Il 21.06.13, alle ore 19.00, il Museo MADRE inaugura quattro nuove mostre:
Thomas Bayrle. Tutto-in-uno
22.06 — 14.10.13
La mostra, organizzata in collaborazione con WIELS-Contemporary Art Centre di Bruxelles, è la più ampia retrospettiva mai realizzata, e la prima in un’istituzione pubblica italiana, dedicata a Thomas Bayrle (Berlino, 1937), uno dei pionieri e principali esponenti della Pop Art europea, il cui linguaggio artistico, unendo Pop Art, Arte Concettuale, Op Art, si configura come un vero e proprio condensato delle neo-avanguardie del secondo ‘900. Con oltre 200 lavori, dal 1960 ad oggi, la mostra offre un potente ritratto dell’uomo-massa contemporaneo, nella cui identità ibrida si sovrappongono consumo e ecologia, propaganda e denuncia, sessualità e spiritualità, pornografia e religione.
Mario Garcia Torres. La lezione di boetti (alla ricerca del one hotel, kabul)
22.06 — 30.09.13
La mostra riunisce per la prima volta le opere–video, installazioni ambientali, opere su carta–dedicate dall’artista messicano Mario Garcia Torres (Monclova, 1975) a Alighiero Boetti e in particolare al One Hotel, la guest house che Boetti aprì a Kabul nel 1971 e che Garcia Torres ha restaurato e riattivato in occasione di dOCUMENTA(13). Elaborando notizie non riportate nelle storie ufficiali dell’arte, voci, testimonianze dal vivo e persino ricerche su googlemap, Garcia Torres ci restituisce in modo intimo e personale la “lezione di Boetti”, di cui sono presentate alcune opere, dagli anni ’60 agli anni ’90, appositamente selezionate per la mostra–ed evoca, in un sottile esercizio sul doppio, un dialogo continuo fra sé e altro, passato e presente, guest (ospite) e host (ospitante).
Giulia Piscitelli. Intermedium
22.06 — 30.09.13
La mostra di Giulia Piscitelli (Napoli, 1965) – intitolata “INTERMEDIUM”, parola latina intesa dall’artista nell’accezione di stare nel mezzo, tra i limiti di spazio e di tempo che determinano un processo creativo non ancora concluso, aperto alle possibilità – riunisce opere prodotte dall’inizio degli anni ‘90 ad oggi, molte delle quali inedite, che sottolineano i diversi aspetti di una ricerca che spazia dai dipinti decolorati su stoffa ai lavori fotografici, dalle installazioni site specific ai documenti video. Ne emerge la paradossale vivacità di un profilo resistenziale di lotta estetica e poetica, intriso di realismo ma al limite del surreale, che investiga il senso stesso del fare arte in una condizione umana e sociale che, dell’arte, sembrerebbe poter fare a meno.
Per_formare una collezione #1
22.06 — in progress
Per_formare una collezione #1 è il primo capitolo di un progetto destinato a svilupparsi nell’arco di un intero anno dedicato alla formazione progressiva della collezione permanente del museo Madre. In questo primo capitolo, diffuso su tutto il museo, l’attenzione è posta su artisti di generazioni diverse le cui opere hanno in comune un carattere partecipativo, di azione e riflessione condivisa, nelle forme del testo, della performance, dell’azione, della messa in scena teatrale, dell’happening, dell’installazione video e filmica, del progetto collettivo. Il corpo in azione e il gesto della scrittura come articolazione del pensiero sono i comuni denominatori di questo primo capitolo.
Thomas Bayrle. Tutto-in-uno
22.06 — 14.10.13
La mostra, organizzata in collaborazione con WIELS-Contemporary Art Centre di Bruxelles, è la più ampia retrospettiva mai realizzata, e la prima in un’istituzione pubblica italiana, dedicata a Thomas Bayrle (Berlino, 1937), uno dei pionieri e principali esponenti della Pop Art europea, il cui linguaggio artistico, unendo Pop Art, Arte Concettuale, Op Art, si configura come un vero e proprio condensato delle neo-avanguardie del secondo ‘900. Con oltre 200 lavori, dal 1960 ad oggi, la mostra offre un potente ritratto dell’uomo-massa contemporaneo, nella cui identità ibrida si sovrappongono consumo e ecologia, propaganda e denuncia, sessualità e spiritualità, pornografia e religione.
Mario Garcia Torres. La lezione di boetti (alla ricerca del one hotel, kabul)
22.06 — 30.09.13
La mostra riunisce per la prima volta le opere–video, installazioni ambientali, opere su carta–dedicate dall’artista messicano Mario Garcia Torres (Monclova, 1975) a Alighiero Boetti e in particolare al One Hotel, la guest house che Boetti aprì a Kabul nel 1971 e che Garcia Torres ha restaurato e riattivato in occasione di dOCUMENTA(13). Elaborando notizie non riportate nelle storie ufficiali dell’arte, voci, testimonianze dal vivo e persino ricerche su googlemap, Garcia Torres ci restituisce in modo intimo e personale la “lezione di Boetti”, di cui sono presentate alcune opere, dagli anni ’60 agli anni ’90, appositamente selezionate per la mostra–ed evoca, in un sottile esercizio sul doppio, un dialogo continuo fra sé e altro, passato e presente, guest (ospite) e host (ospitante).
Giulia Piscitelli. Intermedium
22.06 — 30.09.13
La mostra di Giulia Piscitelli (Napoli, 1965) – intitolata “INTERMEDIUM”, parola latina intesa dall’artista nell’accezione di stare nel mezzo, tra i limiti di spazio e di tempo che determinano un processo creativo non ancora concluso, aperto alle possibilità – riunisce opere prodotte dall’inizio degli anni ‘90 ad oggi, molte delle quali inedite, che sottolineano i diversi aspetti di una ricerca che spazia dai dipinti decolorati su stoffa ai lavori fotografici, dalle installazioni site specific ai documenti video. Ne emerge la paradossale vivacità di un profilo resistenziale di lotta estetica e poetica, intriso di realismo ma al limite del surreale, che investiga il senso stesso del fare arte in una condizione umana e sociale che, dell’arte, sembrerebbe poter fare a meno.
Per_formare una collezione #1
22.06 — in progress
Per_formare una collezione #1 è il primo capitolo di un progetto destinato a svilupparsi nell’arco di un intero anno dedicato alla formazione progressiva della collezione permanente del museo Madre. In questo primo capitolo, diffuso su tutto il museo, l’attenzione è posta su artisti di generazioni diverse le cui opere hanno in comune un carattere partecipativo, di azione e riflessione condivisa, nelle forme del testo, della performance, dell’azione, della messa in scena teatrale, dell’happening, dell’installazione video e filmica, del progetto collettivo. Il corpo in azione e il gesto della scrittura come articolazione del pensiero sono i comuni denominatori di questo primo capitolo.
Segnala:
Amalia di Lanno