e come è fuori, così è dentro. Come nel grande, così nel piccolo e come nel piccolo, così nel grande”.

Così recita il principio di corrispondenza, tra gli insegnamenti ermetici il più conosciuto.

Gianni De Serio artista, docente di Tecniche grafiche speciali presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce e Daniela Chionna artista e designer, si sono approcciati a questo principio attraverso lo Sguardo, ristabilendo un contatto profondo tra natura e uomo, sciogliendo le resistenze e le contraddizioni dell’ordinaria ragione.

Il video “Come sopra, così sotto e nel mezzo l’acqua” è strumento di narrazione di un percorso dove i due artisti sperimentano, attraverso l’osservazione, il legame tra trasmutazione della natura e divinizzazione dell’uomo, quindi, rivolgendo lo sguardo sull’importanza del simbolo, diventano essi stessi simbolo e medium tra i differenti piani dell’esistenza. 

Già presentato nel programma del Festival Apulia Land Art 2016 evento internazionale, “Come sopra, così sotto e nel mezzo l’acqua” sarà riproposto nel suggestivo, antico nucleo della contrada Caranna di Cisternino, in occasione della serata inaugurale della decima edizione della Notte Verde che quest’anno ha come tema SGUARDI. In contemporanea, nello stesso nucleo, nella piccola cappella ottocentesca, sarà ospitata l’installazione “Icona Arcaica”, opera di Daniela Chionna; non solo un omaggio al naturalismo religioso ma un chiaro incitamento a rivalutare una visione panteistica dell’intero Creato.

La serata sarà allietata da momenti musicali a cura del musicista Angelo Guarino.

Sempre dell’artista Daniela Chionna, sull’altare maggiore della Nuova Chiesa di Caranna, sarà ospitata la scultura luminosa Graffito di Luce, opera realizzata con materiali di recupero e già presentata in diversi eventi artistici degni di nota in Puglia.

Graffito di Luce farà parte del progetto PAC (Percorso Artistico Caranna- dal 24 luglio al 30 agosto 2024);un percorso, tra muretti a secco, antichi trulli, piazze, cortili e aie, dedicato all’arte nelle sue molteplici espressioni. L’itinerario seguirà una strategia unitaria e condivisa sul tema Sguardi, coerente con il contesto dei luoghi in cui si sviluppa. Il perimetro scelto, che attraverserà il cuore della contrada, sarà disseminato di opere grazie al contributo di artisti che hanno aderito all’iniziativa. Un progetto plurale, dunque, nato dalla convinzione che la cittadinanza e il territorio possano offrire prospettive multiple attraverso l’inclusione e la partecipazione.

Progetto PAC artisti partecipanti:
Domenico Campagna, Daniela Chionna, Michele D’Amico, Rosalia Ferreri, Doriana Ivone, Franco La Porta, Enza Loparco, Daniela Maleddu, Rosa Marigliano, Giovanni Martellini, Rosanna Muraglia, Caterina Palmisano, Carlo Perretti, Carmela Semeraro, Enza Sibilla.


*Il video “Come sopra, così sotto e nel mezzo l’acqua” e l’installazione “Icona Arcaica” saranno fruibili dal pubblico solo per la serata di presentazione del 24 luglio.

*In foto: Locandina presentazione NOTTE VERDE 2024, Immagine del video “Come sopra, così sotto e nel mezzo l’acqua” di Gianni De Serio e Daniela Chionna, “Icona Arcaica” installazione di Daniela Chionna 


Contrada Caranna – Cisternino (BR)
24 luglio 2024 - ore 20:00
Decima edizione Notte Verde Festival
Piazzale delle Torri, via Libertà

L’ARRIVO DELLA NOTTE



Il piano terra di un palazzo storico di Ragusa Ibla ospita dal 27 Luglio al 31 Agosto 2024 L’ARRIVO DELLA NOTTE, quarta mostra del progetto artistico iniziato da Margherita Ratti nel 2021, che propone uno sguardo contemporaneo sul territorio della Sicilia Sud Orientale, attraverso i lavori inediti di artisti e designers italiani e internazionali. 

L’ARRIVO DELLA NOTTE è una celebrazione della vita celata dei palazzi nobiliari siciliani, luoghi di divertimenti notturni della società aristocratica settecentesca. I palazzi erano dotati di ingressi per le carrozze, connessi con cortili interni dai quali si accedeva alle scale con ampie finestre a vetri colorati che conducevano gli invitati al piano nobile. La mostra ricostruisce una scena notturna al piano terreno di un palazzo -all’arrivo degli ospiti in carrozza- attraverso due lustri, un grande dipinto figurativo ed un insieme di sculture murali. 

Il designer Giuseppe Arezzi è l’autore di due lampade sospese (Barlume, 2024). Si tratta di strutture in ferro alle quali sono fissati trapezi di metacrilato colorato trasparente, che fanno eco alle grandi lanterne che decoravano gli ingressi dei palazzi e che garantivano la luce di notte. I loro riverberi sul soffitto e sui muri della galleria, rievocano l’atmosfera delle feste nobiliari. 

Un cavallo è il soggetto di un grande dipinto che occupa l’estremità dello spazio espositivo. La sua presenza si avverte sin dalla soglia. Il cavallo fa tutt’uno con il suo sfondo blu notte, ed è illuminato da una luce di taglio. Intitolato Il Siciliano, 2024 in riferimento alla razza equina indigena siciliana, è un'opera del giovane artista francese Michelangelo Menu, già autore di due precedenti lavori dedicati alla Sicilia Sud Orientale (Dry Stone Wall e Serra/Cappella, entrambi del 2023). 

In mostra per la prima volta Grafemi, 2024 dell'artista Beatrice Dettori: sculture in argilla nera, interpretazioni formali di elementi in ferro battuto - chiavistelli, ganci, maniglie, morsi ad anello e bardature per cavalli - che compongono un alfabeto enigmatico di grafemi, in un gioco di pesi e contrappesi, al confine tra arte e design. 

Il pubblico avrà la possibilità di scoprire altri progetti connessi con il territorio siciliano: gli oggetti-souvenir Carruba, 2021 di Giuseppe Arezzi e SI SICILIA, 2022 di Undo-Redo e le ceramiche Minne, 2023 di MARə, che esprimono la volontà di Margherita Ratti di rivisitare gli archetipi locali in chiave contemporanea e di promuovere la loro singolarità e unicità. 

L’ARRIVO DELLA NOTTE 
A cura di Margherita Ratti 
Inaugurazione il 26 Luglio dalle 19h 
Mostra dal 27 Luglio al 31 Agosto 2024 

Corso XXV Aprile, 56 
Ragusa Ibla 
Per informazioni: Margherita Ratti 

+33 6 21 55 46 36 margherita.ratti@gmail.com margheritaratti.com 


Biografie 
Margherita Ratti 
Professionista nel campo dell'Architettura del Design e dell'Arte, curatrice e produttrice di progetti culturali riconosciuti per il loro spirito innovativo, Margherita sta progettando la fattibilità di un museo dedicato alla cultura contemporanea che aprirà prossimamente nella Sicilia sud-orientale. 

Precedenti mostre in Sicilia: “Design Neo Rurale” 2021, “SI SICILIA” 2022, “Locus Amœnus” 2023, “Oggetti Liberi” 2023 

Giuseppe Arezzi 
Giuseppe Arezzi crede nel Design come soluzione funzionale alle esigenze del quotidiano e ad esse attribuisce un significato antropologico. Il Design multifunzionale di Giuseppe Arezzi combina un approccio moderno con le radici siciliane. I suoi progetti sono estremamente contemporanei, liberi da tendenze o riferimenti nostalgici. 

Michelangelo Menu 
Michelangelo Menu è un giovane artista francese che vive e lavora in Italia. Attratto dalla nozione di novità e interessato alla “giustezza” dell'opera, smonta e rimonta con la sua visione ogni idea per ritrascriverla nello spazio con i mezzi più espressivi. 

Beatrice Dettori 
L’approccio artistico di Beatrice Dettori fonde sapientemente Arte e Design, dando vita a opere che esplorano mezzi espressivi diversi. Le sue recenti sculture Grafemi rivisitano l'immaginario domestico mediterraneo, dove l’argilla e il ferro battuto sono protagonisti da tempo immemore, proiettandoli nel futuro. 

MARə 
MARə è la pronuncia fonetica della parola “mare” di molti dialetti del sud italia. Fondato da Biagio Luca Intorrella, MARə è il racconto di un ritorno al Sud, alla terra, alle origini. Un viaggio verso un luogo interiore prima che geografico. Dal mare, metafora collettiva dell’inconscio, emerge materia ibrida e meticcia dove il passato si confonde con il futuro e la memoria con il progetto. 

Undo-Redo 
Undo-Redo è uno studio grafico parigino fondato e diretto da Nicola Aguzzi che disegna segni, costruisce forme e progetta storie attraverso le immagini. Ogni progetto è immaginato come un oggetto unico con un'attenzione particolare ai dettagli, ai materiali e all'esplorazione delle tecniche di produzione. 

Margherita Ratti - 47 rue de Lancry 75010 Paris 
+33 6 21 55 46 36 - margherita.ratti@gmail.com - margheritaratti.com



mercoledì 10 luglio 2024

Grosseto. Design Funzione Arte: un viaggio nell'evoluzione dell'ingegno umano


Torna la seconda edizione dell’evento dedicato alla creatività e progettazione a Grosseto dall’8 al 10 luglio 2024 

Il Comune di Grosseto inaugura i nuovi spazi della Biblioteca Chelliana con la seconda edizione dell’evento Design Funzione e Arte a cura di Alessandro Corina dedicato a celebrare l’evoluzione generata dall’ingegno umano a vantaggio del bene comune.

L’evento, dal tema “La bellezza del design, insieme al suo comfort e alla sua utilità e con l’arte di ieri e di oggi si evolve attraverso l’emozione e il punto di vista”, sarà declinato attraverso tre concetti fondamentali: Design, Funzione e Arte, che saranno esplorati attraverso incontri, esposizioni, iniziative e luoghi diversi.

La Biblioteca Comunale Chelliana, protagonista di un importante processo di riqualificazione urbana che ha restituito alla collettività questo luogo promotore di cultura, e la Cattedrale di San Lorenzo, saranno le suggestive location che ospiteranno questo straordinario evento. Il coinvolgimento della Biblioteca Comunale Chelliana, tornata nella storica sede di Palazzo Mensini in via Mazzini e aperta nuovamente per l’evento, rappresenterà un'inedita occasione per la città di Grosseto per veicolare esperienze, socialità e significati condivisi, influenzando positivamente il contesto urbano.

L'evento, che avrà luogo dal 8 al 10 luglio 2024, avrà come fulcro il mondo affascinante del design, esplorando il connubio tra comfort, praticità e iconica innovazione. Attraverso una vasta gamma di complementi d'arredo e oggetti contemporanei, Design Funzione Arte metterà in luce il ruolo centrale del design nella nostra vita quotidiana.

Si evidenzierà anche come il design grazie alla sua bellezza, praticità e utilità, possa generare un’emozione. Attraverso una tavola rotonda nel Teatro Degli Industri e la partecipazione di rinomati ospiti, il pubblico indagherà il legame tra l'evoluzione del design e l'esperienza umana esplorando nuove vie comunicative.

Infine sarà un'opportunità unica per esplorare il connubio tra l'arte digitale, massima espressione della contemporaneità, e l'arte sacra, che fungerà da portale figurato e reale per vivere un'esperienza immersiva di un'opera Nft all’interno della scenografica architettura del Duomo.




CALENDARIO EVENTI

8 luglio 
Design: un viaggio attraverso l'evocazione estetica e la funzionalità pratica

Inaugurazione mostra dedicata all'evoluzione della seduta e dei piccoli elettrodomestici come oggetti di design nel corso dell’ultimo secolo (fino al 21 luglio) 

Tavola rotonda con Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti designer di deepdesign e di Smeg, lo Studio di progettazione Angelettiruzza e il designer Alessandro Corina moderati dalla giornalista Elena Cattaneo. Presso Teatro Degli Industri ore 18.

9 luglio
Funzione: L'emozione dell'evolvere del design e della bellezza pratica


Tavola rotonda con Paolo Stella che ha definito una nuova e inesplorata strada per comunicare il design moderata dall'esperta di design, Santa Nastro, l’incontro sarà l'occasione per approfondire il ruolo del design nell'evoluzione della società e per esplorare nuove vie comunicative. Presso Teatro Degli Industri ore 18.

10 luglio
Arte: il parallelismo tra arte digitale e arte sacra


Inaugurazione mostre 
“Symbiotica” di Giuseppe Lo Schiavo nel Duomo di Grosseto che sarà il portale d’accesso all’opera NFT coinvolgendo il pubblico in un momento esperienziale e sensoriale unico nel suo genere 

Ciel’in città – format del Comune di Grosseto che porta l’arte nei luoghi della città maggiormente frequentati – sarà allestita l’opera di Giuseppe Gallo, “Eroi”, proposta dall’associazione Hypermaremma 
(entrambe fino al 21 luglio) 

Tavola rotonda parteciperanno: Serena Tabacchi, direttrice e co-fondatrice del MoCDA-Museum of contemporary digital art di Londra, don Paolo Gentili della Diocesi di Grosseto, Carlo Patris di Hypermaremma, Fabio Becherini, direttore della Banca Tema e il designer Alessandro Corina modera da Giacomo Nicolella Maschietti, giornalista specializzato in arte digitale. Presso Banca TEMA, corso Carducci Grosseto, ore 18.

Al seguente link è possibile scaricare il PRESS KIT con le nuove immagini e tutti i materiali disponibili.

lunedì 8 luglio 2024

Ufuk Boy e Doğu Çankaya | fly inwards fly homewards



La Galleria Orizzonti Arte Contemporanea di Ostuni inaugura, sabato 13 luglio 2024 alle ore 20,00 all’interno della project room, la bipersonale degli artisti turchi Ufuk Boy e Doğu Çankaya, dal titolo fly inwards fly homewards, a cura di Ipek Çankaya. 

L'approccio curatoriale della mostra pone in evidenza la profonda introspezione degli artisti coinvolti necessaria per riflettere sulla questione casa/patria, il continuo dilemma dei nostri tempi. Questo approccio è un invito a esplorare i percorsi reali, emotivi e psicologici che conducono verso casa, con le riflessioni sull’esperienza in luoghi diversi a breve o lungo termine e la compagnia che favorisce questo viaggio. 

La nostra epoca contemporanea è caratterizzata da diverse modalità di cambiamento dei luoghi dove vivere e da sfide per raggiungere questi nuovi luoghi in cui le persone stabiliscono la propria casa. Alcuni viaggi nascono da crisi, altri dalla ricerca deliberata dell'individuo.

L'indagine curatoriale della mostra è interessata alla rappresentazione poetica di situazioni di potenziale crisi, concentrandosi sull'elemento umano piuttosto che sulle teorie politiche a proposito di migrazione. Inoltre esplora la rappresentazione visiva del senso di libertà e della speranza per una vita migliore in un posto nuovo. Infatti si concentra sull'espressione attraverso la pittura e la scultura di ciò di cui le persone hanno bisogno personalmente e culturalmente nelle loro relazioni con l'ambiente, per questo gli artisti ci mostrano quello che sta a loro più a cuore e ciò di cui hanno più bisogno nella vita: di libertà, di serenità, di amicizia, di uno spazio fisico...

La mostra si concentra anche sull’importanza di avere il sostegno della comunità in cui si vive. Tutti insieme, questi fattori contribuiscono a far sì che una persona trovi la strada verso casa oppure un nuovo posto dove si sentirà accolta come se fosse a casa. Le parole chiave di questa mostra infatti sono: imparare a volare, senso di libertà, strade da percorrere, viaggiatore, migrante, stare a casa, stare all'estero e compagnia; mentre le sensazioni che più mette in luce sono i sentimenti umani fondamentali come il desiderio, la speranza, la curiosità, la preoccupazione, il dolore e la solidarietà che rimangono gli stessi indipendentemente dal tempo o dalla geografia.

Ipek Çankaya



UFUK BOY DOĞU ÇANKAYA
fly inwards fly homewards
a cura di Ipek Çankaya

Inaugurazione 13 luglio 2024 ore 20,00

Dal 13 luglio al 7 agosto 2024

La mostra è in collaborazione con Halka Art Project Turchia

Orario visite:
dal lunedì al sabato 11.00-13.30 e 17.00-19.00
domenica solo mattina
INGRESSO LIBERO

GALLERIA ORIZZONTI ARTE CONTEMPORANEA
Piazzetta Cattedrale (centro storico)
72017 Ostuni (Br)
Tel. 0831.335373 – Cell. 348.8032506
info@orizzontiarte.it- www.orizzontiarte.it
F: Orizzontiartecontemporanea

Communication Manager
Amalia Di Lanno
www.amaliadilanno.com- info@amaliadilanno.com

sabato 6 luglio 2024

Agnese Purgatorio | OASI CI ATTENDONO ALLE SOGLIE DEL MARE


Al Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari venerdì 5 luglio alle 18,30 si inaugura la nuova installazione site specific di Agnese Purgatorio.

"OASI CI ATTENDONO ALLE SOGLIE DEL MARE" .

Interventi previsti; Francesca Pietroforte Consigliera Delegata ai Beni Culturali, Ines Pierucci Assessora alla Cultura Comune di Bari, Francesco Lombardo Dirigente del Servizio Beni Culturali e ICO, Micaela Paparella, Consigliera Comunale delegata alle politiche di valorizzazione del patrimonio storico, artistico ed architettonico; dialoga con l'artista Francesca Pietropaolo, Storica dell'arte.

In occasione della inaugurazione della nuova installazione di Agnese Purgatorio, sarà presentato il catalogo delle due opere dell'artista entrate nelle collezioni della Pinacoteca Corrado Giaquinto di Bari e del Museo Archeologico di Santa Scolastica con un saggio di Francesca Pietropaolo.

Agnese Purgatorio (Bari, vive tra Belgrado e Beirut) è artista multidisciplinare con uno sguardo trasversale orientato sulla complessa realtà che restituisce coniugando etica ed estetica. Le sue azioni e l'attitudine a contaminare linguaggi, in una sfida costante alle convenzioni dell'arte contemporanea, la connotano sin dagli esordi; attraverso linguaggi espressivi diversi, dalla performance alla fotografia, dal video all'installazione, dalla scrittura al suono, dal collage digitale all' analogico, l'artista segue le tracce di un'umanità sempre in transito.

Scrive Francesca Pietropaolo «L'arte di "Agnese Purgatorio" evoca spazi oltre il confine, spazi nel mondo e spazi interiori. [...] Le sue sculture di luce hanno un forte impatto espressivo. Sono inizi di un viaggio che l'osservatore è invitato ad intraprendere con la forza della sua immaginazioneParole scritte a mano prendono corpo nella materialità duttile del neon e s'illuminano di colore conquistando lo spazio entro cui sono presentate, emergendo dal fondo della parete che le accoglie. Illuminazioni in cui testo e immagine, linguaggio e oggetto sono un tutt'uno, un solo corpo. La scelta del neon come materiale consente all'artista di giocare con la luce, la forma, il colore e lo spazio per creare opere dalla spiccata capacità evocativa pur nella prosaicità del materiale scelto, legato originariamente alle insegne commerciali che animano il tessuto urbano. Questi frammenti di testi-immagini invitano una partecipazione attiva dell'osservatore: per essere pienamente completata, l'opera ha bisogno di essere letta perché l'immagine che essa evoca prenda forma nella mente di chi guarda. L'opera è il luogo, dunque, di un incontro, tra artista e pubblico, tra soggetto creatore e società

Museo archeologico di Santa Scolastica
Via Venezia n. 73 - 70122 Bari -
Infotel 080 0990882
museoarcheologico@cittametropolitana.ba.it

CRISTIANA D'ALESIO - UFFICIO STAMPA CITTA' METROPOLITANA DI BARI
TEL 080/5412497- E-MAIL.: ufficiostampa(@cittametropolitana.ba.it

venerdì 5 luglio 2024

Ágrapha di Virginia Lorenzetti


Curva Pura è lieta di presentare, Ágrapha, la personale romana di Virginia Lorenzetti, a cura di Andrea Romagnoli e con testo di Angelica Speroni.

La mostra, include una selezione degli ultimi lavori della giovane artista emergente, studiati per un intervento site specific a Curva Pura.

I concetti di evoluzione e trasformazione sono alla base della sua ricerca, sia a livello concettuale che formale. Lo studio costante e la documentazione dei processi legati alla trasformazione della materia – le fibre vegetali e i colori di derivazione naturale – costituiscono il principale stimolo creativo; questa pratica porta l’artista a confrontarsi con l’imprevedibilità dei risultati e a riflettere sulla relatività del tempo e dello spazio in cui la materia si trasforma.

Scrive Speroni: «la ricerca di Virginia Lorenzetti non cerca di estrapolare nulla, ma assume “come proprio compito la sostanziale ambiguità del linguaggio” (Eco, 1997) operando uno svuotamento del contenuto semantico della parola che si traduce in segno, forme organiche o simboli grafici e che sta a noi interpretare. D’altronde, l’artista crea una possibilità, ma chi la custodisce e prolunga l’atto creativo è il fruitore».

Bio
Virginia Lorenzetti (n. 1998) è un’artista italiana. Vive e lavora a Dresda (Germania).
Nel 2023 consegue il diploma di laurea magistrale in Grafica d’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma. Attualmente è studentessa Master post-graduate presso la Hochschule für Bildende Künste Dresden con la Prof.ssa Anne Neukamp. Ha partecipato vari progetti e mostre in Italia e all’estero, esponendo in diverse città tra cui Roma, Torino, Bruxelles, Dublino, Atene, Dresda, Berlino e Budapest. Nel 2021 vince il primo premio del concorso “Il Ventaglio del Presidente - XIV edizione”.

Ágrapha
Virginia Lorenzetti
a cura di Andrea Romagnoli
testo di Angelica Speroni

Opening 5 Luglio 2024 ore 18:30

Fino al 6 settembre 2024

Orari: martedì e giovedì dalle ore 18:30 e su appuntamento - prenotare via mail curvapura@gmail.com o whatsapp 3289228797 - 3314243004

Curva Pura
Via Giuseppe Acerbi, 1a - Roma


mercoledì 3 luglio 2024

Luca Moscariello | TROMPE-l’ŒIL


Il TOMAV – Torre di Moresco Centro Arti Visive è lieto di annunciare Trompe-l’œil, personale di Luca Moscariello che si terrà dal 06 luglio al 15 settembre 2024 in cui l’artista propone una nuova serie di lavori sull’incertezza percettologica offerta dall’immagine.

Seguendo un itinerario messo in campo nel 2020 con Il narratore di silenzi(2020) e con i vari Puzzle, Luca Moscariello si incanala nella grande tradizione del trompe-l’œil con dispositivi che annullano e scollano ogni rapporto con la realtà fenomenica per produrne una ulteriorità riduttivo-costruttiva, dove non c’è più l’urgenza di fissare sulla tela alcuni oggetti d’uso comune e di valersene come suscitatori d’immagini ma piuttosto quella di dar vita a illusioni, a apparecchi della visione fisicamente e percettivamente presenti come luoghi concreti di strategica riflessione: superfici su cui fermarsi per attivarsi, per vivere intervalli di pensiero e interruzioni, per elaborare integrazioni cognitive, per percepire la potenza dello studioso che mentre dipinge studia e si stupisce perché scorge la scintilla del pensiero in potenza che pensa se stesso.

Chiuse in un preciso sistema geometrico, le strutture fondamentali utilizzate da Moscariello in questa nuova esposizione seguono ancora una volta un ordine che mette sotto scacco lo sguardo dello spettatore mediante una ripresa della mimesis e concentrandosi pertanto sull’ambiguità di una pittura che mira a farsi finzione visiva, abbaglio o potente chocgrazie a una ritmica combinatoria dove la stesura cromatica sembra ora ricordare potentemente un tratto di nastro carta, ora un foglio accartocciato o anche una lamiera smaltata, ora un interstizio o una fessura oltre la quale è custodito tutto il segreto della pittura.

Articolati nello spazio del TOMAV come riquadri che assorbono lo sguardo per portarlo della dolcezza di una eterotopia, i lavori realizzati da Moscariello – ad aprire la mostra è Domani nella luce(2024) – rompono la rigidità della parete e seguendo l’eptagonalità della torre aprono brecce immaginifiche, scarnificazioni, vivaci e fragranti vie di fuga dalla realtà per indurre l’occhio in una narrazione pittorica suadente e sfuggente. 

Nota biografica
Luca Moscariello è nato a San Giovanni in Persiceto nel 1980, vive e lavora a Sala Bolognese. Ha vinto numerosi premi e ha all’attivo numerose personali, tra le più recenti si ricordano almeno Puzzle(MEB - Museo Ebraico di Bologna, 2022) in collaborazione con la Federico Rui Arte Contemporanea, Gerico(Fondazione Stelline, Milano 2023), Moduli strategici per imbastire equivoci(Centro Culturale Macello, Argenta 2024), Reassuring the sudden (Hidden Garage, Bologna 2024) e la più recente collettiva alla Barbara Paci Gallery (Forte dei Marmi, 2024).


TOMAV - Torre Moresco Centro Arti Visive, Moresco (FM)
Direttore artistico: Andrea Giusti


Luca Moscariello. Trompe-l’œil
a cura di Antonello Tolve

06 luglio | 15 settembre 2024

opening 06 luglio ore 18:00

Patrocinio: Comune e Pro Loco di Moresco (FM)
info | www.tomav.it / +39 0734 259983 / +39 351 5199570
apertura | sabato e domenica, dalle 18:00 alle 20:00 o su appuntamento