lunedì 9 aprile 2012

Enza Mastria. L'Ego de la Mer

ADSUM ARTE CONTEMPORANEA
14/04/12 > 05/05/12 - Terlizzi (BA)

L' Ego de la mèr se jet dans la mer.
L'Ego della madre si getta nel mare.
Ne ritorna l'Eco.
Coinvolge l'Udito che predispone alla dimensione dell'Ascolto dell'Inconscio maremosso (mer-agitée) che si appresta ad innalzare la Grande Onda fin quasi a sommergere la fioca luce del Faro: Solo tra i Soli Viandanti alati che allontanano la Nuvola Nera Fattrice e Nutrice di Uragani per far posto al sopraggiungere di due Profumate melagrane-mammelle che si predispongono, e protendono le loro corone di "dita"delicate, al tocco del Tatto dispensatore di piacevoli carezze.
Succose presenze-essenze che si riscoprono nella rappresentazione di rotonde e turgide palpitazioni, e frementi pulsazioni di pistilli rigonfi di polifoniche maturazioni.
I prodotti della terra sono associati ai sensi del gusto e dell'odorato. Il "gusto" è nel Nettare della gaiezza di tutto l'Essere in ogni sua manifestazione. Noi compresi.
Epifania dei sensi oltre che del senso.
Es – Senza.
Senza Inconscio si è Farfalla con occhio vedente.
Si è Danzatori nell'"Autoliberazione di Psiche" dove, dalla Terra, germogliano corpi nudi
e liberi in sintonia con la Nuda e Cruda Verità.
E la terra è alimento per il seme.
Essere terra è l'essere nello Sta – Re. Un Re che sta.
è il senso- sesso della Terra che s'impone ad ogni Totem - Tabù – Totem (coazione a
ripetere della storia e della malattia).
E "… non si guarisce dalla malattia regredendo al suo stato iniziale, ma oltrepassandola", suggerisce il filosofo Emanuele Severino.
La Terra, Danzatrice sospesa nel Cosmo, non ammette orpelli che, prima o poi, si scrolla di dosso insieme ai "sette veli di Salomè".
La Terra, fedele a sé stessa e allo "Sfondo che fa comparire il Mondo", su cui l'Occhio del suo Mare- Aperto sorveglia e testimonia lo Sguardo Infinito del proprio Essere.
L' Appr-Odo a "Finzione mare" del profilo della testa dell'autrice dai capelli mossi dal vento. Sempre più trasparente, via via che perde le proprie "squame", e che, come piccole culle-semilune-barchette-scarpette, riempiono il mare completamente.
Nell'indagare simboli e allegorie con cui ci si confronta e rappresenta come in una vita parallela, spesso sognata, a volte desiderata per esorcizzare il proprio malessere con appropriate sublimazioni, si apre lo sguardo oltre il Velo di Maia. Dove l'Es Smuove.
Il sommovimento produce altri significanti tratti dall'immaginario ed emersi dall'inconscio che Enza Mastria ha saputo condividere con noi.

Vito Mazzotta


Enza Mastria. L'Ego de la Mer

A cura di: Luigi Dello Russo

Inaugurazione: sabato 14 aprile ore 19.30
Periodo: 14/04/12 - 05/05/12

ADSUM ARTE CONTEMPORANEA
Palazzo della Meridiana
Via Guglielmo Marconi, 5
Terlizzi (BA)

Tel. 347 6502478

Fonte: http://www.arte.go.it

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Amalia Di Lanno