Anche quest’anno cinque giorni tra keynote speech, incontri-dibattito, tavole rotonde, interviste, presentazioni di libri, workshop, proiezioni di documentari, concorsi, premiazioni e mostre, e come sempre protagonisti della manifestazione, a ingresso libero e aperta a tutti, giornalisti da tutto il mondo.
I teatri e le antiche sale dei palazzi storici del centro della città medievale ospiteranno oltre 200 eventi e più di 450 speaker, ed esperti di informazione che arriveranno a Perugia per discutere di giornalismo, attualità e problemi dell’informazione.
Fondato nel 2006 da Arianna Ciccone e Christopher Potter, il Festival Internazionale del Giornalismo si pone l’obiettivo di parlare d’informazione, libertà di stampa e democrazia secondo il modello 2.0: un evento nato dal basso, aperto alle incursioni degli utenti, dove i protagonisti dell’informazione si incontrano con i cittadini, i lettori, gli studenti, i professionisti, in un flusso continuo di idee, scambi, confronti.
Il Festival grazie al suo format contribuisce a rendere vivo e vitale l’incontro tra chi fa informazione e chi ne usufruisce. Non ci sono comitati scientifici, né direttori artistici, non è un evento calato dall’alto, ma nasce dalle esigenze, dalla ricerca, dalla competenza, dalla conoscenza e dalla passione di chi l’informazione la vive da utente, non solo da protagonista. Chi ha idee, contenuti da proporre può farlo, il programma nasce soprattutto dall’incontro di queste idee.
Per la prima volta Unicef sarà presente al Festival con l’iniziativa Parla di me: una tre giorni in cui Unicef parlerà, e farà parlare, di diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, di diritti umani e del ruolo fondamentale che la comunicazione e l’informazione giocano nella promozione e nella realizzazione degli obiettivi del no-profit. Come si evince dal titolo scelto, scopo di Unicef sarà far soffermare l’attenzione dei media, degli ospiti e del pubblico sulla necessità di occuparsi sempre più degli argomenti inerenti i bambini e gli adolescenti, non aspettando il caso di cronaca nera o l’emergenza mediatici per parlare di minori, ma dedicando al mondo degli under18 una costante attenzione, soffermandosi particolarmente sulle molte situazioni in cui i diritti dell’infanzia non sono garantiti, in Italia come all’estero. A raccontare insieme Unicef quanto accade nel mondo dei minori saranno presenti giornalisti, reporter, fotografi, colleghi delle principali organizzazioni internazionali, aziende partner e, soprattutto, diversi communication officer che porteranno la loro esperienza di “giornalisti dal campo” raccontando quanto accade oltre confine.
Anche per l’edizione 2012 arriveranno volontari da tutto il mondo. Circa 200 studenti e appassionati di giornalismo provenienti da 27 Paesi: Armenia, Brasile, Bulgaria, Cina, Costa Rica, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Moldavia, Montenegro, Nepal, Paesi Bassi, Pakistan, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Spagna, UK, Stati Uniti e Ungheria. Una vera e propria community – nata e organizzata attraverso i social network, Twitter e Facebook su tutti – che vive dentro e fuori la rete indipendentemente dal festival.
La webtv del Festival, la webradio (affidata a Reset Radio, la prima radio Creative Commons in Italia) e il webmagazine continueranno ad arricchire gli appuntamenti dal vivo con interviste, approfondimenti e dirette live streaming.
L’hashtag ufficiale del Festival per seguire e commentare su Twitter gli eventi è #ijf12.
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Informazioni:
info@festivaldelgiornalismo.com|
Twitter: @journalismfest
Facebook: International Journalism Festival
Fonte: http://www.tafter.it
Segnala:Amalia Di Lanno