mercoledì 30 novembre 2011

Tra martello e incudine @ Triennale


Triennale Design Museum


Tra martello e incudine

Design e artigianato del ferro battuto


Triennale DesignCafé

29 novembre 2011 - 8 gennaio 2012

Inaugurazione: martedì 29 novembre 2011, ore 19.00

Triennale Design Museum presenta Tra martello e incudine, una selezione di opere in metallo ideate da Federico Angi, Carlo Contin, Dunja Weber e lo studio 4P1B, elaborate e prodotte all’interno di un workshop coordinato da Giulio Iacchetti e in media partnership con la rivista IQD, per l’azienda Sampietro 1927.

L'idea alla base del progetto è quella di raccontare la storia della lavorazione dei metalli e della maestria necessaria per dar vita a opere in metallo, per cui è richiesto un elevato livello di competenza, precisione e professionalità, reinterpretata in chiave contemporanea.

L’intero workshop è stato caratterizzato da un confronto costante tra i responsabili dell’azienda, il coordinatore e i singoli progettisti, che ha portato a un perfezionamento delle soluzioni progettuali arricchite dallo scambio di esperienze e competenze.

Ne è scaturito così uno stimolante dialogo fra tradizione e innovazione, artigianato e design.

Le mostre del Triennale DesignCafé sono un progetto a cura di Silvana Annicchiarico, direttore del museo.

Tra martello e incudine

Triennale DesignCafé

29 novembre 2011 - 8 gennaio 2012

Orari:

martedì-domenica 10.30-20.30

giovedì e venerdì 10.30-23.00

Fonte: www.triennaledesignmuseum.it


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Amalia Di Lanno

CoART - Il nuovo Concept dell'Arte Contemporanea a Corato


Venerdì 9 dicembre 2011 - 18.00 fino a 22.00

COS'E' "CoART"?

Un progetto innovativo in cui si fondono, per la prima volta, l’idea di un’associazione culturale e quella di una sala espositiva. Non una classica galleria adibita a commercio o mera esposizione, bensì un vero e proprio laboratorio, destinato a creare e favorire sinergie e collaborazioni su larga scala, nazionale ed internazionale, oltre che partnership esclusive con enti, associazioni, scuole ed università.

Unica nel suo genere, sul territorio, l’idea nasce dall’estro creativo di Alexander Larrarte, già noto all’ambiente culturale locale per aver curato diversi altri progetti di gran successo quali, ad esempio, la collettiva d'arte “1861 – 2011: MEMORIE PRESENTI a 150 anni dall’Unità d’Italia" e“Decontestualizzarte”.

L’obiettivo è quello di dar vita ad un vero e proprio circuito di Arte contemporanea che veda in qualità di protagonisti, artisti di caratura nazionale ed internazionale.
Un nome su tutti, il pluriquotato e conosciutissimo Ruggero Maggi, definito un 'outsider' del mondo dell'arte contemporanea, la cui ricerca, apparentemente eclettica ma di fatto fondata su una logica di natura 'linguistica', si basa da sempre sulla sperimentazione di ogni possibilità tecnologica. Direttore del Milan Art Center, tra le sue innumerevoli ed importanti apparizioni e collaborazioni più recenti, si ricorda la rassegna curata assieme a Shozo Shimamoto al Tokyo Metropolitan Museum (1992), nonché la partecipazione alla 54^ Edizione della Biennale d'Arte di Venezia, in qualità di curatore del Padiglione Tibet.
Inoltre, non avrebbe potuto mancare la partecipazione di Oronzo Liuzzi, ben noto alla cittadinanza coratina e limitrofa, attivo da tempo nel panorama artistico-letterario anche oltre i confini italiani, con numerose mostre personali e collettive, lbri d'artista, libri oggetto e pubblicazioni varie; nonché

Oltre a questi, i volti più in vista del parterre componente la squadra di artisti coinvolti nell'iniziativa, molti altri sono i talenti pugliesi, sopratutto giovani, i quali prenderanno parte e presteranno il proprio contributo ad una serie di iniziative ed eventi, che si susseguiranno nell'ambito di una programmazione annuale (da gennaio 2012 a gennaio 2013).

> QUANDO E DOVE?

La presentazione ufficiale del programma dell’Associazione Culturale “CoArt” avrà luogo a Corato, il giorno venerdì 9 dicembre, alle ore 18.00, presso la sede dello Sporting Club in Piazza Simon Bolivar, 18.
Nella medesima occasione verrà altresì presentato, in anteprima, lo spazio espositivo che ospiterà l’Associazione e gli allestimenti artistici, la cui inaugurazione è prevista nei prossimi mesi.

L'evento sarà allietato dalla declamazione di alcune poesie, da parte dell'autrice puglieseTeodora Mastrototaro, tratte dal suo libro d'esordio "Afona del tuo nome", con l'accompagnamento del musicista Savino Lasorsa.
Durante la serata avrà luogo, inoltre, una battuta d'asta di 30 opere donate da artisti contemporanei, il cui ricavato sarà interamente devoluto all'apertura della prima "Galleria d'arte" in città.

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Per info e contatti

· Silvia Cocuzza – Addetto Stampa
cell. 340.5819582 ; e-mail: silviacocuzza@libero.it

· Alexander Larrarte – Presidente “CoArt”
cell. 349.6141159 ; e-mail: alexander.merisi@gmail.com

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Amalia Di Lanno

Lezioni di Forma - Le Sculture di Joël Angelini


L' Evento nell’ Evento
LEZIONI DI FORMA - Le Sculture di Joël ANGELINI

Inaugurazione: 06 dicembre 2011 alle ore 19.00
Location: LA CONTEMPORANEA Studio|Art Gallery, Via della Rocca 36b - 10123 Torino
Periodo: dal 06 dicembre fino al 31dicembre 2011
Orari: feriali dalle ore 15.30 alle ore 19.30, domenica e festivi su appuntamento
Ingresso: gratuito
Organizzazione: LA CONTEMPORANEA Studio l Art Gallery - ArteArchitetturaInteriorDesign
Info: +39 011 0746769 +39 335 6233779 info@lacontemporaneatorino.com www.lacontemporaneatorino.com



“La linea, la forma e il dinamismo non hanno bisogno della figurazione per palesarsi, anzi, rappresentando solo se stesse risuonano in maniera più pura e profonda.
Il tema è sussurrato tra le pieghe, non pretende di essere ascoltato, semplicemente, si mostra.”
Joël Angelini

LA CONTEMPORANEA Studio | Art Gallery è lieta di presentare martedì 6 dicembre alle ore 19.00 l’esercizio di stile del giovane scultore torinese Joël ANGELINI. Sarà l’artista stesso a guidare gli ospiti alla scoperta di una ventina di opere realizzate attraverso la lavorazione di materiali differenti quali la terracotta, il legno ed il gres e grazie ai quali dà vita al proprio personale concetto di raffigurazione. Un percorso esplicativo che ci svelerà la poetica che sta alla base dell’oggetto d’arte, a partire dal progetto iniziale fino alla scelta delle materie ed alle modalità di esecuzione.

Ricordando le forme del modernismo astratto di Moore, Joël ANGELINI lavora su figure che eliminano qualsiasi elemento di riconoscibilità per posizionarsi su un piano di pura considerazione intellettiva. Separandosi da un’immagine reale, ANGELINI ricerca la purezza delle linee, l’armonia delle forme, l’essenzialità del tratto scultoreo, per un risultato che si colloca tra l’eleganza della semplicità ed un più spinto rigore minimalista. L’equilibrio dei volumi e la compensazione organica tra spazi concavi e convessi diventano il frutto di una infaticabile investigazione della materia e della superficie intesa come ambito di “lavorazione”.
Eliminando la rappresentazione figurativa, l’artista apre uno spazio di immaginazione in cui è la sola sobrietà a stabilirne i confini e le proporzioni. Il resto viene affidato all’iniziativa spontanea di chi osserva, come avviene nella Poesia, in cui è la nostra sensibilità a condurci oltre i limiti della parola.

A CURA DI: Cristiana PECILE (architetto, gallerista) - Marzia Altaira GRAZZINI (architetto, gallerista)
UFFICIO STAMPA: Nicoletta PECILE - tel. +39 011 0746769 +39 339 7496818 - n.pecile@lacontemporaneatorino.com

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Amalia Di Lanno

INSIDE MARILYN


INSIDE MARILYN

Mostra: Inside Marilyn

Artisti : Enrico Aliberti - Daniele Alonge - ArtCode - Giampaolo Atzeni - Sebastiano Balbo - Angelo Barile - Alberto Bongini - Stefano Bordieri - Maurizio Galimberti - Emanuele Mannisi - Pep Marchegiani - Alda Merini - Ezio Minetti - Stefano Stefanini - Alain Payet - Mimmo Rotella - Ugo Nespolo - Sigis Vinylis - Diego Scursatone - Angelo Volpe - Andy Warhol - Xel


Curatore: Alessandro Icardi

Luogo: Pow Gallery Piazza Castello, 51 Tor ino

Inaugurazione: 3 dicembre 2011 ore 17,00

Durata: fino al 23 dicembre 201 1

Orari: dal martedì al sabato dalle 15.30 alle 19.00

Ingresso: gratuito

Informazioni: Tel: 011.0266178 - info@powgallery.com

Ufficio Stampa: B52Communication info@b52c.com

www.b52c.com

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Amalia Di Lanno

“Un filo di colore” - Gaetano Fracassio dialoga con Joan Mirò


Galleria d'arte - Gli eroici furori - via melzo 30, Milan, Italy

La galleria Gli eroici furori presenta il terzo appuntamento del ciclo “Dialogo a due” nato dall'idea di accostare l'opera di maestri storici ad autori del contemporaneo che ne hanno raccolto un certo spirito, i soggetti o i modi espressivi. Dialoghi immaginari, a tratti ...coraggiosi, che oggi, dopo il primo incontro fra Fabrizio Pozzoli e Gianfranco Ferroni, segnato da un retrogusto esistenziale, e quello più astratto fra Nada Pivetta e Valentino Vago, vedono Gaetano Fracassio, pittore, scultore, fotografo e regista milanese d'adozione, confrontarsi con un mostro sacro del surrealismo come Joan Miró, nel segno di una poetica fantastica che lega idealmente la riflessione di entrambi.
In un dialogo a distanza di decenni, una sorta di intervista impossibile, Gaetano Fracassio sembra infatti interrogare se stesso e le immagini del maestro su temi comuni, come quelli del viaggio, del sogno, della notte, che – affrontati da Miró nel suo immaginario incantevole popolato di creature misteriose e paesaggi dell'anima – si proiettano ora in una dimensione aggiornata ai ritmi, alle solitudini e alle fughe irreali dell'uomo moderno. Ecco allora prendere forma un “mondo inesistente”, ovvero un luogo sospeso fra verità e immaginazione dove le valigie, le case, le lune, le stelle che Fracassio intreccia, cuce, spilla, dipinge o appende in leggerissimi mobile, rievocano le notti nere di Miró, i profili di foreste del cuore, buie fino al midollo ma punteggiate da grandi occhi spalancati nell'oscurità.
Quelli della sua “lucertola dalle piume d'oro”, Le lézard aux plumes d’or, titolo del poema per parole e immagini scritto dallo stesso Miró nella sua splendida tecnica litografica.
Proprio su alcuni esemplari di questo libro ideato interamente da Joan Miró si apre la mostra che presenta, accanto a una scelta di dipinti, installazioni e sculture di Gaetano Fracassio, una quindicina di fogli originali del maestro, legati proprio a uno dei suoi più celebri libri d'artista.
Realizzato negli anni della maturità, quando il grande peintre-graveur intensificò l'attività incisoria e di litografo, Le lézard aux plumes d’or fu affidato per la stampa all'editore parigino Louis Broder, celebre per le sue collaborazioni anche con Picasso, Braque, Jean Art, Jacques Villon o André Masson, che pubblicò il volume nel 1971 dopo quasi dieci anni di gestazione. Le quindici litografie, che richiesero un lavoro meticoloso e complesso, affiancano pagine in cui le parole manoscritte del suo racconto surreale si muovono libere e assumono un valore puramente grafico.
Completano la mostra alcuni esemplari da La bague d’aurore di René Crevel, pubblicato da Louis Broder nel 1957, per il quale Miró diede vita a una serie di piccole e deliziose incisioni a colori, in sintonia perfetta con le fiabe di stoffa, ceramica e legno di Fracassio che galleggiano nell'aria come racconti impalpabili, ricordi annodati al dito da un “filo di colore” che disegna ogni particolare come nei notturni stellati del genio spagnolo.

Catalogo con testi di Chiara Gatti e Silvia Agliotti.

Un filo di colore
Gaetano Fracassio dialoga con Joan Mirò

Dal 30 novembre 2011 al 19 febbraio 2012
Orari dal lun al ven 16.30 – 19.30.

Mattina e sabato su appuntamento. See More

Link: http://www.furori.it/index.html


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Amalia Di Lanno

PERSONALE DI ROSA DIDONNA "ENIGMA” E PERFORMANCE ”ARTE LA MIA SECONDA PELLE







Vernissage Sabato 17 Dicembre 2011 ore 18:00

... GALLERIA- Cinzia Modiano

via della scrofa 52: Roma

La mostra ENIGMA propone un'altra tappa delle iniziative culturale DELL’ARTISTA ROSA DIDONNA e autrice di libri nonché collezionista d’arte e gallerista impegnata nella ricerca di giovani artisti emergenti e diffusione di artisti ormai noti in ambito internazionale.

Durante il vernissage (17-Dicembre alle ore 18:00) si terrà la performance della stessa Didonna con balletto dello staff della Globalart.

Essa si propone come un vero e proprio enigma da sciogliere. L’esecuzione della scena di ROSA DIDONNA propone sistematicamente una galoppante corsa di emozioni che svuotano visceralmente il vissuto dell’artista con sinossi sempre nuove per il raggiungimento di un unico obiettivo: la creazione di una pala d’altare!

Il processo evolutivo, che desidera raggiungere il momento contemplativo, ma allo stesso tempo dinamico, narra la vita dell’artista. Il risultato è una grammatica completa di passato, presenta e consacrazione al futuro.
Il suo filo conduttore con la contemporaneità è senza dubbio la novità iconografica comunicativa assolutamente fuori dalla convenzionalità e dagli schemi.

Il suo corpo è trattato come il supporto di una “opera vivente” e la sua pelle carica di energia vitale diviene la tela pronta ad ospitare i colori dell’arte.
L’arte è la muta che indossa, e che si stacca per donarsi agli altri, il trapasso che avviene dentro e fuori di lei è rigeneratore. Proprio la pelle che le ancelle le staccano dal volto, per bruciare come vecchie scorie libera l’arte dalle impurità della società odierna.
Le scorie arse nel fuoco segnando l'inizio di un nuovo cammino e attingono ispirazione dalle fiamme rigeneratrici.
L’arte scorre nelle sue vene come sangue vivo, e le ferite rappresentano la sorgente di grazia dell’universo. Il sangue antica alleanza elemento vitale,l’olio consacrazione perché scelti per la missione.
La sacerdotessa nell’arte offre il proprio sacrificio e le proprie preghiere per la salvezza dell’intera umanità.
Il cerchio che la sacerdotessa disegna attorno al fuoco rappresenta unione, perfezione e compiutezza diventa luogo sacro all’interno del quale si concentrano tutte le energie materiali e spirituali.
L’oro si forgerà attraverso il crogiolo del dolore simboleggiando la funzione purificatoria in vista di un risanamento della corruzione.
Le ancelle portano in mano due opere, simbolo di erotismo in contrapposizione all’amore platonico La sacerdotesse nell’Arte e le due ancelle, scelte tra le donne più belle, considerate delle superdonne venute al mondo per dare piacere, donano la parte più intima del corpo femminile dando prova di dedizione completa e totale abbandono .La danza erotica è un atto di preghiera e adorazione estrema alla sacerdotessa nell’Arte. La Dea si pietrifica dando vita ad una scultura vivente mentre le ancelle si ricongiungono unificando bene e male, bianco e nero, ordine e disordine e contemplano la Dea creando una pala d’altare tridimensionale e viva, accompagnata dalla composizione musicale inedita di Ivan Piepoli la cui missione è quella di creare un’atmosfera tumultuosa in bilico tra tormento e beatitudine. Sguardi fissi e gesti anatomicamente immobili fanno da richiamo alle simbologie del cinema muto. Un nuovo quadro sarà completato dalla sacerdotessa e dalle ancelle dando vita ad nuova pala d’altare.

Visitando la mostra il fruitore si troverà immerso in uno scenario fatto di colori brillanti e superfici scomposte. Sperimentatrice di nuove tecniche, eclettica ed in continua ricerca,il suo estro è un supporto retinico inedito con l’uso di tela con effetto a pixel prodotta dall’artista stessa (supporto questo non utilizzato da nessun altro artista prima d’ora).
Il titolo ENIGMA allude proprio al fatto che tanto la tela quanto i colori sono frutto del lavoro dall’artista secondo procedure e passaggi non rivelati.

La mostra sarà visitabile fino al 15 gennaio 2012.
Orari 10:30-14:30 e 15:30-20:00

Arte e committenze, finissage al Teatro Margherita di Bari


PREMIO LUM PER L’ARTE CONTEMPORANEA - II EDIZIONE
Mostra dei 12 artisti finalisti: 8 ottobre – 4 dicembre 2011
Finissage 2 dicembre 2011 – ore 16.30
Teatro Margherita – Bari

Ingresso libero

Il prossimo 2 dicembre si conclude la II edizione del Premio Lum per l’arte contemporanea con un finissage dedicato a un tema di grande attualità dal titolo “Arte e Committenze in Italia”. L’evento è in programma per le ore 16.30 presso il Teatro Margherita di Bari e si incentra su due momenti:

il primo, dedicato alla presentazione del Rapporto 2011 sul Mercato dei Beni artistici che il prestigioso istituto di ricerca Nomisma ha redatto insieme all’Università Lum Jean Monnet. La presentazione sarà svolta dai proff. Guido Candela (Università di Bologna) e Antonio Salvi (Università LUM “Jean Monnet”), riferimenti scientifici dell’Osservatorio Nomisma-

il secondo, imperniato su una tavola rotonda sul rapporto tra arte e committenze in Italia.

È quest’ultimo un tema che si inquadra nel più vasto contesto dell’economia della cultura e analizza le best practices che sono alla base della diffusione del collezionismo pubblico e privato.

Sono stati chiamati a discutere rappresentanti autorevoli dei tanti mondi che in questo campo intervengono e interagiscono: da quello dei musei, rappresentati da Pierpaolo Forte, neo presidente del Madre di Napoli, al mondo di un collezionismo evoluto e intellettualmente preparato, come quello oggi organizzato in fondazioni civili, qui rappresentato da Maurizio Morra Greco, presidente dell’omonima fondazione napoletana; dal mondo delle banche, rappresentato da Domenico Filipponi, art advisor di Unicredit Private banking, al mondo della ricerca accademica rappresentato da Francesco Moschini, neo segretario generale dell’Accademia San Luca di Roma.
La tavola rotonda, moderata da Vito Labarile, responsabile del Premio Lum, affronterà anche il tema della qualità degli investimenti culturali e del coinvolgimento dei privati, analizzando strumenti e modalità che sono alla base del raggiungimento di obiettivi di buona occupazione nel settore.
Si tratta di un’operazione “verità”: il problema non sono i tagli alla Cultura in quanto tali, contraddistinta da eventi scientificamente deboli, a volte inconsistenti, ma i tagli a una cultura che sconta una visione di futuro e che non di rado passa attraverso una produzione in campo artistico caratterizzata da sperimentazione e innovazione.

La mostra si concluderà il 4 dicembre.

Fonte: http://premiolum.it/web/diario/arte-e-committenze-italia-rapporto-2011-nomisma-sui-beni-artistici


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Amalia Di Lanno

"Una preghiera tra due bicchieri di gin" alla Casa del Jazz

lunedì 12 dicembre 2011, dalle ore 19.00 alle 22.00

Casa del Jazz, Viale di Porta Ardeatina, 55 , Roma

Nella storica cornice della "Casa del Jazz" (Roma) il 12 dicembre alle ore 19 si presenta "Una preghiera tra due bicchieri di gin" di Nicola Gaeta.

Numerosi gli ospiti che accompagneranno il nostro autore:
Luca Conti (giornalista Musica Jazz)
Gaetano Partipilo (sax alto)
Mirko Signorile (pianoforte)
Nicola Stilo (flauto)
Fabio Accardi (batteria)
Vincenzo Florio (contrabbasso)

Maggiori Info:

http://www.caratterimobili.it/caratterimobili/?p=1476

www.caratterimobili.it


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Amalia Di Lanno

LE STANZE DI ANDREA_Loredana Cacucciolo

martedì 6 dicembre 2011 alle ore 21.00 fino a lunedì 12 dicembre 2011 alle ore 20.00

Federico II Eventi-art gallery Under the road, Latilla 13, BARI, Italy

Mostra di Loredana Cacucciolo e performance di Miguel Gomez con Daniela Addante (danzatrice), Valentino Ligorio (attore-teatro del corpo), Ernesto Marletta (attore).

Testo, video art, selezione musicali, body painting di Miguel Gomes
Incursione nelle opere di Loredana Cacucciolo, Miguel Gomez interpreta " Le stanze di Andrea" serie di opere della Cacucciolo, attraverso il linguaggio della poesia, della video Art, con una performance in cui gli attori Valentino Ligorio, Ernesto Marletta, e la danzatrice Daniela Addante rentrano nelle "stanze di Andrea" attarverso l'ispirazione di Miguel Gomez.

INFO: http://www.federicoiieventi.it

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Amalia Di Lanno

FRANCESCO FERRULLI_Dipingendo i Miei Sogni





Francesco Ferrulli & il suo contornismo metafisico

Pittore e grafico, figurativo moderno; nasce ad Acquaviva delle Fonti (Ba) nel 1984. Consegue il diploma di “tecnico della grafica pubblicitaria” nella sua città. Sin dalla giovanissima età dedica gran parte del suo tempo all’arte che unitamente al calcio è una delle sue eterne passioni. Nel 2002 ha inizio il suo amore per la pittura ed in particolare per i colori ad olio i quali, secondo l’artista, riescono a rendere vivace qualsiasi cromia permettendogli di raggiungere il suo scopo principale, quello di immortalare su di una tela bianca ed anonima tutta la gioia e la serenità della vita. Nel 2004, per lavoro, è costretto a distaccarsi dalla sua terra ma senza mai rompere quel filo di ricordi e passioni che lo tiene legato alla Puglia, terra da lui definita “magica”. Inizia così a riprodurre paesaggi “familiari”, con colori caldi e vivaci messi in evidenza da contrasi forti e nette linee nere, promuovendo uno stile fresco ed innovativo da lui definito "CONTORNISMO METAFISICO". Inizia così a scoprire i segreti della tecnica e nel 2007 ritorna in patria e realizza la sua prima personale di pittura ove non perde occasione per confrontarsi con altri artisti; Nei ritagli di tempo, inizia a sperimentare anche altre forme d’arte tra cui il restauro e la fumettistica. Da anni partecipa ad eventi di qualsiasi tipo, come estemporanee, art-fusion, collettive, coltivando una passione che egli stesso, crede non possa finire mai.

Ha esposto in varie città della Puglia, a Taormina (ME), Reggio Calabria, Palmi, Napoli e Roma; riscuotendo consensi di critica e di pubblico. Ultima sua partecipazione: “Premio Diomedes” di Manfredonia (Fg).

Studio: via Sannicandro, 13 – 70021 Acquaviva delle Fonti (Ba)
cell. 3313753102 - 3294947210

website : www.ferrulliarte.it

email: ciccioferrulli@libero.it


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Amalia Di Lanno

martedì 29 novembre 2011

LOST DAYS_Andrea Simoncini


Inaugurazione: mercoledì 30 Novembre alle ore 18.30

Milano, dal 1 Dicembre al 27 Gennaio 2012



ANDREA SIMONCINI

LOST DAYS


Lost days è il titolo della prima mostra che la Galleria Movimento dedica alle

opere di Andrea Simoncini.

Un mix di nostalgia e cose passate/perdute, caratterizzato dagli sguardi trascendenti dei

soggetti a indicare l’abbandono del loro corpo fisico (appunto i giorni perduti) a favore di

uno stato oltre la materia.

Talentuoso artista anglosassone, crea vere e proprie pitture digitali, scatti fotografici

ritoccati, digitalmente ridipinti, che esplorano i principali significati della Dea, quali: la

terra, rappresentata dai frutti, dai fiori o dagli insetti, che compongono particolari e

originali nature morte sempre presenti nei suoi lavori; la femminilità rappresentata

dal soggetto principale: la donna, mai velata nella sua cruda nudità, in quella sorta di

divina immortale immobilità;

Catalogo disponibile in galleria.

Movimento Arte Contemporanea

Corso Magenta 96 – 20123 Milano – Tel./Fax +39 02 436246

http://www.movimentoarte.it


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Amalia Di Lanno

SE PASSI DI QUI personale di VIRGINIA MORI





GIOVEDI 1 DICEMBRE
h.20

SE PASSI DI QUI
personale di
VIRGINIA MORI
http://virginiamori.tumblr.com/
in mostra dal 1.12.11 al 15.12.11

Sede: Spazio eLaSTiCo
vicolo de' facchini 2/A (angolo via mentana), Bologna (Bologna, Italy)


::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Un invito semplice e immediato, come lo è, sorprendentemente, il mezzo espressivo scelto: Se passi di qui è il titolo della personale di Virginia Mori in mostra ad Elastico dall'1 al 15 dicembre, una serie di 15 disegni realizzati con una comune penna Bic, capace, tuttavia, di creare potenti suggestioni attraverso una grande varietà di sfumature del nero.

Reminiscenze dall'illustrazione in bianco e nero dell'Ottocento e del Novecento – da Carlo Chiostri a Edward Gorey a Gustave Dorè –, un gusto quasi rinascimentale della composizione, elementi simbolici ricorrenti si fondono creando una dimensione immobile, sospesa, malinconica, a tratti sfumata di sarcasmo.

Immerse in un'atmosfera onirica e surreale che le lega tra loro, le immagini che compongono Se passi di qui rappresentano un ideale viaggio tra gli incubi feroci dell'infanzia e le metafore di ossessioni intime quotidiane.

Virginia Mori
Nasce a Cattolica nel 1981. Vive e lavora a Pesaro.
Si perfeziona in Illustrazione e Animazione dell'Istituto Statale d'Arte di Urbino, esperienza formativa che contribuisce a costruire e consolidare il suo immaginario artistico e che le permette di muovere i primi passi nella realizzazione di corti di animazione tradizionale.
Nel 2007 pubblica per la prima volta le sue illustrazioni sulla rivista culturale Lo straniero, diretta da Goffredo Fofi.
La tecnica di produzione che predilige per i suoi lavori è l’uso della penna bic nera su carta e della matita su carta.
Partecipa a diversi eventi artistici in Italia e vince il premio "SRG SSR idee suisse" ad Annecy Call for project, che le permette di realizzare il corto di animazione "Il gioco del silenzio", premiato e selezionato in diversi festival internazionali e il premio "Abbaye de Fontevraud" ad Annecy project competition che le permette di lavorare al suo prossimo film nella residenza dell'omonimo centro culturale nell'ottobre 2011.

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Amalia Di Lanno

Hrand Nazariantz: Le tracce e il volto


Il Centro Studi Hrand Nazariantz di Bari è lieto di comunicare ai propri amici e a quanti ne seguono le attività, che lunedì 5 dicembre 2011 nella città di Conversano (BA), a partire dalle ore 16:00, si svolgerà una conferenza dal titolo "Hrand Nazariantz: Le tracce e il volto".
La manifestazione avrà luogo nella ex Chiesa di San Giuseppe, in via San Giuseppe, a pochi metri dal Castello Aragonese, nel centro storico.
A partire dalla medesima data, nello stesso luogo sarà allestita una mostra fotografica, visitabile gratuitamente, curata dal prof. Cosma Cafueri, presidente del Centro Studi Hrand Nazariantz.

All'evento prenderanno parte:

prof.ssa Silvia Godelli - assessore al Mediterraneo della Regione Puglia
dott. Trifone Altieri - vicepresidente della Provincia di Bari
avv. Giuseppe Lovascio- Sindaco di Conversano
dott Pasquale Sibilia - assessore alle politiche culturali di Conversano

interverranno

prof. Cosma Cafueri - presidente del "Centro Studi Hrand Nazariantz" di Bari
prof. Carlo Coppola - Cenni Biografici
avv. Giulio Gigante - Ricordando l'amico
prof. Paolo Lopane - Una lettera d'amore
prof. Diego Judice - L'Archivio Nazariantz a Conversano
dott.ssa Rosalia Chiarappa - Le versioni di Hrand
prof.ssa Isabelle Oztasciyan Bernardini d'Arnesano - La causa Armena

saluto conclusivo

dott. Robert Attarian in rappresentanza del Consiglio per la Comunità Armena di Roma.

A questo primo appuntamento ne seguirà un secondo il 25 gennaio 2012 nel 50° Anniversario dalla Morte del poeta, con una giornata di Convegno presso la Biblioteca Provinciale di Bari che prevede un ulteriore allestimento della medesima Mostra.

La mostra, in entrambe le sedi, resterà allestita per una settimana dalla data di inaugurazione.

Per quanti volessero ritrovare informazioni circa il poeta Hrand Nazariantz rimandiamo ai seguenti link:

http://neratzoula.blogspot.com/2011/11/hrand-nazariantz-la-storia-di-un-uomo.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Hrand_Nazariantz
http://neratzoula.blogspot.com/2011/11/ufficializzato-finalmente-il-centro_16.html

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Amalia Di Lanno

PIU’ LIBRI PIU’ LIBERI_X Edizione


PIU’ LIBRI PIU’ LIBERI
X Edizione
Una grande fiera per la piccola e media editoria

411 editori
300 iniziative
in programma
Decine di autori presenti in fiera, tra cui:
Eraldo Affinati, Sebastià Alzamora, Cristiano Armati, Antonia Arslan, Alessandro Barbero, Sarah Shun-lien Bynum, Lydia Cacho, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Ricardo Coler, Carlo D’Amicis, Mario Desiati, Ernesto Ferrero, Santiago Gamboa, Margherita Hack, Heric Hazan, Yan Lianke, Marco Lodoli, Ann Mah, Makkox, Emiliano Monge, Dacia Maraini, Andrea Molesini, Amélie Nothomb, Zachar Prilepin, Davide Sapienza, Walter Siti,
Elena Stancanelli, Chiara Valerio, Giorgio Vasta, Vauro …

E decine di ospiti della cultura, sport, spettacolo, scienza, società civile, tra cui:
Renzo Arbore, Enrico Albertosi, Pierdomenico Baccalario, Oliviero Beha, Marco Bellocchio, Alessandro Benvenuti, Alfonso Berardinelli, Edoardo Boncinelli, Andrea Cortellessa, Luciana Castellina, Mimmo Calopresti, Aldo Cazzullo, Francesca Comencini, Piera Degli Esposti, Concita De Gregorio, Derrick De Kerckhove, Franco Ferrarotti, Goffredo Fofi, Milena Gabanelli, Fabrizio Gifuni, Tano Grasso, Antonio Ingroia, Miriam Mafai, Paolo Mieli, Johnny Palomba, Giorgio Parisi, Angelo Peruzzi, Paola Pitagora, Massimo Popolizio, Giuliana Sgrena, Ivana Spagna, Stefano Rodotà, Luca Telese,
Mario Tozzi, Alice Zeniter…

Sono solo alcuni dei numeri e dei nomi di Più libri più liberi, Fiera nazionale della piccola e media editoria, in programma al Palazzo dei Congressi di Roma dal 7 all’11 dicembre 2011. Un’edizione importante – la decima – per un evento rigorosamente indipendente, unico nel panorama nazionale e internazionale per il suo approccio “dal basso”, che sfida la crisi economica e il taglio dei contributi per mostrare l’incredibile vivacità culturale e imprenditoriale dell’altra editoria italiana. Cinque giorni a base di libri, autori, case editrici… ma anche riviste, festival, e-book, nuove collane e progetti editoriali, premi letterari, mostre. Una fitta rete di incontri, confronti e sorprese all’insegna della bellezza culturale che scaturisce dalla varietà, dalla diversità, dalla libertà. Per aiutare a comprendere questa incredibile ricchezza abbiamo individuate alcune mappe tematiche per “leggere” i 300 eventi in programma: UN’ORA CON, ITALIAN FICTION, RIVISTE & FESTIVAL, VOCI D’OLTRE CONFINE, SCENDE LA NOTTE…, LE VITE, IL GIARDINO DEI PENSIERI, UNDER 18, MENS SANA IN CORPORE SANO, VERSI DIVERSI, GEOPOLITICA, ISOLE & CAPITALI, IL LIBRO E’ DONNA, LE BELLE ARTI, PERFORMANCE, 2.0, SE NON ORA QUANDO, ITALIANI D’AMERICA (LATINA), 150 E OLTRE.

Gli ospiti.
Gli autori, innanzitutto. A Più libri più liberi sfileranno alcuni dei nomi più interessanti della narrativa internazionale, scoperti, tradotti e portati al pubblico italiano dai talent scout delle case editrici: ci saranno la star della letteratura francofona Amélie Nothomb, la globetrotter esperta di cibo e viaggi Ann Mah, il rappresentante della nuova Russia Zachar Prilepin, la giovane e talentuosa sino-americana Sarah Shun-lien Bynum, il coraggioso e irriverente cinese Yan Lianke e un nutrito gruppo latino, formato dal catalano Sebastià Alzamora, dai messicani Lydia Cacho e Emiliano Monge, l’argentino Ricardo Coler, il colombiano Santiago Gamboa (a proposito di America Latina, non mancherà l’ormai consueto e trasversale ciclo di eventi organizzati dall’Istituto Italo-Latino Americano). Molto ricca sarà anche la presenza di scrittori italiani. A partire da Andrea Camilleri, che incontrerà il pubblico in uno degli incontri di chiusura della fiera, proseguendo con Dacia Maraini, che porterà il suo libro-piece teatrale sul terremoto di L’Aquila, con Andrea Molesini, fresco vincitore del Premio Campiello con il romanzo Non tutti i bastardi sono di Vienna, con le presentazioni di decine di nuovi titoli, tra cui quelli di Gabriele La Porta, Anna Capurso, Cristiano Armati, Elisabetta Liguori, Matteo Strukul, Maria Rosaria Ansalone, Loretta Sebastianelli, Marco Lodoli, Davide Sapienza, Luigi Pingitore. Una delle firme più importanti del noir italiano contemporaneo, Massimo Carlotto, presenterà la nuova collana Sabot/Age. E decine di altri protagonisti della cultura, della scienza, dello spettacolo e della società civile saranno ospiti della fiera: dall’astrofisica Margherita Hack al magistrato Antonio Ingroia, da giurista Stefano Rodot�al giornalista Paolo Mieli, dall’ex-calciatore Angelo Peruzzi alla cantante Ivana Spagna, dai registi Francesca Comencini, Marco Bellocchio, Mimmo Calopresti e Roberto Faenza agli attori Alessandro Benvenuti, Paola Pitagora, Fabrizio Gifuni e Massimo Popolizio.

Le mappe
Uno dei pregi della piccola e media editoria è la curiosità. Una curiosità che spesso spinge le case editrici a compiere scelte inedite, anticonformiste, coraggiose. Il risultato è una varietà di orizzonti che non ha rivali, con percorsi e stimoli che si intrecciano continuamente, tracciando un network culturale complesso e affascinante che rappresenta alla perfezione la caleidoscopica natura della società contemporanea. Le mappe per esplorare questo network, a Più libri più liberi, sono innumerevoli, a cominciare da quella che ha come protagoniste le riviste letterarie e i festival: un ciclo di incontri nel quale i curatori di alcune tra le maggiori riviste di carta e su Web (doppio zero, Nazione Indiana, minima et moralia e Roland) si confronteranno sul principio di “bene comune”, sul rapporto tra la carta stampata e il digitale, sul giornalismo d’inchiesta ai tempi del 2.0, provando anche a suggerire idee e soluzioni per l’Italia di oggi. Anche storiche riviste culturali e politiche, come Il calendario del popolo e Left saranno protagoniste di incontri all’interno della fiera. Mentre agli organizzatori di Trame di Lamezia Terme, Internazionale di Ferrara e Isola delle Storie di Gavoi sarà affidato il compito di far luce su un fenomeno – quello dei festival letterari – che si sta diffondendo con sempre maggiore profondità e capillarità sul nostro territorio, attirando migliaia di appassionati di libri.
Un’altra mappa segue il cammino dei giovani talenti “di seconda generazione”, scrittori che nel loro DNA condividono più cittadinanze e patrie (la poetessa italo-somala Cristina Ali Farah, lo scrittore italo-siriano Shady Hamadi, la romanziera franco-algerina Alice Zeniter), un’altra ancora risponde al battito geopolitico del nostro tempo, affrontando il tema della democrazia nei paesi del Nord Africa e del Medio Oriente. Ci sono gli incontri in cui convergono le diverse discipline delle arti e dello spettacolo (cinema, teatro, musica, arti visive) e gli appuntamenti in cui queste discipline si traducono in vere e proprie performance dal vivo (classiche, come il concerto del bandoneonista uruguayano Héctor Ulises Passarella, e d’avanguardia, come la soirée di spam art). C’è il racconto di vite uniche e irripetibili, celebrate in libri biografici, documentari, interviste (Zdenek Zeman, Massimo Troisi, Maria Grazia Cutuli, Roberto Baggio, Antonio Gramsci, Rosa Parks, Edward Hooper, David Foster Wallace, Marshall McLuhan) e la riflessione saggistica a 360 gradi (con incontri e presentazioni legate alla psicologia, all’architettura, alla filosofia, alla medicina). Le nuove tecnologie sono rappresentate dalle riviste Web, dagli e-book e dalle prime e suggestive applicazioni per iPad (a Più libri più liberi saranno protagoniste quella sulla battaglia di Canne dello storico Alessandro Barbero e quella sui maggiori progetti dell’architetto Massimiliano Fuksas). Come da tradizione, ci sarà anche tanta poesia: con presentazioni, incontri, reading collettivi. E in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia non mancherà un omaggio al nostro paese, raccontato attraverso la sua storia, la sua politica, la sua cronaca e anche la sua grande cultura (con appuntamenti dedicati a Emilio Salgari, Elsa Morante, Carlo Collodi, Pier Paolo Pasolini).

Lo spazio ragazzi
Dalle fiabe ai videogiochi. Lo spazio dedicato agli under 18 sarà particolarmente ricco ed eterogeneo, con 65 appuntamenti pensati per i più piccoli, per gli adolescenti, per i ragazzi delle superiori e per gli stessi insegnanti e genitori. Nel programma si alternano presentazioni di libri (tra cui Buon appetito! Cinque storie da mangiare con gli occhi del progetto Più libri Junior per gli studenti di Roma e provincia), laboratori di scrittura e disegno, incontri con gli autori (tra gli ospiti, Miriam Mafai e Claudio Lodoli) e anche qualche momento meno canonico e più spettacolare. Come l’esibizione musicale dei ragazzi della JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; l’inaugurazione della mostra di tavole originali tratte dal graphic novel Fiato sospeso di Silvia Vecchini e Sualzo; il progetto VideoLudicaMente, ampio spazio dedicato ai videogiochi (e al loro possibile e sorprendente rapporto virtuoso con i libri) a cura di Elemental, Accademia Italiana Videogiochi ed Eurogamer.it.

Uno sguardo sul programma professionale
Più libri più liberi offre qualcosa di speciale per questa decima edizione anche agli addetti ai lavori, con un programma che coinvolge approfondimenti sulla trasformazione (e sulla globalizzazione) dei modelli distributivi, sul marketing 2.0 stretto tra carta e digitale, sui nuovi percorsi di comunicazione dell’editoria, su aspetti legati alle più svariate figure professionali dell’industria del libro (il traduttore, il talent scout…). Il tutto alla luce dei nuovi dati di scenario: dalla nuova indagine Istat 2011 sulla lettura (Crescere nonostante i tagli.La lettura a una svolta? Mercoledì 7 dicembre, ore 13.30) a quella sul mercato 2011 a cura di NielsenBookScan (Dall’autore al lettore: modelli distributivi a confronto, Mercoledì 7 dicembre, ore 15). Un'opportunità che quest’anno si apre ancora agli studenti universitari di corsi in editoria/comunicazione e master dedicati: a loro saranno rivolti due incontri tenuti da autori, editori, web master di case editrici, responsabili di “piattaforme distributive di e-book”, ecc. su come si stanno evolvendo i linguaggi narrativi, gli intrecci tra generi, i nuovi prodotti e servizi che la rete propone e che le tecnologie offrono, il marketing e la comunicazione. Si conferma e si consolida inoltre l’esperienza di presenza e scambio degli editori stranieri grazie alla collaborazione con Promoroma, azienda speciale della Camera di commercio di Roma. Saranno infatti 15 gli agenti, editori e scout provenienti da tutto il mondo che incontreranno le realtà editoriali della Fiera per uno scambio di diritti d'autore con gli editori italiani di riferimento: tra questi spiccheranno le presenze di Editorial Anagrama, sofisticato e prestigioso marchio spagnolo, Random House Germany, colosso tedesco, e AST Publishing Group che detiene il 21% del mercato editoriale russo.

Cifre
Vitalità, dinamismo e ricerca, elementi qualificanti della piccola e media editoria, trovano conferma nelle cifre: quasi la metà dei titoli sono oggi prodotti da piccoli e medi editori (che hanno infatti raggiunto nel 2010 il 45,1% della produzione complessiva). Aumentano inoltre del 2% i piccoli editori (5-10 titoli pubblicati), mentre diminuiscono i medi, con 11-50 titoli. In attesa di sapere come è andato questo difficile 2011 (i dati verranno presentati a Più libri più liberi il 7 dicembre) l'indagine condotta sugli editori presenti in Fiera evidenzia come la piccola editoria lo scorso anno ha continuato a difendere egregiamente la propria quota di mercato: nel 2010 i 411 editori che espongono a Roma hanno rappresentato il 13,5% del fatturato complessivo del canale trade contro il 13% dello scorso anno (+3,9%).

Più libri più liberi è organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE) con il sostegno di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per i beni librari, gli istituti culturali e il diritto d’autore con il Centro per il libro e la lettura, Provincia di Roma, Camera di Commercio di Roma, Comune di Roma, con il patrocinio della Regione Lazio e in collaborazione con l’Istituzione Biblioteche di Roma, l’azienda per i trasporti capitolina Atac, Radio 3 Fahrenheit, IBS – Internet Bookshop e in partnership con l’ALI – Associazione Librai Italiani e l’IILA – Istituto Italo-Latino Americano.

Fonte: http://www.piulibripiuliberi.it/

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Amalia Di Lanno

RE - CYCLE_Strategie per l'architettura, la città e il pianeta


1 dicembre 2011 – 29 aprile 2012
Gallerie 1, 2, 2a e Sala Carlo Scarpa
a cura di Pippo Ciorra

Disegni, modelli, video, fotografie, testimonianze e altri materiali per comporre una mappa contemporanea del riciclo: è Re – Cycle, strategie per l’architettura, la città e il pianeta, la grande mostra che il MAXXI Architettura dedica a progetti esemplari di riciclaggio di architetture, città, paesaggi, insieme a opere di artisti, fotografi, media producer.
Una mostra per dimostrare che il riciclo è uno dei massimi generatori di innovazione creativa.

In mostra importanti lavori di architetti e artisti contemporanei: dalla High Line newyorchese di James Corner e DS+R ai dischi di Jimi Hendrix incisi sulla lastra di un cranio fratturato nella Russia della Guerra Fredda, dal progetto di Lacaton & Vassal per la trasformazione del Palais de Tokyo a Parigi ai filmati di Blob che riusano spezzoni di materiale televisivo. E ancora, l’Alvéole 14 a Sainte Nazaire del gruppo LIN, i progetti di rinaturalizzazione selezionati insieme a Harvard University per le shrinking cities in America e in Europa. Ma il concetto di riciclo è indagato anche attraverso idee, parole, musica, oggetti e media di ogni genere.

Fonte: www.fondazionemaxxi.it

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Amalia Di Lanno

lunedì 28 novembre 2011

Il Diavolo & l' Acquasanta






Da un'idea di Livio Violanti una mostra d'arte bi-personale di Leonardo Basile e Giuseppe De Sario, dal 10 al 20 dicembre 2011, presso la Galleria d'Arte URSI in via Vitale Giordano a Bitonto.

"Dolce e Salato. Black and White. Acqua e Fuoco. Ergo: Basile e DeSario. Due artisti così diversi... sarà strano vederli insieme in una mostra bi-personale, lo so, ma la mia passione per entrambi mi ha portato a creare questo evento artistico dove il visitatore certo non si annoierà, sballottato tra la poesia di Giuseppe DeSario e le cromie geometrico-astratto di Leonardo Basile.
Alternanza di emozioni e sensazioni molto diverse, ma solide e sincere, scaturiscono dalla visione dei dipinti di questi due artisti, posti in un contesto unico. Da questo nasce il titolo della mostra: Il Diavolo e l'Acquasanta, ma chi dei due sia l'uno o l'altro non giudico e/o non definisco, lascio ad ognuno la sua soggettiva interpretazione, come giusto sia nel godimento artistico." - Livio Violanti
enkomion

ZOOM FESTIVAL 2011


ZOOM FESTIVAL 2011 VI EDIZIONE

giovin’Astri

teatro, danza, performance, video, installazioni

direzione artistica

Giancarlo Cauteruccio

un progetto della Compagnia Krypton

dal 2 all’11 dicembre

Teatro Studio e vari luoghi della città di Scandicci

Apre il 2 dicembre la VI edizione di Zoom Festival che ospita fino all’11 dicembre giovani artisti provenienti dal teatro, dalla danza e dalle arti visive, in vari luoghi di Scandicci per invadere la città, dal Teatro Studio alla biblioteca comunale, dalla palestra della scuola E.Fermi alla sala della Cna, toccando anche spazi inusitati come la Wash&Dry di Via U. Foscolo o il corridoio del Liceo Artistico Statale L.B. Alberti.

Il festival, che quest’anno ha come titolo giovin’Astri, è diretto da Giancarlo Cauteruccio e prodotto dalla Compagnia Krypton con il sostegno di Regione Toscana e Scandicci Cultura.

Il progetto è incentrato sulle nuove generazioni e pone attenzione verso compagnie di ricerca anche di recentissima formazione, ed in nove giorni schiera quindici giovani compagnie di teatro e danza e dodici artisti visivi per un totale di trentotto eventi, con tre prime nazionali (Fosca, Compagnia Divano Occidentale Orientale, Mauro Stagi).

Quattro sono le sezioni che caratterizzano il festival: il teatro, la danza, la performance e le arti visive, una vera e propria ricognizione nazionale nell’ambito dei linguaggi contemporanei.

L’inaugurazione è affidata alla compagnia del carcere di Sollicciano, composta da diciassette giovani detenuti per la maggior parte nord-africani, diretti da Elisa Taddei, che porta in scena Odissea ovvero storia di Ulisse, immigrato clandestino alle ore 21.00.

Il 3 dicembre (ore 19.00, 19.30, 20.00 con replica il 4 dicembre ore 19.00, 19.30, 20.00, 22.30, 23.00) segna il felice ritorno del collettivo fiorentino Fosca che presenta in prima nazionale alla saletta Cna un affascinante spettacolo Rattingan Glumphoboo , ispirato all’Orlando di Virgina Woolf, in cui Laura Dondoli darà corpo all’androgina figura sotto la direzione di Caterina Poggesi.

Segue alle ore 21.00 alla palestra della scuola E.Fermi, (secondo gradito ritorno), Città di Ebla con una spettacolare versione de La metamorfosi, ispirata al racconto kafkiano. La trasformazione in animale di Gregor è l’occasione per ammirare un bravissimo Alessandro Bedosti e le immagini visive e sonore di rara bellezza create da Claudio Angelini.

Alle ore 22.00 al Teatro Studio arriva il nuovissimo gruppo fiorentino inQuanto teatro con il terzo frammento di tabula rasa| Nil admirari, testi di Andrea Falcone, segnalato al Premio Scenario 2011 con una menzione speciale della giuria:

“Per l’arguzia di un gioco scenico che coinvolge il pubblico con intelligenza e ironia e per la creazione di un linguaggio originale che inventa un mondo parallelo popolato di oggetti e governato dall’accumulo e dal non senso.”

Il 4 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Studio è la volta di Con-Fusione con Dove abito io, un monologo interpretato da Rafael Porras Montero che il drammaturgo e regista Giacomo Fanfani ambienta in una lavanderia automatica, per parlare dello “straniero” e di “come in fondo siamo tutti stranieri e tutti, ovunque ci troviamo, abbiamo bisogno dei nostri ricordi”.

Il festival riprende il 6 dicembre alle ore 21.15 con i veneti Anagoor, gruppo rivelazione della nuova scena, presenti per la prima volta al festival. Fortuny è un omaggio al poliedrico artista andaluso, ossessionato da Venezia, ma anche un lavoro in cui i giovani performer di Anagoor ricercano lo sguardo dell’uomo sulla città lagunare; un tentativo corsaro di trafugare un tesoro di simboli e immagini in una drammaturgia visiva enigmatica e labirintica.

Premio Fersen 2011 alla Drammaturgia, Giuseppe Bonifati, ventiseienne autore e regista calabrese, porta a conclusione il suo Pepè el bastardo impaziente e innamorato il 7 dicembre al Teatro Studio alle ore 21.00. La giuria, presieduta da Andrea Bisicchia e composta da F. Caleffi, A. Ceravolo, C. D’Elia, O. De Biase e M. La Monica ha conferito il premio alla sua Compagnia Divano Occidentale Orientale per il testo con la seguente motivazione:

“In questo riuscito monologo, l’autore mette in scena la triste storia dell’amore non corrisposto del protagonista, Pepè Senza Nome, con la sua Catalina, che lo rifiuta preferendogli un ‘grasso’ rivale (Franco il Gordo) e finendo poi per esserne ucciso. Sostenuto da un sottotesto che si identifica nel sentimento dell’esilio, tipico dell’emigrante, il lavoro si sviluppa con buon ritmo narrativo e mescola abilmente il linguaggio ‘bastardo’ del protagonista a brani musicali scelti ad hoc. E dunque un’opera dal retrogusto dolce-amaro, molto gradevole e di sicuro impatto sul pubblico.”

Da non perdere l’ironica ed eccellente danzatrice Silvia Gribaudi, la stessa sera alle ore 22.00 e 22.30 al Teatro Studio con due pezzi coreografici: A corpo libero e Wait.

A corpo libero è un lavoro che ironizza sulla condizione femminile a partire dalla gioiosa fluidità del corpo; Wait è invece un lavoro sull’ascolto del tempo e sulla diversità a confronto, scontro, relazione e unità, un esperimento tra la performance e lo spettacolo il cui centro è la comunicazione tra la diversità di stili.

La giornata dell’8 dicembre è ricca di presenze fiorentine con Gogmagog/Egumteatro che al Teatro Studio alle ore 20.30 allestisce Quanto mi piace uccidere… (storia di un politico toscano), protagonista un promettente politico trentenne, appena eletto dai suoi concittadini. Gli fa seguito alle ore 21.15 e 22.15 la performance di Alessandra Maoggi Succo – Ti ho scritto una lettera d’amore, la vuoi leggere? -per 40 spettatori a replica- un’installazione animata, uno spazio, un corpo in trasformazione.

Mentre alla Wash&Dry di Scandicci in Via U. Foscolo, Mauro Stagi costruisce Noise, un’inedita performance di trenta minuti, una lotta continua tra il soggetto (un essere vivente) e il sottofondo (una partitura di applausi registrati). Una critica palese al massiccio bombardamento dei media e dei commenti da talk show che ci invadono quotidianamente e ci confondono distogliendoci spesso da noi stessi.

Il 9 dicembre approdano sul palcoscenico di Via Donizetti due spettacoli dal Premio Scenario 2011.

Il primo alle ore 21.00, Spic & Span della compagnia di danza foscarini:nardin:dagostin, , una coreografia per tre corpi in cui il gesto diventa astratto, preciso ed evocativo, che ha ottenuto una segnalazione speciale:

“La rincorsa all’adesione a un astratto modello di bellezza, che azzera ogni differenza e riduce tutti i corpi a macchinette impazzite, porta a una riflessione sulla persistenza e sulla vuotezza dell’immagine.
Spic & Span crea la sua struttura drammaturgica su un vocabolario gestuale dotato di ritmo, precisione e forza iconografica, aprendo una dialettica tra costruzione e distruzione dell’immagine. Le scene, organizzate in sequenze paratattiche, si stagliano su un fondo bianco come fossero un fumetto pop e si nutrono di un immaginario non solo contemporaneo nella creazione di figure e pose, scelte musicali e sapienza compositiva.”

Il secondo alle ore 22.00 è lo spettacolo vincitore del premio: Infactory, scritto e diretto da Matteo Latino. Col suo Teatro Stalla il giovane foggiano inscena una favola che mediante la ripetizione di parole e azioni, restituisce quella sensazione di staticità, che spesso caratterizza i giovani, facendoli sentire “vitelli nelle metropoli”.

“La condizione dei trentenni esplorata, allusa, svelata con crudeltà e poesia attraverso la metafora di due vitelli a stabulazione fissa prossimi al macello. Un dialogo che non avviene, che è esposizione frontale, danza riflessa su schermi virtuali, esercizio solitario di una poesia raffinata, di cui i due attori si fanno tramite per scoprire risorse lessicali, metriche, timbriche di una lingua che trova un’inedita cittadinanza sulla scena giovanile. Infactory nasce al teatro per vie originali e impreviste, che rielaborano la biografia e la letteratura, il mondo delle immagini e le nuovissime risorse della comunicazione interattiva per farsi lente di ingrandimento su uno spaccato generazionale sul quale si sospende il giudizio ma si aprono molte domande. A partire dalla questione, implicita eppure lacerante, di come conquistare finalmente l’uscita verso la campagna aperta, ovvero verso un futuro di libertà e realizzazione personale.”

Alberto Salvi firma la regia di Caligola – quattro passio dalla luna, produzione dei bresciani Araucaìma Teater, ospiti per la prima volta in Toscana (10 dicembre, ore 21.00 al Teatro Studio).

Lo spettacolo, salutato con un vero successo di stampa al suo esordio milanese di maggio, ripercorre in quattro movimenti la parabola del protagonista del famoso testo di Camus.

Conclude il festival l’11 dicembre alle ore 21.00 al Teatro Studio Codice Ivan con la nuova creazione collettiva GMGS_What the hell is happiness?. Questo progetto – dichiarano gli artisti- “nasce dal bisogno di confrontarsi con un concetto, un motore del fare quotidiano e con la sua spesso ossessiva ricerca: la felicità. Ognuno è portato a lottare per raggiungerla senza però capire né dove né come andare.”

E tornano vari appuntamenti con le arti visive a cura di Pietro Gaglianò nella sezione denominata Controcorrente. Apertura il 2 dicembre alle ore 19.30 con l’installazione site specific per gli spazi esterni e interni del Teatro Studio dell’artista faentino nero. fanny/christmas è una trasfigurazione tra pop e post-human di una delle icone più amate e abusate dell’immaginario capitalista occidentale: il bonario e attesissimo Babbo Natale.

La performance di Cristian Chironi, Cutter (il 10 dicembre alle 22.45 all’Auditorium della biblioteca comunale), ultima fatica dell’artista sardo, è ambientata in un immaginario laboratorio di un collezionista di paesaggi e creature a rischio di estinzione.

Si aggiungono le due performance site specific di Filippo Berta: Viceversa e Isole. La prima nel corridoio del Liceo Artistico Statale L.B. Alberti l’11 dicembre alle 20.00, chiama in causa la percezione che l’uomo contemporaneo ha di sé e dei modelli che gli vengono imposti. Protagonisti dieci comuni cittadini, armati di gessetti e lavagne di ardesia. In Isole (11 dicembre ore 22.30 al Teatro Studio), entra in gioco lo spazio prossemico dell’individuo: quell’area di rispetto oltre la quale ogni presenza estranea è percepita come un’invasione.

Tutte le sere inoltre per la rassegna video Cities, saranno proiettate sullo schermo che domina la pensilina esterna al teatro opere di nove autori: Studio ++, Francesco Ozzola, Ultranature( Bisagno/Baltzer), Olga Pavlenko, Eva Sauer, Gaetano Cunsolo, Francesco Di Tillo, Francesca Banchelli, Eddie Spanier, piccoli saggi di visione sulla città metropolitana.

Dando seguito a una consuetudine avviata già da alcuni anni, anche questa edizione di Zoom Festival deve la sua immagine a un giovane artista italiano: Andrea Mastrovito, autore dell’opera Se qualcuno ruba un fiore per te, sotto sotto è un ladro.

Agli allestimenti tecnici del festival Zoom collaborano trenta allievi dei corsi di scenotecnica e illuminotecnica del Progetto Infarst – Pegaso – FSE – Provincia di Firenze.

Fonte: www.teatrionline.com

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Amalia Di Lanno