lunedì 5 novembre 2012

Michelangelo e la Cappella Sistina






Mostra: "Michelangelo e la Cappella Sistina"
A 500 anni dal completamento degli affreschi della Volta della Cappella Sistina, mercoledì 31 ottobre, alle ore 12, presso la Biblioteca della Camera dei deputati, in Via del Seminario 76, si è tenuta la Cerimonia inaugurale della mostra "Michelangelo e la Cappella Sistina nei disegni autografi della Casa Buonarroti".
Ha aperto l'iniziativa il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini. Sono intervenuti Pietro Folena, Antonio Paolucci, Pina Ragionieri. La mostra, con ingresso libero da via del Seminario 76, sarà aperta al pubblico da mercoledì 31 ottobre a venerdì 7 dicembre. Orari: mercoledì 31 dalle 14 alle 20 (ingresso fino alle 19), dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 20 (ingresso fino alle 19), sabato dalle 10 alle 13 (ingresso fino alle 12); chiuso le domeniche e giovedì 1 novembre.
Il 31 ottobre di 500 anni fa Michelangelo svelava al mondo la Volta della Cappella Sistina. Per celebrare l'evento l'Associazione MetaMorfosi, presieduta da Pietro Folena, ha organizzato con la Camera dei Deputati una mostra di disegni autografi del grande Maestro, affiancati da pregevoli stampe d'epoca, in un percorso che va dalla Volta Sistina fino al Giudizio finale. La Mostra e il catalogo sono curati da Pina Ragionieri, direttrice della Casa Buonarroti, dalla quale provengono tutti i "pezzi" esposti.
I disegni che riguardano la Volta vengono confrontati, nell'apparato didattico dell'esposizione, con le corrispondenti immagini della Sistina. Il visitatore avrà così modo di scoprire il momento progettuale di questo straordinario capolavoro, per il quale Michelangelo si sottopose anche a notevoli sforzi fisici, come egli stesso racconta in un sonetto esposto in Mostra, accanto al quale si è raffigurato nell'atto di dipingere la Volta. Da sottolineare la presenza dell'unico progetto complessivo per il Giudizio finale sopravvissuto al rogo nel quale Michelangelo, negli ultimi anni della sua vita, distrusse gran parte dei suoi disegni romani, affinché, come racconta il Vasari, "nessuno vedesse le fatiche durate da lui et i modi di tentare l'ingegno suo, per non apparire se non perfetto".

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Amalia Di Lanno