IL LABORATORIO del Museo della Fotografia del Politecnico di Bari
Presenta:
AGNESE PURGATORIO in "Alterazioni minime"
Martedì 25 marzo 2014 alle ore 17.15 SALA CONFERENZE PALAZZO POLITECNICO Via Amendola n 126/B - 70126 Bari
Presentazione di Carlo Garzia - Autore e curatore
Organizzazione e cura di Pio Meledandri - Direttore del Museo della Fotografia del Politecnico di Bari
Agnese Purgatorio è un’artista nata a Bari che vive tra Belgrado e Beirut. Si esprime da sempre con diverse modalità: video-installazione, collage digitale, fotografia, performance. Nei primi anni della sua formazione ha frequentato i corsi di incisione, di fotografia e la scuola libera del nudo, del Museo Lasar Segall (Ateliêr de Desenho, Gravura e Fotografia) e del Centro Culturale SESC Fábrica da Pompeia di São Paulo in Brasile. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha un master in Arti Terapie.
Nel lavoro di Agnese Purgatorio il tradizionale racconto fotografico è in realtà dissimulato in quanto l'autrice non tende a inseguire nessuna verità, ma si lascia contaminare aprendosi ogni volta a nuove possibilità di rovesciamento.
Con una poetica visionaria l’artista cerca di sottolineare il conflitto interno all’opera e conferma l’impossibilità di percepire tutto in un’unica maniera. Le immagini, rielaborate attraverso il montaggio, (che non è una semplice associazione di pezzi, ma è costruito su diversi livelli: possibilità di incroci orizzontali e verticali, sovrapposizioni realistico/simboliche, scambi e asincronie consentono alle trame di ricomporsi in una inaspettata geografia poetica, più intima e rassicurante. La rottura di un tempo o di uno spazio lineare e le stratificazioni estetico/esistenziali) aprono la visione ad una nuova ipotesi di scrittura per immagini stesse.
La scissione del carattere compatto dell’opera consente la ricomposizione in un orizzonte inedito: il mare invaso da una folla, numeri e impronte digitali, gesti, parole, silenzi, diventano immagini quasi astratte, alterazioni minime del paesaggio in nome di una più integrale libertà.
Bari, marzo 2014
Museo Fotografia Politecnico di Bari, Via G. Amendola 126/B 70126 Bari
3667859680 3293174796 080/5962135 080/ 5963415 museofotografia@poliba.it; meledandri@poliba.it; info@museofotografia.it;
http:// museofotografiapoliba.blogs pot.it/;
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http://www.poliba.it/ index.php/it/component/ content/article/ 233-centri-di-ateneo/ 298-museo-della-fotografia. html
Presenta:
AGNESE PURGATORIO in "Alterazioni minime"
Martedì 25 marzo 2014 alle ore 17.15 SALA CONFERENZE PALAZZO POLITECNICO Via Amendola n 126/B - 70126 Bari
Presentazione di Carlo Garzia - Autore e curatore
Organizzazione e cura di Pio Meledandri - Direttore del Museo della Fotografia del Politecnico di Bari
Agnese Purgatorio è un’artista nata a Bari che vive tra Belgrado e Beirut. Si esprime da sempre con diverse modalità: video-installazione, collage digitale, fotografia, performance. Nei primi anni della sua formazione ha frequentato i corsi di incisione, di fotografia e la scuola libera del nudo, del Museo Lasar Segall (Ateliêr de Desenho, Gravura e Fotografia) e del Centro Culturale SESC Fábrica da Pompeia di São Paulo in Brasile. Laureata in Lingue e Letterature Straniere, ha un master in Arti Terapie.
Nel lavoro di Agnese Purgatorio il tradizionale racconto fotografico è in realtà dissimulato in quanto l'autrice non tende a inseguire nessuna verità, ma si lascia contaminare aprendosi ogni volta a nuove possibilità di rovesciamento.
Con una poetica visionaria l’artista cerca di sottolineare il conflitto interno all’opera e conferma l’impossibilità di percepire tutto in un’unica maniera. Le immagini, rielaborate attraverso il montaggio, (che non è una semplice associazione di pezzi, ma è costruito su diversi livelli: possibilità di incroci orizzontali e verticali, sovrapposizioni realistico/simboliche, scambi e asincronie consentono alle trame di ricomporsi in una inaspettata geografia poetica, più intima e rassicurante. La rottura di un tempo o di uno spazio lineare e le stratificazioni estetico/esistenziali) aprono la visione ad una nuova ipotesi di scrittura per immagini stesse.
La scissione del carattere compatto dell’opera consente la ricomposizione in un orizzonte inedito: il mare invaso da una folla, numeri e impronte digitali, gesti, parole, silenzi, diventano immagini quasi astratte, alterazioni minime del paesaggio in nome di una più integrale libertà.
Bari, marzo 2014
Museo Fotografia Politecnico di Bari, Via G. Amendola 126/B 70126 Bari
3667859680 3293174796 080/5962135 080/
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