POLITECNICO DI BARI
Museo della Fotografia
Convegno Paesaggi Luoghi Scenari
8-9 Giugno 2012 Ore 10,00
Aula Magna “Attilio Alto”
Via Orabona, 4
Politecnico di BARI
Dalla fine degli anni ’70 un numero sempre più ampio di Fotografi italiani si è occupato di Paesaggio, non più inteso come genere, ma come osservazione diretta e privilegiata dell’esterno. Le visioni eterogenee dei Fotografi, frutto di una mediazione dinamica con la realtà, fanno emerge l’analisi della complessità del Paesaggio contemporaneo, la cui rappresentazione è apparsa nelle immagini prodotte, più interrogativa che risolutiva. L’attenzione alle periferie, ai non-luoghi, alle città e ai segni delle trasformazioni del territorio induce questi autori ad abbandonare il lessico e la sintassi tradizionali, sino a quel momento riconoscibili anche al senso comune, per sperimentare nuove poetiche e nuove strategie visive. Il dissesto idro-geologico, i processi di antropizzazione diffusa, lo sfruttamento intensivo del territorio favorito dall’incuria e dalla cultura del profitto, oltre a rappresentare una minaccia per l’intero sistema, causano mutazioni straordinariamente rapide del paesaggio considerato come valore e come risorsa. I rapidi processi su indicati convivono già da alcuni anni con le grandi innovazioni dei mezzi di “produzione” della rappresentazione, tanto da rimanerne condizionati, sviluppando nuove modalità ed abitudini di vita. L’interazione tra paesaggio e la tecnologia, ci pone continuamente di fronte a problemi di modelli di riconoscimento. Il rischio è quello di precipitare nell’afasia visiva, una sorta di incapacità di vedere oltre lo sguardo. Lo strapotere mediatico e tecnologico minaccia “l’abilità” del saper essere spettatori, del “guardare” la città e la natura, percependone le macro e le micro-trasformazioni, saper leggere gli scollamenti, le disgiunzioni, le stratigrafie del passaggio tra vecchio e nuovo, che poi altro non è che ribaltare completamente il mito rinascimentale dell’uomo “modellatore della natura”, o quello peggiore, modernistico, della demolizione dei modelli rurali per sostituirli con quelli industriali e post-industriali dei consumi e dei falsi bisogni. Il sovvertimento del ruolo porta a rivedere l’antica centralità dell’uomo nella progettazione e determinazione del paesaggio. L’attitudine alla percezione dell’ambiente riconosce al Paesaggio la sua funzione rappresentativa. Nascono, per fortuna dico io, propensioni a riportare l’uomo al centro dell’attenzione, non antagonista ostile alla natura. Gli scenari naturali, come l’interno dell’abitazione, diventano spesso i luoghi della “narrazione”. Questo conferimento assegna all’uomo un ruolo fondamentale ai fini della ri-costruzione del territorio, a cui viene riconosciuto non solo la dignità di bene, come recita la normativa, ma lo carica di tutti quegli aspetti simbolici e semantici dei più svariati linguaggi che un’immagine può restituire. Il Convegno si propone di analizzare il Paesaggio nelle sue mutazioni, il suo orientamento e il suo sviluppo, individuando alcune tra le possibili forme contemporanee della sua rappresentazione visuale, ma anche di riconoscere i punti di forza della sua funzione di grande Teatro in cui una percezione indubbiamente diversa dal passato, ha assegnato all’uomo il duplice ruolo di spettatore/attore. “Guardare il Paesaggio non è mera contemplazione, ma è un processo altamente selettivo, nel quale l’attore raccoglie indicazioni sul modo in cui, nel suo rapporto con il mondo, deve agire per soddisfare i suoi bisogni o interessi” (Charles Morris) .
Pio Meledandri
Direttore Museo Fotografia Politecnico di Bari
PROGRAMMA
8 giugno mattina Aula Magna “Attilio Alto” Politecnico di Bari
Ore 10,00 Saluto di Nicola Costantino Magnifico Rettore Politecnico di Bari e di Nichi Vendola Presidente Regione Puglia. Con la partecipazione di Angela Barbanente - Assessore Regione Puglia - Qualità del Territorio, Paesaggio, Aree Protette, Musei e Archivi –
Relatori:
Dino Borri docente di Ingegneria del Territorio - Politecnico di Bari - “Aspetti territoriali dell'ingegneria della conoscenza” -
Francesco Selicato docente di Progettazione Urbanistica - Politecnico di Bari- “Pianificazione del sistema delle coste”
Giovanni Chiaramonte Fotografo, docente di Fotografia - IULM di Milano - “Il sacrificio del Paesaggio”
Ore 13 e 30 Pausa pranzo
pomeriggio - ore 15,30
interventi: Vincenza De Nigris Fotografa, docente precaria di Fotografia “Visioni e innovazioni”
Francesca Fabiani Responsabile Collezioni di fotografia del Museo MAXXI Architettura “Fotografia e Paesaggio, politiche di acquisizione e di esposizione del MAXXI”
Marco Signorini Fotografo, docente di fotografia - Accademia di Brera Milano - “Paesaggio e "storia" del quotidiano”
Maria Pansini Fotografo, docente di lettere e fotografia “Racconti della città Vecchia: tra genius loci e surmodernità"
Seguirà discussione
Moderatore Pio Meledandri Direttore Museo della Fotografia Politecnico di Bari
9 giugno
mattina - ore 9 e 30
Carlo Garzia Fotografo e responsabile scientifico Associazione “La Corte, fotografia e ricerca” Bari – “ Il flâneur sospeso, una nuova prospettiva metropolitana"
Roberta Valtorta Storico dell’Arte - Direttrice Museo della Fotografia Contemporanea Provincia di Milano - “Mutamento del concetto di territorio nei progetti fotografici pubblici dagli anni Ottanta a oggi. Alcuni esempi ”
Ore 11 Coffee Break
Discussione e Conclusioni
Ore 13,00 Termine dei lavori
Museo della Fotografia
Convegno Paesaggi Luoghi Scenari
8-9 Giugno 2012 Ore 10,00
Aula Magna “Attilio Alto”
Via Orabona, 4
Politecnico di BARI
Dalla fine degli anni ’70 un numero sempre più ampio di Fotografi italiani si è occupato di Paesaggio, non più inteso come genere, ma come osservazione diretta e privilegiata dell’esterno. Le visioni eterogenee dei Fotografi, frutto di una mediazione dinamica con la realtà, fanno emerge l’analisi della complessità del Paesaggio contemporaneo, la cui rappresentazione è apparsa nelle immagini prodotte, più interrogativa che risolutiva. L’attenzione alle periferie, ai non-luoghi, alle città e ai segni delle trasformazioni del territorio induce questi autori ad abbandonare il lessico e la sintassi tradizionali, sino a quel momento riconoscibili anche al senso comune, per sperimentare nuove poetiche e nuove strategie visive. Il dissesto idro-geologico, i processi di antropizzazione diffusa, lo sfruttamento intensivo del territorio favorito dall’incuria e dalla cultura del profitto, oltre a rappresentare una minaccia per l’intero sistema, causano mutazioni straordinariamente rapide del paesaggio considerato come valore e come risorsa. I rapidi processi su indicati convivono già da alcuni anni con le grandi innovazioni dei mezzi di “produzione” della rappresentazione, tanto da rimanerne condizionati, sviluppando nuove modalità ed abitudini di vita. L’interazione tra paesaggio e la tecnologia, ci pone continuamente di fronte a problemi di modelli di riconoscimento. Il rischio è quello di precipitare nell’afasia visiva, una sorta di incapacità di vedere oltre lo sguardo. Lo strapotere mediatico e tecnologico minaccia “l’abilità” del saper essere spettatori, del “guardare” la città e la natura, percependone le macro e le micro-trasformazioni, saper leggere gli scollamenti, le disgiunzioni, le stratigrafie del passaggio tra vecchio e nuovo, che poi altro non è che ribaltare completamente il mito rinascimentale dell’uomo “modellatore della natura”, o quello peggiore, modernistico, della demolizione dei modelli rurali per sostituirli con quelli industriali e post-industriali dei consumi e dei falsi bisogni. Il sovvertimento del ruolo porta a rivedere l’antica centralità dell’uomo nella progettazione e determinazione del paesaggio. L’attitudine alla percezione dell’ambiente riconosce al Paesaggio la sua funzione rappresentativa. Nascono, per fortuna dico io, propensioni a riportare l’uomo al centro dell’attenzione, non antagonista ostile alla natura. Gli scenari naturali, come l’interno dell’abitazione, diventano spesso i luoghi della “narrazione”. Questo conferimento assegna all’uomo un ruolo fondamentale ai fini della ri-costruzione del territorio, a cui viene riconosciuto non solo la dignità di bene, come recita la normativa, ma lo carica di tutti quegli aspetti simbolici e semantici dei più svariati linguaggi che un’immagine può restituire. Il Convegno si propone di analizzare il Paesaggio nelle sue mutazioni, il suo orientamento e il suo sviluppo, individuando alcune tra le possibili forme contemporanee della sua rappresentazione visuale, ma anche di riconoscere i punti di forza della sua funzione di grande Teatro in cui una percezione indubbiamente diversa dal passato, ha assegnato all’uomo il duplice ruolo di spettatore/attore. “Guardare il Paesaggio non è mera contemplazione, ma è un processo altamente selettivo, nel quale l’attore raccoglie indicazioni sul modo in cui, nel suo rapporto con il mondo, deve agire per soddisfare i suoi bisogni o interessi” (Charles Morris) .
Pio Meledandri
Direttore Museo Fotografia Politecnico di Bari
PROGRAMMA
8 giugno mattina Aula Magna “Attilio Alto” Politecnico di Bari
Ore 10,00 Saluto di Nicola Costantino Magnifico Rettore Politecnico di Bari e di Nichi Vendola Presidente Regione Puglia. Con la partecipazione di Angela Barbanente - Assessore Regione Puglia - Qualità del Territorio, Paesaggio, Aree Protette, Musei e Archivi –
Relatori:
Dino Borri docente di Ingegneria del Territorio - Politecnico di Bari - “Aspetti territoriali dell'ingegneria della conoscenza” -
Francesco Selicato docente di Progettazione Urbanistica - Politecnico di Bari- “Pianificazione del sistema delle coste”
Giovanni Chiaramonte Fotografo, docente di Fotografia - IULM di Milano - “Il sacrificio del Paesaggio”
Ore 13 e 30 Pausa pranzo
pomeriggio - ore 15,30
interventi: Vincenza De Nigris Fotografa, docente precaria di Fotografia “Visioni e innovazioni”
Francesca Fabiani Responsabile Collezioni di fotografia del Museo MAXXI Architettura “Fotografia e Paesaggio, politiche di acquisizione e di esposizione del MAXXI”
Marco Signorini Fotografo, docente di fotografia - Accademia di Brera Milano - “Paesaggio e "storia" del quotidiano”
Maria Pansini Fotografo, docente di lettere e fotografia “Racconti della città Vecchia: tra genius loci e surmodernità"
Seguirà discussione
Moderatore Pio Meledandri Direttore Museo della Fotografia Politecnico di Bari
9 giugno
mattina - ore 9 e 30
Carlo Garzia Fotografo e responsabile scientifico Associazione “La Corte, fotografia e ricerca” Bari – “ Il flâneur sospeso, una nuova prospettiva metropolitana"
Roberta Valtorta Storico dell’Arte - Direttrice Museo della Fotografia Contemporanea Provincia di Milano - “Mutamento del concetto di territorio nei progetti fotografici pubblici dagli anni Ottanta a oggi. Alcuni esempi ”
Ore 11 Coffee Break
Discussione e Conclusioni
Ore 13,00 Termine dei lavori
Segnala:
Amalia Di Lanno