sabato 30 ottobre 2010

"50 pittori toscani per 50 cantanti toscani"



Villa Bellosguardo Caruso - LASTRA A SIGNA fI



mostra collettiva di pittura
Pittori: Luca Alinari, Riccardo Benvenuti, Antonio Biancalani, Tiziano Bonanni, Alain Bonnefoit, Marco Borgianni, Fabio Calvetti, Massimo Cantini, Claudio Cargiolli, Stefania Catastini, Roberto Ciabani, Antonio Ciccone, Elio De Luca, Fabio De Poli, Raffaele De Rosa, Marco Dolfi, Gianni Dorigo, Alessandro Facchini, Walter Falconi, Danilo Fusi, Corrado Gai, Paolo Gennaioli, Giuliano Ghelli, Fabrizio Gori, Fabio Inverni, Laura Leonardi, Massimo Lomi, Mario Madiai, Salvatore Magazzini, Lorenzo Malfatti, Giovanni Maranghi, Giancarlo Montuschi, Viola Mura, Sergio Nardoni, Francesco Nesi, Armando Orfeo, Nico Paladini, Gabriele Palandri (Erno), Gioni David Parra, Massimo Podestà, Antonio Possenti, Rudy Pulcinelli, Alessandro Reggioli, Elisabetta Rogai, Francesco Sammicheli, Marcello Scuffi, Lelia Secci, Eugenio Taccini, Giampaolo Talani, Leopoldo Terreni, Paola Vallini, Gerardo Zei.
Cantanti: Francesco De Gregori, Andrea Bocelli, Riccardo Azzurri, Giovanna, Mario Venuti, Zucchero, Bobo Rondelli, Stefano Sani, Mario Castelnuovo, Jessica Brando, Katyna Ranieri, Marco Masini, Povia, Bandabardò, Homo Sapiens, Paolo Vallesi, Piero Pelù, Alessandro Canino, Riccardo Del Turco, Aleandro Baldi, Renato Zero, Karima, Jovanotti, Franco Simone, Sergio Cammariere, Simona Bencini & Dirotta su Cuba, Nada, Silvia Querci, Francesco Guccini, Paolo Nutini, Gianna Nannini, Donatella Milani, Irene Fornaciari, Riccardo Fogli, Dolcenera, Negrita, Don Backy, Simone Cristicchi, Sting, Toto Cutugno, Narciso Parigi, Litfiba, Pupo, Irene Grandi, Raf, Gian Pieretti, Gino Latilla, Stefano Palatesi, Gino Paoli, I Califfi, Petra Magoni
Titolo: “50 pittori toscani per 50 cantanti toscani”
Inaugurazione: domenica 7 novembre ore 11.00
Luogo: c/o Villa Caruso Bellosguardo – via di Bellosguardo, 54 - LASTRA A SIGNA (FI)
Durata: 7 – 28 novembre 2010
Orario: tutti i giorni ore 9 - 12 : sabato e domenica dalle 14.30 – 17.30
Info: Filippo Lotti 333 38 92 402 filippolotti@interfree.i t - Fabrizio Borghini 333 31 96 324 fborghini@yahoo.it - Associazione Villa Caruso - Silvia Parretti – tel. 0558721783
Cura mostra: Fabrizio Borghini, Filippo Lotti e Nicola Nuti
In collaborazione con: FirenzeArt Gallery Silfi spa CSO - Scandicci Kareka - foto & fine art FuoriLuogo - servizi per l’arte Associazione Culturale “La Ruga” Associazione Villa Caruso Comune di Lastra a Signa
Media partner: Toscana Tv Metropoli Lady Radio Radio Bruno Toscana
Con il patrocinio di: Comune di Lastra a Signa
Con il contributo di: Villa Gisella BCC - Signa Maurizio Viaggi UniCentro Progetto Renai

LASTRA A SIGNA. S'inaugurerà domenica 7 novembre alle ore 11.00, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Marco Capaccioli, la mostra "50 pittori toscani per 50 cantanti toscani" presso Villa Caruso Bellosguardo.
Dopo la presentazione al pubblico e alla stampa avvenuta nel Palagio di Parte Guelfa di Firenze, dopo le tappe a Volterra (Pinacoteca Comunale), a Santa Croce sull’Arno (Villa Pacchiani), a Pistoia (Biblioteca San Giorgio) e Cortona (Palazzo Casali), ecco giungere a Villa Caruso Bellosguardo, la mostra curata da Fabrizio Borghini, Filippo Lotti e Nicola Nuti.
I più importanti artisti toscani contemporanei, da Possenti ad Alinari, da Ghelli a Talani, da De Rosa a Falconi, da Madiai a Francesco Nesi, da Maranghi a Ciccone, da Fusi a Sergio Nardoni, da Dolfi a Taccini, da Fabio Calvetti a De Luca hanno dedicato una loro opera ad un cantante toscano (d'origine o d'adozione) o a una loro canzone di successo.
Ogni pittore a proprio modo e con la propria tecnica ha realizzato un dipinto dedicato ad un cantante. Artisti differenti per poetiche e modalità espressive, eterogenei tra loro, di generazioni differenti e di diverse provenienze e formazioni con un variegato campionario di stili e di linguaggi.
Così ne è nata una vera e propria sinfonia pittorica tesa a celebrare le più famose ugole della nostra regione così da comporre un suggestivo e imponente "mosaico canoro".
Questa tappa lastrigiana dell’esposizione è dedicata al grande tenore Enrico Caruso che visse nella villa che ospita la mostra dal 1906 fino alla sua morte avvenuta nel 1921.
Gli altri luoghi della regione che ospiteranno l’evento saranno Campi Bisenzio (nel periodo natalizio), Siena (Magazzini del Sale nel febbraio 2011) e Piombino (luglio / agosto 2011 a Palazzo Appiani).
La mostra, che si concluderà il 28 novembre, è promossa dall'Assessorato alla Cultura di Lastra a Signa e resa possibile grazie al prezioso contributo di Villa Gisella unitamente alla BCC si Signa, Maurizio Viaggi, Unicentro e Progetto Renai e realizzata insieme alla collaborazione FirenzeArt Gallery, Silfi spa, CSO – Scandicci, Kareka – foto & fine art, FuoriLuogo - servizi per l’arte e all’Associazione Culturale “La Ruga”.
I media partner sono: Toscana Tv, Metropoli, Lady Radio e Radio Bruno Toscana.

Uff. Stampa

Fabrizio Borghini & Filippo Lotti

BE_ROSSOCINABRO


"Esistere è essere lì, semplicemente. Gli esistenti appaiono, si lasciano incontrare ma non li si può mai dedurre." Jean-Paul Sartre

Sono trascorsi due anni dall’apertura a Palombara Sabina della prima Galleria RossoCinabro e il 12 novembre la Galleria di Roma compie un anno. Sono già moltissime le opere esposte nelle nostre sale, dalle collettive di artisti italiani ed europei, alle ultime mostre personali di pittori che hanno ricevuto ampi consensi, alla caratterizzazione per l’importanza dei contenuti delle singole mostre finora proposte, oltre cinquanta.
Per festeggiare il primo anno compleanno della Galleria abbiamo proponiamo una collettiva dal titolo BE che oltre a segnare l’inizio del secondo anno di attività continua la sperimentazione di fusione e combinazione di differenti identità artistiche oltre che culturali.
In mostra opere di: Barbara Bertoncelli, Adriana Di Dario, Jacqueline Domin, Paolo Dongu, Andrea Ferrando, Dario Ferrante, Giohà, Eugenia Liaci, Lunia Marchetti, Luciana Mayer, Eva Pianfetti, Gianluca Poli, Giuseppe Ribechi, Shiribia, Gianfranco Zazzeroni.

Dal catalogo della mostra collettiva “Be_RossoCinabro” a cura di Cristina Madini, RossoCinabro Gallery, Roma novembre 2010.

RossoCinabro
Via Raffaele Cadorna, 28
00187 Roma
tel. 06 60658125
http://www.rossocinabro.com/
rossocinabro@gmail.com
orario: 12:00 – 19:30
da lunedì a venerdì, sabato chiuso

opening 4 novembre ore 18:00
incontro con gli artisti 12 novembre ore 18:00

ingresso libero

seganla -Tomaso Costa

“Oltre. Sculture-ceramiche”


Sabato 6 novembre alle ore 17 ai Magazzini della Lupa di Tuscania inaugurazione della mostra artistica “Oltre. Sculture-ceramiche” di Michela Minotti
Appuntamento ai Magazzini della Lupa di Tuscania sabato 6 novembre alle ore 17 con il vernissage della mostra artistica “Oltre. Sculture-ceramiche” di Michela Minotti, designe, orafa e ceramista. Con “Oltre”, dedicata al grande architetto italiano Bruno Zevi, di cui ricorre il decennale della scomparsa, la Minotti presenta le sue recenti sculture di ceramica espressione di una nuova ricerca formale ed emotiva. Immerse nel linguaggio contemporaneo, le opere propongono una lettura dell’elemento architettonico attraverso l’analisi di uno spazio creativo ideale perfettamente inserito nella quotidiana logica dell’individuo. Questo forte dialogo tra immaginazione e ricerca permette all’artista di affrontare e condividere un concreto percorso di comunicazione sensoriale ed una nuova, intima lettura della materia a lei più congeniale: la Terra.
L’esposizione proseguirà ai Magazzini della Lupa di Tuscania, via della Lupa, 10 fino al 14 novembre, il venerdì e il sabato dalle ore 16 alle ore 19, la domenica dalle ore 11 alle ore 13, dalle ore 16 alle ore 19, gli altri giorni su appuntamento. Per informazioni: tel. 0761443239, magazzinidellalupa@libero.it , info@ilteatrodelsole.it


Segnala-Vincenza Fava

martedì 26 ottobre 2010

MATERICAMENTE


Aldo Palma
Bosi Artes - Roma, 2 – 30 Novembre 2010


La Galleria Bosi Artes riapre la stagione espositiva con una personale dell’artista romano Aldo Palma.
Dal 2 al 30 novembre 2010, pressso la sede di Via Pinciana 41, saranno esposte opere scelte ed inedite dell’artista, in una mostra dal titolo “MatericaMente”, con testo critico di Ilaria Caravaglio.

Aldo Palma, classe 1951, vive e lavora a Roma, ma la sua è una ricerca che si nutre di viaggi ed esperienze lavorative in Italia e all’estero.
Nato in una famiglia di industriali nel settore chimico-farmaceutico, si è però accorto ben presto di non voler proseguire con l’attività industriale per accogliere un istinto ed un percorso che, in realtà, poco aveva a che fare con la scienza: l’arte.
Ai primi anni in cui, giovanissimo, si avvicina all’esperienza artistica, segue anche un periodo di attività professionale con la famiglia ma, nonostante il tempo e l’impegno dedicati al lavoro, la necessità di “fare arte” non si spegne, continua ad emergere fino a quando Palma non si arrende ad essa, che diventa l’attività principale della sua vita.
Come in una sorta di legame innato, però, la chimica ha continuato ad avere un ruolo di rilievo nella sua crescita artistica, poiché è proprio grazie alle sue conoscenze scientifiche ed allo studio dei materiali e delle reazioni ad essi legate che Aldo Palma ha sviluppato una tecnica propria.

Tutto inizia dalle matrici, tele monocrome dalle quali emerge la materia, libera di espandersi, strabordare in qualunque direzione, senza limiti imposti da Palma, poiché è lui ad adattarsi, a piegarsi al suo volere, quasi a non poterne fare a meno, come in una simbiosi.
E proprio l’importanza della materia fa si che anche quelle opere che riprendono soggetti legati all’iconografia classica piuttosto che alla mitologia - dalla Pietà all’Apollo di Veio, da San Giorgio e il drago all’Ultima cena - assumano un aspetto tutto nuovo ed originale.
L’origine di questa scelta esecutiva è legata alla sfera sensoriale e percettiva, quasi una necessità che lo stesso Palma non sa esprimere in parole, ma esclusivamente servendosi del linguaggio artistico; e la stessa necessità di contatto fisico con la materia che lo lega alle sue opere, lo porta addirittura a desiderare che anche l’osservatore si accosti ai suoi lavori con una “lettura tattile” e non solo visiva.


“MatericaMente” dunque, titolo della mostra di Aldo Palma, non vuole essere solo l’invito ad osservare le sue opere, ma l’invito ad accostarsi ad una lettura che arriva ben oltre l’impatto visivo, più in profondità, sin nella mente dell’artista, luogo in cui la materia prende forma nell’idea, prima di concretizzarsi e diventare arte.






BOSI ARTES
Via Pinciana 41
00198 – Roma
+39 06 32110131
info@bosiartes.com

ORARIO
Dal lunedi al sabato
Ore 10.00 – 13.30 / 15.30 – 19.30
Chiuso il lunedi mattina

Segnala - Ilaria Caravaglio

giovedì 21 ottobre 2010

Atelier degli Artisti


è un spazio alternativo, artistico multiculturale che è stato finalmente creato nel cuore di Roma a Trastevere, con lo scopo di avere un punto d'incontro e sperimentazione per tutti gli artisti, senza limiti di età, etnia o formazione artistica.

Offriamo la possibilità a tutti coloro che desiderano realizzare mostre collettive e personali.

Inoltre abbiamo a disposizione una vasta scelta (di quadri di arredamento) tutte le misure, unici ed originali, dipinti con diverse tecniche, per arredare spazi interni, a prezzi veramente interessanti, a partire da 30 euro. Consegna a domicilio.

Visita il nostro sito http://www.atelierdegliartisti.it/

Un'opera d'arte è soprattutto un'avventura della mente
(Eugene Ionesco)


Atelier degl Artisti
Indirizzo: Via dell'Arco di San Calisto, 40
00153 Trastevere Roma (Rm)

Orario di apertura:
Tutti giorni, dalle 10.30 alle 21.30,
orario continuato,
anche nei week-end.
Parcheggio riservato ai clienti.


Atelier degli Artisti

AGENDA MOSTRE/EVENTI 2010/2011.

( Il programma è stato suggerito da Tiziana Di Bartolomeo dell''Associazione Culturale Espressioni D'Arte )


2010

OTTOBRE

DAL 14 AL 24 MOSTRA COLETTIVA PITTURA/SCULTURA " Espressioni diseguali"

DAL 27 AL 04 novembre MOSTRA DI CERAMICA (Da Kamares alla Materia) (ISCRIZIONI APERTE)

NOVEMBRE

DAL 6 AL 14 MOSTRA COLLETTIVA DI FOTOGRAFIA "Essence" (ISCRIZIONI APERTE)
DAL 18 AL 28 MOSTRA COLLETTIVA DI PITTURA PICCOLO FORMATO (ISCRIZIONI APERTE)
DAL 30 NOVEMBRE AL 12 DICEMBRE MOSTRA PERSONALE DELL'ARTISTA ROBERTO TIBALDI


DICEMBRE

DAL 14 AL 21 (SPAZIO LIBERO)

DAL 23 AL 30 (SPAZIO LIBERO)

GENNAIO 2011

DAL 8 AL 18 MOSTRA COLLETTIVA DI PITTURA/ SCULTURA (ISCRIZIONI APERTE)

DAL 22 AL 30 MOSTRA COLLETTIVA DI FOTOGRAFIA

FEBBRAIO

DAL 1 AL 08 MOSTRA DI GIOIELLI
DAL 10 AL 17 ( SPAZIO LIBERO)
DAL 19 AL 27 (SPAZIO LIBERO)

MARZO

DAL 01 AL 08 (SPAZIO LIBERO)
DAL 10 AL 17 (SPAZIO LIBERO)
19 AL 28 MOSTRA PERSONALE DELL'ARTISTA BEBETO COSTA "Eclettismo Metropolitano"

APRILE

DAL 1 AL 10 MOSTRA COLLETTIVA Della Associazione Culturale Espressioni d'Arte e Associazione Culturale A.C.C.A:

DAL 13 AL 20 (SPAZIO LIBERO)
DAL 23 AL 30 (SPAZIO LIBERO)

MAGGIO

DAL 03 AL 10 (SPAZIO LIBERO)
DAL 12 AL 19 (SPAZIO LIBERO)
DAL 21 AL 29 MOSTRA PERSONALE DELL'ARTISTA K. COSTA S.L

GIUGNO (SPAZIO LIBERO)




PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Atelier Degli Artisti
Via San Calisto, 40 Roma Trastevere 00153

TEL 06.96.844.351 ADA

E-MAIL info@atelierdegliartisti.it

Segnala- Kelli Costa

CALCINAIA


Si inaugura sabato 23 ottobre alle ore 17.30, presso la Torre degli Upezzinghi di Calcinaia (pi), “Immagine e Percezione”, personale di pittura dell’artista David Fedi (in arte Zeb). L’evento è stato ideato ed organizzato da Filippo Lotti e Paolo Grigò per la rassegna “Vico Vitri Arte”, giunta alla IX edizione, e vede il patrocinio del comune di Calcinaia e specificatamente dell’assessorato alla cultura e la realizzazione è stata possibile grazie al prezioso contributo dell’Associazione Culturale “La Ruga” unitamente a “FuoriLuogo, servizi per l’Arte”.
Zeb (nato a Livorno nel 1966) è un talentuoso interprete che individua nel mezzo pittorico la giusta via per esprimere l’alchemico mondo dell’essere e soprattutto se stesso.
Con questa ennesima personale tenuta quest’anno (dopo “Percorsi inimmaginabili” al WineLabor di Castagneto Carducci e “Percezioni” alla Libreria Roma di Pontedera), si tiene vivo il ricordo di Zeb, inspiegabilmente e misteriosamente eclissatosi nel maggio 2008, grazie all'interessamento di Filippo Lotti, operatore culturale e collezionista del pittore livornese. Lotti continua a proporre le opere dell'amico artista in maniera continuativa scegliendo per queste riproposizioni location sempre nuove nella speranza di veder apparire, in occasione delle inaugurazioni che si susseguono, Zeb in persona. Per ora i tentativi sono stati infruttuosi ma Filippo non ha perso le speranze di ritrovarlo e di restituire al mondo dell'arte quella che ormai non è più una promessa ma un artista consolidato ed apprezzato. In questa mostra viene riproposta la tematica che ha reso famoso Zeb (anche se si tratta di una fama acquisita "a posteriori") ovvero la rivisitazione delle avventure di un altro misterioso personaggio del fumetto, Diabolik, che ebbe un clamoroso successo nella seconda metà degli anni Sessanta e che affascinò talmente Zeb da rimanerne folgorato e soggiogato. Da allora sono stati innumerevoli i quadri dedicati all'uomo mascherato e alla sua inseparabile compagna Eva Kant.
L’esposizione, articolata in forma antologica, offrirà un ampio spaccato dei lavori che attestano il percorso artistico del pittore livornese in un confluire, addensare, raccogliere l’insieme armonico dell’interessante suo lavoro pittorico.
Saranno esposti circa 30 quadri che testimoniano l’excursus della principale attività produttiva dell’artista tra gli anni 1997 e il 2002, ma non mancheranno richiami di opere più recenti come gli ultimi due dipinti fatti da Zeb prima di scomparire nel nulla. Non mancheranno però, oltre alle citate “iconografie del fumetto”, le opere meno conosciute di Zeb, dagli omaggi alle icone del grande livornese, Amedeo Modiglioni, e i “d’apres” a lui dedicati, fino alle sue opere astratte e alle sue elaborazioni di forme e figure.
“Qualche tempo fa – scrive il critico d’arte Lodovico Gierut -, in un’emittente televisiva, si è parlato e sono state fatte vedere immagini di Diabolik, personaggio dei fumetti ideato dalle sorelle Giussani (Angela e Luciana) – la nascita di tale ‘nero’ italiano è del 1962 – e ci sono venute in mente subito due figure: una è quella dello scrittore, giornalista e poeta Pier Carpi morto nel 2000, a giugno, che diresse la collana Il romanzo di Diabolik, e l’altro è proprio il pittore David Fedi (Zeb) i cui lavori si sono accostati in più occasioni a quell’antieroe che era Diabolik.
Se comunemente si dice che l’artista “dipinge se stesso”, è proprio quel personaggio a essere una sorta di specchio della sua personalità libera, qualche volta dissacrante, per taluni fuggente ma che ha una connotazione precisa allorché ammiriamo un insieme di opere in cui la perizia tecnica si sposa a riusciti tentativi di unire il reale col fantasioso e col mistero.
Fedi, nella sua spazialità espressiva, già incisa col graffito, penetrante in alcuni diretti e indiretti omaggi alla genialità modiglianesca, scansionata nel tratto-colore in cui la figurazione si sposa a geometrie zigzaganti, ci svela la rigorosità professionale in cui la diversità è solo apparente”.
“Dissacrante e originale – scrive Lotti - sulle celeberrime scritte fatte per anni sui muri della sua Livorno, profondo e originale nei dipinti. Niente al caso, tutto seguito minuziosamente, passo dopo passo, dall’idea alla sua realizzazione. Nell’idea la sua arte, il resto, per lui, semplice realizzazione, artigiana, manuale – chiamatela come volete – di un pensiero, di un messaggio.
Possessore di ottime - sublimi direi - capacità tecniche, ma anche e soprattutto creativo. Lui è toccato dalla mano divina del pensare e del sentire. Il sentire, quel pathos legato a tanathos che esporta e rappresenta in molte sue opere anche in quelle – apparentemente – più semplici nel linguaggio”.
L’esposizione resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 31 ottobre 2010. Orario di apertura: feriali e festivi 17.30 - 19.30. Per info: 333 3892402.

Uff. St.
Filippo Lotti

“Dissolvenze e Rivelazioni”




di
Riccardo Luchini

23 Ottobre 2010 – 14 Novembre 2010



Seconda personale di Riccardo Luchini presso gli spazi di Galleria Magenta. Una delle sale della sede di Via Roma 45 a Magenta –la Sala Wright- è stata dedicata all’artista toscano, noto per la sua caratteristica indagine pittorica sulle città, le periferie, gli anfratti urbanistici. Le tele in esposizione rappresentano una selezione della produzione più recente di Luchini, il quale dimostra come la sua ricerca artistica proceda verso una sempre più decisiva e progressiva smaterializzazione del soggetto stesso a lui tanto caro: la Città. Come in una sorta di dissolvenza, le strade, le stazioni, i grattacieli, i cavalcavia e i ponti che popolano i suoi quadri sembrano diventare i fantasmi di loro stessi. La pregnante consistenza e solidità dei “mostri” del progresso e dell’industrializzazione che siamo abituati a vedere ogni giorno nelle metropoli, sembrano diventare degli spauracchi, edifici e costruzioni dilavate come se fossero composti di una leggera cartapesta. Del cemento armato forse si conserva solo il grigio, ora chiaro ora scuro, che Luchini utilizza di frequente nelle sue opere. Luoghi isolati e desolati che sembrano ergersi come simboli di particolari condizioni esistenziali: l’incertezza dei contorni e lo sfumarsi delle figure ricordano stati d’animo velati, introspettivi, fumosi ma allo steso tempo presenti, impetuosi nelle pennellate vigorose e nella materia stessa della pittura.
Città come luogo in cui riconosciamo la nostra casa ma anche in cui ci si può smarrire, perdendo quell’orientamento sicuro e rincuorante che non sempre accompagna l’uomo nel corso della sua vita. Ma è proprio in questo luogo/stato d’animo che l’Uomo vive e si reinterpreta, si reinventa e si rafforza. In un continuo lavoro e un’attenta analisi su se stesso e su ciò che lo circonda. Un eterno “cantiere” da scoprire.

Orari di apertura:
tutti i giorni compresa la domenica escluso il lunedì
9:30 – 12:30 / 15:30 – 19:30;
Per ulteriori informazioni:
Galleria Magenta S.r.l
Via Roma 45, 20013 Magenta (MI)
Tel.: (+39) 02 9791451 r.a. / E-mail: relazioniesterne@galleriamagenta.it

Segnala- Serena Vanzaghi

lunedì 18 ottobre 2010

Quando l’ascolto dell’universo diventa autenticità


Da pochissimi giorni in libreria il volume “Pensieri fuori campo” (Lupo Editore) della scrittrice santermana Annarita Lorusso

Un nuovo appuntamento in libreria per gli amanti della buona lettura. Da pochissimi giorni, infatti, è stato pubblicato, per i tipi di Lupo Editore, il volume “Pensieri fuori campo”, della scrittrice santermana Annarita Lorusso. Come fanno intuire il titolo del libro ed il book trailer visibile nel web, si tratta di una serie di pensieri – cinquantacinque per la precisione – che aprono la mente ad un sentimento universale del tutto, per una nuova forma di estetica, che torna paradossalmente alle origini del suo significato, ovvero ad una sorta di teoria dei sensi e del percepire l’universo attraverso questi ultimi. I “Pensieri fuori campo” della Lorusso, infatti, fluidificano le nostre percezioni sensibili ed ideative e fanno diventare dinamico il pensiero, una sorta di “energia senziente – come si legge nella prefazione del testo – alle prese con le inquietudini e le vicissitudini interiori. Alla stessa maniera l’io – scrivente o leggente – diviene fluttuante, nuotante, predisponendosi all’ascolto”.
A chiarire ancor meglio il senso di questa avventura letteraria ed editoriale, corredata da uno splendido cd in allegato con le musiche del maestro Vito Spinosa, è proprio la scrittrice: “Siamo poco educati alla complessità – afferma Annarita Lorusso – perciò si tende a separare tutto in tutti i campi, avendo l'illusione che tutto sia così in ordine, ma in realtà il significato e il significante non coincidono. Probabilmente lo stile di questi pensieri nasce dalla curiosità, dalla necessità di dar vita alla parola. Sono sempre stata incuriosita dall'etimologia, dalle origini delle parole, ma ciò ha soddisfatto solo la mia curiosità di conoscere e non quella di sapere (non a caso in latino tale verbo ha significato sia di conoscere che di assaporare): quindi di capire e non soltanto comprendere. Se penso alla parola volontà, il suono mi rimanda a qualcosa che si muove, che vola, appunto; ma comunemente questo termine si utilizza per raggiungere un obiettivo trascurando altri significati. Questo dimostra che solitamente prestiamo più attenzione ai contenuti che ai processi. Voler "vedere" (sentire) il respiro della parola è come sentire il respiro dell'universo. Per far ciò bisogna anche considerare che, oltre ad un tempo lineare, ciclico o a spirale, esiste il tempo inteso come una "linea retta formata da una serie di punti": così, il nostro pensare è un inter-pensare. Spero che questi pensieri conducano sempre più verso la batesoniana “ecologia della mente", permettendoci di sentire il reale e non solo la realtà; di sentire l'autenticità dell'universo per una comunicazione universale, perchè laddove c’è l'universale non c'è omologazione”.

Domenico Fumarola

domenica 17 ottobre 2010

La gaia età




Francesco Insinga

Roberto D'Alessandro - Marco Incardona
Francesco Insinga - Lidia Tropea - Fabrizio Spucches

La gaia età


testo e cura
Renato Bianchini




L’inaugurazione si terrà domenica 24 ottobre 2010 alle 18:00
La mostra termina il 21 novembre
La Galleria Marconi è aperta tutti giorni dalle 16.00 alle 20.00, esclusa la domenica


Alla Galleria Marconi di Cupra Marittima proseguono gli appuntamenti della stagione 2010/2011. Domenica 24 ottobre alle 19.00 infatti si inaugura la collettiva La Gaia Età. La mostra che si avvale della cura e del testo critico di Renato Bianchini presenta l'esperienza di quattro giovani artisti catanesi raccolti intorno a Francesco Insinga, già noto presso lo spazio marchigiano. Gli artisti, che costituiscono il cast dell'esposizione, sono Roberto D'Alessandro, Marco Incardona, Francesco Insinga, Lidia Tropea, e Fabrizio Spucches.
L'artista Marco Incardona si avvale della collaborazione del performer Salvatore Di Gregorio.
La Gaia Età è organizzata in collaborazione con la Galleria White Project di Pescara ed è il secondo appuntamento della rassegna Troppo (la Galleria Marconi esagera),

Programma dell'evento domenica 24 ottobre

Ore 17:00 inizio proiezione video presso Cinema Margherita
Ore 18:00 inizio performance presso Piazza della Libertà
Ore 19:00 inaugurazione mostra alla Galleria Marconi

“Il contesto paesaggistico etneo diventa lo sfondo di una realtà giovanile che fa da baricentro ad una iconografia dalla qualità compositiva classica e di gusto pittorico, pur se i linguaggi utilizzati dagli artisti sono derivanti da altre discipline.
Così fotografie, video e performances offrono una molteplicità di immagini che diventano rappresentazione di un meraviglioso scenario, di derivazione arcadica, che si porge gradevolmente allo sguardo degli spettatori.
In mostra le emozioni sono il modello principe dell'eloquente esaltazione della giovinezza, anche quando con la forza della modernizzazione tratta argomenti dell'attualità contemporanea raccontati attraverso le immagini della video arte con realismo e ironia per fare, in questo caso, da preludio al susseguirsi di fatti improvvisi”. (Renato Bianchini)

Una nuova rassegna per il sedicesimo anno di attività, in una Galleria Marconi rinnovata nella forma ma fortemente radicata nella sostanza del proprio percorso di ricerca, già questo sembrerebbe Troppo. Ma non ci può bastare. La speranza è lavorare ancora con la coerenza, la testardaggine e la voglia di crescere, restando sempre al passo con i tempi, cogliendo idee e mutamenti della nostra epoca, e anche questo sembrerebbe Troppo. Non c’è arroganza, né immodestia, ma la rassegna 2010 2011 si intitola proprio Troppo (la Galleria Marconi esagera), perché in un mondo dove la crisi è presente e tocca purtroppo la vita di milioni di persone, dove tutti noi siamo sottoposti a tagli e a restrizioni dei diritti fondamentali, abbiamo avvertito il desiderio di debordare, non solo fisicamente.


The appointments of the 2010/2011 season are going on at Marconi Gallery. In fact the group exposition The Happy Age will open on Sunday 24th Octoer at 7.00 p.m.The exposition, with the critic by Renato Bianchini, presents the experience of four young artists from Catania, who gather around Francesco Insinga, already known in the Marche space. The artists forming the exposition group are Roberto D'Alessandro, Marco Incordona, Francesco Insinga, Lidia Tropea and Fabrizio Spucches.
The artist Marco Incordona has the cooperation of the performer Salvatore Di Gregorio.
The Happy Age is the second appointment of the series Too Much ( Marconi gallery exagerates).

“ The context of Etna landscape becomes the background of a young reality that is the barycentre of compositions of a classical and pictorial iconography, even if the language used by the artists come from other art branches.
So photos, videos and performances offer a multiplicity of images which become the representation of a wonderful scenery, of archaic derivation, that is nicely proposed to the visitors' eyes.
The emotions, shown in the exposition, are the most important model of the youth eloquent exaltation: Even when, with the strenght of modernization, they deal with contemporary topicality subjects told trough the video art images with realism and irony to be, in this case, prelude to the following of sudden events”.
(Renato Bianchini)

A new series for the sixteenth year of activity, in the renewed spaces of Marconi Gallery, but strongly roteed in its research course. All this would seem already Too much. But it cannot be sufficient. Our hope is to work still coherently, with our being willful and wanting to grow, always behind the times, capturing ideas and changes of our time. All this would seem Too much as well. There is neither arrogance nor immodesty but the 2010-2011 series is just entitled Too Much ( Marconi Gallery exagerates), because in a world where there is the crisis that is involving million of people, where everyone of us is subjected to cuts and restrictions of the fundamental rights, we feel the desire to overflow, and not only physically.




scheda tecnica/technical card



curatore/curator by Renato Bianchini

testo critico/art critic by Renato Bianchini



ufficio stampa/ press agent Dario Ciferri

traduzione di/translation by Patrizia Isidori



relazioni esterne e promozione delle attività/ external relationship and promotion of activities Stefania Palanca

fotografia/photography Marco Biancucci©

riprese video/video shooting Stefano Abbadini

allestimenti/preparation Marco Croci

progetto grafico/graphic project maicol e mirco

webmaster





Galleria Marconi di Franco Marconi



C.so Vittorio Emanuele, 70

63012 Cupra Marittima (AP)

tel 0735778703

e-mail galleriamarconi@vodafone.it

web http://www.siscom.it/marcon i



venerdì 15 ottobre 2010

Di ombra in ombra


MAFFEI ARTE CONTEMPORANEA
http://www.maffeiarte.eu/







Domenica 24 ottobre 2010, alle ore 17,30, presso Maffei Arte Contemporanea, via Del Signore 3 a Viareggio, si inaugura la mostra Di ombra in ombra a cura di Loredana Rea.
L’esposizione rimarrà aperta fino al 07 novembre. Orario 17,00 - 19,00. Chiuso lunedì.

Il tema che fa da collante al percorso espositivo è l’ombra, intesa non solo come strumento essenziale della rappresentazione/comprensione del reale, ma anche come primitivo stimolo alla creazione artistica. L’ombra infatti esiste da quando esiste l’arte, anzi secondo gli autori classici la pittura, e poi la scultura, ebbero origine quando si tracciò il contorno di un’ombra proiettata da un corpo umano.
Nel tempo il concetto di ombra ha accompagnato l’evoluzione dei linguaggi dell’arte, assumendo inevitabilmente significati e sfumature diverse, caricandosi talvolta di profonde valenze simboliche, a sottolineare la complessa lateralità delle riflessioni ad essa legate. Mentre l’obiettivo è innescare una serie di rimandi, percettivi e concettuali, che concretizzandosi nell’opera, possano avviare una dialettica tra realtà e illusione, tra presenza e assenza, ponendosi su una linea d’ombra.
Trentuno sono gli artisti invitati: Minou Amirsoleimani, Franca Bernardi, Françoise Calcagno, Primarosa Cesarini Sforza, Gabriella Di Trani, Yvonne Ekman, Anna Maria Fardelli, Marco Ferri, Giancarla Frare, Salvatore Giunta, Paolo Gobbi, Vincenzo Ludovici, Marco Maffei, Giuliano Mammoli, Teresa Mancini, Venanzio Manciocchi, Rita Mele, Riccardo Monachesi, Elena Nonnis, Guido Pecci, Antonio Picardi, Teresa Pollidori, Renata Rampazzi, Fernando Rea, Rosella Restante, Maria Luisa Ricciuti, Alba Savoi, Elena Sevi, Silvia Stucky, Ilia Tufano, Oriano Zampieri.
Ognuno ha creato un’opera nelle dimensioni stabilite di 50x30 utilizzando la tecnica e i materiali più congeniali alla propria operatività. Si spazia quindi dalla pittura all’utilizzo di materiali eterogenei per esemplificare la molteplicità delle proposte linguistiche spesso molto distanti per formazione e risultati ed esaltare le differenze, le singolarità, le inevitabili diversità di orientamenti, che rappresentano il tessuto vitale della sperimentazione contemporanea.

martedì 12 ottobre 2010

Urban Contest – Roma


ROMA CAPITALE DELLA “STREET ART” E DEL “GRAFFITI WRITING”
L’EVENTO “URBAN CONTEST”
CIRCO MASSIMO – DAL 22 AL 24 OTTOBRE 2010

Far conoscere la street art e sensibilizzare la comunità dei writers di Roma alla legalità. Sono questi gli obiettivi di “Urban Contest - Roma”, l’originale evento che si svolgerà nella cornice del Circo Massimo dal 22 al 24 ottobre, dedicato agli artisti che utilizzano i muri delle città come tele per le proprie opere. L’idea è della società romana 21 Grammi, che – in collaborazione con il responsabile del Progetto Decoro Urbano del Comune di Roma, consigliere Francesco Maria Orsi – ha voluto proporre un’originale occasione di incontro e di confronto tra le Istituzioni, il pubblico e gli artisti. “E’ un mondo poco conosciuto e spesso discriminato, ma sta suscitando molto interesse in ambito artistico”, spiega Rocco Schiavone, responsabile dell’organizzazione dell’evento. “Esiste infatti chi sporca la città con scritte di ogni genere, ma dobbiamo tener presente che non tutte sono riconducibili al mondo dei graffiti. I comportamenti vandalici sono da collocare su un piano diverso rispetto alla creazione delle opere d’arte urbana: per fare questo è necessaria una profonda conoscenza del fenomeno”.

Il programma dell’evento “Urban Contest – Roma” prevede delle performance artistiche e alcune tavole rotonde. Al centro del Circo Massimo sarà allestita una struttura con pareti dipingibili. Tredici tra i migliori street artist italiani – 108, Agostino Iacurci, Dem, JBrock, Joys, Luca Barcellona, Lucamaleonte, Matteo Milaneschi, Sparki, Stand, Thoms, Useless_idea, Verbo - coordinati dell’Associazione Culturale Walls, realizzeranno dal vivo le loro opere (venerdì 22 ottobre dalle 17 alle 23 e sabato 23 ottobre tutto il giorno). Queste saranno poi messe all’asta durante la Serata di Gala che si terrà sabato 23 ottobre, curata dalla società 21 Grammi. Parte del ricavato sarà donata in beneficenza all’ABIO Roma onlus (Associazione per il Bambino In Ospedale). Nell’area dell’evento sarà presente una sezione dedicata al 150° Anniversario dell’Unità di Italia, con la performance di Andrea “Haero” Fabellini e Angelo142, e uno spazio destinato ai bambini a cura della Abio Roma Onlus, dove potranno imparare a disegnare i loro piccoli murales nel rispetto della città e della legalità.
L’“Urban Contest – Roma” prevede inoltre alcune tavole rotonde, che vedranno il confronto tra i writers e le Istituzioni locali e nazionali, oltre all’intervento di critici, mercanti d’arte e della casa editrice Drago.

E’ prevista poi la firma di un Patto tra il Comune di Roma e l’Associazione Culturale Walls, allo scopo di individuare percorsi e soluzioni efficaci per prevenire comportamenti vandalici e illegali. In particolare, sarà proposta l’individuazione a Roma di una serie di “muri legali”, dove chiunque potrà esprimersi liberamente nel rispetto della legge e del decoro urbano, oltre al lancio di una “School of Writing”, che insegni metodi e tecniche dell’urban art e promuova l’educazione alla legalità.


Urban Contest – Roma
http://www.urbancontest.it/
info@urbancontest.it

Ufficio Stampa
Martina Suozzo
martina.suozzo@gmail.com
349.0758612

lunedì 11 ottobre 2010

La fiera delle gallerie italiane di arte moderna e contemporanea. Succede a Verona, fino al 18 ottobre




DOPODOMANI, GIOVEDÌ 14, APRE ARTVERONA
Un'accurata selezione delle più qualificate gallerie italiane. Più di mille artisti internazionali. Due vasti e luminosi padiglioni, 30.000 mq di esposizione. 25 stand dedicati all'editoria e ai servizi per l'arte. Mostre ed eventi in fiera e fuori fiera. E il contesto di una delle più belle città d'Italia, Verona.
Le giornate di ArtVerona coinvolgono non solo i collezionisti e gli addetti ai lavori, ma tutti coloro che vivono con partecipazione le epifanie dell'arte.

ArtVerona è l'espressione fieristica e culturale di quello che è un patrimonio italiano di riconosciuto valore internazionale: la realtà delle gallerie che operano nel moderno e contemporaneo. Un patrimonio di grande qualità, al tempo stesso artistico, culturale, professionale ed economico. Il quale è fonte non solo di scambi di mercato ma anche di vivaci contributi alla percezione della contemporaneità e delle sue tendenze evolutive.

Un intenso e originale programma di mostre ed eventi in fiera e fuori fiera arricchisce il pur consistente nucleo espositivo e contribuisce a fare di ArtVerona una manifestazione a densa concentrazione di stimoli e di proposte artistico culturali.

Premi Aletti per l'arte e per la fotografia
Icona10 premio acquisto di opera che rappresenta i valori d'arte espressi dalla fiera
On Stage Argonauti artisti emergenti under 30 non rappresentati da alcuna galleria
Independents associazioni, fondazioni, collettivi e spazi no profit attivi nel contemporaneo
PhotoArtVerona artisti cinesi e italiani a confronto, in gemellaggio con la Biennale di Alessandria
VideoArtVerona Flowers of Chaos e VideoArt Yearbook in Fiera e in Biblioteca Civica
TheatreArtVerona rassegna in collaborazione con il Teatro Stabile di Verona
Maria Morganti. L'Unità di misura è il colore mostra site specific nel museo di Castelvecchio
Gary Hill Tra parola e immagine installazione video nel cortile della Soprintendenza
D'Est E-motion to cohabit mostra di artisti sloveni e croati emergenti a Palazzo Forti
FaceToFace incontri con personalità di fama nello Spazio Aletti

http://www.artverona.it/

segnala - Exibart

Rita, nebbia e passione» al Duse di Bari


Programmazione: Dal 12, sino a domenica 24 ottobre, lunedì escluso
Orario: 21.00
Teatro Duse
Località: Bari (mappa)

Al teatro Duse, via Cotugno 21, da martedì 12 sino a domenica 24 ottobre tutti i giorni, alle 21, lunedì escluso, «Rita, nebbia e passione» di G. Lobuono, regia e drammaturgia di Giuseppe Aversa, con Liliana Chiari

Amore è dare, dare e dare senza mai chiedere nulla in cambio, senza mai aspettarsi nulla in cambio.Ma quando poi in cambio, anziché il nulla, si ricevono soprusi, cattiverie ed angherie, è ancora amore? O trattasi di autolesionismo e di masochismo?Io non lo so, forse nessuno lo sa. Quando si trattano i sentimenti dell’essere umano chi può definire l’essenza? Certamente un altro uomo, no!

Segnala -Annalisa Boni

CIVICO66




CIVICO 66

speciale presentazione per la stampa e per gli esperti in ambito artistico, di questo nuovo spazio a Trento, che al momento raccoglie la produzione di 12 giovani artisti.


Marco Parisi – fotografia

Fabrizio Contino Gravantes – fotografia

Omar Pizzini - dipinti e installazioni

Lisa Pagnacco - dipinti e arte del murales

Filippo Bambi - pixel art


Susanna Barbacovi - fotografia e dipinti

Viky Keller – poesia

Roberta Oss – scritti

Marcello Trotter – dipinti

Flavio Palermo – dipinti

Francesco Carlucci – fumetti

Rocco Zanoni - installazioni








Sabato 16 ottobre

Ore: 11.30 – 13.00

Via San Martino 66 – Trento



per la presentazione del Civico 66 con degustazione vini e musica







PR&PRESS CIVICO66
Contatto: Cristina Pucher
Tel. + 39 339 8756454

civico66.sanmartino@gmail.com

"Display Zone"


C.A.R.M.A.
Centro d'Arti e Ricerche Multimediali Applicate


e
presentano

"Display Zone"

Martedì 12 e 19 Ottobre 2010
dalle ore 19:30


il festival permanente dedicato alle arti multimediali e alla musica di ricerca
in tutte le loro forme

Da Martedì 5 Ottobre il gruppo curatoriale del C.A.R.M.A., Le Momo Electronique, proporrà una selezione di videoinstallazioni sugli schermi del progetto Ricicli Catodici, che caratterizzeranno l'ambiente delle serate e di opere d'arte video selezionate dall'Archivio del Centro oltre che tra le risposte al Bando permanente, inoltre, insieme al Daimon studio, saranno proposte selezioni musicali (elettronica, ambient, rock sperimentale, sound art). Verranno allestite inoltre mostre collettive e personali di artisti e serate a tema.

Per il secondo Martedì del mese (12/10/2010) verrà proposta una raccolta video di alcuni tra i più interessanti giovani artisti italiani ed europei; tra loro c'è chi ha già partecipato ai più prestigiosi festival e mostre internazionali (come Riccardo Arena e Rebecca Agnes), altri come il giovanissimo Guglielmo Emmolo, scoperta assoluta del C.A.R.M.A. (sempre rivolto al monitoraggio di nuovi e nuovissimi talenti), pur essendo ancora a inizio carriera sono capaci di mostrare interessanti capacità di ricerca. Le affascinanti animazioni 3D di Arena, le più minimali 2D di Rebecca Agnes, la altissima qualità video delle produzioni di Leneweit-Rodriguez e le sperimentazioni visive di Emmolo per offrire un mix variegato tale da soddisfare i gusti del pubblico esperto e non.
Anche sugli schermi di Ricicli Catodici si propongono due scoperte del C.A.R.M.A., Domenico Canino e Salvatore Insana, accompagnati dall'opera del più esperto Gian Luigi Braggio.
In seconda serata l'evento continuerà con la selezione musicale di Maurizio Olmo Giuca e il Dj set di Q-Bass (breakbeat + drumm'n'bass).

Per l'ultima delle prime tre serate di Ottobre di Display Zone (19/10/2010) il gruppo Le Momo Electronique presenterà al pubblico della locanda Atlantide le opere di alcuni tra i più importanti maestri internazionali della videoarte: il padre storico della disciplina Nam June Paik, il grande maestro francese Robert Cahen e uno tra i più importanti autori operanti negli Stati Uniti Tim White Sobieski.
Per la sezione Ricicli Catodici sarà proposta infine una piccola antologia di opere di Sarah Buckius (insegnante alla Michigan State University e all' University of Michigan)
Sarà proposta inoltre un'intervista a Marco Maria Gazzano docente al D.A.M.S. dell'Università degli Studi Roma 3 e uno dei magiori esperti italiani di arti intermediali.
A fine serata si chiuderà con Electrocontest, palco aperto di improvvisazione elettronica.

"Display Zone" è l'appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati di arti multimediali e musica di ricerca ma soprattutto un'occasione per tutti di trascorrere qualche ora in un'atmosfera originale ed avvolgente, a stretto contatto con le arti e gli artisti di oggi.

locanda Atlantide
via dei Lucani 22b, Roma

http://www.locandatlantide.it/
locanda@locandatlantide.it
06-44704540
Centro d’Arti e Ricerche Multimediali Applicate
http://carma.qblog.it/
ass.carma@gmail.com



http://www.youtube.com/watch?v=eO2ARJSn2so

Segnala - Veronica D'Auria

GIANNA STOMEO talento del Salento


La Stomeo evoca nei suoi dipinti i sentimenti della sua terra natia, il Salento, con stile intuitivo, personale e ricco di contenuti visivi, fortemente caricati da riferimenti mnemonici.




Il canto nella trama Anno: 2009 Tecnica: Olio su tela Misure: cm 90x150

Rughe in racconto Anno: 2009 Tecnica: Olio su tela Misure: 120 x 80

il sito dell'arte

UN FERMENTO PITTORICO ESPRESSO CON SPIRITO POETICO

Gianna Stomeo è impegnata in una continua ricerca pittorica che si delinea e si coniuga in una gamma di colori intensi e suggestivi sino a proporci composizioni bagnate di luce e di impulsi emozionali, evocati da una sentita contemplazione della natura. Infatti la sua produzione artistica si incentra prevalentemente sul tema del Paesaggio, un genere caro all’ arte e privilegiato dai pittori che vi hanno trovato stimoli, suggestioni e motivazioni per rappresentare la realtà naturale. Attraverso la pittura di scenografie paesaggistiche e la raffigurazione di delicate trame floreali, l’ artista martanese ci racconta di spazi e territori abitualmente frequentati, ma che appartengono alle sue esperienze, alla sua cultura, alle sue origini salentine. Vedute sentite interiormente e dentro le quali s’immerge il pensiero prima ancora che il gesto pittorico le riporti sulle dimensioni della tela. Il suo amore per la natura che osserva dal vero, il gorgheggio timbrico steso allo stato puro, l’attenzione che in particolare dà alla luce e ai mutamenti che essa provoca nei diaframmi atmosferici, rendendo la sua pittura di una sconcertante modernità densa di effetti cromatici e di risonanze emotive. Si tratta di vedute descritte da fluide pennellate che catturano con delicatezza gli aspetti più suggestivi senza alterarne l’ effetto visivo. Si osservino in merito quadri come “ IL VECCHIO RIFUGIO ”, “ MERIGGIO SALENTINO ”, “ IL SENTIERO DEGLI ULIVI “: scene campestri dai toni lineari, sentimentali e veristi insieme, CONSTABLE, il grande pittore del Romanticismo inglese, in una lettera del 1821 così scriveva: “ FINCHE’ DIPINGERO’ NON MI STANCHERO’ MAI DI RAFFIGURARE LUOGHI COME QUESTI CHE SONO MIEI. SONO QUESTI PAESAGGI A RENDERMI PITTORE TANTO CHE AVEVO SPESSO PENSATO DI DIPINGERLI PRIMA ANCORA DI PRENDERE IN MANO IL PENNELLO”. ECCO! È tutto qui lo spirito poetico di Gianna Stomeo! Proprio con questi sentimenti l’ artista realizza le sue vedute che, se anche appartengono al “ reale “, sono però frutto di un profondo processo intimistico tant’è che gli esiti conseguiti non si arrestano al gesto pittorico, ma nascono dall’ intima esplorazione, evocata da un forte stato contemplativo. Dinanzi a tele come “ NATURA SALENTINA ” e “ A SUA IMMAGINE ”, si ha la sensazione di affacciarsi nell’ ampio spazio della vallata e di procedere a volo d’ uccello lungo la campagna che si spalanca all’ osservatore tra le quinte degli alberi. E queste suggeriscono un primo piano interrotto, nella prima, da un semplice muro a secco; nella seconda, da dune rocciose, raccolte in colori lividi, quasi bituminosi. Tuttavia è salentina l’ atmosfera che avvolge questo studio dal vero, è salentina la luminosità che vibra nel gioco dei toni verdi, ocra e gialli con le sfumature apprezzate dai filtri dell’ atmosfera e della bava bianca delle nuvole. Ciò che emerge è l’ effettiva e immediata suggestione della proposta pittorica: è il pregio di una sottile, fragile, ma anche penetrante capacità di persuasione. E’ una pittura chiara, stimolante e coinvolgente che esprime un rapporto autentico con le più vere dimensioni affettive della realtà e dell’ esistenza. Per quanto riguarda, poi, l’ impaginazione floreale, bisogna dire subito che l’impianto impressionistico si sposa pienamente con le scelte tematiche, naturalisticamente orientate su tre luoghi mentali: le spighe, fiori di campo e cieli azzurri come cristallo di rocca. E’ ovvio che il colore ha qui un ruolo di primo piano, un colore che scandisce le tipologie floreali, che accende la veduta, che detta l’ andamento compositivo e che soprattutto convince sulla veridicità e la bellezza del fiore o della spiga, proposti con una confidenza da sentirli pronti per essere colti. Ammirando “I GIRASOLI “ o “ I FIORI CHE HA IL COLORE DEL CIELO” non si può restare sorpresi di fronte a tanta armonia che addita, davvero, e grandi emozioni. Affascinante è il concerto delle “SPIGHE” dorate che si piegano , quasi danzando, al vento fantastico di un crescendo musicale. Momenti diversi, alternati pittoricamente, ma tutti costruiti con diligenza e bagnati da una luce timbrica sempre più luminosa di libertà. Questa artista, quindi, è immediatezza comunicativa: la prima simboleggiata da una attenta visione dal vero, la seconda garantita dalla sapiente forza espressiva del colore. Il pittore Tedesco GASPAR FRIEDRICH diceva: “DEVO COMPIERE UN ATTO DI OSMOSI CON QUELLO CHE MI CIRCONDA, DIVENTARE UNA SOLA COSA CON LE MIE NUVOLE E LE MIE MONTAGNE PER POTER ESSERE QUELLO CHE SONO.” Ed è proprio con questo sentimento che Gianna Stomeo racconta a noi osservatori la sua vicenda artistica tanto affascinante quanto sentita nel proprio travaglio intimistico.

VINCENZO ABATI



Segnala - Massimo Nardi

sabato 9 ottobre 2010

NICOLA GIAMPIETRO ‘FEMMES’


La Chiesa in attesa olio su tela 30x100


13 – 20 ottobre 2010
Una mostra ricca di suggestioni, quella che Nicola Giampietro presenta alla Galleria RossoCinabro. L’incanto di ‘Femmes’ si percepisce da subito in un’atmosfera che riporta a tutto il suo lavoro, a una produzione che è maturata nel tempo.
Con una trentina di dipinti e altrettanti disegni a carboncino è come se il pittore volesse dichiarare guerra a tutte le forme di cattivo gusto. I personaggi della poetica di Nicola Giampietro sono tutti donne. Una predilezione che lo introduce nell’universo femminile in modo fantastico e sublimato. Ritratti che vanno oltre l’influenza dell’opera di Modigliani. Donne che vivono solitarie in un loro mondo fatto di poesia e sogno. Più che dipinte però sembrano disegnate: linee allungate, curve, ondivaghe, linee spezzate o sovrapposte che prendono la forma di un volto. Dalle prime sagome ben delineate, potenti nel disegno con una concezione divisionista del colore e una rappresentazione cubista della forma che ricordano le opere di Gino Severini, che caratterizzano opere come ‘Femme’, ‘Sara’ e ‘Metamorfosi’, Giampietro negli ultimi tempi tende alla sintesi, l'abbreviazione e la stilizzazione, fino alla deformazione espressiva che lascia emergere l’aspetto enigmatico come in ‘La Chiesa in attesa’ , ‘Soffio’ e ‘Superbia’. Una considerazione interessante questa, inerente la duplicità degli aspetti che i volti suggeriscono. E’ l’eterna contraddizione tra buono e cattivo, angelico e demoniaco. Queste apparenti contraddizioni fanno parte delle caratteristiche umane e proprio per questo le rendono più comprensibili a noi tutti, introducendoci in mondi fantastici ed onirici.
Nicola Giampietro, nato a Livorno nel 1945, una Laurea in Ingegneria, si interessa all’arte dal 1975. Da quell’anno e fino ad oggi la sua produzione artistica si compone oltre che di opere realizzate ad olio anche di numerosi disegni a carboncino. Vive e lavora a Roma.

Galleria RossoCinabro
Via Raffaele Cadorna, 28
00187 Roma
tel. 06 60658125

da lunedì a sabato 12-19:30
ingresso libero

opening mercoledì 13 ottobre ore 17:00
incontro con l’artista 16 ottobre ore 17:00

http://www.rossocinabro.com/
rossocinabro@gmail.com

A cura di Cristina Madini
Ufficio stampa: Tomaso Costa

venerdì 8 ottobre 2010

Al confine tra arte e design. Una collettiva all'ex Area Ansaldo di Milano



L'OGGETTO RITROVATO

inaugurazione martedì 12 ottobre 2010 ore 18.30 a cura di Cristina Gilda Artese e di Annalisa Rosso con la collaborazione di Valia Barriello ex area Ansaldo Milano


Tema portante e unificatore delle opere d'arte e degli oggetti di design esposti nella mostra "L'Oggetto ritrovato" è la materia, non solo quella che compone le opere, quanto piuttosto quella che le genera, il magma creativo che, plasmato dagli artisti, acquista nuova vita e nuovi significati poetici ed estetici.
La materia trasformabile, viva, base creativa imprescindibile viene rielaborata dagli artisti nelle opere in mostra ai fini della narrazione di una storia: si realizza così quella condizione unica per cui l'opera d'arte non è solo il frutto della volontà, delle possibili ragioni, delle peculiarità dell'artista e delle condizioni della materia, ma esprime un incontro sensoriale tra i creativi e le cose. Gli artisti, nelle opere in mostra, non chiedono agli oggetti a cosa servano ma ritrovano e rielaborano significati differenti.
Tra le proposte in mostra il progetto dell'Officina Tom, una straordinaria esperienza che mette in relazione arte e disagio psichico di un gruppo di creativi guidati dall'artista Pietro Mancini, all'interno dei laboratori creativi organizzati dalla Cooperativa Primosole.
L'Officina Tom espone gli "INNESTI", lavori realizzati con materiali di scarto, lastre da stampa tipografica e rami di potatura: materiali destinati all'abbandono, raccolti e innestati tra loro, danno vita a una nuova forma di esistenza. "INNESTI" è un progetto creativo che tende ad unire non solo i materiali ma soprattutto le espressioni creative, l'arte si miscela con il design e i complementi di arredamento come le applique da muro, i tavoli, le lampade da terra e le sedie che entrano nelle abitazioni e riversano nella nostra domesticità la loro "trasformazione", la loro poesia.
Gli altri artisti in mostra, differenti negli stili e nelle scelte espressive, offrono uno spaccato di creatività contemporanea intorno alla ricerca dell'oggetto perduto e ritrovato: dalla materia povera utilizzata per gli oggetti che parlano il linguaggio dell'arte e del design di Emanuela Bartolotti, alle citazioni colte di Florencía Martínez, che pure mantengono un dialogo serrato con arredi quotidiani, alle opere di forte impatto che consentono più livelli di lettura di Eloisa Gobbo che si confronta con nuove e moderne tecniche ipertecnologiche.
Le potenti installazioni metalliche di Anna Turina, dalla forte componente materica, si sono piegate al tema del ciclo e del riciclo vitale con Librisca, una scultura/libreria suggestiva realizzata con oggetti di recupero. Arianna Carossa, capace di creare con pochi elementi grezzi interi universi di significato, rielabora l'impatto della sua opera in chiave di rinascita.
È così che un libro consumato lancia il monito "è ora di leggere" diventando un orologio da tavolo, una vecchia sedia si trasforma nel "Bianconiglio" di Emanuela Bartolotti materializzandosi direttamente dalla fiaba di Alice nel Paese delle Meraviglie e ancora vecchie poltrone diventano i tributi di Florencía Martínez a due donne speciali, la poetessa Amelia Rosselli e Ada Pivi, designer di tessuti.
Una sezione della mostra è dedicata al lavoro di Silvia Meis. Le sue opere dalla fisicità ipnotica sono l'espressione della materia plasmata per dare forma a un pensiero artistico. Organiche, vive, voluttuose, raccontano storie articolate, fino a formare un intero universo di visioni, vicine agli archetipi dell'esistenza.
La poetica densa della Meis è argomento dell'ultima pubblicazione monografica "Or Not", edita arsprima, corredata da un ricco apparato iconografico e testi critici tra i quali il testo di Tiziano Scarpa, vincitore del Premio Strega 2009.

In linea con lo spirito della mostra e con l'idea che questa rappresenti uno spazio laboratoriale, fatto di esperienze dirette e reale confronto, sono stati organizzati alcuni incontri di approfondimento:

lunedì 18 ottobre dalle ore 18.30

- incontro con Caterina Vannini, presidente della Cooperativa Primosole, e con Pietro Mancini, direttore artistico del gruppo Officina Tom, sull'esperienza dei laboratori didattici per persone con disagio mentale nei Centri Diurni di Roma e Provincia.
- presentazione del terzo numero della rivista monografica Or Not, dedicata al lavoro dell'artista in mostra Silvia Meis. Saranno presenti i contributors, la redazione e l'artista stessa. Incontro moderato da Cristina Gilda Artese, presidente dell'associazione arsprima "Or Not" è una rivista monografica edita da arsprima, associazione per la promozione delle arti contemporanee che promuove giovani artisti professionisti. Il carattere monografico di "Or not" si manifesta non solo nel dedicare ciascun numero ad un singolo artista, ma soprattutto nel coinvolgere l'artista stesso nella progettazione del numero, tanto da trasformarlo in un vero e proprio "libro d'artista". Ogni numero è corredato da interventi e contributi multidisciplinari
- dibattito attorno al tema "arte e design" con professionisti e protagonisti del doppio esercizio creativo. Parteciperanno artisti, curatori, giornalisti di settore. Incontro moderato da Annalisa Rosso, giornalista e curatrice indipendente



L'Oggetto ritrovato
Emanuela Bartolotti, Arianna Carossa, Eloisa Gobbo, Silvia Meis, Officina Tom, Florencía Martínez, Anna Turina
Dal 12 al 22 Ottobre 2010
Promossa da Assessorato Design, Eventi, Moda - Comune di Milano
Prodotta da arsprima - associazione culturale per le arti contemporanee
Sponsor tecnico Slide s.r.l, EMC Illuminazioni
ex Area Ansaldo, Via Tortona 58, Milano
Orari: 15-19 e su appuntamento
Apertura speciale venerdì 15 ottobre fino alle ore 22
Ingresso libero

Ufficio Stampa: Arte e Comunicazione srl
Corso Italia, 9 - 20122 MILANO
Salita Maggiolo di Nervi, 6 - 16167 GENOVA
Tel. +39.010.4040458

Contatti:
Silvia Caprari Mob. +39.347.5011570
silviacaprari@artecomunicazione.com
Federica Titone Mob. +39.349.4503002
federicatitone@artecomunicazione.com

Exibart - segnala

giovedì 7 ottobre 2010

Cerchio di Gesso - Giornata del Contemporaneo


Giornata del Contemporaneo


Collettivo DOM
presenta:
"Cerchio di gesso"


opening 9 ottobre 2010 ore 18:00
Bellezza Orsini
Piazza di porta Mascarella (via Zucchini 11)


"tutte le identità non sono che simulate, prodotte come un effetto ottico, attraverso un gioco più profondo che è quello della differenza e della ripetizione" (GILLES DELEUZE)

‘Cerchio di gesso’ si sviluppa da una riflessione sulla congiuntura storico culturale di fine anni ‘70. La constatazione delle interferenze tra la situazione attuale e quella passata e la volontà di intraprendere una ricerca non impostata su metodi abituali hanno dato luogo ad un processo di rimediazione: la significativa serie di eventi che aveva investito Bologna nel marzo del 1977 è stata rielaborata secondo punti di vista personali e attuali. La necessaria fase di ricognizione delle informazioni alla base di ogni lavoro non è da intendersi come esito finale di un’indagine, ma, al contrario, come input iniziale di un groviglio di percorsi che conducono ad una ripresentazione del passato in una moltitudine di possibili ripetizioni differenti. La distanza temporale si traduce in una distanza concettuale: il passato non viene rappresentato, ma viene ri-presentato attraverso azioni concrete veicolate dall’utilizzo di diversi mezzi espressivi. I dati originari non sono riproposti in modo diretto e anacronistico, sono immersi nella contemporaneità perché sottoposti a variazioni attuate e radicate nel presente. L’intento di tali operazioni, infatti, è racchiuso nel duplice tentativo di evitare una semplice rievocazione di episodi remoti e permettere anche al fruitore di orientarsi autonomamente nell’intreccio di diversi percorsi interpretativi elaborati intorno ad una medesima tematica.

Da sabato 9 ottobre a venerdì 15 ottobre - Giorni di apertura sabato 9, lunedì 11, martedì 12, mercoledì 13, giovedì 14, venerdì 15 - Giorno di chiusura domenica 10 - Sabato 9 e venerdì 15 dalle 18.00 alle 23.00. Gli altri giorni dalle 18.00 alle 20.00 - Durante le giornate di sabato 9 ottobre e venerdì 15 ottobre saranno presentate due azioni performative dal vivo negli orari 19.30 e 21.30.

ingresso gratuito
http://bellezzaorsini.blogspot.com/
bellezzaorsini@gmail.com
tel. 3383012252

Espressioni Diseguali




Atelier degli Artisti

Via di San Callisto, 40 - Roma
dal 14 al 24 ottobre.
14 ottobre alle ore 18.00.

Tutti giorni, orario continuato, dalle 10.30 alle 21.30.

Ingresso libero

Artisti: Vincenza Spiridione, Carla Sassaroli, Kelly Costa, David Olivetti, Alessandra Lampiasi, Chiara Ascolinio, Carlotta Tecchio, Maria Tomasello, Pablo Reyna, Luciana Ronchi, Silvia Vagnoni, Roberto Tibaldi, Tiziana di Bartolomeo, Bebeto Costa, Alessandra Kasperek, Arleo Washington.


L’obiettivo principale di questa mostra collettiva è quello di presentare contemporaneamente le diverse tecniche e sperimentazioni di Artisti Emergenti che espongono per la prima volta le loro opere e di Artisti affermati che ormai hanno già acquisito esperienza attraverso le mostre collettive e personali, con le quali hanno imparato ad esprimere liberamente una certa maturità creativa che si fonde con la loro sensibilità e con le diverse tecniche che solo il tempo e l'universo sconosciuto delle forme e dei colori possono regalare ad un artista.





“ESPRESSIONI DISEGUALI ” : la manifestazione di Arte Contemporanea non intende essere un contenitore di diverse espressioni artistiche, piuttosto una riflessione collettiva, seppure individuale, sulla condizione umana di oggi. Pittura, scultura, incisione sono tutti costituenti dell’arte, dove personalità diseguali vivono, si raccontano, comunicano ricerca, incontri, messaggi.

L’arte è la risoluzione visiva dei contrasti, dei sinonimi e contrari.

Per Eraclito, il tumulto della vita si placa nella visione intellettuale dell'armonia dei contrari, che non sono altro che facce opposte di una medesima realtà.

"Nel medesimo fiume non è possibile entrare due volte, né toccare due volte sostanza mortale nella medesima condizione: ma per la rapidità del cambiamento si dissolve e di nuovo si riunisce, o meglio: né di nuovo, né più tardi, ma contemporaneamente si raccoglie e si disperde, si avvicina e si allontana" ( Eraclito, frammenti ).

Con differenti modalità linguistiche, espressive e tematiche, un gruppo di artisti espone e presenta opere che si concretizzano in arte emozionale, dove linea e colore sono gli elementi usati in modo specifico per esprimersi : un linguaggio che crea sulla tela o con la materia l’esperienza soggettiva. Pur nella loro diversità, alcuni elementi sono comuni a tutte le opere : l’uso di contrapposizioni capaci di produrre grande espressività attraverso i contrasti, semplificazione delle forme, nessuna indicazione di indici prospettici, composizioni basate su larghe superfici campite, sono le condizioni condivise di soggettive interpretazioni della scena, espressioni delle sensazioni e dei sentimenti che rendono evidenti l’energica vitalità del gesto. ( Livia Compagnoni )




Atelier degli Artisti

Via dell'Arco di San Calisto, 40 - 00153 Roma Trastevere

Tel: 06 96.844.351 - Email: info@atelierdegliartisti.it

sito: http://www.atelierdegliartisti.it/





In collaborazione con l'Associazione Espressioni D'Arte info@espressionidarte.it

e l'Associazione A.C.C.A. liviacom@tiscali.it


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Associazione Espressioni D'Arte
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espressioniarte@gmail.com
info@espressionidarte.it
Roma - Italy

mercoledì 6 ottobre 2010

Studio La città



LINO STRANGIS: SPECIAL K-ITCHEN




Lino Strangis

SPECIAL K-ITCHEN

Curatore: Mariagrazia Costantino

LipanjePuntin artecontemporanea - Roma
via di Montoro 10, 00186 - Roma

8 ottobre – 6 novembre 2010

Inaugurazione: venerdì 8 ottobre 2010, dalle 18.30

LipanjePuntin artecontemporanea – Roma ha il piacere di presentare SPECIAL K-ITCHEN, una personale di Lino Strangis (1981, Lamezia Terme) a cura di Mariagrazia Costantino.

Special K-itchen è la cucina dell’artista, intesa come luogo in cui l’arte è vissuta e “consumata”. Nella sede romana della LipanjePuntin verrà allestita la cucina di Lino Strangis, dove i cibi sono appetibili solo per gli occhi e per le orecchie. Alla base del progetto ideato da Strangis e da Mariagrazia Costantino, l’idea che l’opera d’arte debba essere (nuovamente) considerata indispensabile come nutrimento e familiare come la propria cucina.
Da anni Lino Strangis è impegnato in una ricerca artistica volta all’analisi minuziosa dell’estetica del video come rivelazione, epifania filosofica che non mira soltanto a compiacere l’occhio con i pattern e i loro movimenti ipnotici, ma sembra voler condurre lo sguardo verso ciò che sottende la genesi artistica, aldilà della cornice istituzionale in cui è collocato quello che viene definito “arte”. Strangis manipola immagini originali o footage di recupero (la cui fonte principale è YouTube, il vaso di Pandora del secondo millennio da scoperchiare sempre) e, attingendo indifferentemente dalla natura e dalla società, fa dei due ambiti strumenti di riflessione e comprensione del mondo.
Il suo lavoro non ammette soluzioni di continuità tra immagine/apparenza e contenuto, elemento instabile e suscettibile di continue variazioni: senza invadere o monopolizzare la sfera dello spettatore, Strangis orienta il suo sguardo e la sua mente verso uno degli infiniti possibili significati. Il progetto della prima videoarte consisteva nello svuotare di senso le immagini e riempirle di un senso nuovo, o meglio di un non-sense estetico che determinava la rottura di associazioni così funzionali al “potere” e al suo monopolio delle immagini. Strangis raccoglie quell’eredità da umile artigiano e mago postmoderno, con l’uso intelligente di sofisticati software che ne citano e approfondiscono gli effetti, ma anche la sensibilità e il gusto contemporaneo per il pastiche e il pop.
In occasione di questa mostra è stata fondata la factory Officine C.A.R.M.A. che assieme all’autore ha realizzato tecnicamente le opere. Gli schermi utilizzati fanno parte del progetto ideato da Lino Strangis per il C.A.R.M.A. denominato Ricicli Catodici, che consiste nel recupero di televisori a tubo catodico destinati ad essere dismessi, in quest’epoca di transizione a tecnologie meno ingombranti e pesanti. Anche gli elettrodomestici utilizzati per la realizzazione delle videosculture sono riciclati, il che aggiunge al progetto un taglio ecologico coraggioso e inatteso.
“Special K-itchen è un'opera totale e ambientale, un'installazione multimediale costituita da opere interconnesse e indipendenti al tempo stesso. Linea guida del progetto è la soluzione tra quotidiano ed esoterico, la metafora di quella strutturazione concettuale, quella forma mentis che mi piace chiamare "mistico/domestico". Vorrei fosse, tra le altre cose, un’indicazione di mentalità nei confronti della relazione uomo-universo-mente-vita, un’evocazione della filosofia della "fedeltà alla terra", dell'oltre che è qui e basta disporsi a cercarlo. Lotte intestine nella mente, teorie riguardo la percezione e l'essenza dell'universo, considerazioni circa la celata natura dell'informazione audiovisiva ed altri significativi argomenti costituiscono i contenuti "superficiali" di questa mostra che espone diversi aspetti della mia ricerca: dalla videoscultura, alla stampa digitale, ai corti di videoarte all'installazione. Si tratta di un variegato menu di cibo per la mente che intende rilanciare l'idea di un'arte necessaria, come il cibo senza il quale la vita non è possibile, non certo un tipo di produzione superfluo ma una presenza assolutamente imprescindibile nel contesto di un vivere davvero completo e profondo”.


Lino Strangis è un artista multimediale, regista e compositore. Laureato in Estetica, dopo brevi trascorsi nell'underground romano tiene la sua prima personale ufficiale nel 2005 al M.L.A.C. di Roma, (a cura S. Lux). Ha partecipato a numerosi festival internazionali in Italia e all'estero, e ha preso parte a prestigiosi progetti internazionali tra cui The Tower of Peace. Nel 2009 tiene la sua seconda personale al Centro Internazionale di Arte Contemporanea Sala 1 e nell’agosto 2010 il video Ying Aoyun è presente a Videoholica nell’ambito della Biennale di Bulgaria.

LipanjePuntin artecontemporanea aderisce a Roma Art2Nights, opening collettivo che si terrà l’8 e il 9 ottobre in accordo con AMACI, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Roma e in collaborazione con il MACRO.



LIPANJEPUNTIN artecontemporanea
via di Montoro 10 – 00186 Roma
Tel. + 39 06 68307780
http://www.lipanjepuntin.com/ info@lipuarte.it roma@lipuarte

Orario di galleria: da martedì a sabato 14.00 – 20.00 o su appuntamento

Segnala-Veronica D'Auria
3492304021
veronica.dauria@gmail.com

Eleonora D'Andrea Contemporanea Siamo presenti ad Art Verona 2010




ArtVerona 2010


Da Giovedi 14 Ottobre 2010 a Lunedi 18 Ottobre 2010

http://www.artverona.it/
STAND: PADIGLIONE 7 G12

RUDY PULCINELLI
presenta

Comunicazione (ser)vita
Scultura monumentale esterna
acciao cor-ten,
cm 250 x 370 x h 130

courtesy
Eleonora D'Andrea Contemporanea

ARTVERONA 2010 - INGRESSO PRINCIPALE
Da Giovedi 14 Ottobre 2010 a Lunedi 18 Ottobre 2010 http://www.artverona.it/ STAND: PADIGLIONE 7 G12




Via Vincenzo Gioberti, 14 - 59100 Prato PO / Via Settembrini, 26 - 20124 Milano
Cod. Fisc. DNDLNR80B60G999C P.IVA 01870840970
Tel.- fax. 0574-574670 cell. 340-8596967
http://www.elexpo.it/

CO-EXISTENCE


Sabato 9 ottobre dalle ore 18, presso la Galleria RossoCinabro a Roma si terra' il finissage della mostra 'Co-Existence'. L'evento rientra nelle manifestazioni previste per la 6° Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI. In occasione del finissage verra' inoltre presentato il catalogo della mostra, con testo di Cristina Madini.
Inaugurata il 27 settembre del mese scorso, la mostra espone opere di arte contemporanea selezionate tramite apposito invito. Opere di: Alda Berera, Salvatore Alessi, Tommaso Arcella, Carolina Barbolla, Elena Candoli, Maria Luisa Caputo, Gianpiero De Gruttola, Giuseppe Dente, Veronica Francione, Stefania Gravili, Cristina Madini, Sergio Muntoni, Mirella Orlandini, Maricel Paraje, Daniele Perilli, Lucrezia Scotellaro, Renato Tagliabue.

A cura di Cristina Madini
Organizzazione e promozione RossoCinabro
Ufficio stampa Tomaso Costa


RossoCinabro
Via Raffaele Cadorna 28 – 00187 Roma
Tel. 06 60658125
http://www.rossocinabro.com/
rossocinabro@gmail.com
aperto da lunedì a venerdì 12:00 – 19:30
ingresso libero

VITO VACCARO




(Palermo 1887 - Milano 1960)
Sculture e dipinti
dal 9 al 21 ottobre 2010


Galleria "Arianna Sartori"
Indirizzo: Mantova - via Ippolito Nievo, 10 - tel. 0376.324260
Vito Vaccaio (Palermo 1887 - Milano 1960). Sculture e dipinti
Date: dal 9 al 21 ottobre 2010
Inaugurazione: Sabato 9 ottobre, ore 18.00.
Catalogo Mazzotta in Galleria.
Orario di apertura: 10.00-12.30 / 16.00-19.30. Chiuso festivi.

Sabato 9 ottobre, la Galleria “Arianna Sartori Arte & object design” di Mantova, in via Ippolito Nievo 10, inau-gura una mostra omaggio dedicata all’artista Vito Vaccaro (Palermo 1887 - Milano 1960), nel cinquantenario della scomparsa.
Trattasi dell’autentico recupero di questo eclettico maestro della prima metà del secolo scorso. In galleria sono esposte alcune sculture in bronzo, dipinti ad olio e acquerelli rimasti a lungo devotamente custoditi presso l'ar-chivio di famiglia a Milano e riproposta, dopo la mostra milanese del 2009 curata da Domenico Montalto.
Il Prof. Vito Vaccaro è stato professore di disegno nella R. Scuola Tecnica e nel R. Istituto di Mantova e nel lu-glio 1920 ha realizzato una mostra personale al Circolo Cittadino di Mantova.
La mostra è supportata da un importante volume biografico, stampato da Mazzotta edizioni con testi critici di Domenico Montalto e una testimonianza di Marcello Cesa-Bianchi, che, come prima pubblicazione dedicata all’artista, rappresenta un primo palinsesto attendibile, attraverso la documentazione di un congruo numero di opere, sia plastiche sia grafiche sia pittoriche.
L’esposizione è aperta al pubblico fino al 21 ottobre con i seguenti orari: 10.00-12.30 / 16.00-19.30, chiuso festivi.

Fra verismo e classicismo. Accademia e modernità nell’opera di Vito Vaccaro
…L'opera di Vaccaro va interpretata in relazione all'esperienza e alla lezione di artisti del Sud Italia come Filippo Palizzi, Giuseppe De Nittis, Francesco Paolo Michetti, Michele Cammarano, Vincenzo Gemito, che seppero intercettare le epocali novità del moderno tramite una poetica fi-gurativa caratterizzata da un attento studio della realtà e da una ricerca del vero sentita come suggerimento di genere ma anche e soprattutto come scelta etica.
La personalità di Vaccaro risulta decisamente orientata verso quella che Luigi Capuana, uno dei padri della letteratura verista, chiamò "poetica del vero". Anche l'ambiente in cui egli si forma come giovane artista - la natia Palermo dei primi due decenni del Novecento - era allora immersa nel clima culturale del verismo meridionale, quello della Sicilia descritta nelle pagine dello stesso Luigi Capuana, di Giovanni Verga, di Federico De Roberto; della Napoli di Salvatore di Giacomo e di Matilde Serao; della Sardegna di Grazia Deledda; in analogia a quanto avveniva in campo mu-sicale col melodramma di Leoncavallo. Ritroviamo costante nell'opera matura di Vaccaro l'interesse non a soggetti "aulici" ma piuttosto alla realtà ordinaria della vita, al mondo del popolo, dell'infanzia, degli animali, guardato senza atteggiamenti pietistici ma con partecipazione e compassione autentica. Tale coinvolgimento d'animo e di sentimento, sempre apprezzabile all'esame dei suoi lavori, dalle memorabili sculture alla prolungata stagione della pittura, discosta e distingue Vaccaro rispetto a quel "principio dell'impersonalità"teorizzato dal verismo, assegnandogli una nicchia particolare nell'ambito di un filone culturale che, dall'unità d'Italia fino alla metà del XX secolo, interessò varie generazioni di artisti.
Scuola napoletana e scuola palermitana sono perciò l'ambito ideale in cui Vito, ragazzo irrequieto dal talento chiarissimo (era nato il 15 aprile 1887), comincia la propria formazione intraprendendo quell'avventura artistica che, dopo la parentesi della prima guerra mondiale, lo porterà ad affermarsi a Milano, esattamente com'era accaduto alcuni anni prima a un suo illustre conterraneo, lo scrittore Giovanni Verga. Ciò premesso, constatiamo che gli esordi giovanili di Vaccaro lo vedono operare nell'ambito pressoché (anche se non del tutto) esclusivo della scultura: è princi-palmente l'arte plastica che lo fa subito apprezzare nel milieu artistico palermitano, come attestano fonti, cronache e documenti dell'epoca. Dopo aver frequentato - vincitore di una borsa di studio - l'Accademia di Belle Arti, dov'è allievo dello scultore accademico Mario Rutelli (1859-1941), autore in città di numerosi monumenti pubblici improntati alla retorica post risorgimentale e unitaria, Vaccaro riceve nell'ottobre 1913 al Teatro Massimo un primo significativo riconoscimento: risulta infatti primo classificato al concorso dell'Istituto di Belle Arti. Nell'occasione, una recen-sione del "Giornale di Sicilia" così scrive: "Grazioso un gesso del Vaccaro, Bimbo che ride". L'anno seguente, il 28 febbraio, sempre al Teatro Massimo, gli viene conferita da parte dell'Associazione nazionale insegnanti di disegno, la medaglia d'argento "per le sue opere di scultura", come recita la motivazione ufficiale redatta dalla commissione, formata dal fior fiore dei docenti di allora. A questa data, le opere dell'artista, che può fregiarsi del titolo di "professore", denotano le virtù peculiari dello scultore di razza: disegno fermo e consapevole, modellato sorvegliato e deli-zioso, in piena consonanza di soggetti col sentire verista…
Domenico Montalto

Vito Vaccaio, un artista che ha saputo assimilare ed esprimere i valori della cultura meridionale e di quella milanese
Prima ancora di conoscere le opere di Vito Vaccaro ho potuto intuirne le qualità artistiche attraverso le testimonianze riconoscibili negli acquerel-li, nei dipinti e nelle ceramiche di sua figlia Gioiella, che sappiamo essere stata, da bimba, sua modella, poi sua allieva. Una allieva che ha ripro-dotto e riconosciuto l'impatto del padre maestro, ispirato dalle immagini e dalle persone delle due città fra le quali ha suddiviso la sua vita.
Vito Vaccaro ha iniziato come allievo di Mario Rutelli, ai primi anni del secolo XX, illustrando con disegni, gessi, bronzi il mondo popolare della Sicilia, con atteggiamenti emotivamente carichi ma contenuti, mai debordanti. Come ha sottolineato Domenico Montalto, l'ambiente in cui si è formato come giovane artista era allora immerso nel clima culturale meridionale secondo l'orientamento delle Scuole napoletana e palermitana: egli era attratto dal mondo del popolo, dall'infanzia osservati non con pietismo, ma con intensa partecipazione. Le sue prime opere sono quasi e-sclusivamente sculture, con le quali ottiene importanti riconoscimenti ufficiali, mentre inizia la sua attività di insegnante.
Dopo il periodo della grande guerra, che combatte come tenente, si trasferisce nel 1920 a Milano, dove si immerge nel mondo artistico lombardo, prosegue la sua produzione, partecipa a importanti mostre, ottiene prestigiosi riconoscimenti anche a livello internazionale, continua l'attività di-dattica, dapprima come docente di disegno, poi come preside.
Viene apprezzato come scultore ma anche come disegnatore; ai bronzi scolpiti con decisione e solidità, aggiunge ritratti e paesaggi sempre riferiti alla gente e al-la vita di tutti i giorni (lo ispirano il Naviglio che scorre alle spalle del suo studio di Largo Treves e volti e situazioni connesse alla scuola in cui insegna).
Dal 1924 compone targhe o lapidi e produce sculture che riflettono l'esaltazione dell'amor di patria stimolato dal momento politico vissuto dalla nazione. Si trova bene a Milano e vive il mondo di Brera che lo accoglie nelle sue molteplici espres-sioni, ma, di carattere indipendente, non si lega ad associazioni artistiche o politiche pur stringendo amicizie con artisti dell'epoca.
Successivamente, Vaccaro si rivela anche maestro della fisiognomica e dell'espressione dei sentimenti, manifestando una notevole duttilità nell'a-dattare le proprie procedure alle caratteristiche dei soggetti trattati. Realizza opere anche per il Cimitero Monumentale di Milano, una delle strut-ture emblematiche della città.
Negli anni Trenta, con il matrimonio realizza quadri che riflettono sentimenti famigliari, le linee dei paesaggi si stemperano in mille sfumature, le nature morte riproducono aspetti della casa.
Dopo la seconda guerra mondiale si rivolge alla città dove abita e ai luoghi delle vacanze famigliari (Liguria e Prealpi lombarde).
Le sue eccezionali capacità di disegnatore si esprimono in tutta la gamma della sua produzione, così come si rivela la sua abilità nel cogliere, nelle sculture come nelle pitture, nei volti come nei paesaggi, gli aspetti essenziali del soggetto ritratto, evidenziando nelle figure comuni le caratteristi-che che danno l'impronta di una popolazione, evitando ogni compiacimento retorico e cogliendo, quando necessario, l'aspetto emotivo di una im-magine. Il disegno definisce i confini di un'opera ma anche delimita le sue qualità espressive, realizza una continuità sempre rilevabile nelle varie forme articolate di un artista che non prescinde dalla sua storia: se da un lato ha assimilato il clima culturale del Mezzogiorno, poi di Milano, dal-l'altro ha saputo realizzare opere che esaltano aspetti essenziali di questi climi. Vito Vaccaro ci appare come un artista solido nelle proprie conce-zioni culturali, rigoroso nelle sue esecuzioni, versatile nell'adattamento alle realtà dei contenuti. Un quadro o una scultura ci procura emozioni e nel contempo ci orienta a comprendere aspetti significativi della storia dell'umanità.
Marcello Cesa-Bianchi

VITO VACCARO
Nato a Palermo nel 1887, muore a Milano nel 1960.
Fu pittore e scultore. Studiò all'Accademia di Belle Arti di Palermo e fu allievo di Marco Rutelli.
Le sue prime opere figurano nel 1913 alla Mostra del Circolo Artistico della sua città. Nel 1914 prende il diploma di medaglia d'argento alla "Esposizione di Belle Arti-Mostra Didattica" al teatro Massimo, recensita da un articolo sul Giornale di Sicilia.
In seguito merita riconoscimenti e premi nelle verie mostre regionali siciliane.
Un periodo di silenzio si motiva con la sua partecipazione alla guerra del 1915-18.
Poi si stabilisce a Milano dove rivela in pieno le sue capacità e dove entra a far parte della cerchia degli artisti milanesi.
Partecipa alla Esposizione Nazionale della Reale Accademia di Brera 1923 a Milano; alla Seconda Biennale Romana del 1924; alla Prima Mostra Marina-ra del 1925 a Roma; alla XV Mostra Internazionale di Venezia del 1926; alla Seconda Mostra del Sindacato Lombardo Fascista del 1929 a Milano, alla II Biennale Romana nel 1928.
Molteplici le personali a Milano alle Galleria Vinciana, Galleria Geri, Galleria Bolzani e alle varie gallerie delle province lombarde.
Le sue opere vengono menzionate da giornali italiani quali Il Messaggero, l’Ora, il Corriere della Sera, e a Parigi "La revue Moderne" esalta la forza dise-gnativa e la ricerca di contenuti umani trovata tra gli esseri semplici e umili.
I temi pittorici da lui affrontati sono molteplici, nature morte, paesaggi, composizioni con figure. Vaccar riesce a spaziare dalla pittura ad olio all'acquerel-lo e al pastello: ogni lavoro evidenzia l’accuratezza del disegno e la forza del colore che fanno vibrare ora la dolcezza di un bambino, ora l'intensità di un vecchio, ora le luci e le ombre di una natura morta.
Tra le opere pittoriche ricordiamo Balilla, Sosta al porto di Genova, Piroscafo rosso.
Tra i pastelli: Ricordi, Mendicante, Vecchia contadina. Tra le sculture: Maternità, Bimbo che ride, La portatrice di uva, Montanaro.
Varie le lapidi in onore dei Caduti (Scuola Cesare Correnti - Scuola Via Solforino, Milano).
Molteplici i monumenti realizzati al cimitero Monumentale di Milano tra cui spicca una stupenda Pietà. Fra le mostre postume sono da ricordare a Berga-mo, Salone della Consulta, "I Mostra Artisti Scomparsi", 1963; a Milano, 1974, Palazzo del Turismo.
Vito Vaccaro è stato inserito tra i Benemeriti della Città di Milano.










ARIANNA SARTORI
ARTE & OBJECT DESIGN
Via Ippolito Nievo, 10 - 46100 MANTOVA
Tel e Fax: 0376 32.42.60 -



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