domenica 30 giugno 2013

Metafisica a Sud_Enigma di un pomeriggio d'Estate


Rassegna Collaterale a "Giorgio De Chirico - MISTERO e POESIA"
Metafisica a Sud
Enigma di un pomeriggio d'Estate

Artisti : Antonio Giannini - Laterza - (Ta), Oronzo Liuzzi - Fasano (Br), Beppe Labianca - Bari, Vincenzo Mascoli - Corato ( Ba)


A cura di : Alexander Larrarte
Testi : Alexander Larrarte, Cecilia Pavone.
Antonio Giannini

Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati. Dove andiamo?
Non lo so, ma dobbiamo andare.
Jack Kerouac

La storia deve avere un senso e questo senso dev’essere organizzato in una narrativa lineare. Elementi della quotidianità si intrecciano, si assemblano a oggetti e mezzi di un viaggio in un climax ascendente tra memoria e ricerca. Auto e moto d’epoca, solida espressione di un benessere passato, sono i mezzi di un viaggio nella memoria che si sviluppa in forma piramidale così come i ricordi si assottigliano avvicinandosi alla contemporaneità. Antonio Giannini trasferisce su tela la natura della sua esistenza in uno spazio irreale e atemporale, gli oggetti si stagliano su sfondi di forti cromature, i contorni si definiscono, avvolgendo le composizioni di un’atmosfera enigmatica, quelle che le avvicina lentamente alla dimensione di attesa propria dell’arte metafisica.
Alexander Larrarte

We gotta go and never stop going ‘till we get there. Where are we going, man?
I don’t know, but we gotta go.
Jack kerouac

History must make sense and this sense has to be organized in a linear narrative. Elements of everyday life are intertwined and assembled with objects and means of a journey, in a climax between remembrance and research. Vintage cars and motorcycles, firmly based expression of a past well-being, are the vehicles of a journey through the memory which develops into a pyramidal shape, just like the memories grow thinner getting close to the contemporary. Antonio Giannini conveys on his canvas the sense of his existence in an unreal and timeless space; the objects stand out in backgrounds of heavy colours, the contours get defined wrapping up the composition with an enigmatic atmosphere, the same atmosphere that slowly approaches them into a state of expectation, typical of the metaphysic art.
Alexander Larrarte

Beppe Labianca
Lo smarrimento dell'Io, provocato dall'intrinseca solitudine che caratterizza la condizione esistenziale umana, costituisce il fulcro tematico della poetica artistica di Beppe Labianca. Le sue barche, perse in mezzo al mare e abitate da individui corrucciati, sono “In viaggio” verso incogniti orizzonti del non-essere. Un viaggio esistenziale dipinto in corpose sfumature di cupezza, che poco concedono alla magia della metafora. L'uomo, che è progetto gettato nel mondo – come descritto nell'ontologia sartriana - s'incarna nel “Centauro ferito da una stella”, scultura mirabile quanto evocativa. E metafisica. Faccia a faccia con l'abisso del nulla, in Labianca sembra non esserci salvezza neanche con l'amore, che si consuma in amplessi foschi e disperati, simbolo della tensione tra eros e thanatos. Così come l'angoscia esistenziale è tautologicamente espressa attraverso le urla e la rabbia vomitata dai suo personaggi, dipinti in prevalenza nelle varie declinazioni del blu e del rosso.
Cecilia Pavone.

The loss of ego, caused by the intrinsic loneliness which characterizes the existential human condition, is the thematic focus on Beppe Labianca ‘s artistic sensibility. His boats, lost at sea and inhabited by frowning characters, are "Travelling" towards the unknown horizons of the state of non-being. It is an existential journey painted with rich shades of darkness which do not leave much to grant the magic of metaphor. Man, who is regarded as a project thrown into the world – as described in Sartre's ontology - becomes embodied in the "Centaur wounded by a star", an evocative and admirable metaphysic sculpture. Face to face with the abyss of nothingness, Labianca seems not to spare love salvation either, which gets consumed in hopeless, dark embraces, a clear sign of tension between Eros and Thanatos. Similarly, the angst is tautologically expressed through the screams and the anger thrown by his characters, who are mainly painted in the various forms of blue and red.
Cecilia Pavone
Ognuna delle nostre cellule possiede in ciascun momento e per l’intero arco della sua esistenza la facoltà di autodistruggersi in poche ore e noi siamo società cellulari formate da componenti la cui vita è “in sospeso” e che sono incapaci di sopravvivere da sole per ciascuna delle nostre cellule vivere significa aver saputo impedire, per il momento, il suicidio.
Jean Claude Ameisen
Esseri pluricellulari formati da 100.000 miliardi di cellule sono gli esseri umani. Da un dato biologico l’artista fasanese elabora la sua ricerca: dall’unione delle cellule l’espressione di vita.
Una ricerca tesa a denunciare l’indifferenza della società odierna dettata da un odio che respinge contrapposta all’amore che unisce così come unite devono essere le cellule per formare tessuti, organi, vita.
Odio che respinge e amore che unisce metafisicamente creano rapporto di distinzione dove le cellule devono vivere insieme e non separate così come dovrebbero vivere gli uomini, in reazione chimica di unione poiché l’ indifferenza, l’ odio, generano solitudine, distacco, cause delle inquietudini umane.
Nelle sue opere Oronzo Liuzzi rimanda continuamente al concetto “luce” come forma di risveglio dell’animo, come “soluzione”. Un mondo davvero singolare il nostro: ci alimentiamo di linguaggi commestibili e spegniamo la luce per accendere le tenebre e vomitiamo la vita e riduciamo l’essere nel totale disfacimento. Macchine schizofreniche represse depresse si fondono con il flusso di un continuo brusio in un mondo caotico arido e senza pietà. “Il cercare stesso è lo scopo” direbbe Heidegger “e, nel contempo, il ritrovamento”.
Alexander Larrarte

Each one of our cells has in each time and for its entire existence the discretion of self-destruct itself in a few hours. We are cellular societies made up of components whose life is "pending" and that are unable to survive. For each one of our cells to live means to have been able to prevent, for the moment, the suicide
Jean Claude Ameisen
Human beings are multicellular organisms made up of 100,000 billion cells. From this biological standpoint, the artist from the tiny Apulian town of Fasano develops his research: from the union of these cells, we obtain the expression of life. It is a research aimed to denounce the indifference of today's society which is motivated by a rejecting hatred as opposed to a uniting, rejoicing love, just like the cells of an organism must be united to form tissues, organs, life. A repelling hatred and a uniting love create a relationship of distinction in which the cells must live together, not separated. Similarly, even men should live, as in a chemical reaction of union because 'indifference' and hatred generate loneliness, detachment, which are the causes of human anxiety. In his works, Oronzo Liuzzi continually refers to the concept of "light" as a form of awakening of the soul, and as a "solution". How really unique is our world: we feed on edible languages and often turn off the light to turn on the darkness! We throw up our life and reduce the human being to a complete decay. Repressed and schizophrenic depressed machines merge with the flow of a continuous murmur in a pitiless, chaotic and arid world. « Looking for something is already “The Aim and The Discovery, at the same time” » , Heidegger would be keen on thinking.
Alexander Larrarte
Vincenzo Mascoli

La precarietà dell'essere nella postmodernità. Le impetuose policromie e il caos materico che rappresentano simboli dell'immaginario collettivo e che fanno da sfondo a scene di quotidiana perdita di senso della condizione esistenziale umana. La poetica artistica di Vincenzo Mascoli penetra, attraverso una dimensione estetica “superficiale” - ossia concentrata sull'esperienza percettiva - nell'individualismo in cui l'uomo postmoderno è spinto dalla società dell'iperreale, dominata dalla “simulazione” della realtà, come analizza Baudrillard nel “Delitto perfetto”. L'artista pugliese ritrae dunque la mancanza di punti di riferimento nonché la perdità della nicciana “illusione” - della fantasia – nell'individuo postmoderno, immerso nell'iperrealtà, che rischia di diventa monade tra le monadi pur rimanendo zoonpolitikòn, un animale sociale. Partecipe comunque di una dimensione collettiva costituita da segni e simboli che rimandano ad un'intrinseca provvisorietà dell'esistente.
Cecilia Pavone

The precariousness of the human being in postmodernity.
Impetuous polychromies and matter chaos represent the symbols of collective imagination, and form the background of scenes representing the common loss of sense regarding the existential human condition. Through a "superficial" aesthetic dimension, focused on the experience of perception, Vincenzo Mascoli’s poetical art penetrates the individualism into which postmodern man is pushed by a hyper-real society, where simulation dominates reality, as analyzed by Baudrillard in "A Perfect Murder". The Apulian artist, therefore, paints the lack of reference points and the loss of the Nietzschean "delusion" of imagination in the post-modern man, who is immersed in hyper-reality and who risks becoming a monad among monads remaining, though, a zoon politikòn, that is a social animal. Man, anyway, participates to a common dimension which consists of signs and symbols referring to an intrinsic temporariness of the existing.
Cecilia Pavone

Traduzione testi : Dott.ssa Rosita Mazzili
Castello Aragonese - Otranto

Vernissage 10 Luglio 2013 h 19.00
in mostra dal 10 luglio al 29 Settembre 2013
Orari: Luglio Agosto 10,00 - 24,00
Settembre 10,00 - 24,00
CoArt gallery, Vico San Francesco - Corato ( Ba)
e-mail: coartgallery@hotmail.it
tel.: 349.6141159
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Amalia di Lanno

Sergio Bastiani_Diritto o rovescio? Geometrie artistiche


Diritto o rovescio? Geometrie artistiche. Bastiani utilizza colori intensi mettendo l'accento sull'emotivita' e concretizzando l'arte attraverso un ritorno alla linea geometrica fondamentale.
comunicato stampa
Attraverso un linguaggio artistico rivoluzionario, capace di attirare il pubblico e coinvolgerlo, Sergio Bastiani si avvale di una funzione espressiva e simbolica alternativa come l’utilizzo di colori fervidi ed intensi mettendo l’accento sull’emotività personale e di chi osserva, concretizzando l’arte attraverso un ritorno alla linea geometrica fondamentale e all’uso dei colori. Eliminando qualsiasi contenuto di tipo emozionale che possa riflettere la presenza dell'autore si assiste ad un’arte intrisa di tracciati e geometrie intersecate che sono la base strutturale di ogni opera secondo un ordine matematico capace di creare nuove realtà sempre diverse e mai figurative. ‘Versatilità’ è la chiave di lettura ed interpretazione delle opere che si pongono come composizioni sempre diverse che si dispongono in infinite singolarità poiché ogni composizione attira l’osservatore coinvolgendolo nel cangiarla a proprio piacimento rendendo l’opera d’arte sempre differente.

I toni sono liberi interpreti di una mente che non ha vincoli né preferenze e che si libra così come viene, senza un perché tra pennelli, spatole, compressori.

Ognuno sistema l’opera come vuole e anche l’ombra diviene parte integrante della creazione. Ogni osservatore è artista di una mente generatrice geniale.

Da sempre propenso alla manualità, sebbene nella vita si sia dedicato ad altro, ha cominciato con un banale approccio pittorico ricoprendo le pareti di casa poi, da lì, tutto è nato per evolversi in acutissime creazioni senza paragoni.

Inaugurazione 1 luglio ore 18

Centro Culturale Zerouno
via Indipendenza, 27 - Barletta
orario: lun-ven 17-20.30, dom chiuso
Ingresso libero

Sergio Bastiani
dal 1/7/2013 al 15/7/2013
lun-ven 17-20.30, dom chiuso

Fonte: www.undo.net

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Amalia di Lanno

What you see is what you get


L'Associazione God direct-line propone una mostra con oltre 20 artisti da diverse parti del mondo che creano una varieta' espressiva multietnica attraverso fotografia, pittura, video arte e musica.

comunicato stampa
Curatori: jOe pAnSa e Domenica Nasa

Artisti:
Martina Rötlingova (Slovakia)
Evan Piccirillo (Italia)
Vincenzo Maraglino (Italia)
Lech Kolasiński (Polonia)
Angela Loiodice (Italia)
Niky Calefati (Italia)
Sabino Rutigliano (Italia)
Zala Bosic (Slovenia)
Nico Furio (Italia)
nico zeroisnan (Irlanda)
Dassage (Italia)
Roy Del Vecchio (Olanda)
Erika Kapin ( NY U.S.A.)
Serena Porrati (Italia)
Domingo Bombini (Italia)
Joe Pansa (Italia)
Elìf Tatù (Turchia)
Chiara Amoruso (Italia)
Perness Norbert (Bulgaria)
Davide Leopizzi (Italia)
Nunzia Martiradonna (Italia)
Domenica Nasa (Italia)
María del Rosario Montero Prieto (Cile)
Bruno Micolano (Italia)

Il progetto nasce dall’idea di creare una rete internazionale di scambio e condivisione artistica.
Nell’attuale dibattito filosofico, il tema della condivisione è strettamente intrecciato ai temi delle problematiche economiche e sociali. La crisi economica che si è accentuata a partire dal 2008 ha favorito il dibattito di artisti e sociologi sui temi della condivisione e del solidarismo, intesi come possibili vie per risolvere molti dei problemi del mondo moderno e liberare la buona volontà degli uomini. Sostituendosi alla competizione, all’avidità e all’egoismo, la condivisione e la cooperazione vengono inoltre considerate le vie d’accesso più importanti alla felicità dei singoli e dei gruppi, essendo in grado di favorire un clima più sereno, grazie al quale può essere apprezzata meglio la bellezza delle relazioni e il rispetto per il proprio territorio.
Quando si vive una crisi, nessun ritorno indietro è possibile. Bisogna inventare qualcosa di nuovo e avere il coraggio di voltare pagina.

E’ su queste basi che è nata l’Associazione Artistica Internazionale God direct-line ed ha preso vita il progetto internazionale What you see is what you get.

L’Associazione God direct-line inaugura la sua programmazione ospite degli spazi di Spazio Giovani in via Venezia, 41 a Bari nella suggestiva Città Vecchia con la mostra internazionale What you see is what you get. La mostra racchiude più di venti artisti da diverse parti del mondo creando così una varietà espressiva multietnica e multiculturale.
Diverse realtà si raccontano attraverso lo sguardo soggettivo interiore di ogni artista portando il fruitore in realtà differenti attraverso la fotografia, la pittura, la video arte e la musica.

Con la collaborazione dell’Assessorato alla Ripartizione Politiche, Educative e Giovanili del Comune di Bari.

Inaugurazione: Lunedì 1 Luglio 2013 ore 20:00

Galleria Spazio Giovani
via Venezia, 41 Bari (Città Vecchia)
tutti i giorni dalle 20:00 alle 23:00

Fonte: www.undo.net

Segnala:
Amalia di Lanno

sabato 29 giugno 2013

Note di colore 2013



Terza edizione di “Note di colore”, l’invito, rivolto ai bambini dai 3 ai 10 anni e alle loro famiglie, a scoprire insieme un modo vivace, armonioso e divertente per accostarsi al mondo del colore e della musica.
L’appuntamento è per il 28 aprile, 26 maggio, 30 giugno, 29 settembre, 20 ottobre: scopri il calendario completo sul sito www.accademiatadini.it.

I cinque incontri, che si svolgeranno la domenica pomeriggio, dalle ore 15.00 alle ore 18.00, presso la Sala dei colori dell’Accademia (con ingresso da via Tadini 40, sotto i portici del lungolago), sono dedicati alle varie tecniche della pittura e saranno condotti da Renata Besola, insegnante della Scuola di disegno dell’Accademia Tadini, con qualche ospite d’eccezione.

Note di colore per un pomeriggio che coinvolgendo le famiglie in modo ludico e creativo insegna ai bambini (e ai genitori) far emergere l’artista nascosto in ognuno di noi, dando libero spazio all’espressione delle emozioni, per individuare le potenzialità creative dei materiali.



Domenica 30 giugno, h. 15.00
Trasparenze. Collage con la carta velina.


L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Vi aspettiamo!


Il prossimo appuntamento è per domenica 29 settembre
Viaggio a tre dimensioni. Costruire sculture con la carta 













Note di colore 2013

Il calendario completo dell’iniziativa


Domenica 26 maggio, h. 15.00
Strumenti fatti ad arte con forbici, colla e carte.
un doppio appuntamento:
accoglienza presso il Salone dei Concerti, e poi ...
intervento dei bambini delle scuole di Pisogne e Gratacasolo.
 Un giro per le sale della Galleria, per scoprire le tele con strumenti musicali, e ... costruiamo il nostro violino!!!
 
Domenica 30 giugno, h. 15.00
Trasparenze. Collage con la carta velina.

tutti in vacanza! Si ricomincia a settembre!
Domenica 29 settembre, h. 15.00
Viaggio a tre dimensioni. Costruire sculture con la carta.

Domenica 27 ottobre, h. 15.00
Fogli e foglie. Collage con la natura.



L’appuntamento è presso la Sala dei colori dell’Accademia Tadini
a Lovere, in via Tadini 40 (sotto i portici, all’ingresso della Galleria)
domenica pomeriggio, dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
L’ingresso è libero.
Renata Besola e gli alunni delle scuole di disegno e di musica ti aspettano!
ricevo e pubblico:
Massimo Nardi 

IX Lago Film Fest | It's Lago Fest, da Liza Minelli a Terry Gilliam



It's Lago Fest! Trailer LFF 2013
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IT’S LAGO FEST!
L’animazione che mescola il “Cabaret” di Liza Minnelli con le visionarie animazioni di Terry Gilliam.

Revine Lago (Treviso) - 28 giugno 2013 | Chiamatelo divertissement o semplicemente balletto, caleidoscopio di immagini che puntano dritto al cuore per raccontarci cos'è il Lago Film Fest, fragoroso e travolgente teatro di burattini che muta scenario in continuazione, che porta alla ribalta i suoi protagonisti, dietro e davanti alle quinte del grande spettacolo dell’arte.
Signore e signori It’s Lago Fest, il nuovissimo trailer prodotto da Lago Film Fest. Ennesimo frutto della piattaforma che a Lago mette insieme artisti e creativi. Dalle atmosfere del “cabaret” di Liza Minnelli e le visionarie animazioni di Terry Gilliam prende vita l’animazione che lancia la nona edizione di LFF, in programma dal 19 al 27 luglio 2013 sulle rive di un lago che in tutti questi anni ha accolto e visto fiorire piccoli grandi talenti del cinema e delle arti visive, e dove si raccolgano edizione dopo edizione i sogni più belli e quelli mai raccontati.
Con il concept di Carlo Migotto e Mattia Coletti (www.ukrainmom.com), le musiche originali composte da Nicola Lunardelli e le animazioni curate dal giovane Marco De Benedictis (www.madb.it), il trailer It’s Lago Fest è presentato in esclusiva su Movieplayer.it da oggi al 30 giugno.


WHAT IS LAGO FILM FEST?

Lago Film Fest, nato nel 2005 come cinema sotto le stelle, ma diventato ben presto Festival Internazionale di Cortometraggi, Documentari e Sceneggiature, "è semplicemente vita, credere e sapere che tutto è possibile" secondo le parole della sua ideatrice, la giovane Viviana Carlet.

Con l'aiuto di Carlo Migotto, oggi Direttore del Festival, Lago Film Fest è cresciuto fino a trasformarsi in un evento a tutto tondo, un rendez vous di esperienze e sperimentazioni artistiche, di suggestioni e di stimoli creativi. Frutto di un’attenta programmazione che mira al costante rinnovamento, il Festival è un appuntamento di qualità, una fucina culturale e un laboratorio formativo che mette in relazione persone, arte, tecnica, ambiente, territorio, paesaggio, tradizione e storia.

Il Lago Film Fest presenta, supporta ed incoraggia con orgoglio le espressioni artistiche emergenti e radicate, facendosi al tempo stesso interprete di un ruolo chiave nella rilettura del territorio in cui è nato e cresciuto. Prendendo corpo nel metabolismo urbano del vivere quotidiano, il Lago Film Fest si è inserito fin da subito nel territorio per valorizzarne il genius loci (gli aspetti naturalistici e culturali) e creare nuovi stimoli e contaminazioni artistiche attraverso la cinematografia e il divertimento che essa sa creare. E’ proprio il luogo a rappresentare l’elemento caratterizzante della manifestazione, grazie alla sua peculiare capacità di sedurre e persuadere ad intraprendere un viaggio unico attraverso la magia del cinema e nello scorrere del tempo.

Nel corso degli anni il Festival è notevolmente cresciuto sia nell’organico (120 volontari) sia nei numeri (2.400 video da 86 paesi nel mondo, 90 sceneggiature, più di 15.000 spettatori), mantenendo però intatto lo spirito di valorizzazione e scoperta con cui è nato nel 2005. Oltre ai concorsi internazionali di cortometraggi e di documentari, al premio per sceneggiature Rodolfo Sonego, al premio speciale Regione Veneto (dedicato alle produzioni realizzate in Veneto o di origini venete) e al Premio Unicef (dedicato ai bambini che sono spettatori e giurati di questa sezione), interessanti eventi paralleli caratterizzeranno il palinsesto dell’edizione 2013.

Frame of It’s Lago Fest
CREDITS
Concept Carlo Migotto & Mattia Coletti (ukrainmom.com)
Voice & lyrics Mattia Coletti
Music & arrangement Nicola Lunardelli
Animation Marco De Benedictis (madb.it)
Graphics Marco De Benedictis e Claudio Zaia
Female chorus Ilaria Coletti
Production Ivo Bernardi






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Lago Film Fest
Vicolo De Noni 16/3
Revine Lago, Veneto 31020
Italy

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Ricevo e pubblico:
Massimo Nardi