giovedì 28 luglio 2016

Capri. Festival del paesaggio. I edizione, 2016

Luigi Ghirri.
Mostra a cura di Gianluca Riccio e Arianna Rosica
Museo della Casa Rossa, Anacapri
Periodo 31 luglio-30 settembre 2016
Inaugurazione Sabato 30 luglio 2016

La  mostra prende spunto dall‟estremo progetto di Ghirri, restato incompiuto in seguito alla prematura  scomparsa dell‟artista, di creare una “casa delle stagioni” nei pressi della sua abitazione di Roncocesi e allestirvi mostre legate ciascuna alla stagione corrente, in modo da creare una stretta relazione tra tempo naturale  e  tempo  dell‟arte.  All‟inizio degli anni ottanta alcuni viaggi a Napoli e a Capri portano Ghirri in contatto con un mondo naturale e storico diverso da quello a lui familiare.
La lettura più immediata che ne scaturisce,  a  partire  dalla storia  evocata  da  quei  luoghi  e  dal  sedimento  di  ricordi  pittorici  da  lui  accumulato  negli  anni,  è  quella  che  passa  attraverso  l‟immaginario  “mitologico”  di  cui  si  avvale  per liberarsi  dalle  scorie dell‟immaginario turistico e dai “luoghi comuni” depositati sulla superficie di Capri  nel corso del tempo da fotografi di mestiere attraverso un acritica ripetizione di stilemi copiati dalla pittura  e dalla letteratura di viaggio. S i afferma in questo modo un‟idea di fotografia concepita più che come viaggio dentro il paesaggio, come ricostruzione   di   uno   o   di   tanti   possibili   viaggi,   che   dalla   singola   immagine   possono   discendere direttamente all‟occhio e alla mente dell‟osservatore. I luoghi e i paesaggi più tipici di Capri –dai Faraglioni all‟Arco naturale, dal Monte Solaro alla Certosa di S. Giacomo, da Axel Munthe a Marina Piccola –„usurati‟ nel  tempo  da  un  immaginario  di  massa,  si  trasformano, sotto  lo  sguardo  del  fotografo,  nelle  tappe  di  un percorso distante dallo stereotipo dell‟illustrazione turistica e dell'immagine da cartolina, e più prossimo a un  viaggio  dentro  la  storia  del  paesaggio  caprese,  capace  di  ricondurre  l‟attualità  del  suo  presente  a  contatto con una storia antichissima, fatta di frammenti e di memorie individuali e collettive.
Il percorso espositivo ruota intorno al nucleo di fotografie scattate a Capri tra il 1980 e il 1981, provenienti dall‟Archivio  Ghirri,  cui  si  affiancauna  selezione  d‟immagini  aventi  come  tema  il  mare  mediterraneo estratte da diversi progetti: dagli scatti realizzati in Puglia tra il 1982 e il 1983 confluiti nel progetto “Tra albe e tramonti”, ad altre foto parte del progetto “Paesaggio italiano” portato avanti tra il 1980 e il 1992 con  immagini  di  Porto  Recanati,  Ponza,  Trieste  e  Venezia,  sino  ad  un  gruppo  di  foto  tratte  dai  cicli “Vedute” e “Italia Ailati” realizzate in gran parte sulla riviera romagnola e sulla costa marchigiana negli  anni settanta. La mostra, pensata come un progetto espositivo „diffuso‟ distribuito nei prestigiosi spazi di  Villa San Miche e del Museo Casa Rossa di Anacapri, s‟inserisce nell‟ambito delle attività del Festival del Paesaggio in programma sull‟isola di Capri dal mese di maggio al mese di ottobre 2016.



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mercoledì 27 luglio 2016

Premio Pino Pascali, XIX edizione – Christiane Löhr


ph. Salvatore Mazza


Zwei durchlässige Formen (due forme permeabili) 2010, fiori d'albero, 13 x 30 x 26 cm + 18 x 38 x 30 cm


PREMIO PINO PASCALI XIX edizione
La Fondazione Museo Pino Pascali è lieta di annunciare l’artista vincitrice della XIX edizione del Premio Pino Pascali

CHRISTIANE LÖHR
inaugurazione: 24 settembre 2016 ore 19


Sabato 24 settembre 2016 alle ore 19 presso la Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare (Bari) si inaugura la mostra del XIX Premio Pino Pascali assegnato all’artista tedesca Christiane Löhr. La commissione composta dalla direttrice del Museo Rosalba Branà e dai critici Dobrila Denegri e Antonio Frugis ha così motivato la scelta: “Christiane Löhr, protagonista del panorama internazionale, crea raffinate opere e installazioni con elementi della natura, utilizzando semi, fiori, foglie di diverse piante, o elementi organici come i crini di cavallo.

Le impalpabili installazioni legate ai cicli stagionali della terra sono esili e fluttuanti architetture ambientali piene di energia vitale, partecipano dello lo spazio che le ospitano infondendo senso di bellezza e armonia.”

Nel catalogo bilingue che racconta la mostra sarà inoltre presente un testo a firma del critico e curatore russo Viktor Misiano.

In mostra una serie di sculture e installazioni site specific, realizzate appositamente per il Museo Pino Pascali.

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Nata a Wiesbaden, Christiane Löhr vive e lavora tra Colonia e Prato. Ha studiato con Jannis Kounellis alla Kunstakademie di Dusseldorf.

Il suo lavoro è stato recentemente esposto alla Kunsthaus Baselland di Basel, che le ha dedicato un’importante mostra personale. Ha partecipato alla 49. Biennale di Venezia diretta da Harald Szeemann. Le sue opere sono collocate e sono state esposte in prestigiose collezioni e istituzioni private e pubbliche tra cui il Vangi Sculpture Garden Museum a Shizuoka in Giappone, la collezione Panza di Biumo a Varese, la GNAM-Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, l’Heidelberger Kunstverein, la Cité Internationale des Arts, Parigi.

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Nel basement della Fondazione Pino Pascali è possibile visitare una ricognizione storica sul Premio Pino Pascali dal 1997 - anno in cui l’iniziativa fu ripristinata, dopo vent’anni di interruzione, per volere della direttrice del Museo, Rosalba Branà - fino ad oggi. Riprendendo fedelmente il regolamento originario redatto da Palma Bucarelli, il Premio viene assegnato ogni anno ad un artista o ad un personaggio del mondo dell’arte e di respiro internazionale scelto, tra una rosa di nomi proposti, da una commissione di esperti, storici e critici d’arte, nominata anno per anno dalla direttrice del Museo. In esposizione ci saranno le opere degli artisti e dei protagonisti delle più recenti edizioni. Il premio Pino Pascali è stato conferito dal 2015 al 1997 a: AES+F (2015), Fabrizio Plessi (2014), Mat Collishaw (2013), Nathalie Djurberg (2012), Bertozzi e Casoni (2011), Jake & Dinos Chapman (2010), Jan Fabre (2008), Adrian Paci (2007), Lida Abdul (2006), Studio Azzurro (2005), Marco Giusti (2003), Giovanni Albanese (2002), Achille Bonito Oliva (1997).


Premio Pino Pascali, XIX edizione – Christiane Löhr

Comissione: Rosalba Branà, direttrice Museo Pino Pascali, Antonio Frugis, Dobrila Denegri. Testo in catalogo di Viktor Misiano.

Inaugurazione: 24 settembre alle ore 19
La mostra rimarrà aperta fino al 29 gennaio 2017.
Orario: dal martedì alla domenica ore 11-13 / 17-21. Lunedì chiuso.
Visite su appuntamento, tel 080.424.9534 -333.2091920
(La biglietteria chiude mezz'ora prima del museo - biglietto 2 euro più eventuali riduzioni a chi ne ha diritto).

FONDAZIONE MUSEO PINO PASCALI
VIA PARCO DEL LAURO 119 - 70044 POLIGNANO A MARE (BA) - PH/fax: +39 080 4249534
press: Santa Nastro +39 3928928522


 
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martedì 26 luglio 2016

EPTA. Paola Marzano & Federico Primiceri


EPTA
Paola Marzano & Federico Primiceri
a cura di Katia Olivieri
7 - 30 Agosto 2016
Opening Domenica 7 agosto 2016
Showroom Federico Primiceri fine jewellery
Via Leonardo Prato, 20 – Lecce

Il progetto EPTA è un unico intervento realizzato da Paola Marzano e Federico Primiceri negli spazi dello showroom di alta gioielleria del brand Federico Primiceri a Lecce, che ospita l’installazione dal 7 al 30 agosto p.v. in via Leonardo Prato, 20.
L’arte di Paola Marzano è mezzo per veicolare intimi stati conflittuali con scopo catartico. Questo processo inizia con una fase di riflessione e ricerca dei meccanismi inconsci, alla base dei comportamenti umani, che sfociano poi in disagi interiori. La sua produzione artistica è alchemica, una continua ricerca di quell’essenza quasi magica che muove le dinamiche vitali. E, proprio come l’alchimia che usava un linguaggio criptico ed occulto per preservare la conoscenza ottenuta, da coloro che non fossero ancora pronti a comprenderla, così il linguaggio artistico della Marzano si carica di simbologia ed essenzialità per non svelare mai totalmente un messaggio che viene comunque trasmesso e colto nella sua interezza. Questa sintesi di linguaggio viene raggiunta dall’artista attraverso un processo certosino di pulizia e semplificazione nel quale si tende a togliere anziché aggiungere, per arrivare all’essenza pura del messaggio. È un’arte incentrata sulle tematiche del dualismo, del superamento dell’apparenza, della conoscenza interiore, del silenzio, della solitudine e della ricerca della Verità. Non differente quest’opera: EPTA.
Partendo da una complessa esperienza personale, riconosciuta e sviscerata con lucida e razionale analisi oggettiva, l’artista giunge a quella che i filosofi ermetici chiamavano “ignificazione”, ovvero la purificazione del dolore inconscio. Già nel titolo è intuibile l’essenza e la poetica comunicativa e intimamente spirituale dell’artista: EPTA sta per eptagramma, la stella a sette punte che Paola Marzano propone in un’installazione - disegnata da sette evanescenti piramidi sospese alla volta bianca all’interno dello showroom Federico Primiceri – e che nell’albero cabalistico rappresenta la settima Sephirah (Venere). L'Eptagramma rappresenta la ricerca interiore per trovare il tesoro nascosto, la presa di coscienza del proprio io, del proprio centro, del proprio cuore (la Pietra Occulta). Il numero sette deriva dal celestiale tre e dal terrestre quattro, per cui l’eptagramma riconduce all’uomo nella sua totalità e fusione degli opposti (corpo e anima).
EPTA o sette come (secondo le antiche concezioni astrologiche) il numero dei giorni della settimana, i sette pianeti Sacri (Luna, Marte, Mercurio, Giove, Venere, Saturno, Sole), i sette metalli alchemici (argento, ferro, mercurio, stagno, rame, piombo, oro) che nell’opera costituiscono la base delle piramidi, i sette angeli e i sette spiriti planetari, i cui simboli sono incisi al laser sulle facce dei poliedri. La dicotomia di angeli e spiriti che governano i pianeti, rappresentati nell’opera attraverso simboli alchemici, è ripresa nella proiezione di un’improbabile regina Grimilde, resa in un saturo bianco e nero, che ci osserva, ci seduce, ci scruta e ci invita a riconoscere la celebre frase pronunciata davanti allo specchio, restituendocela nella ciclica lotta di positivo e negativo. I dualismi nero - bianco, anima - corpo, bene – male, luce – ombra si intensificano, il tentativo tutto umano di comporre queste forze dicotomiche essenziali nella ricerca di un equilibrio possibile si attiva nel processo di consapevolezza dell’individualità dell’artista, la scoperta dell’io interiore si completa.
La trasmutazione dei metalli in opere preziose viene affidata alle mani sapienti e all’estro del fine jewellery designer pugliese Federico Primiceri, che incontra le arti visive dell’artista nel suo showroom di alta gioielleria, realizzando per l’occasione gioielli ispirati a simboli esoterici. Monili unici con alchemiche forme in argento 925 nascono da ispirazione ed interpretazione del talentuoso orafo designer all’interno della luxury gallery del suo brand, dove l’arte performativa vive in una rara simbiosi con l’arte del gioiello, in una location d’eccezione nel cuore della barocca città di Lecce.

EPTA || Paola Marzano & Federico Primiceri
a cura di Katia Olivieri
Showroom Federico Primiceri fine jewellery
Via Leonardo Prato, 20 – 73100 – Lecce
Dal 7 al 30 Agosto 2016
Orari: Lun. 17:00-20:00; Mar.-Ven. 10:00 – 13:00 / 17:00-20:00
www.paolamarzano.com – www.federicoprimiceri.it


Per maggiori informazioni: Francesca Primiceri
Head of Communication | PR | Press Office Federico Primiceri
press@federicoprimiceri.it || T. +39 320 48 84 335 || T. +39 0832 17 98 263


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FARM Festival 2016


Il FARM è la festa dei sensi. Ci immerge nei suoni più nuovi, quelli della migliore musica indipendente italiana e internazionale; ci fa ammirare le evoluzioni dei fenomenali ballerini di danza aerea, illuminati dalle stelle più luccicanti. Ci mette di fronte a tutte le sfumature dell’Arte più viva e ci avvolge nei profumi freschissimi della natura incontaminata che circonda la Masseria Papaperta. Al FARM si entra in contatto con la pietra secolare dei trulli e dei muretti a secco del Barsento, e si gode dei sapori unici di questa terra amatissima.

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•• MUSICA ••

MAIN STAGE

• 10 AGO
Yuck | alt-rock (Londra UK)
Dargen D'Amico | rap, cantautore (Milano)
Mary in june | post-rock (Roma)
Think About It | rap, soul, elettronica (Bari)

• 11 AGO
PUBLIC SERVICE BROADCASTING | electro, post-rock (Londra UK)
Cosmo (musica) | pop, dance, elettronica (Ivrea, TO)
Joe Victor | folk-rock, blues (Roma)
La MUNICIPàL | indie pop (Lecce)

• 12 AGO
LONE | electronic music (Nottingham, UK)
NIAGARA | sperimentale, elettronico (Torino)
L I M | elettronico (Milano)
NEERA | electro, wave Pop (Bari)

UNDERGROUND STAGE
Live Set, Dj Set, Meeting and Conversation

Sul prato della Masseria Papaperta sorge l’Underground Stage, il palco dei Live e dei Dj Set: Pigro On Sofa - RAIS - Policrom - Elektrojezus -Nirowa - and more...

Questo spazio ospita inoltre i Meeting in collaborazione con Groove Your Talent: incontri di approfondimento sulla musica e non solo, insieme a musicisti e giornalisti di riviste nazionali.

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•• MOSTRA ••

Tra le pietre secolari dell'ambiente più grande della Masseria Papaperta, prende vita la personale ‘BASSOALTOMEDIOEVO’ di Pierpaolo Miccolis Artista, a cura di silvia Mazzilli e con la collaborazione della Fondazione Pino Pascali - Museo di Arte Contemporanea

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•• ARTFUSION ••

Il collettivo FATTI di CHINA riporta al FARM l’affascinante esperienza dell’ARTFUSION: una performance dal vivo che coinvolge illustratori della scena locale, che in 120 minuti si alternano su diverse tele, fondendo stili e tecniche in un’unica insolita e incredibile opera.

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•• DANZA ••

Le serate del FARM sono animate dall’elegante danza aerea e contemporanea della Compagnia Eleina D: spettacolari evoluzioni sospese nel cielo stellato e magnifiche incursioni artistiche a cura del collettivo guidato dal coreografo Vito Cassano e Claudia Cavalli, danzatrice premiata al Campionato Internazionale di Hong Kong.

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•• FOTOGRAFIA ••

Tra i trulli della splendida Masseria viene allestita una esposizione fotografica a cura di artisti del territorio. Quest'anno potremo ammirare gli scatti di Pamela Lippolis, Matteo Bellomo, Pasquale Ladogana, Basilio Puglia e Pierseo Tardia.

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•• SKYWATCHING ••

Durante il FARM Festival, a distanza da luci e musica, un’area più defilata della Masseria è dedicata allo Skywatching. A cura dell’Osservatorio Astronomico Sirio, con la guida del prof. Nicola Rizzi, l’osservazione è condotta a occhio nudo e con i telescopi, e approfondita dalla proiezione di immagini e filmati originali.

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•• ARTIGIANATO E VINTAGE ••

Il FARM Festival ospita un’intera area dedicata all’artigianato. In giro per la masseria saranno presenti artigiani, maker e nuovi creativi pugliesi.

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•• ENOGASTRONOMIA ••

L’esperienza del FARM Festival si completa con una proposta enogastronomica di qualità.
Piatti tipici, nuove ricette, assaggi gourmet, prodotti locali, piatti per vegetariani e vegani curati da Giardini 36, degustazioni di vino pugliese eBirra Doppia Cotta, il tutto per deliziare i palati più esigenti.

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Il FARM Festival è realizzato dalla Piccola Bottega Popolare

MEDIA PARTNER
Rockit.it, Mucchio Selvaggio, Dance Like Shaquille O'Neal, Impatto Sonoro, Il Tacco di Bacco, Yes We Radio, Radio JP

SUPPORTER
I MAKE, G.lan | Laboratori urbani

PARTNER
Kode_1, FATTI di CHINA, Compagnia Eleina D, Ricrea, Nocicortinfestival | Festival Internazionale del Cortometraggio, Groove Your Talent

PATROCINIO
Regione Puglia, Camera di Commercio, Comuni di Alberobello, Castellana, e Putignano.

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INFO & PRENOTAZIONI

TICKET: 12 €
SUNSET TICKET: 9 € (ingresso entro le 21:00)
NIGHT TICKET: 7 € (ingresso dopo le 00:45)
FREE TICKET: under 12

PREVENDITA: 7 € + prevendita (1,50 €) qui: bit.ly/2a80KBW
(scade il 9/08 alle 24):

ABBONAMENTO 20 € + prevendita (2 €) qui: bit.ly/2ase6sV
(scade il 9/08 alle 24)

Pacchetti MUSICRAISER: bit.ly/1t8hrks


OPEN 18:30
START 19:00

Piccola Bottega Popolare
info@piccolabottegapopolare.it
080.4325680 - 339.8987178


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lunedì 25 luglio 2016

EREMI Arte - Percorsi tra Arte Natura Spiritualità



L'Accademia di Belle Arti di L'Aquila
presenta
EREMI Arte - Percorsi tra Arte Natura Spiritualità
dal 30 luglio al 2 ottobre 2016

Enti promotori:
Accademia di Belle Arti de L’Aquila
Regione Abruzzo
Parco Nazionale della Majella
Fondazione CARISPAQ
In collaborazione con i comuni:
Caporciano, Caramanico Terme, Roccamorice, Serramonacesca, Pretoro, Rapino, Pa-lombaro, Lama dei Peligni, Palena, Pescocostanzo, Campo di Giove, Sulmona, Raiano, Villa Lago, Morino e Balsorano.
Con: Italia Nostra (Associazione Nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e naturale della Nazione).

Valorizzazione degli eremi abruzzesi attraverso l’arte contemporanea

EREMI ARTE – Percorsi tra Arte Natura Spiritualità, è un ambizioso e articolato progetto nato all’interno dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Fortemente voluto dalla direzione dell’Istituto, è stato sviluppato da un gruppo di docenti, in collaborazione con gli enti locali, i Comuni, i Parchi, le Riserve Naturali e le associa-zioni del territorio interessato. EREMI Arte, che sarà inaugurato il prossimo 30 luglio e chiuderà il 2 ottobre, con un’idea fondante: mettere in relazione gli antichi eremi d’Abruzzo con la cultura di oggi. “Quell’eredità – spirituale, storica, identitaria – concretizzata in edifici di prestigio o in semplici grotte – spiega il Direttore ABAQ Marco Brandizzi - è valorizzata dal confronto con le più avanzate espressioni dell’arte contempora-nea. Con questo progetto l’Accademia da il via ad un percorso che avrà un suo proseguimento anche oltre le date fissate e pensiamo di portarlo avanti per tutto l’anno di studi, così da mantenere alta l’attenzione eil con-fronto su alcuni temi legati alla spiritualità e al pensiero filosofico. L’obiettivo del progetto – nella ricorrenza del Giubileo Straordinario della Misericordia e della Perdonanza Celestiniana – è far comprendere l’importanza della conservazione e della valorizzazione degli eremi e come questi ultimi siano, ancora oggi, parte integrante della cultura delle popolazioni locali nonché patrimonio culturale e spirituale a livello globa-le”.
Oltre venti artisti di varia provenienza sono stati invitati a interpretare il “contesto eremo”. Quindi la natura, gli spazi costruiti, la rete di relazioni, le tradizioni, insomma tutti quegli aspetti che determinano l’unicità di quei luoghi remoti ed evocativi. Non sono opere convenzionali, manufatti prodotti in atelier e poi trasportati in loco. Agli artisti è stato richiesto di calarsi nell’atmosfera degli eremi e realizzare appositamente un’opera ispi-rata a questa esperienza. Sono, quindi, lavori a carattere temporaneo, ma in alcuni casi anche pensati per rimanere sul posto. Nel pieno rispetto dello spirito dell’iniziativa, ogni opera diventa una sorta di viatico verso una forma di meditazione nata, sì, dalle suggestioni del paesaggio, ma aggiornata alle tensioni del mondo di oggi.
Ma non solo. EREMI è anche l’occasione per dimostrare a una platea internazionale, il ruolo cardine che l’Accademia aquilana ricopre come piattaforma di produzione, scambio e diffusione di stimoli culturali perché questo progetto coinvolge tutte le professionalità, le competenze e le capacità dei suoi docenti oltre all’entusiasmo e la voglia di fare dei propri studenti. L’idea è quella di proporsi come un vero incubatore di creatività e conoscenza capace di fare rete, educare e coinvolgere studenti, territorio, studiosi e professioni-sti esterni. Parte essenziale del progetto, infatti, sarà un simposio internazionale dove filosofi, teologi, artisti e intellettuali saranno chiamati a dare il proprio contributo sul tema cardine dell’intero progetto: la rilettura degli eremi abruzzesi nella contemporaneità. Gli atti del simposio saranno poi oggetto di una successiva pubbli-cazione.
“EREMI ARTE – Percorsi tra Arte Natura Spiritualità – conclude il Presidente dell’Accademia di Belle Arti Roberto Marotta - si propone di diventare uno strumento di valorizzazione delle risorse locali – storiche, paesaggistiche, formative – mediante la produzione culturale e non solo lo sfruttamento dei giacimenti turi-stici esistenti. Dunque un nuovo modo di fare promozione anche turistica di un territorio dalla bellezza moz-zafiato e spesso, ancora oggi, sconosciuto”.


Elenco artisti con gli Eremi dove espongono

BALSORANO - Grotta Sant'Angelo Pierluigi Calignano
CAMPO DI GIOVE - Madonna di Coccia Emanuela Barbi
CAPORCIANO - San Michele di Bominaco Enzo Umbaca
CARAMANICO TERME - S. Onofrio all'Orfento Federico Fusi
CARAMANICO TERME - S. Giovanni all'Orfento Calixto Ramirez Correa
LAMA DEI PELIGNI - Grotta Sant'Angelo Romano Bertuzzi
MORINO - Madonna del Cauto Elena Mazzi
PALENA- Madonna dell'Altare Rossano Polidoro e Marco Marzuoli
PALOMBARO - Grotta San'Angelo Aurelien Mauplot
PESCOCOSTANZO - San Michele Marco Bernardi
PRETORO - Madonna della Mazza Maria Chiara Calvani
PRETORO - Grotta dell'Eremita Maria Chiara Calvani
RAIANO - Eremo San Venanzio Federico Cavallini
RAPINO - Grotta del colle Chiara Camoni e Luca Bertolo
ROCCAMORICE – S. Spirito a Majella Aldo Grazzi
ROCCAMORICE - S. Bartolomeo in Legio Zaelia Bishop
SERRAMONACESCA - S. Liberatore a Maiella (abbazia) Alterazioni Video
SERRAMONACESCA - Complesso rupestre Alterazioni Video
SERRAMONACESCA - S. Onofrio Elena Bellantoni
SULMONA - S. Onofrio al Morrone Giuseppe Stampone
SULMONA - Sant'Angelo in Vetuli Franco Menicagli
VILLA LAGO - Grotta di San Domenico Matteo Fato



SCHEDA RIASSUNTIVA
Artisti: Alterazioni Video, Emanuela Barbi, William Basinski, Elena Bellantoni, Marco Bernardi, Romano Ber-tuzzi, Zaelia Bishop, Pierluigi Calignano, Chiara Camoni e Luca Bertolo, Federico Cavallini, Maria Chiara Calvani, Matteo Fato, Federico Fusi, Elena Mazzi, Franco Menicagli, Rossano Polidoro e Marco Marzuoli, Aurelien Mauplot, Calixto Ramirez Correa, Giuseppe Stampone, Enzo Umbaca
Titolo: Eremi arte – percorsi tra arte natura spiritualità
Curatori: Maurizio Coccia, Enzo De Leonibus, Silvano Manganaro
Sede: sede principale Santo Spirito a Maiella (Roccamorice)
Inaugurazione: sabato 30 luglio 2016 ore 18.00
Date: 30 luglio – 2 ottobre 2016
Ingresso: gratuito (ad esclusione del complesso di S. Spirito a Maiella)
Orari: variabili (in base alla disponibilità dei singoli eremi)

Ufficio stampa: Angela Ciano
ufficio stampa@accademiabellearti.laquila.it; cianoa10@gmail.com;
mob. +393483402130


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domenica 24 luglio 2016

Marinella Senatore. Modica Street Musical - Il presente, il passato e il possibile



a cura di Matteo Lucchetti
Inaugurazione Sabato, 6 Agosto 2016, 18,30
06.08.16 – 13.10.16


La galleria Laveronica è orgogliosa di presentare la nuova opera pubblica di Marinella Senatore “Modica Street Musical - Il presente, il passato e il possibile” un musical itinerante per la città di Modica in due atti e un intermezzo, a cura di Matteo Lucchetti, ed interamente composta e interpretata con la collaborazione di oltre un centinaio di abitanti di Modica e dintorni.

Modica Street Musical trae spunto dalle cerimonie pubbliche, dai riti civili e religiosi della tradizione italiana, dai festival e dalle manifestazioni di massa, intessendo questo patrimonio immateriale all’interno del formato del musical di strada. La scelta di questo genere di spettacolo si presta ad una riflessione sul sistema della notazione musicale occidentale e sulle sue implicazioni politiche, oltre a dare spazio alle storie e ai protagonisti di svariate comunità artistiche che animano Modica e restituiscono un’immagine della complessità storica dell’associazionismo del territorio, fatto di società operaie, corpi bandistici, cori e nuove realtà di aggregazione sociale. Il musical come contenitore di aspirazioni, desideri e trasformazioni di un corpo sociale frammentato nelle sue varie componenti, che nell’arco di una serata si ritrovano coinvolte a raccontarsi l’un l’altra per mezzo della musica e di una drammaturgia condivisa che renda partecipe una città intera.

Suddivisa in tre parti, l’opera dedica il primo atto al tempo presente, catalizzando l’azione attorno alla chiesa di S.Giovanni a Modica Alta, dove decine di formazioni daranno vita ad una performance multiforme con l’intento di offrire una cassa di risonanza a quanti dedicano le loro energie sul territorio alla formazione delle nuove generazioni attraverso musica, danza e altre attività. Un grande affresco del fermento culturale cittadino con una particolare attenzione verso tutto ciò che crea aggregazione e dà vita a comunità transitorie fatte di persone dalle provenienze più disparate.

Al seguito di un chiamatore, figura tipica del teatro popolare, la folla di performer e spettatori scenderà poi verso la chiesa di San Giorgio dove prenderà forma l’intermezzo dedicato al passato. In questo frangente il passato è evocato con una funzione precisa e limitata: non come un’eredità ingombrante e inibente di scenari alternativi al presente, ma nella sua capacità di testimoniare le evoluzioni del tessuto sociale attraverso le trasformazioni storiche di un territorio così particolare nell’ecosistema siciliano, ovvero quello che un tempo era denominato Contea di Modica. Come spiega Leonardo Sciascia, questo è un territorio dove la penetrazione mafiosa aveva trovato una battuta d’arresto a causa di una orografia difficile e della presenza di una proto-borghesia che mitigava il conflitto e il divario di classe, così acceso invece nel resto dell’isola. Una scelta di racconti, aneddoti e passaggi storici locali di rilievo verranno declamati nei giardini sottostanti la chiesa – da testimoni diretti e indiretti (cantastorie, interpreti della lingua dei segni e anarchici, tra gli altri) di quegli episodi – mentre sul sagrato della stessa prenderà forma un tableau vivant rappresentativo del corpo sociale di Modica, come se quei movimenti fossero una diretta conseguenza dell’accavallarsi delle storie che scorrono da basso.

Il secondo e ultimo atto è consacrato al possibile, scelto come categoria alternativa al futuro, sottolineando la necessità di azioni concrete che nascano dalla ricognizione dell’esistente e informate dalla lettura attenta di ciò che è stato. In questo senso, Senatore ha invitato il compositore italiano Emiliano Branda a comporre una colonna sonora di Modica, a partire dai materiali raccolti attraverso una richiesta fatta in giugno agli abitanti, di inviare tutti quei suoni, ricordi, citazioni che creano nella loro memoria il tappeto sonoro della città. Il risultato è una suite originale che racconta della città e del suo potenziale, che verrà eseguita per la prima volta dalla Banda Musicale Città di Modica “Belluardo-Risadelli” nel tratto finale che condurrà verso le scalinate della chiesa di S.Pietro a Modica Bassa, mentre una neve artificiale creerà un atmosfera felliniana che chiuderà l’opera. Perno e gran finale del secondo atto, la Modica soundtrack è il lascito che l’opera pubblica di Marinella Senatore dona alla collettività che tanto generosamente ha deciso di prendere parte ad un musical che li riguardasse e che proiettasse altrove la complessità dello stare insieme e del fare comunità oggi.

Durante tutto il periodo di lavorazione del musical lo spazio della galleria si è trasformato in un laboratorio aperto ai partecipanti e a quanti volessero utilizzarlo per fare proposte ed intervenire nella drammaturgia dell’opera. La mostra che ne risulta è pertanto uno spazio nel quale lavori precedenti dell’artista e nuove produzioni compaiono come documenti e materiali di riferimento per la progettazione del Modica Street Musical, oltre che a rappresentare uno spazio di riflessione sul musical come messa in scena del rapporto tra spettacolo e vita, sulla base della continuità che esiste tra la musica e le vite quotidiane dei protagonisti locali.

Il Modica Street Musical è reso possibile grazie alla collaborazione di centinaia di partecipanti e delle seguenti associazioni e istituzioni: Ars Musica Ensemble, Associazione Culturale Gli Armonici Di Elvira Mazza, Associazione Portatori di San Giorgio Modica, A.S.D. Twirling Club Scicli, Banda Musicale Città di Modica “Belluardo-Risadelli” (diretta dal M° Corrado Civello), Comune di Modica, Civica filarmonica di Modica (diretta dal M° Francesco Di Pietro), Coro Monti Iblei, Coro Polifonico “Claudio Monteverdi” di Modica (diretto da M° Orazio Baglieri), Ente Nazionale Sordi Sezione provinciale di Ragusa, Gomez Crew, GSD Medea Siracusa, Liceo Musicale G.Verga di Modica, Op3ra, “Quelli” della Banca del Tempo Iblea, SAVA&SAVA Comunicazione, Sicilia Libertaria, Vitality di Modica.


LAVERONICA
a r t e c o n te m p o r a n e a
via grimaldi, 93
97015 modica (rg)
t. +39 0932948803




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giovedì 21 luglio 2016

Illuminations. Idee per l’arte in città



Secondo incontro, venerdì 22 luglio alle ore 21.30, per Illuminations. Idee per l’arte in città. Il critico d’arte Pietro Gaglianò coinvolgerà giornalisti e studiosi per animare un confronto sulla capacità della Città di avere un futuro come “cantiere” dell’arte contemporanea.
Quest’anno il tema sarà: gli artisti e la città, indagando il modo in cui gli interventi nello spazio urbano creano una vibrazione tra memoria, identità e ricerca di una nuova idea di comunità.
Due serate per rispondere alle domande più urgenti sui temi dell’arte pubblica: dalla fruizione, al linguaggio dell’opera; dalla dimensione “democratica” e partecipativa delle comunità alle politiche di sostegno; dal ruolo del Pubblico e del Privato all’autonomia dell’artista rispetto alle committenze e alla funzione sociale dell’opera.
Parteciperanno con Pietro Gaglianò alla seconda serata

22 luglio ore 21,30
Matteo Bergamini (Exibart)
Matteo Innocenti (ATP diary)
Simona Maggiorelli ( Capo-redattore Cultura Left)
Barbara Martusciello (art a part of culture)



Pietro Gaglianò (1975) è critico d’arte e curatore. Dopo la laurea in architettura ha approfondito il rapporto tra l’estetica del potere e le libertà individuali, prediligendo il contesto urbano, architettonico e sociale come scena delle pratiche artistiche contemporanee.
Ha curato progetti speciali e mostre in Italia e all'estero. Da anni sperimenta formati ibridi dello spazio di verifica dell’arte, in cui esperienze di laboratorio e formazione si innestano sul modello tradizionale della mostra e del convegno. E’ autore del libro Memento. L’ossessione del visibile, pubblicato nella primavera di quest’anno da Postmediabooks.


pubblica:

mercoledì 20 luglio 2016

Ragusa Foto Festival 2016


DAL 22 LUGLIO AL 21 AGOSTO 2016

Quinta Edizione

IL LINGUAGGIO DEL TERRITORIO

INAUGURAZIONE
Venerdì 22 luglio – ore 18 Auditorium ex chiesa San Vincenzo Ferreri

Quest’anno Ragusa Foto Festival si rinnova. A partire dalle date, prorogate di un mese, dal 22 luglio al 21 agosto 2016, e dalle nuove sedi. Nella splendida cornice barocca di Ragusa Ibla si aprono le porte di Palazzo La Rocca, Palazzo Cosentini e della Chiesa San Vincenzo Ferreri.

Il ricchissimo programma culturale coinvolgerà artisti, addetti ai lavori, critici e operatori culturali presenti durante le giornate inaugurali, dal venerdì 22 al lunedì 25 luglio. Mostre, workshop, letture portfolio, talk, proiezioni e tanto altro per promuovere, stimolare e condividere l’arte della fotografia con un pubblico interessato ai suoi diversi linguaggi e combinazioni.

L’inaugurazione, venerdì 22 luglio, sarà l’occasione per presentare i protagonisti della V edizione e parlare di Incompiuto Siciliano con Alterazioni Video (www.alterazionivideo.com) collettivo di artisti, curatori del workshop che anticipa l’apertura della rassegna, dal 18 al 21 luglio; mentre il workshop diretto da Bruno Ceschel, editore e fondatore di Self Publish, Be Happy (www.selfpublishbehappy.com), dedicato all’autoproduzione del fotolibro, chiuderà le giornate inaugurali (24e 25 luglio).


IL TEMA

Il linguaggio del territorio

Volontà dell’edizione di quest’anno è costruire un racconto visivo dell’area mediterranea che, attraverso i differenti linguaggi della fotografia, associ le diversità culturali alle trasformazioni che investono il territorio. Nella nostra riflessione la parola linguaggio assume un duplice significato. Da una parte in quanto modalità di espressione artistica, dall’altra è strumento per riportare i messaggi che il territorio comunica.
“Sarà un Festival della “partecipazione” spiega il direttore artistico Giorgio Barrera (www.giorgiobarrera.it). “Chi viene a Ragusa Foto Festival – continua – arriva per partecipare a una manifestazione culturale che racconta i molteplici linguaggi che nascono dalla fotografia. Approfondire le tematiche legate al territorio, in particolar modo del Mediterraneo, attraverso la metodologia di ricerca degli autori è decisamente attuale ma non scontato”.

“Ragusa Foto Festival, alla quinta edizione, rafforza la sua identità e continua a raccontare la nostra terra”, commenta Stefania Paxhia, direttore esecutivo e ideatrice del RFF. “Allarga lo sguardo al Mediterraneo, come spazio e insieme di culture. Il Festival non si guarda, ma si vive. A partire dai workshop che saranno occasione di partecipazione attiva dove, per esempio, ognuno, fotografo e non, può imparare a costruire un fotolibro, con il supporto di Bruno Ceschel, editore di grido nell’ambito dell’autoproduzione del libro fotografico; oppure entrando a far parte di un progetto creativo di alta qualità rivolto a fotografi, videomaker, giornalisti, architetti, curiosi e anticonformisti, e dedicato a un tema caldo come l’Incompiuto siciliano”.



W O R K S K O P

INCOMPIUTO SICILIANO, PROGETTARE L’IMPOSSIBILE a cura di ALTERAZIONI VIDEO

Alterazioni Video propone un workshop intensivo di TURBO PROGETTAZIONE dedicato all’Incompiuto Siciliano. Dal lunedì 18 al giovedì 21 luglio, per partecipare alla realizzazione di un’azione di trasformazione radicale del territorio. Per 4 giorni e 4 notti insieme per produrre elaborati, fotografie, video, interviste, sculture, plastici e performance. A Palazzo Cosentini saranno esposti i materiali prodotti durante il workshop.

In Sicilia si trova la massima concentrazione di opere incompiute, Alterazioni Video intende proseguire la propria attività di ricerca legata a Incompiuto Siciliano nel nostro territorio ibleo. Dopo un’attenta ricognizione di opere incompiute nella provincia iblea, ha scelto la struttura che sarà oggetto del workshop: il Palaroma di Comiso.

Alterazioni Video è un collettivo di 5 artisti (Paololuca Barbieri Marchi, Andrea Masu, Alberto Caffarelli, Giacomo Porfiri, Matteo Erenbourg) con base a Milano e New York.



L’AUTOPRODUZIONE DEL LIBRO FOTOGRAFICO a cura di BRUNO CESCHEL –SELFPUBLISHBEHAPPY

Domenica 24 e lunedì 25 luglio Bruno Ceschel editore italiano che vive a Londra, fondatore di Self Publish, Be Happy nella videoteca dell’Hotel Antico Convento, a Ragusa Ibla, terrà un corso intensivo di due giorni pensato apposta per imparare a trasformare le proprie immagini in un autentico progetto editoriale da distribuire: produrre e pubblicare velocemente il proprio libro fotografico, Utilissimo per capire anche quali sono le migliori opportunità per la produzione, la distribuzione e il marketing del proprio fotolibro.

Bruno Ceschel, scrittore, editore e docente al Camberwell College of Arts-University of the Arts di Londra e all’École cantonale d’art di Losanna. SelfPublishBeHappy raccoglie, studia e valorizza libri auto prodotti di fotografia attraverso un programma di workshop, eventi live, progetti off e online.



LETTURE PORTFOLIO
Come ogni anno le letture portfolio sono aperte a fotografi professionisti, e non, per offrire l’occasione di conoscere autorevoli personalità nel campo della fotografia e ricevere consigli e suggerimenti. Un’opportunità per promuovere il proprio lavoro e sviluppare la propria carriera di autori. Per l’edizione 2016 i lettori saranno Daniele De Luigi curatore della Galleria civica di Modena; Renata Ferri, caporedattore photo editor di Io Donna, femminile del Corriere della sera e Amica di RCS group, membro di numerose giurie di premi fotografici nazionali e internazionali; infine i fondatori di Micamera – lens based arts, galleria-libreria, punto di riferimento a Milano dell’editoria fotografica nazionale e internazionale.

GLI AUTORI E LE MOSTRE
Olivo Barbieri partecipa con due film Seascape #2, Castel dell’Ovo girato in digitale a Napoli nel 2006 con un prototipo di drone, e SEVILLA→(∞) 06, anch’esso del 2006, ma girato in 35mm.

Per rendere omaggio a Palmira, la città di siriana distrutta dalle milizie Islamiche e appena liberata, sono in mostra progetto le foto scattate nel 1910 da Tony André. Il fondo costituito presso l’ICCD (Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione) consta di circa 150 lastre di vetro.

Da buio a buio di Moira Ricci rilegge e rivisita la tradizione orale della Maremma, la sua terra di origine, facendola rivivere per mezzo della ricostruzione per immagini di alcune leggende legate ad alcuni personaggi.

Nicolò Degiorgis nel suo progetto Hidden Islam documenta i luoghi di culto musulmani nel nord-est italiano. Il greco Nikolas Ventourakis è presente con The Banality of the Avante Garde: fotografie di un’area turistica nei pressi di Salonicco, in cui l’autore mostra gli sfregi che la terra ha subito a causa di progetti mai ultimati.

La Collettiva composta da: Arianna Sanesi con Liminal racconta scorci di vita di ragazzi salentini; Ciro Cangialosi che ha scoperto i segni che la guerra ha lasciato visibili a tutti con il progetto L’isola dei ciclopi. Il lavoro fotografico di Carmen Cardillo è una ricognizione delle foci dei maggiori fiumi siciliani iniziata nel 2007. Umberto Coa descrive Sutera la vita di un paesino quasi del tutto abbandonato in provincia di Caltanissetta. Infine, la Grotta Azzurra di Capri rivive nell’installazione di Alice Grassi, Blue Imaginary.
Infine Young Photo Hdemy dell’Accademia di Belle Arti di Catania con CAOS in LOGOS composta dai lavori di nove studenti del Biennio Specialistico di Fotografia: Marco Calandra, Miriam Giovanna Carini, Francesco Di Giovanni, Roberta Ferito, Dafne Grasso, Enrico Gugliotta, Erica Maria Minnì, Giovanni Narcisi, Sergio Pelligra.


OMAGGIO A MARIO DONDERO
Per celebrare Mario Dondero, una delle figure più interessanti del fotogiornalismo contemporaneo, e affezionatissimo sostenitore di Ragusa Foto Festival, sabato 23 luglio 2016, presso l’ex chiesa San Vincenzo Ferreri, si terrà la proiezione del film-documentario “Calma e Gesso – in viaggio con Dondero” di Marco Cruciani.


CIRCUITO OFF
“La fotografia dei Territori e delle Città” è il titolo del progetto curato da Santo Eduardo Di Miceli e realizzato dall’Associazione Culturale PHOTO GRAPHIA, in mostra a cielo aperto presso il Ponte Nuovo di Ragusa. L’allestimento che ospiterà i progetti fotografici è stato realizzato dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Ragusa. Il progetto analizza città e territori attraverso lo sguardo di dieci fotografi: Giada Alù, Sandro Bertola, Emanuele Canino, Domenico Cipollina, Riccardo Colelli, Santo Eduardo Di Miceli, Francesco Lantino, Benedetto Tarantino, Elio Torrisi, Giuseppe Trotta. Le varie tematiche e i vari linguaggi utilizzati mettono in luce una particolare attenzione verso una vera crisi d’identità che le città e i luoghi stanno attraversando rispetto alle modalità dell’abitare dell’uomo.



GALLERISTI SICILIANI A CONFRONTO
“Galleristi militanti. Fra ricerca, mercato e sistema. Quattro storie siciliane” è il titolo della talk curata da Helga Marsala, in programma domenica 24 luglio 2016, alle ore 19.30 presso l’auditorium San Vincenzo Ferreri. Un talk a più a voci, per scandagliare il ruolo delle gallerie in Sicilia, rispetto al contesto territoriale e a quello italiano. Dialogo con i fondatori delle 4 gallerie principali dell’isola: la catanese collicaligreggi; Laveronica, con sede a Modica; la palermitana Francesco Pantaleone Arte Contemporanea; e RizzutoGallery, anche questa con base a Palermo. Presenti anche Rosario Antoci, artista e docente di Anatomia Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Catania; Paolo Brodbeck, collezionista e Presidente della Fondazione Brodbeck, Catania; Mauro Cappotto, artista e fondatore de La stanza della Seta, Ficarra; Massimo Ligreggi, condirettore della Galleria CollicaLigreggi, Catania; Carmelo Nicosia, artista e Direttore della scuola di fotografia presso l’Accademia di Belle Arti di Catania; Sveva D’Antonio, condirettore della galleria Laveronica, Modica; Eva Oliveri, condirettore della RizzutoGallery, Palermo; Nino Pusateri, Presidente delle Fabbriche Chiaramontane, Agrigento.


SCHEDA:
IL FESTIVAL Ragusa Foto Festival è una rassegna dedicata alla fotografia contemporanea. Un trampolino di lancio per giovani fotografi e un laboratorio di creatività contemporanea che si svolge in Sicilia, nel cuore del Mediterraneo, tra i palazzi storici di Ragusa Ibla, una delle più belle città barocche d’Italia. Sin dalla prima edizione, nel 2012, è riuscito a guadagnarsi una posizione nel panorama delle manifestazioni dedicate alla ricerca contemporanea e al fotogiornalismo d’attualità. Il Festival promuove un confronto sulla fotografia e sui suoi codici, sulla formazione e sulla professione del fotografo con autori, critici, photo editor e addetti ai lavori di fama internazionale. Mostre, workshop, letture portfolio, proiezioni, presentazioni di artisti con l’obiettivo coinvolgere e appassionare il suo pubblico.

Dalla sua creazione, nel 2012, hanno partecipato oltre un centinaio di artisti e ha ricevuto quasi 15mila visitatori. Grazie alla costante presenza di nomi importanti il Festival, infatti, mobilita un pubblico crescente dando allo stesso tempo una forte visibilità alla bellezza di un territorio, confine al Sud dell’Europa mediterranea. Il successo della manifestazione è confermato dalla partecipazione di tantissimi giovani fotografi (oltre mille in quattro anni).

GLI OBIETTIVI. La rassegna promuove un confronto sulla fotografia e i suoi codici, sulla formazione e sulla professione del fotografo con autori, critici, photo editor e addetti ai lavori di fama internazionale attraverso mostre, workshop ed eventi che coinvolgono e appassionano un pubblico dai 15 ai 90 anni.

Tra gli autori che hanno partecipato in questi anni: Enzo Sellerio, Mario Dondero, Giuseppe Leone, Letizia Battaglia, Mario Cresci, Ferdinando Scianna, Gabriele Basilico, Nino Migliori, Ivo Saglietti, Tano D’Amico, Giovanni Chiaramonte, Shobha Battaglia, Fausto Giaccone, Maurizio Galimberti, Davide Monteleone, Francesco Zizola, Umberto Agnello, Mimì Mollica, Alfredo D’Amato, Silvia Amodio, Filippo Romano, Gianni Cipriano, Carmen Mitrotta, Carlo Giunta, Silvia Morara, Alessandro Penso.
Tra i professionisti e addetti ai lavori ricordiamo Roberto Mutti critico e docente di fotografia e direttore del Festival nelle ultime due edizioni, Maurizio Garofalo foto editor e art director e direttore della prima edizione, Emilio D’Itri direttore di Fotoleggendo di Roma, Marco Pinna photo editor di National Geographic, Tiziana Faraoni art director de L’Espresso, Mario Peliti fotografo ed editore, Lina Pallotta docente alla Scuola romana di cinema e fotografia.

Ragusa Foto Festival è stato ideato da Stefania Paxhia e prodotto dall’Associazione culturale Antiruggine, in collaborazione con Comune di Ragusa e il patrocinio del Libero Consorzio Comunale di Ragusa e della Camera di Commercio di Ragusa. Ragusa Foto Festival ha conquistato la fiducia di realtà private, quali Banca Agricola Popolare di Ragusa, De Stefano Palace, CoraBanche, Irminio s.r.l., Anticheconserve, Zappalà s.p.a., Gruppo Fiat SCAR, Despar, Galleria Soquadro, Ragusaospitalitàdiffusa, Hotel Antico Convento, Leggio Ferramenta, Siet Di Pasquale, Dimora di Spartivento, Ottica Spoto e Centro Commerciale naturale Antica Ibla che credono nella valorizzazione dei nostri luoghi attraverso eventi ad alto contenuto di cultura, professionalità e competenza.


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