UNA VITA IN RICERCA
Antologica di Sabino Gesmundo
Presentazione di Luigi Dello Russo
domenica 13 maggio 2012 alle ore 19,30 vernissage
A D S U M
Artecontemporanea
via Marconi, 5 (Palazzo della Meridiana) – Terlizzi(BA)
www.retearte.it - adsum.arte@libero.it Tel. 3476502478
http://www.retearte.it/artisti/GESMUNDO/index.html
http://www.sabinogesmundo.it/index.html
dal 13 maggio al 1 giugno 2012
orario:
dal lunedì al sabato dalle ore 10.00-12.30 18.00- 20.30 chiusura giovedì pomeriggio e festivi
cell. 347 6502478
Sabino Gesmundo nasce a Terlizzi il 4 dicembre 1941. Frequenta l’Istituto d’Arte di Bari. Nel 1959 consegue il diploma. Si trasferisce in Brianza e, dopo un primo periodo d’insegnamento, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Corso di Pittura tenuto dal maestro Domenico Cantatore. È suo allievo prediletto. Nel 1968 consegue il diploma. Frequenta il Corso Internazionale di Tecnica dell’Incisione all’Accademia Raffaello di Urbino.
È assistente volontario del maestro Cantatore dal 1968 al 1970. Ha occasione di farsi conoscere e apprezzare dai poeti e letterati che ne frequentano lo studio: Raffaele Carrieri, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sinisgalli, Alfonso Gatto. Partecipa a diverse collettive. Nel 1972 la prima personale alla Galleria Michelangelo di Bari, che gli procura notevoli consensi. Dal 1970 al 1997 insegna presso i Licei Artistici lombardi. Risiede a Milano, dove svolge attività di studio. Ci lascia prematuramente il 16 maggio 2011. È sepolto a Lecco vicino ai genitori.
Se è vero che “l’arte nasce dall’arte”, come Sabino Gesmundo affermava, nel senso che l’artista ha quasi sempre uno o più punti di riferimento da considerare esemplari e su cui innesta la propria elaborazione creativa, è anche vero che l’arte ha bisogno di confrontarsi con l’esistenza in tutto il suo svolgersi.
Determinante è stata, per lui, l’importanza della famiglia, intesa non solo come nido ma anche come travaglio: si pensi alla persecuzione subita nelle code del fascismo, da cui sono sgorgate nell’artista un’indomita ansia di libertà e un pensiero ruminante giammai rimosso.
Il percorso umano e artistico di Sabino Gesmundo, questo ci insegna: quanto sia necessario un centro di gravità permanente, nello specifico la comunità familiare, anche per chi intenda spendersi in ricerca, desideroso di essere con umiltà e fermezza nei cantieri della realtà sociale senza perdere di vista l’orizzonte complessivo conquistato ed eletto a proprio sistema di significato.
Ecco, dunque, le sue polarità: la terra d’origine, il grembo della madre, il maestro Cantatore, la lezione artistica europea (dal realismo di ascendenza cantatoriana all’espressionismo coloristico dei fauves, dall’informale materico degli anni ’50 fino al surrealismo alla Sutherland), per sfociare nell’indagine analitica del mondo naturale e nella sua elaborazione simbolico-immaginifica.
Famiglia e società, natura e arte sono i punti cardinali della sua esistenza.
Gli siamo grati per questi doni umani ed estetici, ora custoditi dalla memoria familiare e sociale e chiaramente presenti in mostra e nel catalogo di accompagnamento.
L’evento sarà duplice. La prima fase della mostra antologica sulla produzione artistica del maestro Sabino Gesmundo avverrà nell’anniversario della sua dipartita e si svolgerà a Terlizzi dal 12 e 13 maggio al 1° giugno 2012, mentre la fase milanese avrà luogo in autunno in una prestigiosa sede istituzionale del capoluogo lombardo. Il primo momento troverà dunque ospitalità nei due principali poli espositivi della città: circa sessanta tele saranno sistemate in Pinacoteca De Napoli a partire dal 12 maggio, mentre venti fra i migliori acquerelli troveranno spazio nella galleria ADSUM arte contemporanea a partire da domenica13 maggio. Le opere ricostruiscono il percorso artistico del maestro, terlizzese dell’esodo, formatosi all’Accademia di Brera presso la cattedra di Pittura di Domenico Cantatore, di cui Gesmundo è stato assistente e successivamente docente di discipline pittoriche. Sabino Gesmundo (1941- 2011) emigra a Milano dal 1959, negli anni del boom economico d' Italia. Il suo percorso artistico viene corredato da esaustivo catalogo che e' un primo contributo alla conoscenza di una personalità fuori dal coro ma autentica e sincera oltre che analitica nella vista e immaginifica nella visione. Il Gesmundo infatti non si e' mai lasciato trascinare o condizionare dai movimenti d' avanguardia modaioli per farsi conoscere a fini economici o narcisistici . Al contrario – pur leggendo, amando e assimilando le diverse tendenze artistiche che si sono avvicendate nel corso del secolo scorso - le ha metabolizzate soggettivamente per un principio di ricerca finalizzata solo ed esclusivamente alla propria espressività. E' per questo che la sua evoluzione formale e' costituita da diverse fasi, se non momenti, quali: il realismo d'ascendenza cantatoriana di partenza, in seguito poi l'espressionismo coloristico e grafico dei fauves francesi e del gruppo tedesco della Die Brucke, l'informale materico e gestuale degli anni '50... fino alle allusioni surrealistiche dell'inglese Sutherland. Quello che infatti colpisce nella sua creatività è la ricerca formale per esprimere e rivelare contenuti ora di sguardo scientifico, ora di afflato lirico, ora di entrambi sincretisticamente fusi ...ma l'oggetto privilegiato di osservazione razionale e di partecipe emotività rimane costantemente la realtà fenomenica e noumenica della Natura di cui siamo spettatori ed attori, nonche' vittime.
Catalogo a cura dell’editrice ED INSIEME di Renato Brucoli
Venerdì 18 maggio alle ore 19:00, nell’ambito della mostra di Sabino Gesmundo, verrà presentato il libro:"Il bacio della dionea"della giornalista e conduttrice televisiva CINZIA TANI
ADSUM artecontemporanea
Art director: MARIA BONADUCE e GIOVANNI MORGESE
Comunicazione e marketing : FRANCESCO PARISI
Ufficio stampa: NICOLO’ MARINO CECI
Collaboratori : RAFFAELE PORFILIO, ENRICO DE LEO, NICOLA MASTANDREA
Antologica di Sabino Gesmundo
Presentazione di Luigi Dello Russo
domenica 13 maggio 2012 alle ore 19,30 vernissage
A D S U M
Artecontemporanea
via Marconi, 5 (Palazzo della Meridiana) – Terlizzi(BA)
www.retearte.it - adsum.arte@libero.it Tel. 3476502478
http://www.retearte.it/
http://
dal 13 maggio al 1 giugno 2012
orario:
dal lunedì al sabato dalle ore 10.00-12.30 18.00- 20.30 chiusura giovedì pomeriggio e festivi
cell. 347 6502478
Sabino Gesmundo nasce a Terlizzi il 4 dicembre 1941. Frequenta l’Istituto d’Arte di Bari. Nel 1959 consegue il diploma. Si trasferisce in Brianza e, dopo un primo periodo d’insegnamento, si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Corso di Pittura tenuto dal maestro Domenico Cantatore. È suo allievo prediletto. Nel 1968 consegue il diploma. Frequenta il Corso Internazionale di Tecnica dell’Incisione all’Accademia Raffaello di Urbino.
È assistente volontario del maestro Cantatore dal 1968 al 1970. Ha occasione di farsi conoscere e apprezzare dai poeti e letterati che ne frequentano lo studio: Raffaele Carrieri, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sinisgalli, Alfonso Gatto. Partecipa a diverse collettive. Nel 1972 la prima personale alla Galleria Michelangelo di Bari, che gli procura notevoli consensi. Dal 1970 al 1997 insegna presso i Licei Artistici lombardi. Risiede a Milano, dove svolge attività di studio. Ci lascia prematuramente il 16 maggio 2011. È sepolto a Lecco vicino ai genitori.
Se è vero che “l’arte nasce dall’arte”, come Sabino Gesmundo affermava, nel senso che l’artista ha quasi sempre uno o più punti di riferimento da considerare esemplari e su cui innesta la propria elaborazione creativa, è anche vero che l’arte ha bisogno di confrontarsi con l’esistenza in tutto il suo svolgersi.
Determinante è stata, per lui, l’importanza della famiglia, intesa non solo come nido ma anche come travaglio: si pensi alla persecuzione subita nelle code del fascismo, da cui sono sgorgate nell’artista un’indomita ansia di libertà e un pensiero ruminante giammai rimosso.
Il percorso umano e artistico di Sabino Gesmundo, questo ci insegna: quanto sia necessario un centro di gravità permanente, nello specifico la comunità familiare, anche per chi intenda spendersi in ricerca, desideroso di essere con umiltà e fermezza nei cantieri della realtà sociale senza perdere di vista l’orizzonte complessivo conquistato ed eletto a proprio sistema di significato.
Ecco, dunque, le sue polarità: la terra d’origine, il grembo della madre, il maestro Cantatore, la lezione artistica europea (dal realismo di ascendenza cantatoriana all’espressionismo coloristico dei fauves, dall’informale materico degli anni ’50 fino al surrealismo alla Sutherland), per sfociare nell’indagine analitica del mondo naturale e nella sua elaborazione simbolico-immaginifica.
Famiglia e società, natura e arte sono i punti cardinali della sua esistenza.
Gli siamo grati per questi doni umani ed estetici, ora custoditi dalla memoria familiare e sociale e chiaramente presenti in mostra e nel catalogo di accompagnamento.
L’evento sarà duplice. La prima fase della mostra antologica sulla produzione artistica del maestro Sabino Gesmundo avverrà nell’anniversario della sua dipartita e si svolgerà a Terlizzi dal 12 e 13 maggio al 1° giugno 2012, mentre la fase milanese avrà luogo in autunno in una prestigiosa sede istituzionale del capoluogo lombardo. Il primo momento troverà dunque ospitalità nei due principali poli espositivi della città: circa sessanta tele saranno sistemate in Pinacoteca De Napoli a partire dal 12 maggio, mentre venti fra i migliori acquerelli troveranno spazio nella galleria ADSUM arte contemporanea a partire da domenica13 maggio. Le opere ricostruiscono il percorso artistico del maestro, terlizzese dell’esodo, formatosi all’Accademia di Brera presso la cattedra di Pittura di Domenico Cantatore, di cui Gesmundo è stato assistente e successivamente docente di discipline pittoriche. Sabino Gesmundo (1941- 2011) emigra a Milano dal 1959, negli anni del boom economico d' Italia. Il suo percorso artistico viene corredato da esaustivo catalogo che e' un primo contributo alla conoscenza di una personalità fuori dal coro ma autentica e sincera oltre che analitica nella vista e immaginifica nella visione. Il Gesmundo infatti non si e' mai lasciato trascinare o condizionare dai movimenti d' avanguardia modaioli per farsi conoscere a fini economici o narcisistici . Al contrario – pur leggendo, amando e assimilando le diverse tendenze artistiche che si sono avvicendate nel corso del secolo scorso - le ha metabolizzate soggettivamente per un principio di ricerca finalizzata solo ed esclusivamente alla propria espressività. E' per questo che la sua evoluzione formale e' costituita da diverse fasi, se non momenti, quali: il realismo d'ascendenza cantatoriana di partenza, in seguito poi l'espressionismo coloristico e grafico dei fauves francesi e del gruppo tedesco della Die Brucke, l'informale materico e gestuale degli anni '50... fino alle allusioni surrealistiche dell'inglese Sutherland. Quello che infatti colpisce nella sua creatività è la ricerca formale per esprimere e rivelare contenuti ora di sguardo scientifico, ora di afflato lirico, ora di entrambi sincretisticamente fusi ...ma l'oggetto privilegiato di osservazione razionale e di partecipe emotività rimane costantemente la realtà fenomenica e noumenica della Natura di cui siamo spettatori ed attori, nonche' vittime.
Catalogo a cura dell’editrice ED INSIEME di Renato Brucoli
Venerdì 18 maggio alle ore 19:00, nell’ambito della mostra di Sabino Gesmundo, verrà presentato il libro:"Il bacio della dionea"della giornalista e conduttrice televisiva CINZIA TANI
ADSUM artecontemporanea
Art director: MARIA BONADUCE e GIOVANNI MORGESE
Comunicazione e marketing : FRANCESCO PARISI
Ufficio stampa: NICOLO’ MARINO CECI
Collaboratori : RAFFAELE PORFILIO, ENRICO DE LEO, NICOLA MASTANDREA
Segnala:
Amalia Di Lanno