Nell'ambito del nascente Festival musicale "Bande a Sud – Suoni tra due mari" (11-18 aprile, Trepuzzi, Le), promosso da G.A.L. Valle della Cupa,Comitato Feste Patronali, Comune di Trepuzzi, si inaugura VENERDI 13 APRILE ore 17.00, il progetto fotografico "LUMinARIA-fiato alla visione"
La mostra, collettiva di autori pugliesi e che dalla Puglia si sono fatti ispirare, è curata da Gioia Perrone e sarà installata con la supervisione di Valentina Sansò all'interno del suggestivo Palazzo Seracca Guerrieri, a Trepuzzi, stabile costruito nei primi anni del '900 e straordinariamente aperto per l'occasione del Festival alla comunità. Il Festival ha scelto Palazzo Guerrieri come spazio da dedicare alle "visioni" per il valore artistico e storico dello stabile, una storia privata e pubblica che si racconta per la prima volta in assoluto, partendo dalle sue stanze cristallizzate nel tempo, dalle tracce di polvere che vogliono parlare, dire ciò che sanno delle vite che le hanno abitate, mentre fuori tutto ha continuato a muoversi e a mutare.
L'esposizione nasce dalla necessità di inserire in questo nascente Festival un percorso visivo e immaginale che investirà, come primo mezzo di riflessione e d'espressione la fotografia, ma anche il segno allo stato puro con opere di grafica e disegno per approdare poi all’immagine che si muove e che racconta , del documentario.
L’intento , nel corso dell'anno, sarà quello di mettere insieme possibili “scritture” sull’immaginario della Banda, sul suo universo e sulle sue interpretazioni, indagare da un lato il cammino, il mutamento, gli aprodi attuali di questo antico genere e dall’altro offrire una fascinazione e una visione che parta dalle singole creatività e personalità in gioco.
Nove i fotografi coinvolti. Nella sezione "Progetti" Francesco Conti, Giuseppe Lupoli, Sergio Buttà offrono tre sguardi diversi e fortemente connotati sull'universo che dalla Banda spazia all'intorno fatto di Festa, personaggi della comunità che si stagliano come mitologie, visioni di passioni mistiche ed antropologiche, luminarie sospese ad accendere superfici, materia, umanità.
Autore ospite, il fotoreporter e documentarista Maurizio Buttazzo, e ancora in collettiva Maria Pansini ,Emanuele Franco, Angela D'Elia, Alessandro Colazzo,Delia De Donno.
"(...)Quando ho pensato a "LUMinARIA" come spazio dedicato alla visione in questo primo appuntamento di "Bande a Sud", ho pensato soprattutto ad un concetto che racchiudesse e sintetizzasse quel sentimento di stupore, misto alle sfumature d'emozione soggettive che ognuno prova di fronte alle luci delle feste patronali sparse nel nostro Mezzogiorno, quel luogo che è "nostro", il luogo natale, il luogo della nostra cultura, della nostra comunità, dei nostri cari, è nelle feste patronali "acceso", "accarezzato" da una luce nuova, una luce peculiare, propria dell'arte dei ghirigori lignei, dei merletti di luce sospesi sopra le nostre teste. La piazza e le strade si accendono come si accendono le case in segno di omaggio e devozione al Santo. La luce dunque è omaggio al Celeste, alla manifestazione del divino, lo festeggia , lo richiama."Divino" è anche lo stupore che la festa genera, illumina ognuno sotto la stessa rete di pali e ghirigori, come un unico palcoscenico accoglie la comunità e la sua autorappresentazione (...)G.P.
Immaginiamo allora che al centro ci sia il “Santo”, poi i cerchi concentrici si allargano pian piano, vediamo l’imponente cassa armonica agghindata di luci , lo spazio di possibilità per eccellenza, una pedana con un tetto, un teatro smontabile, una scatola di musica che è anche casa che accoglie, un viaggio nel tempo, un’ astronave. Il “Santo” , il “Celeste” che si porta dall’interno all’esterno del luogo di culto, il “fiato”, quello che ci vuole per soffiare dentro ad un tubiccolo che poi esplode di musica oppure sussurra con voce grave qualcosa all’orecchio; lo “sguardo alle luci”, luminarie d’arte del nostro territorio che non smettono mai di farci fermare dallo stupore, lo spazio temporale della “cassa armonica”, maestosa dimora accogliente, pancia, voliera aperta.
Questo il "profumo" che gli autori hanno rintracciato e interpretato! Un’occasione preziosa per carpire un frammento di quello che è e che è stata la percezione dell’universo Banda e le suggestioni ad essa collegate, gli aspetti documentaristici, antropologici e poetici.
Un’occasione inoltre, di incontro e di conoscenza tra artisti del territorio che con la fotografia si esprimono e tra questi e la popolazione adulta, portatrice di antiche memorie, e quella più giovane, proiettata verso il contemporaneo e il futuro, con le sue esigenze e le sue peculiarità ,che vedono il concetto stesso di “memoria” fortemente mutato e mutante.
Le mostre a Palazzo Guerrieri sono visitabili per tutto il week-and e fino al 18 aprile.
Orari: 10.00-13.00/ 17.00-21.00Lun-mar-Mer : solo serale 17.00-21.00
FB: www.facebook.com/Bandeasud
progetto mostra fotografica: www.infoluminaria@yahoo.it
BLOG: http://granbelblog.wordpress.com/2012/03/28/anteprima/
La mostra, collettiva di autori pugliesi e che dalla Puglia si sono fatti ispirare, è curata da Gioia Perrone e sarà installata con la supervisione di Valentina Sansò all'interno del suggestivo Palazzo Seracca Guerrieri, a Trepuzzi, stabile costruito nei primi anni del '900 e straordinariamente aperto per l'occasione del Festival alla comunità. Il Festival ha scelto Palazzo Guerrieri come spazio da dedicare alle "visioni" per il valore artistico e storico dello stabile, una storia privata e pubblica che si racconta per la prima volta in assoluto, partendo dalle sue stanze cristallizzate nel tempo, dalle tracce di polvere che vogliono parlare, dire ciò che sanno delle vite che le hanno abitate, mentre fuori tutto ha continuato a muoversi e a mutare.
L'esposizione nasce dalla necessità di inserire in questo nascente Festival un percorso visivo e immaginale che investirà, come primo mezzo di riflessione e d'espressione la fotografia, ma anche il segno allo stato puro con opere di grafica e disegno per approdare poi all’immagine che si muove e che racconta , del documentario.
L’intento , nel corso dell'anno, sarà quello di mettere insieme possibili “scritture” sull’immaginario della Banda, sul suo universo e sulle sue interpretazioni, indagare da un lato il cammino, il mutamento, gli aprodi attuali di questo antico genere e dall’altro offrire una fascinazione e una visione che parta dalle singole creatività e personalità in gioco.
Nove i fotografi coinvolti. Nella sezione "Progetti" Francesco Conti, Giuseppe Lupoli, Sergio Buttà offrono tre sguardi diversi e fortemente connotati sull'universo che dalla Banda spazia all'intorno fatto di Festa, personaggi della comunità che si stagliano come mitologie, visioni di passioni mistiche ed antropologiche, luminarie sospese ad accendere superfici, materia, umanità.
Autore ospite, il fotoreporter e documentarista Maurizio Buttazzo, e ancora in collettiva Maria Pansini ,Emanuele Franco, Angela D'Elia, Alessandro Colazzo,Delia De Donno.
"(...)Quando ho pensato a "LUMinARIA" come spazio dedicato alla visione in questo primo appuntamento di "Bande a Sud", ho pensato soprattutto ad un concetto che racchiudesse e sintetizzasse quel sentimento di stupore, misto alle sfumature d'emozione soggettive che ognuno prova di fronte alle luci delle feste patronali sparse nel nostro Mezzogiorno, quel luogo che è "nostro", il luogo natale, il luogo della nostra cultura, della nostra comunità, dei nostri cari, è nelle feste patronali "acceso", "accarezzato" da una luce nuova, una luce peculiare, propria dell'arte dei ghirigori lignei, dei merletti di luce sospesi sopra le nostre teste. La piazza e le strade si accendono come si accendono le case in segno di omaggio e devozione al Santo. La luce dunque è omaggio al Celeste, alla manifestazione del divino, lo festeggia , lo richiama."Divino" è anche lo stupore che la festa genera, illumina ognuno sotto la stessa rete di pali e ghirigori, come un unico palcoscenico accoglie la comunità e la sua autorappresentazione (...)G.P.
Immaginiamo allora che al centro ci sia il “Santo”, poi i cerchi concentrici si allargano pian piano, vediamo l’imponente cassa armonica agghindata di luci , lo spazio di possibilità per eccellenza, una pedana con un tetto, un teatro smontabile, una scatola di musica che è anche casa che accoglie, un viaggio nel tempo, un’ astronave. Il “Santo” , il “Celeste” che si porta dall’interno all’esterno del luogo di culto, il “fiato”, quello che ci vuole per soffiare dentro ad un tubiccolo che poi esplode di musica oppure sussurra con voce grave qualcosa all’orecchio; lo “sguardo alle luci”, luminarie d’arte del nostro territorio che non smettono mai di farci fermare dallo stupore, lo spazio temporale della “cassa armonica”, maestosa dimora accogliente, pancia, voliera aperta.
Questo il "profumo" che gli autori hanno rintracciato e interpretato! Un’occasione preziosa per carpire un frammento di quello che è e che è stata la percezione dell’universo Banda e le suggestioni ad essa collegate, gli aspetti documentaristici, antropologici e poetici.
Un’occasione inoltre, di incontro e di conoscenza tra artisti del territorio che con la fotografia si esprimono e tra questi e la popolazione adulta, portatrice di antiche memorie, e quella più giovane, proiettata verso il contemporaneo e il futuro, con le sue esigenze e le sue peculiarità ,che vedono il concetto stesso di “memoria” fortemente mutato e mutante.
Le mostre a Palazzo Guerrieri sono visitabili per tutto il week-and e fino al 18 aprile.
Orari: 10.00-13.00/ 17.00-21.00Lun-mar-Mer : solo serale 17.00-21.00
FB: www.facebook.com/Bandeasud
progetto mostra fotografica: www.infoluminaria@yahoo.it
BLOG: http://granbelblog.wordpress.com/2012/03/28/anteprima/
© foto di FRANCESCO CONTI
Amalia Di Lanno