Introduzione
Maria Vittoria Marini Clarelli
conclusioni
Tulliola Sparagni
Mariastella Margozzi
Mercoledì 23 gennaio, alle ore 17.00, nella Sala del Mito della Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea di Roma, in occasione della mostra Paul Klee e l'Italia, si terrà una conferenza di Giuseppe Di Giacomo. Sospesa tra visibile e non-visibile, l'arte di Paul Klee non riproduce forme già date, ma fa emergere piuttosto possibilità inespresse e non ancora realizzate. È quanto lo stesso Klee mette in evidenza quando, nella Confessione creatrice, afferma che compito del pittore non è appunto "riprodurre il visibile", bensì "rendere visibile", intendendo con ciò la capacità che l'immagine deve avere di portare a manifestazione la stessa "genesi del visibile", vale a dire la sua "preistoria". In questa prospettiva, il tratto distintivo della "linea" kleeiana è quella sua inesauribile produttività che fa tutt'uno con la sua costitutiva incompiutezza e, insieme, con la sua capacità rammemorante. Tutte caratteristiche, queste, che presuppongono non soltanto il riconoscimento dell'autonomia dell'arte ma anche -in termini adorniani- la consapevolezza della necessità di "salvare l'apparenza".
Rassegna a cura di
Maria Giuseppina Di Monte
Ufficio promozione editoriale ed eventi
Contatti
Maria Giuseppina Di Monte, Fabiana Verolini, Laura Campanelli, Gianfranco Federico
tel. 06 32298221/06 32298451
Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea
Viale delle Belle Arti 131- Roma
Report Massimo Nardi