Prima retrospettiva dedicata al lavoro di Marino Marini in Sardegna, la mostra “Cavalli e cavalieri”
nasce dalla constatazione di un diffuso ritorno di interesse per
l’opera dello scultore toscano, maestro conclamato dell’arte italiana
del Novecento. Dalla creazione delle prime figure archetipiche, di
etrusca memoria, attraverso un processo di progressiva compressione
delle masse, fino alla scomposizione geometrica delle figure, la mostra
descrive una parabola formale di straordinaria intensità, in linea con
le più aggiornate tendenze internazionali e allo stesso tempo
profondamente originale.
Quindici le sculture di cavalli e cavalieri presenti,
tra cui un originale busto di Gentiluomo a cavallo del 1937 che, nel
quadro della produzione di Marini, costituisce uno dei primi momenti di
riflessione sul tema. Dalla Fondazione Marino Marini di Pistoia
provengono i bronzi Piccolo miracolo, del 1955, Piccolo cavaliere, del
1951, Cavallo, del 1945 e l’altorilievo Cavaliere, del 1943. La stessa
provenienza hanno anche le due sculture in terracotta Piccolo cavallo,
del 1943, e Cavaliere, del 1944. Al 1939 risale invece il Cavallo in
bronzo conservato presso il Museo Marino Marini di Firenze, da cui
provengono anche lo straordinario Cavaliere del 1947, uno Studio per
miracolo del 1953-54, due Composizioni del 1956-57 e l’opera simbolo Due
elementi, del 1971, in cui le figure hanno ormai raggiunto una sintesi
radicale.
I disegni e le opere grafiche su carta – a china, inchiostro o tempera
(alcune delle quali su base litografica, come Cavaliere rosso e
Cavaliere azzurro, entrambi del 1978) – illustrano in maniera esaustiva
l’evoluzione dell’immagine del cavallo e del cavaliere – viste
singolarmente o congiuntamente – nell’opera di Marini, coprendo un arco
temporale che dai primi anni Quaranta giunge fino alla fine degli anni
Settanta.
Un crescendo di immagini che progredisce verso forme sempre più ricche di soluzioni inedite, di segni essenziali e abbreviazioni linguistiche che subiscono una progressiva sintetizzazione.
Una serie di oltre cento lavori in cui il tratto non dà segni di stanchezza, arricchendosi progressivamente di colori sempre più marcati ed espressivi.
Un crescendo di immagini che progredisce verso forme sempre più ricche di soluzioni inedite, di segni essenziali e abbreviazioni linguistiche che subiscono una progressiva sintetizzazione.
Una serie di oltre cento lavori in cui il tratto non dà segni di stanchezza, arricchendosi progressivamente di colori sempre più marcati ed espressivi.
La mostra di Marino Marini è accompagnata da un catalogo bilingue
(italiano e inglese) edito da Silvana Editoriale contenente, oltre a un
ricco apparato di immagini e un’antologia critica, alcuni nuovi saggi
ad opera di Giuliana Altea, Mattia Patti e Francesco Guzzetti, dedicati
agli esordi della ricerca sugli uomini a cavallo, alla figura
dell’artista umanista negli anni della guerra fredda e all’uso del
colore nella produzione plastica.
Orari
10:00 – 13:00 / 15:00 – 19:00
Lunedì chiuso
10:00 – 13:00 / 15:00 – 19:00
Lunedì chiuso
Biglietteria
Intero 3,00 euro
Ridotto 2,00 euro (dai 18 ai 25 anni)
Gratuito under 18 e over 60
Gratuito ultime domeniche del mese
Intero 3,00 euro
Ridotto 2,00 euro (dai 18 ai 25 anni)
Gratuito under 18 e over 60
Gratuito ultime domeniche del mese
Consulta il sito
Informazioni:
MAN_Museo d’arte Provincia di Nuoro
via Sebastiano Satta 27 – 08100 Nuoro
Tel: 0784.252110
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via Sebastiano Satta 27 – 08100 Nuoro
Tel: 0784.252110
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Amalia Di Lanno