giovedì 24 gennaio 2013

Prima Visione 2012_I fotografi e Milano

  Cosmo Laera
Eden Urban Nightscape #2, Parco Sempione

La galleria Bel Vedere riserva, per tradizione, la prima mostra del nuovo anno a “Prima Visione”. È una scelta condivisa con il GRIN, il gruppo di redattori iconografici nazionali, nel desiderio di creare un appuntamento alla scoperta della città di Milano grazie a un percorso ispirato dalle tendenze della fotografia contemporanea. Da giovedì 24 gennaio, nella sede di via Santa Maria Valle 5 è esposta al pubblico una selezione di immagini realizzate da quarantadue fotografi che hanno eletto la città della Madonnina a luogo di riflessione e di scoperta. Si guarda, in particolare, ai cantieri e alle nuove opere che, svettanti nello skyline, trasformano il volto del capoluogo, alle periferie silenziose e resistenti all’assorbimento metropolitano, al vivere quotidiano di chi, giovane e non, compone quell’universo variegato di cittadini abitanti un luogo sempre in movimento e mai definitivo. È un’occasione, dunque, volta a evidenziare la realtà esistente e a cogliere, in termini visivi, il rapporto tra l’uomo e la sua storia, tra passato e presente. Si è di fronte alla fotografia di una città complessa, ricca di scenari e di prospettive. Se l’obiettivo di Gianni Berengo Gardin coglie in viale San Michele del Carso l’affettuosità di due giovani innamorati incuranti dello sguardo dei passanti, Luca Campigotto guarda, invece, alle architetture monumentali di piazza Duomo, alle grandi lastre di marmo che sostengono e adornano i palazzi e i portici. A essere rivelata è una città dalla quale non si vorrebbe mai scappare perché sempre seducente e affascinante. Lo conferma la bellezza di parco Sempione visto di notte e illuminato dalle luci artificiali – l’immagine è firmata da Cosmo Laera. Il testo iconografico si sofferma poi sulla città non conclusa, quella costituita dagli spazi non ancora definiti e da un mix di interventi che hanno inciso sulla forma, stravolgendo pesi ed equilibri. La veduta di Gianni Comunale eseguita dalla Torre Galfa durante i giorni di Macao dà evidenza della mescolanza e della promiscuità. Non manca, infine, la vita. A spiccare è la città degli incontri e dell’interazione. Visitata e percorsa, essa offre un sè multiplo, fluido, e costituito dall’accesso alle diverse esperienze. 

Info e maggiori info:

Segnala:
Amalia di Lanno