giovedì 30 novembre 2017

IL MuMa di Laterza ospita gli albarelli della collezione Chini



MuMA - Museo della Maiolica di Laterza
Palazzo Marchesale - Laterza (Ta)

IL MuMa di Laterza ospita gli albarelli della collezione Chini
Ventinove albarelli prodotti a Laterza nel XVIII secolo, provenienti dalla collezione Chini di Bassano del Grappa, in mostra al Museo della Maiolica di Laterza.
dal 2 dicembre 2017 al 31 maggio 2018

conferenza stampa e presentazione del catalogo sabato 2 dicembre 2017 - ore 19.30
a seguire, inaugurazione della mostra

Il MuMa, Museo della Maiolica di Laterza, ospita una preziosa collezione di albarelli, realizzati nel XVIII sec a Laterza, appartenenti alla collezione Virgilio Chini, luminario della medicina italiana vissuto tra il 1901 e il 1983. In mostra ventinove albarelli finemente decorati, con scene di vita e ricchi di informazioni stilistiche e caratterizzati dai colori turchini tipici della produzione laertina del tempo. La loro produzione si fa risalire al 1700, il momento storico nel quale Laterza è centro di produzione ceramica dall’indiscusso pregio artistico e culturale. Questa mostra, e la possibilità di presentare ai cittadini di Laterza e ai visitatori del MuMa una nuova collezione di maioliche nate e prodotte nel territorio, si deve alla sinergia e alla collaborazione con il Museo Civico di Bassano del Grappa, che conserva per intero gli oggetti preziosi e le opere appartenuti a Virgilio Chini.
Il MuMa, nato per recuperare e coltivare la memoria dell’arte maiolica che ha reso grande il nome di Laterza nel mondo, continua con questa esposizione, la ricerca sul territorio di manufatti in ceramica che nel tempo hanno trovato dimora lontano dal loro luogo di origine.  A conferma dell’attenzione storiografica e biografica intorno ai collezionisti e ai mecenati che hanno raccolto opere, le hanno collezionate e difese dal tempo e dall’oblio, il museo dedica una sezione ai ventinove albarelli appartenuti a Virgilio Chini, che vanno ad affiancare e ad ampliare le ceramiche di Laterza della Collezione Tondolo ospitate al MuMa dalla fine del 2015.

Virgilio Chini è uno di questi illuminati personaggi: nato a Bassano del Grappa, nel 1924 si laurea in Medicina e Chiurgia presso l’Università degli studi di Padova. Negli anni che vanno dal 1948 al 1971 fu ordinario di Clinica Medica presso l’Università degli studi di Bari. Nel 1975 ottiene il sigillo aureo dell’Università di Bari e nel 1976 la cittadinanza onoraria. Uomo dall’alto valore etico e morale. “Grande umanista e appassionato di cultura classica”, così lo descrive il professor Lorenzo Bonomo, in un ricordo scritto per la Società Italiana di Medicina Interna. Innamorato delle tante cose che la terra pugliese offriva Chini costruisce la sua collezione che venne successivamente donata al Museo Civico di Bassano del Grappa.

La mostra, nell’ambito dell’iniziativa “La Murgia abbraccia Matera” vanta il patrocinio della Regione Puglia, dell’Aicc, dell’Università degli studi di Bari, del Comune di Bassano del Grappa e dei Musei Civici di Bassano, della Banca di Credito Cooperativo di Marina di Ginosa, dell’Università di Bari e del Comune di Bassano del Grappa. 




IL MUMA OSPITA GLI ALBARELLI DELLA COLLEZIONE CHINI
Dove: MuMa, Palazzo Marchesale, Laterza (Ta)
Quando: dal 2 Dicembre 2017 al 31 Maggio 2018
Presentazione del catalogo e a seguire inaugurazione: 2 dicembre, ore 19:30
A cura di: Nicola Zilio
Allestimenti e visite guidate: Chiave di Volta soc. coop.
Catalogo: I CAPOLAVORI DELLA MAIOLICA LAERTINA NELLE COLLEZIONI PRIVATE
Autori delle schede: Nicola Zilio, Domenica Bellini
Progetto grafico: Vitantonio Fosco
Orari: dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19
www.mumalaterza.it www.laterzaturismo.com
Telefono: +39 3335726138


Storie Sospese - Carta Bianca. Opere di Susy Manzo


La Galleria Comunale d’Arte contemporanea L’Ottagono di Bibbiano (RE) ospita, dal 2 al 23 dicembre, "Storie sospese - carta bianca”, la personale della pittrice, scultrice e disegnatrice Susy Manzo, a cura di Silvio Panini. Promossa dal Comune di Bibbiano, l’esposizione inaugura sabato 2 dicembre alle ore 17.00, con la presentazione del curatore Silvio Panini e con l’intervento di Virginia Cipressi ed Emanuela Solimei.

La mostra sarà visitabile ogni Sabato e Domenica fino al 23 dicembre 2017, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 18.30.


Alla ricerca dell’Anima…
“Mi piace la gente che sa ascoltare il vento sulla propria pelle, sentire gli odori delle cose, catturarne l’anima. Quelli che hanno la carne a contatto con la carne del mondo. Perché lì c’è verità, lì c’è dolcezza, lì c’è sensibilità, lì c’è ancora amore”. Così Alda Merini ci racconta del vento, che da brezza leggera può diventare uragano e soffiare per terra e per mare, raccontando e accompagnando l’uomo in un percorso millenario. Il vento genera il flusso di pensieri e diventa esso stesso pensiero che trasporta ricordi su opere complesse e delicate, come quelle di Susy Manzo. Quest'ultima, 'miniatrice' abilissima della carta, trasforma le superfici in sculture a rilievo, intagliando il foglio come se fosse legno. I suoi non sono origami ma merletti tridimensionali animati da figure autobiografiche, che popolano uno spazio labirintico/mentale, dove riemergono storie da affrontare ed esorcizzare. La sua è un’arte rara e sorprendente dove pazienza e precisione diventano fondamentali. Non esercizi di stile ma processi che temprano corpo e spirito, rendendo l’opera preziosa. Non si può rimanere indifferenti alla complessità del suo mondo che simboleggia ‘ricerca’, ‘passione’, ‘paura’, ‘amore’… Il suo ‘filo’ tiene insieme le idee, i concetti e le persone e indica la strada, i punti di riferimento, per non perdersi e ritrovare l’Anima. La sua è una visione chiara che guarda ‘dentro’: “Solo il viandante che ha peregrinato nel suo infinito mondo interiore potrà accostarsi all’Anima, scoprendo che per anni altro non ha fatto che cercare Lei, poiché Lei è dietro e dentro ogni cosa. I viaggi, si fanno per cercare Anima e le persone si amano in quanto simboli di Anima”. Così Carl Gustav Jung parlava di una ricerca interiore che può essere identificata con il viaggio e le creature di Susy sembrano viaggiare nel tempo e nello spazio, come autentici ‘cantastorie’, le cui imprese ‘mirabolanti’ appartengono, in realtà, alla quotidianità di ciascuno di noi. La sua è Arte contemporanea vibrante che si fonda sul concetto per poi lasciare spazio alla poesia e all’autenticità vicina alla dimensione più pura e istintiva dell’essere umano.
Aurelia Nicolosi

Susy Manzo (Milano, 1963) vive e lavora a Cusano Milanino (MI). Pittrice, scultrice e disegnatrice, sviluppa progetti artistici collegati alle usanze e alle tradizioni popolari della nostra cultura. “Storie Sospese” (2016) e “Giochi di Ruolo” (2012) sono i suoi più recenti progetti. Il ruolo di genere, è l’elemento guida di “Giochi di ruolo”, ideato nel 2012, a seguito di un’attenta indagine e riflessione sui messaggi stereotipati racchiusi nelle filastrocche, nei canti popolari e nei giochi rivolti ai bambini. In “Storie Sospese” l’artista indaga il ricordo, le emozioni e gli affetti vissuti scrutando nel suo passato più intimo e profondo. Ha partecipato a mostre personali, mostre collettive e fiere d’arte, nazionali ed internazionali, in Italia, Portogallo, Austria, Spagna, Turchia e Corea del Sud.




Storie Sospese - Carta Bianca
opere di Susy Manzo

a cura di
Silvio Panini

testo
Aurelia Nicolosi

intervento critico
Virginia Cipressi - Emanuela Solimei

Inaugurazione sabato 2 dicembre 2017 ore 17.00

2 - 23 dicembre 2017

L’Ottagono
Galleria Comunale d’Arte Contemporanea
Piazza Damiano Chiesa 2 - Angolo Via Gramsci
Bibbiano - RE


Per informazioni
Comune di Bibbiano Ufficio Cultura - Simona Borrillo - Tel. 0522 253231
Galleria L’Ottagono Piazza Damiano Chiesa, 2 (angolo su Via Gramsci) - 42021 Bibbiano - RE
galleriaottagono@gmail.com

Orario di apertura
Ogni sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Su appuntamento prenotando al 348 5306266
Facebook/Galleria Ottagono Twitter/Galleria Ottagono


Veronica Della Porta. Nessuna proprietà per la memoria



Tutto è mio, niente mi appartiene,
nessuna proprietà per la memoria,
e mio finché guardo […]

Wislawa Szymborska, 1962

Alla sua prima personale negli spazi della MAC Maja Arte Contemporanea (Roma, via di Monserrato 30), Veronica Della Porta inaugura giovedì 14 dicembre 2017 alle ore 18, la mostra Nessuna proprietà per la memoria, in cui presenta dieci opere inedite realizzate tra il 2009 e il 2017.

Scrive Nora Iosia nel testo critico che accompagna l’esposizione: “Un album di dieci immagini per questa seconda mostra personale di Veronica Della Porta, fotografie digitali su supporto di metallo, a presentare il lavoro di un arco di tempo, dal 2009 al 2017, in cui la poetica dell’artista si dichiara a piena voce: la felicità dello sguardo, che grazie alla facilità e alla immediatezza del mezzo fotografico, trova la sua possibilità, e gioca a richiamare alla memoria per il tempo appena necessario di uno scatto ciò che sfugge costantemente… il tempo e la memoria stessa. La fotografia dunque non è che un pretesto poetico, una licenza poetica, perché Veronica Della Porta non è un fotografo nel senso più classico e acquisito del termine, non sussiste nel suo lavoro la domanda tecnica, né tanto meno l’interesse alla tiratura fotografica: sono infatti tutte immagini dove la matrice viene utilizzata in una sola occasione, come in un gesto pittorico unico e irripetibile; ci troviamo di fronte a delle carte in cui l’impressione fotografica è più affine ad una impressione grafica e pittorica, alleggerita dal peso della materia, libera da ogni schiavitù e tensione tecnica. Grandi i formati di queste carte, in una esaltazione massima degli spazi a dilatare i dettagli e aumentare come in una cassa di risonanza emotiva il tema dell’assenza, del fuori scena, in un contrappunto costante tra l’immaginazione ancella dell’attimo e la realtà unica e possibile del “qui ed ora” imbevuta di immobilità del tempo. Una sorta di appunti dello sguardo a cercare spazi privati narranti, tracce di storie irripetibili, dettagli di forme che seducono l’occhio per un attimo ancora prima che il tempo passi come un estremo tentativo di scampare al dramma del divenire.”

Veronica della Porta
Nasce a Modena nel 1964, vive e lavora a Roma.
Scenografa e costumista, ha collaborato con diversi artisti (tra cui Mario Schifano e Isabella Ducrot), prima di intraprendere un autonomo percorso creativo.
Le sue opere sono stampe digitali, prevalentemente in bianco e nero, ad unica tiratura. Del 2013 la prima personale curata da Ludovico Pratesi presso la galleria s.t. di Roma. Seguono collettive (L’oltre, l’altro e l’altrove, Roma 2017) e partecipazioni a fiere (Roma 2012, Affordable Art Fair; Bologna 2015, Set Up Fair; Londra 2015, Start Art Fair, Saatchi Gallery).


Veronica della Porta
Nessuna proprietà per la memoria

14 dicembre 2017 – 20 gennaio 2018

Inaugurazione giovedì 14 dicembre 2017, ore 18
via di Monserrato 30, Roma
a cura di Nora Iosia


MAC Maja Arte Contemporanea
via di Monserrato 30 - 00186 Roma
+ 39 06 68804621 | + 39 338 5005483

orari: martedì-venerdì ore 15-20
sabato ore 11-13 / 15-19,30
altri orari su appuntamento



martedì 28 novembre 2017

Apre MUSIA, il nuovo spazio per l'arte contemporanea


Una grande mostra a cura di #EnricoCrispolti e una inedita video installazione di Studio Azzurro inaugurano Musia, il nuovo spazio per l’arte contemporanea ideato dal collezionista Ovidio Jacorossi.

Circa 1.000 metri quadrati, con vocazione polifunzionale -dalle arti visive al laboratorio culturale e all’enogastronomia-ristrutturati e sviluppati attraverso la stratificazione di elementi architettonici di epoche diverse, dall’età romana al Rinascimento. Musia affiancherà a eventi ed esposizioni anche intrattenimento e accoglienza con l’obiettivo di diventare uno dei luoghi culturali di riferimento di Roma.

--> Opening: venerdì 1 dicembre 2017 dalle 17.00 alle 22.00

--> Iscriviti adesso su www.musia.it 


Venerdì 1 Dicembre 2017

dalle ore 17 alle ore 22
ti aspettiamo all’apertura di

MUSIA
NOVO SPAZIO PER L’ARTE CONTEMPORANEA
con le esposizioni

Dal Simbolismo all'Astrazione. Il primo Novecento a Roma nella Collezione Jacorossi
mostra a cura di Enrico Crispolti
e
Il Teatro di Pompeo
video installazione di Studio Azzurro
Via dei Chiavari 7 Roma
#MusiaRoma

lunedì 27 novembre 2017

Cortona. Art Adoption New Generation #2


ART ADOPTION NEW GENERATION
Cortona Centro Storico
17 dicembre 2017 – 10 gennaio 2018
Inaugurazione domenica 17 dicembre 2017 ore 11:00
Direzione Artistica Art Adoption
Curatela Tiziana Tommei

L’Associazione culturale Art Adoption, sotto la direzione di Massimo Magurano, presenta e inaugura a Cortona domenica 17 dicembre 2017 il progetto artistico New Generation a cura di Tiziana Tommei.
L’evento, patrocinato dal Comune di Cortona, avrà luogo nel centro storico della città e vedrà il coinvolgimento di 27 luoghi espositivi, spazi pubblici e privati e attività commerciali, con i quali 29 artisti, nazionali e internazionali, si relazioneranno ad hoc.

In calendario, con qualche giorno in anticipo dalla data di inaugurazione, sono previsti importanti interventi artistici che arricchiranno il palinsesto di questa edizione New Generation. La prima anticipazione è prevista l’8 dicembre 2017, in arrivo direttamente dal Padiglione Bolivia della Biennale di Venezia, 57esima Esposizione d’Arte Internazionale, la maestosa installazione di Jannis Markopoulos. L’opera sarà allestita nell’Auditorium di Sant’Agostino, complesso del XIII secolo situato nel centro storico di Cortona.
Seconda sorpresa di respiro internazionale è la partecipazione dell’artista Alfredo Rapetti Mogol, poeta, compositore e personalità poliedrica del mondo dell’arte, che il 9 dicembre 2017 per New Generation presenterà una proiezione visiva sulla facciata del Comune. L’opera visiva di Mogol vede il contributo artistico di Mirko Pagliacci, altro maestro protagonista di questa edizione che esporrà un importante corpus di opere della sua produzione artistica in una personale unica. Last but not least l’opera simbolo scelta per rappresentare questa edizione New Generation by Art Adoption è firmata Qwerty. Lo street artist con la sua ‘rivoluzione’ visiva e poetica sicuramente a Cortona ‘lascerà il segno’.
Una edizione davvero speciale che intende valorizzare l’Arte attraverso un percorso espositivo lineare, diversificato e stimolante che possa in una modalità alternativa e non ordinaria avvicinare il pubblico ai nuovi linguaggi espressivi.

Tutti gli eventi in programma sono a INGRESSO LIBERO



Artisti
Manuel Mampaso (Spagna), Giuseppe Chiari (Italia), Daniel Argimon (Spagna), Massimiliano Luchetti (Italia), Mario Consiglio (Italia), Clara Turchi (Italia/Inghilterra), Fabio Savoldi (Italia), Vittore Baroni (Italia), MBU (Italia), Caruso Pezzal (Italia), Flavia Bucci (Italia), Qwerty Street Art (Italia), Sam Francis (USA), Mirko Pagliacci (Italia), Massimiliano Roncatti (Italia), Pierre Fernandez Arman (Francia), Simone Lingua (Italia), Giulia Ronchetti (Italia), Alessandro Bernardini (Italia), Andrea Barbagallo (Italia), Enrico Fico (Italia), Sandro Del Pistoia (Italia), Luigi Merola (Italia), Alice Paltrinieri (Italia), Giuseppe Negro (Italia), Cesare Vignato (Italia), Alfredo Rapetti Mogol (Italia), Jannis Markopoulos (Grecia), Fernanda Marangoni (Italia).

Spazi pubblici e attività commerciali
Palazzo Magini, Auditorium Sant’Agostino, Enoteca Enotria, Dolce Vita, Bam Boutique, Beerbone, Touscher, Castellani Antiquari, La Nicchia, Eliana Boutique, Giolielli Caneschi, Pasticceria Banchelli, Ristorante il Cacciatore, Caffè Signorelli, Il Papiro, Nais Profumeria, Il Pozzo Galleria, Caffè Degli Artisti, La Saletta, Nocentini Libri, Terra Bruga, Karma, Jacente Store, Galleria Nazionale, Agenzia Alunno, Antonio Massarutto, Hotel San Luca.

ART ADOPTION NEW GENERATION
Cortona Centro Storico
Direzione Artistica Art Adoption - Massimo Magurano
Curatela Tiziana Tommei
17 dicembre 2017 - 10 gennaio 2018
Inaugurazione: 17 dicembre 2017 ore 11:00
Tutti gli eventi in programma sono a INGRESSO LIBERO

Special events in collaborazione con l'Associazione culturale 'Lux':
*8 dicembre 2017
Auditorium Sant’Agostino, via Guelfa 40 - Cortona
Installazione opera di Jannis Markopoulos
Padiglione Bolivia Biennale Venezia, 57esima Esposizione d’Arte Internazionale
con la supervisione curatoriale di Gabriele Romeo
partner ARTECERRETA percorso sculture all'aperto

*9 dicembre 2017
Facciata Comune di Cortona
Proiezione poesia visiva di Alfredo Rapetti Mogol

Info point:
Art Adoption
Palazzo Magini, via Nazionale 42 - Cortona
cortonaartadoption@gmail.com
FB_Art Adoption

Amalia Di Lanno
Manager culturale
Responsabile comunicazione Art Adoption

SENZA LINEA




Giovedì 30 novembre, alle ore 18.00, sarà inaugurata presso la galleria La__lineaartecontemporanea la mostra collettiva Senza linea che raccoglie lavori calcografici, xilografici o che partendo dalla grafica hanno subìto trasformazioni nella fase di elaborazione, tutti uniti dal comune denominatore del mezzo utilizzato: la carta. Gli artisti coinvolti supportano da tempo la stamperia de la linea grazie al loro lavoro ed impegno nell’arte grafica, contrassegnato anche dalla collaborazione e reciproco scambio di energie.


Opere di: Bruno Aller, Marina Bindella, Virginia Carbonelli, Sara Cipolla, Luis Alberto Cutrone, Laura De Carli, Francesca Del Regno, Elisabetta Diamanti, Susanna Doccioli, Marisa Facchinetti, Salvatore Giunta, Gianna Marianetti, Barbara Martini, Gianluca Murasecchi, Stefano Minzi, Isabella Nurigiani, Laura Peres, Cristina Piciacchia, Giorgia Pilozzi, Maurizio Prenna, Ermenegilda Renzi, Enza Scarano.


Galleria la__lineaartecontemporanea
La linea è uno spazio dedicato interamente all'incisione artistica, le sue tre sale espositive vedono come protagonista la grafica d'arte nelle sue esposizioni e il suo laboratorio si dedica al lavoro dell'arte incisoria proponendosi anche come laboratorio atossico.

Galleria la__lineaartecontemporanea via San Martino ai Monti 46, 00184 Roma

Senza linea
Inaugurazione giovedì 30 novembre 2017 alle ore 18:00
La mostra è visitabile fino al 28 dicembre 2017


Le stanze | Proiezione Cortometraggio


Le Stanze
La corsa della bambina su per le scale, più su. Il buio introduce a un percorso di possibili contaminazioni, spostando lo sguardo sulla densità tangibile di mistero, inquietudine, paure come sussurrate dalla musica. L’attraversamento di uno spazio inconscio in un luogo di conforto si confronta con ambiguità e dubbio quando la casa è vuota, solo apparentemente abbandonata. Il passato segue il ritmo grafico del motivo delle piastrelle del pavimento, geometrie colorate e simmetriche che si rincorrono di stanza in stanza. Intanto l’indumento bianco, non colore denso di implicazioni simboliche, indossato dalla bambina, poi dalla giovane donna, decodifica il senso della luce, potenziale creativo che c’è in ogni individuo. Nelle gocce di cristallo del lampadario, nei dettagli dell’affresco riemergono le tracce di passato. Un passato “perbene” che accoglie la quotidianità del presente attraverso linee bianche essenziali, tracciate a terra per tradurre in termini di percezione visiva la presenza degli arredi, dei servizi, dei fornelli. Sui pavimenti, come fogli di carta del plotter, il disegno tecnico sottolinea incisivamente il corto circuito dell’impatto emotivo, lasciando aperto il margine di adeguamento dell’immaginario attraverso il filtro della soggettività della memoria. Anche gli oggetti parlano una lingua nuova nella loro ricollocazione. L’immagine incorniciata della Madonna del Rosario o quella di Maria Antonietta, la copertina del catalogo con il ritratto di Oum Kalthoum. Icone di potere al femminile, catalizzatrici di devozione religiosa, politica, culturale che oltrepassa i confini della loro dichiarata appartenenza e del segmento temporale in cui le colloca la storia. In questo territorio neutro di conciliazione, scambi, rispetto che è anche l’aspirazione di Dunia (in arabo vuol dire mondo), luogo fisico di rivelazioni, l’ispirazione creativa e la produzione artistica si esaltano nel dialogo irrinunciabile oriente/occidente. Radici comuni per un nuovo paragrafo tutto da scrivere. Forse, allora, quell’abito bianco ricamato che ruota su stesso diventa un’ipotetica mashrabeya.
Manuela De Leonardis

Project
Dino Lorusso
Ninni Castrovilli

with
Valentina Carbonara
Rosanna D'Abramo

Original Soundtrack
Francesco Castrovilli

Special Thanks
Manuela De Leonardis

Location Dunia 

Presentazione in anteprima del cortometraggio
3 dicembre 2017 Start ore 18:00 Stop ore 21:00

Proiezione ogni 30 minuti
Ingresso libero

Arco Battista 40 | Triggiano, Bari, Italy
41°03'47.1"N 16°55'20.9"E
lorussodino@gmail.com +39 339 3187430


domenica 26 novembre 2017

Flava - Solo annacquato / Batia Suter & Katinka Bock


Sabato 16 dicembre alle ore 18, Colli independent art gallery presenta la mostra "Flava. Solo annacquato", progetto “a due” dell'artista tedesca Katinka Bock e della svizzera-olandese Batia Suter. La mostra è frutto di una ricerca specifica sul “territorio fluviale” del Tevere e più in generale sul rapporto tra l’acqua e la città di Roma, che diventa iconografia liquida nel libro d'artista edito da Roma Publications (Amsterdam). La mostra presenterà gli interventi delle due artiste che coabiteranno negli spazi della galleria.
Nella doppia personale il tema sul rapporto tra l’acqua e la città viene mostrato nelle sue molteplici declinazioni. Nell’opera di Suter le numerose immagini cercano di descrivere l’acqua da uno strato superficiale per poi scendere in profondità. Il modo associativo di costruire delle narrazioni che passano solo attraverso l’uso di immagini esistenti permettono all’artista svizzera di descrivere il Tevere e la sua iconografia, attraverso le sue diverse stratificazioni. Storia e immagine si legano attraverso un ritmo continuo, scandito da rimandi sensoriali e concettuali. Un’opera per Suter non inizia mai con un dettaglio, il suo lavoro cerca attraverso l’uso di numerose immagini di delineare una enciclopedia personale.
L’opera di Bock invece, interviene specificatamente nel contesto dello spazio. L’uso dell’acqua si fa’ fisico passaggio; il suo scorrere attraverso una serie di condutture costituisce un percorso programmato attraverso il quale l’acqua non potrebbe fluire se non vi fosse il sostegno offerto dalla scultura. Mostrare e nascondere sono delle dominanti. La struttura di tubature, che di solito è nascosta, diventa la protagonista che mette in luce il dialogo dell’acqua con la materia solida. Il metallo delle tubature e il cemento del pavimento entrano in dialogo per mezzo di un foro posto al centro della pavimentazione, che trasforma lo spazio espositivo in una fontana.
L’acqua diventa in questo modo una metafora del tempo e della presenza delle persone che si muovono, entrano ed escono.
Il catalogo/libro d'artista in mostra è stato prodotto da Colli publishing platform in collaborazione con Roma publications e Viaindustriae publishing.



Flava - Solo annacquato / Batia Suter & Katinka Bock
a cura di Lorenzo Benedetti
opening: sabato 16 dicembre ore 18.00
16 dicembre 2017 / 17 marzo 2018

COLLI
independent art gallery
art space/publishing platform/bookshop

Via di Monserrato, 40
00186, Roma, Italia
tel. 0039 066869673

sabato 25 novembre 2017

Ettore Sottsass. Oltre il design


CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione
dell’Università di Parma

presenta

ETTORE SOTTSASS. OLTRE IL DESIGN
18 novembre 2017 – 8 aprile 2018
Abbazia di Valserena, Parma


Ettore Sottsass 1922-1978
catalogo del fondo Ettore Sottsass Jr.

Sabato 18 novembre alle ore 14 apre al pubblico la mostra Ettore Sottsass. Oltre il design, prodotta e organizzata dallo CSAC dell’Università di Parma e curata in stretta collaborazione con un gruppo di lavoro composto da storici dell’architettura, del design e dell’arte contemporanea, designer e archivisti.

Nel 1979 Ettore Sottsass donò allo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione oltre 14.000 materiali progettuali (schizzi, bozzetti e disegni) e 24 sculture. Nel centenario della nascita dell’autore, proprio a partire da questa preziosa donazione, lo CSAC ha promosso un importante progetto espositivo ed editoriale con il patrocinio del Comune di Parma.


L’ampio e intenso lavoro di catalogazione e digitalizzazione dell’intero fondo, sarà restituito nel catalogo a stampa Ettore Sottsass 1922-1978 (Silvana editoriale, 2017), pubblicato in occasione della mostra Ettore Sottsass. Oltre il design. L’esposizione è costituita da circa 700 pezzi selezionati all’interno dell’archivio e allestiti secondo una struttura narrativa cronologica (a partire da un disegno infantile del 1922), che fa emergere alcune costanti visive e metodologiche dell’autore interpretando il percorso espositivo dell’Archivio-Museo CSAC. Il titolo della mostra rimanda infatti alla pratica di lavoro propria di Sottsass, che travalica la specificità della sua attività di designer verso una visione più allargata, in cui il disegno ha una centralità assoluta, come strumento di progettazione ma prima e soprattutto come momento di riflessione e di verifica formale.
Mostra e catalogo sono stati realizzati da un gruppo di lavoro comprendente Francesca Balena Arista (Politecnico di Milano) che ha approfondito la collaborazione di Sottsass con Poltronova, Elisa Boeri (Politecnico di Milano) che ha analizzato alcuni progetti di architettura degli anni ‘50, Giampiero Bosoni (Politecnico di Milano) che ha studiato il tema degli interni e il rapporto con il disegno degli oggetti, Federico Bucci (Politecnico di Milano) che ha studiato il rapporto con la cultura americana, Milco Carboni (Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Accademia di Belle Arti Mario Sironi - Sassari) che ha affrontato il rapporto con l’azienda Poltronova, Giulia Daolio (CSAC Università di Parma) che si è occupata della collaborazione con “il lambello” e della partecipazione ai Littoriali, Chiara Fauda Pichet (Politecnico di Milano) che ha approfondito alcuni progetti degli interni e il disegno dei gioielli, e Chiara Lecce (Politecnico di Milano) che ha studiato il disegno degli oggetti, Elisabetta Modena (CSAC Università di Parma) che ha studiato le partecipazioni di Sottsass alle Triennali di Milano, Emanuele Piccardo (storico dell’architettura) che ha indagato l’incontro di Sottsass con la cultura beat e radicale, Simona Riva (CSAC Università di Parma) che si è occupata delle ceramiche negli anni ‘60 e ‘70, Marco Scotti (CSAC Università di Parma) che ha ricostruito alcuni progetti espositivi, Marta Sironi (CSAC Università di Parma) che ha affrontato il progetto grafico editoriale degli anni ‘40, Marcella Turchetti (Associazione Archivio Storico Olivetti) la cui ricerca ha riguardato la lunga collaborazione con lo storico marchio di Ivrea, Marina Vignozzi Paszkowski (Archivio Industriale Bitossi - Fondazione Vittoriano Bitossi) che ha messo in luce il rapporto con Bitossi Ceramiche dagli anni ‘50, e Francesca Zanella (CSAC Università di Parma) che ha analizzato il ruolo dell’archivio e il rapporto tra progetto e ricerca visiva.
Grafica e Allestimento della mostra, che occuperà fino all’otto di aprile i suggestivi spazi dell’Abbazia cistercense di Valserena, sede dello CSAC, sono a cura di Daniele Ledda (xycomm) e Elisabetta Terragni (Studio Terragni Architetti).

Cos’è lo CSAC
Lo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma, fondato nel 1968 da Arturo Carlo Quintavalle e situato nell’Abbazia cistercense di Valserena, raccoglie e conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni), Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media (7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto (1.500.000 disegni, 800 maquettes, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo (100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici antichi).
Lo CSAC oggi è uno spazio multifunzionale, dove si integrano un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica. Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad ora condotte di consulenza e collaborazione all’istruzione universitaria con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei tra cui la Triennale di Milano, il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.

CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)

Ingresso
10 euro

Per tutte le riduzioni e informazioni aggiornate: http://www.csacparma.it/visita/

Orari
Martedì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle ore 19
Mercoledì, sabato e domenica dalle ore 10 alle 19

Informazioni al pubblico
+39 0521 607791

Ufficio stampa
Irene Guzman
+39 349 1250956

giovedì 23 novembre 2017

ITAGLIA POP Dalle origini ai giorni nostri a cura di Vito Caldaro dal 2 dicembre 2017 al 27 gennaio 2018 Galleria Formaquattro, Bari Vernissage 2 dicembre 2017, ore 18.


ITAGLIA POP Dalle origini ai giorni nostri a cura di Vito Caldaro dal 2 dicembre 2017 al 27 gennaio 2018 Galleria Formaquattro, Bari Vernissage 2 dicembre 2017, ore 18.



 Dopo il grande successo della mostra "Made in Usa" che ha portato nella città di Bari opere di uno dei padri fondatori della Pop Art Andy Warhol, la galleria Formaquattro rilancia con la mostra "Itaglia Pop" dalle origini ai giorni nostri. Inaugurazione sabato 2 dicembre alle ore 18,00. L'esposizione comprenderà opere dei maggiori esponenti Italiani del movimento Pop nel Mondo. Si inizia con i due precursori dell'ondata Pop che investì la nostra penisola, Mimmo Rotella e Enrico Baj che tra il 1958 e il 1959 abbandonano le precedenti esperienze per dedicarsi a questo nuovo mondo di immagini. Altri artisti in mostra saranno Franco Angeli, Tano Festa, Giosetta Fioroni, Concetto Pozzati, Mario Schifano, che con lo stesso Mimmo Rotella alla Biennale di Venezia del 1964 all'interno del padiglione Italia, fecero conoscere la Pop Art all'Europa. L'esposizione continua con Ugo Nespolo, artista eclettico che inizia il suo percorso artistico negli anni sessanta e che ancora oggi esporta il Made in ITALY nel mondo. Scorrendo la lista degli artisti in mostra troviamo Pep Marchegiani, artista abruzzese, pittore, scultore, performer, che da oltre un decennio sviluppa la sua ricerca, sempre attenta al sociale, con performance di denuncia, come "Ilva Magique" del 2014 che coinvolse anche Formaquattro. Arriviamo a Carlo Alberto Palumbo, artista Napoletano, tra i vincitori nel 2007 del premio Arte Laguna, nel 2011 partecipa nel padiglione Italia (sezione Accademie) alla 54ª Biennale di Venezia. Le sue opere sono presenti in collezioni private in Europa, Stati Uniti D'America, Emirati Arabi e Asia. Chiudiamo la lista degli artisti in mostra con del sano campanilismo, in quanto stiamo parlando di due artisti Pugliesi. Guido Corazziari, Architetto, pittore ed Artista multimediale Barese, ha all’attivo centinaia di mostre in tutta Europa e negli USA come dimostra il suo recente successo a Miami. Attualmente è rappresentato dalla galleria Saatchi di Londra. Fabrizio Fontana, Salentino DOC, uno degli Artisti di punta della Art and Ars Gallery di Galatina (LE) di Gigi Rigliaco, con una ricerca artistica caratterizzata da un aspetto ludico molto marcato, protagonista con esposizioni nel mondo, Nizza, New York, Montecarlo, Londra, Parigi, Stoccolma, Barcellona, Amsterdam, Budapest.

 Informazioni e contatti ITAGLIA POP Galleria Formaquattro Via Argiro 73, Bari Orari d'apertura dalle 11,00 alle 13,00 e dalle 17,00 alle 20,00 Lunedì chiuso Tel. 080 9675720 info@atformaqutro.com www.formaquattro.com

Lavinia Cestrone. Tentativo fallito di una tesi di laurea

Giovedì 23 novembre 2017 alle ore 18 si inaugura il primo appuntamento di una serie di mostre che vede i professori delle Accademie di Belle Arti italiane presentare giovani artisti da loro proposti.
L’idea è di Giuseppe Stampone, artista e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, ed è quella di coinvolgere la galleria Pio Monti arte contemporanea nell’iniziare i giovani durante gli essenziali passi del dimesticarsi coi ruoli di artista, di critico e di gallerista, concedendo l’opportunità di una prima esposizione personale in galleria.
Il primo tentativo lo garantisce proprio Giuseppe Stampone, che propone in mostra l’opera di Lavinia Cestrone, neodiplomata all’Accademia di Belle Arti di Urbino, con il progetto di tesi in tre titoli “Baby non fare l’artista (Baby do not make the artist)”, “Baby do not make the artist (Il bambino non fa l’artista)” e “Il bambino non fa l’artista (The child does not make the artist)”. La serie di lavori esposta riproduce lo scambio e lo scarto tra i luoghi in questa occasione assunti a simbolo della collaborazione nel progetto e come sintesi di storia, leggenda, superstizione e tecnologia in ventinove immagini virtuali risultanti dall’applicazione del metodo dell’artista che vede nel ricalco una forma di comunicazione empatica. Sfruttando i canali di ricerca proposti dalle tecnologie odierne Lavinia Cestrone ricava, quindi, i dati che traduce in tracce, disegni, collage e rielaborazioni digitali nell’intento di raggiungere segni riconoscibili e familiari seppur composti di copie, sovrapposizioni e combinazioni dell’immagine. Per questo la scelta, in questo caso, delle fontane (quella delle Tartarughe a Roma in Piazza Mattei e quella in Piazza delle Repubblica ad Urbino) come soggetto: monumenti di appartenenza dell’arte alla storia e dell’arte alla vita quotidiana.

Giuseppe Stampone sarà presente con una sua opera.

Durante la serata di inaugurazione performance di musica sperimentale di Marco Raparelli.


TENTATIVO FALLITO DI UNA TESI DI LAUREA - LAVINIA CESTRONE
dal 23 novembre al 9 dicembre 2017
Inaugurazione: 23 novembre ore 18
PIOMONTI arte contemporanea
Piazza Mattei 18, Roma
Info: permariemonti@gmail.com / tel. 06.68210744 / www.piomonti.com
Lun: dalle 15 alle 20 / dal Mart. al Sab: dalle 12 alle 20

mercoledì 22 novembre 2017

Frammenti senza tempo: vibrazioni cromatiche tra acqua e terra

Opera di Massimiliano Manieri

Frammenti senza tempo: vibrazioni cromatiche tra acqua e terra è un Festival di arti visive, sonore e performative contemporanee allestito dal 7 Dicembre 2017 al 7 Gennaio 2018 a Brindisi nel complesso monumentale di Palazzo Granafei-Nervegna. Organizzato da Primo Piano LivinGallery e curato da Dores Sacquegna, l’evento ha come partner istituzionale il Comune di Brindisi, e come partner culturale il CACT Centro di Arte, Cultura e Turismo, Dipartimento del Museo Atlantico dell’Isola di Lanzarote in Spagna.

Il titolo della manifestazione - mutuato dai frammenti archeologici presenti nella città di Brindisi– rievoca i luoghi delle sinergie universali tra terra e acqua, il rapporto tra antico e contemporaneo, la dicotomia tra identità e territorio, la differenza tra frammento e unicità, con opere e progetti inediti di circa 60 artisti nazionali e internazionali, molti dei quali presenti in prestigiose collezioni museali tra cui il Guggenheim di New York, il Miami Metropolitan Museum in Florida, il Muzeum Mycop in Russia. 

Inserita nel calendario culturale della città “Brindisi a Natale 2017 – l’evento multidisciplinare, attraversa ed esplora territori differenti tra arte, suono, performance, proponendosi come segno concreto di una società in continuo cambiamento, lanciando nuove sfide e trasportando il visitatore in connessioni immaginative. Un viaggio nella vita, nel colore, tra i confini di realtà e finzione, in sinergico dialogo con il territorio pugliese. Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti le autorità, gli organizzatori, e gli artisti provenienti da Europa, Asia, Medio Oriente, Russia, America Latina, Usa. Tre live performance animeranno la serata con teatro e sonorità sperimentali con i progetti dei pugliesi Massimiliano Manieri, Michaela Stifani e il musicista Max Nocco; dal Texas, la performer americana Jeannette Joy Harris. 

Il festival è diviso in tre sessioni di cui: “LANDGRAPHIE”, “LE STANZE RITUALI”, “3D PROJECT ROOM”. La sessione “LANDGRAPHIE” è dedicata alla Land Art, ed ospita i film di alcuni tra i più interessanti land-artisti contemporanei tra cui: Christo & Jeanne-Claude, Craig Dongoski, Pam Longobardi, Ulrike Arnold. In ANTEPRIMA NAZIONALE, il progetto completo di sette video di “SILSILA” dell’irachena Sama Alshaibi e il film “UNDER WATER SCULPTURE” dello scultore britannico Jason deCaires Taylor, conosciuto a livello mondiale per le sue monumentali sculture immerse nei parchi marini del mondo e che per una incredibile coincidenza ricordano i ritrovamenti archeologici nelle acque di Brindisi. Entrambi i progetti sono stati presentati in piccola parte nella recente Biennale di Venezia.

Le “STANZE RITUALI” - dedicata alle arti visive contemporanee - propone due filoni di pensiero tra tematiche universali (stanze energetiche) e tematiche sociali ( Identità e territorio). Nelle stanze energetiche le opere di Giulio De Mitri, Fernando De Filippi, Gino Fossali, Sonia Giavitto, Joseph Provan, Marianna Rydvald. Tra identità e territorio le opere di Michele Giangrande, Angioletta De Nitto, Andy Artyuhin, Marc Brousse, Dores Sacquegna,Jordi Rosado, Maria Antonietta Scaringella, Evgeniya Strygina, Laura Victore, Nel Ten Wolde, Beatrice Desrousseaux, Margarita Henriksoon, Paulina Sierra Salazar, Pam Longobardi, Alina Lutaeva, Paolo Cervino, Marina Kabisova & Asya Rilova, Galina Khandova, Cor Fafiani, Maria Luisa Imperiali, Sandra Miranda Pattin, Katarina Norling, Donato Bruno Leo, Fides Linien, Julia Skinner, Peter Liashkov, Silvia Maria Guarnieri, Vito Sardano. 

La sezione "3D PROJECT ROOM", è una piattaforma virtuale di progetti inediti, ed ospita le opere di Rosa Cruglez Sternmann, Teresa Olabuenaga; Victoria Isaulova, Elena Klyueva & Maxime Rybalko, Vladimir Kulikov & Natalia Kulikova, Veronika Litvin, Vitaliy Maksimenko, Gerard Frances, Andria Santorelli, Pep Manresa, Christel Sobke, Andrea Vargas, Cynthia Ruse, Stuart Ross Snider, Marianna Bartolomeo, Monte Wright.

Primo Piano LivinGallery, forte delle esperienze maturate, è da sempre impegnata nella costruzione di rapporti di collaborazione e partecipazione a supporto delle sue attività sia a livello locale, nazionale e internazionale, coinvolgendo nelle attività enti pubblici e media partner, che ne condividono missione e fini istituzionali.

opera di Giulio De Mitri

FRAMMENTI SENZA TEMPO
VIBRAZIONI CROMATICHE TRA ACQUA E TERRA
Festival di Arti Visive |Sonore |Performative
a cura di Dores Sacquegna
Palazzo Granafei-Nervegna, via Duomo 20 – Brindisi
Dal 7 Dicembre 2017 al 7 Gennaio 2018
Inaugurazione Giovedì 7 Dicembre Ore 18,00 - 22,00


Giorni e orari di visita:
Tutti i giorni dalle ore 9,00 alle ore 20,00. Ingresso libero
Info e Visite Guidate: Eliconarte tel: + 39 345 8155678
Info Primo Piano tel: +39 349 37 20 659
primopianospecialprojects.com  www.primopianogallery.com
Catalogo bilingue in mostra