L’artista napoletano, residente a Milano dal 1963, presenta una trentina di sue opere dal 1964 al 2012. La parte più corposa della mostra riguarderà le vecchie opere degli anni 60; ci saranno anche tre opere del 1991 con delle finestrelle che richiamano al pop, due quadri di grande formato del 1985, uno del 2012 ed una scultura in bronzo con l’acqua, del 1997.
L’idea dell’autore è quella di mostrare per la prima volta insieme, un gruppo di opere realizzate tra il 1963/64, quando, passando ad un nuovo tipo di figurazione è stato tra i primi, ad utilizzare il linguaggio della pop art. I quadri eseguiti in quel periodo, saranno una novità per il pubblico, poiché solo alcuni di questi sono stati esposti tra il 1964 e il 1966 in mostre antologiche negli anni ’80 e ’90. Nella mostra “Tra pop e kitsch” saranno esposte opere pop, di collezioni private tra le quali quelle dell’editore Gabriele Mazzotta di Milano che ne ha parecchie mai esposte.
La Pop Art di Fomez è completamente diversa da quella circolata in Italia e all’estero: ad esempio, le immagini del pop americano Lichtenstein sono fumetti fortemente ingranditi che diventano pitture, quelle qui esposte non hanno tale intenzionalità perché queste icone consumistiche, sono riproposte fedelmente sulla tela e restituite ironicamente a chi le ha prodotte.
Questo nuovo genere nacque nel periodo in cui furoreggiava il baconismo, ed il lavoro di Fomez fu compreso tardivamente, perché l’interesse degli altri artisti era piuttosto rivolto ad una pittura intimista se non a una geometrizzazione della figura umana.
Quando nel 1966 al Premio Ramazzotti, allestito a Palazzo Reale di Milano, l’artista presentò il quadro “Monumento al Buon Ramazzotti” del 1965, dove da da un fondo nero appare una bottiglia del famoso amaro, circondata da Diabolic, Nembo Kid, Braccobaldo, scatole di detersivi, ed altre immagini consumistiche coeve, oltre al solito omino ribelle che talvolta assume le vesti di un politico che arringa la folla da un palco promettendo case e lavoro, non fu quindi un caso che taluni pittori e visitatori ignoranti, accusarono l’artista di furbizia, perché con quest’opera, voleva entrare nelle grazie del produttore dell’amaro.
La mostra è un evento inserito nell’ambito della Settimana della Cultura del MIBAC che va dal 14 al 22 aprile 2012. Inoltre, sempre per la settimana dei beni culturali, sabato 14 e sabato 21 aprile alle ore 10.00 sono programmate visite gratuite a Castel Nuovo a cura dell’Istituto Italiano dei Castelli.
Inaugurazione giovedì 19 aprile 2012 alle ore 17.00
Biglietto d’ingresso: € 6,00 – Ingresso gratuito il giorno dell’inaugurazione e per la settimana dei beni culturali fino al 22 aprile 2012.
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Informazioni:
Tel: 081 4201241/081 7957722 -21
Mob: 333 6853918
Maschio Angioino
Piazza Municipio – 80133 Napoli
Tel. +39 081 7955877 (Segreteria Museo)
+39 081 4201241 (Biglietteria)
COME SI RAGGIUNGE:
Zona Vomero: Funicolare Centrale (Piazzetta Fuga – Via Toledo)
Zona Centro: Autolinee urbane C55 (Corso Umberto – Via Depretis) ed R2 (Stazione Centrale – Piazza Trieste e Trento).
Zona Chiaia: R3 (Riviera di Chiaia – Piazza Municipio).
Linee tranviarie: 1 (Poggioreale – Via Marina).
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Amalia Di Lanno