Rassegna Collaterale a "Giorgio De Chirico - MISTERO e POESIA"
Metafisica a Sud
Enigma di un pomeriggio d'Estate
Artisti : Antonio Giannini - Laterza - (Ta), Oronzo Liuzzi - Fasano
(Br), Beppe Labianca - Bari, Vincenzo Mascoli - Corato ( Ba)
A cura di : Alexander Larrarte
Testi : Alexander Larrarte, Cecilia Pavone.
Antonio Giannini
Dobbiamo andare e non fermarci finché non siamo arrivati. Dove andiamo?
Non lo so, ma dobbiamo andare.
Jack Kerouac
La storia deve avere un senso e questo senso dev’essere organizzato in una narrativa lineare. Elementi della quotidianità si intrecciano, si assemblano a oggetti e mezzi di un viaggio in un climax ascendente tra memoria e ricerca. Auto e moto d’epoca, solida espressione di un benessere passato, sono i mezzi di un viaggio nella memoria che si sviluppa in forma piramidale così come i ricordi si assottigliano avvicinandosi alla contemporaneità. Antonio Giannini trasferisce su tela la natura della sua esistenza in uno spazio irreale e atemporale, gli oggetti si stagliano su sfondi di forti cromature, i contorni si definiscono, avvolgendo le composizioni di un’atmosfera enigmatica, quelle che le avvicina lentamente alla dimensione di attesa propria dell’arte metafisica.
Alexander Larrarte
We gotta go and never stop going ‘till we get there. Where are we going, man?
I don’t know, but we gotta go.
Jack kerouac
History must make sense and this sense has to be organized in a linear narrative. Elements of everyday life are intertwined and assembled with objects and means of a journey, in a climax between remembrance and research. Vintage cars and motorcycles, firmly based expression of a past well-being, are the vehicles of a journey through the memory which develops into a pyramidal shape, just like the memories grow thinner getting close to the contemporary. Antonio Giannini conveys on his canvas the sense of his existence in an unreal and timeless space; the objects stand out in backgrounds of heavy colours, the contours get defined wrapping up the composition with an enigmatic atmosphere, the same atmosphere that slowly approaches them into a state of expectation, typical of the metaphysic art.
Alexander Larrarte
Beppe Labianca
Lo smarrimento dell'Io, provocato dall'intrinseca solitudine che
caratterizza la condizione esistenziale umana, costituisce il fulcro
tematico della poetica artistica di Beppe Labianca. Le sue barche, perse
in mezzo al mare e abitate da individui corrucciati, sono “In viaggio”
verso incogniti orizzonti del non-essere. Un viaggio esistenziale
dipinto in corpose sfumature di cupezza, che poco concedono alla magia
della metafora. L'uomo, che è progetto gettato nel mondo – come
descritto nell'ontologia sartriana - s'incarna nel “Centauro ferito da
una stella”, scultura mirabile quanto evocativa. E metafisica. Faccia a
faccia con l'abisso del nulla, in Labianca sembra non esserci salvezza
neanche con l'amore, che si consuma in amplessi foschi e disperati,
simbolo della tensione tra eros e thanatos. Così come l'angoscia
esistenziale è tautologicamente espressa attraverso le urla e la rabbia
vomitata dai suo personaggi, dipinti in prevalenza nelle varie
declinazioni del blu e del rosso.
Cecilia Pavone.
The loss of ego, caused by the intrinsic loneliness which characterizes the existential human condition, is the thematic focus on Beppe Labianca ‘s artistic sensibility. His boats, lost at sea and inhabited by frowning characters, are "Travelling" towards the unknown horizons of the state of non-being. It is an existential journey painted with rich shades of darkness which do not leave much to grant the magic of metaphor. Man, who is regarded as a project thrown into the world – as described in Sartre's ontology - becomes embodied in the "Centaur wounded by a star", an evocative and admirable metaphysic sculpture. Face to face with the abyss of nothingness, Labianca seems not to spare love salvation either, which gets consumed in hopeless, dark embraces, a clear sign of tension between Eros and Thanatos. Similarly, the angst is tautologically expressed through the screams and the anger thrown by his characters, who are mainly painted in the various forms of blue and red.
Cecilia Pavone
Ognuna delle nostre cellule possiede in ciascun momento e per l’intero
arco della sua esistenza la facoltà di autodistruggersi in poche ore e
noi siamo società cellulari formate da componenti la cui vita è “in
sospeso” e che sono incapaci di sopravvivere da sole per ciascuna delle
nostre cellule vivere significa aver saputo impedire, per il momento, il
suicidio.
Jean Claude Ameisen
Esseri pluricellulari
formati da 100.000 miliardi di cellule sono gli esseri umani. Da un dato
biologico l’artista fasanese elabora la sua ricerca: dall’unione delle
cellule l’espressione di vita.
Una ricerca tesa a denunciare
l’indifferenza della società odierna dettata da un odio che respinge
contrapposta all’amore che unisce così come unite devono essere le
cellule per formare tessuti, organi, vita.
Odio che respinge e amore
che unisce metafisicamente creano rapporto di distinzione dove le
cellule devono vivere insieme e non separate così come dovrebbero vivere
gli uomini, in reazione chimica di unione poiché l’ indifferenza, l’
odio, generano solitudine, distacco, cause delle inquietudini umane.
Nelle sue opere Oronzo Liuzzi rimanda continuamente al concetto
“luce” come forma di risveglio dell’animo, come “soluzione”. Un mondo
davvero singolare il nostro: ci alimentiamo di linguaggi commestibili e
spegniamo la luce per accendere le tenebre e vomitiamo la vita e
riduciamo l’essere nel totale disfacimento. Macchine schizofreniche
represse depresse si fondono con il flusso di un continuo brusio in un
mondo caotico arido e senza pietà. “Il cercare stesso è lo scopo”
direbbe Heidegger “e, nel contempo, il ritrovamento”.
Alexander Larrarte
Each one of our cells has in each time and for its entire existence the discretion of self-destruct itself in a few hours. We are cellular societies made up of components whose life is "pending" and that are unable to survive. For each one of our cells to live means to have been able to prevent, for the moment, the suicide
Jean Claude Ameisen
Human beings are multicellular organisms made up of 100,000 billion
cells. From this biological standpoint, the artist from the tiny
Apulian town of Fasano develops his research: from the union of these
cells, we obtain the expression of life. It is a research aimed to
denounce the indifference of today's society which is motivated by a
rejecting hatred as opposed to a uniting, rejoicing love, just like the
cells of an organism must be united to form tissues, organs, life. A
repelling hatred and a uniting love create a relationship of
distinction in which the cells must live together, not separated.
Similarly, even men should live, as in a chemical reaction of union
because 'indifference' and hatred generate loneliness, detachment, which
are the causes of human anxiety. In his works, Oronzo Liuzzi
continually refers to the concept of "light" as a form of awakening of
the soul, and as a "solution". How really unique is our world: we feed
on edible languages and often turn off the light to turn on the
darkness! We throw up our life and reduce the human being to a complete
decay. Repressed and schizophrenic depressed machines merge with the
flow of a continuous murmur in a pitiless, chaotic and arid world. «
Looking for something is already “The Aim and The Discovery, at the same
time” » , Heidegger would be keen on thinking.
Alexander Larrarte
Vincenzo Mascoli
La precarietà dell'essere nella postmodernità. Le impetuose policromie e il caos materico che rappresentano simboli dell'immaginario collettivo e che fanno da sfondo a scene di quotidiana perdita di senso della condizione esistenziale umana. La poetica artistica di Vincenzo Mascoli penetra, attraverso una dimensione estetica “superficiale” - ossia concentrata sull'esperienza percettiva - nell'individualismo in cui l'uomo postmoderno è spinto dalla società dell'iperreale, dominata dalla “simulazione” della realtà, come analizza Baudrillard nel “Delitto perfetto”. L'artista pugliese ritrae dunque la mancanza di punti di riferimento nonché la perdità della nicciana “illusione” - della fantasia – nell'individuo postmoderno, immerso nell'iperrealtà, che rischia di diventa monade tra le monadi pur rimanendo zoonpolitikòn, un animale sociale. Partecipe comunque di una dimensione collettiva costituita da segni e simboli che rimandano ad un'intrinseca provvisorietà dell'esistente.
Cecilia Pavone
The precariousness of the human being in postmodernity.
Impetuous polychromies and matter chaos represent the symbols of
collective imagination, and form the background of scenes representing
the common loss of sense regarding the existential human condition.
Through a "superficial" aesthetic dimension, focused on the experience
of perception, Vincenzo Mascoli’s poetical art penetrates the
individualism into which postmodern man is pushed by a hyper-real
society, where simulation dominates reality, as analyzed by Baudrillard
in "A Perfect Murder". The Apulian artist, therefore, paints the lack of
reference points and the loss of the Nietzschean "delusion" of
imagination in the post-modern man, who is immersed in hyper-reality and
who risks becoming a monad among monads remaining, though, a zoon
politikòn, that is a social animal. Man, anyway, participates to a
common dimension which consists of signs and symbols referring to an
intrinsic temporariness of the existing.
Cecilia Pavone
Traduzione testi : Dott.ssa Rosita Mazzili
Castello Aragonese - Otranto
Vernissage 10 Luglio 2013 h 19.00
in mostra dal 10 luglio al 29 Settembre 2013
Orari: Luglio Agosto 10,00 - 24,00
Settembre 10,00 - 24,00
CoArt gallery, Vico San Francesco - Corato ( Ba)
e-mail: coartgallery@hotmail.it
tel.: 349.6141159
Segnala:
Amalia di Lanno