Cosmo Laera
Eden Urban Nightscape #2, Parco Sempione
Eden Urban Nightscape #2, Parco Sempione
La galleria Bel Vedere riserva, per tradizione, la prima mostra
del nuovo anno a “Prima Visione”. È una scelta condivisa con il GRIN, il
gruppo di redattori iconografici nazionali, nel desiderio di creare un
appuntamento alla scoperta della città di Milano grazie a un percorso
ispirato dalle tendenze della fotografia contemporanea. Da giovedì 24
gennaio, nella sede di via Santa Maria Valle 5 è esposta al pubblico una
selezione di immagini realizzate da quarantadue fotografi che hanno
eletto la città della Madonnina a luogo di riflessione e di scoperta. Si
guarda, in particolare, ai cantieri e alle nuove opere che, svettanti
nello skyline, trasformano il volto del capoluogo, alle periferie
silenziose e resistenti all’assorbimento metropolitano, al vivere
quotidiano di chi, giovane e non, compone quell’universo variegato di
cittadini abitanti un luogo sempre in movimento e mai definitivo. È
un’occasione, dunque, volta a evidenziare la realtà esistente e a
cogliere, in termini visivi, il rapporto tra l’uomo e la sua storia, tra
passato e presente. Si è di fronte alla fotografia di una città
complessa, ricca di scenari e di prospettive. Se l’obiettivo di Gianni
Berengo Gardin coglie in viale San Michele del Carso l’affettuosità di
due giovani innamorati incuranti dello sguardo dei passanti, Luca
Campigotto guarda, invece, alle architetture monumentali di piazza
Duomo, alle grandi lastre di marmo che sostengono e adornano i palazzi e
i portici. A essere rivelata è una città dalla quale non si vorrebbe
mai scappare perché sempre seducente e affascinante. Lo conferma la
bellezza di parco Sempione visto di notte e illuminato dalle luci
artificiali – l’immagine è firmata da Cosmo Laera. Il testo iconografico
si sofferma poi sulla città non conclusa, quella costituita dagli spazi
non ancora definiti e da un mix di interventi che hanno inciso sulla
forma, stravolgendo pesi ed equilibri. La veduta di Gianni Comunale
eseguita dalla Torre Galfa durante i giorni di Macao dà evidenza della
mescolanza e della promiscuità. Non manca, infine, la vita. A spiccare è
la città degli incontri e dell’interazione. Visitata e percorsa, essa
offre un sè multiplo, fluido, e costituito dall’accesso alle diverse
esperienze.
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Amalia di Lanno