STRUMENTAZIONE
mostra fotografica di Viky Zizzo
a cura di Sabrina Delliturri
mostra fotografica di Viky Zizzo
a cura di Sabrina Delliturri
Vernissage venerdì 30 novembre - ore 21:00
Viky Zizzo per la mostra personale STRUMENTAZIONE ha scelto un tema che rappresenta il suo estro e abbraccia a 360° la tematica intitolante, ossia la musica.
Una serie di opere nate da un progetto performativo incentrato sull'introspezione dell'artista, la quale strumentalizza l’obbiettivo come monito d’analisi della passione pregressa alla fotografia: le armonie, il suono e la sua esecuzione.
La mission dell'esposizione sta nel desiderio morboso di mettere a nudo l'animo di colei che sta dall'altra parte dell'obbiettivo, infatti nei ritratti è possibile leggere la natura dell'artista più che quella del soggetto. Le letture delle opere, solitamente, spingono lo sguardo alla comprensione della modalità di trattazione della tematica, paradossalmente invece le opere in mostra, ritraggono le percezioni vissute nel preciso istante in cui è immortalata la fase performativa.
Fanatica perfezionista e ancorata alla scuola fotografica non contaminata dall'innovazione, Viky Zizzo resta fedele all'analogico, gestendo anche l'intimo ed emozionante momento della stampa, facendo della camera oscura il suo habitat naturale. Si ripercuote sulle metodologie, nonché lungo tutto il corso della produzione artistica il forte influsso esercitato dall’artista Man Ray, al quale possono associarsi anche i richiami di natura contenutistica e cromatica.
Non è passato molto tempo da quando davanti alla visione di un’opera iper-realista venisse utilizzata la citazione "sembra una fotografia"; oggi si dice "sembra un quadro" davanti a fotografie che sembrano dipinte. Viky Zizzo lavora in funzione dell'espressione, assolutamente libera e divincolata da qualsiasi tipo di pregiudizio standard, scatta la sua arte, creandone il risultato al quadrato, mettendo la fotografia al servizio del suo estro più che dell'arte.
“La felicità suprema del pensatore è sondare il sondabile e venerare in pace l'insondabile”. – diceva Goethe – l’insondabile ricercato nei lavori di Viky Zizzo passa attraverso ciò che “non può essere fotografato”, passa oltre il visibile e consiste in una venerazione emotiva testimone di un trasporto, un trasporto che pone come obbiettivo la felicità del pensatore, dei pensatori.
Sabrina Delliturri
La mostra sarà visitabile fino al 18 dicembre.
Per info:
Sabrina Delliturri 329/3946289
salivi2006@hotmail.it
Al Visconti – via Sagarriga Visconti n.3 BARI
Viky Zizzo per la mostra personale STRUMENTAZIONE ha scelto un tema che rappresenta il suo estro e abbraccia a 360° la tematica intitolante, ossia la musica.
Una serie di opere nate da un progetto performativo incentrato sull'introspezione dell'artista, la quale strumentalizza l’obbiettivo come monito d’analisi della passione pregressa alla fotografia: le armonie, il suono e la sua esecuzione.
La mission dell'esposizione sta nel desiderio morboso di mettere a nudo l'animo di colei che sta dall'altra parte dell'obbiettivo, infatti nei ritratti è possibile leggere la natura dell'artista più che quella del soggetto. Le letture delle opere, solitamente, spingono lo sguardo alla comprensione della modalità di trattazione della tematica, paradossalmente invece le opere in mostra, ritraggono le percezioni vissute nel preciso istante in cui è immortalata la fase performativa.
Fanatica perfezionista e ancorata alla scuola fotografica non contaminata dall'innovazione, Viky Zizzo resta fedele all'analogico, gestendo anche l'intimo ed emozionante momento della stampa, facendo della camera oscura il suo habitat naturale. Si ripercuote sulle metodologie, nonché lungo tutto il corso della produzione artistica il forte influsso esercitato dall’artista Man Ray, al quale possono associarsi anche i richiami di natura contenutistica e cromatica.
Non è passato molto tempo da quando davanti alla visione di un’opera iper-realista venisse utilizzata la citazione "sembra una fotografia"; oggi si dice "sembra un quadro" davanti a fotografie che sembrano dipinte. Viky Zizzo lavora in funzione dell'espressione, assolutamente libera e divincolata da qualsiasi tipo di pregiudizio standard, scatta la sua arte, creandone il risultato al quadrato, mettendo la fotografia al servizio del suo estro più che dell'arte.
“La felicità suprema del pensatore è sondare il sondabile e venerare in pace l'insondabile”. – diceva Goethe – l’insondabile ricercato nei lavori di Viky Zizzo passa attraverso ciò che “non può essere fotografato”, passa oltre il visibile e consiste in una venerazione emotiva testimone di un trasporto, un trasporto che pone come obbiettivo la felicità del pensatore, dei pensatori.
Sabrina Delliturri
La mostra sarà visitabile fino al 18 dicembre.
Per info:
Sabrina Delliturri 329/3946289
salivi2006@hotmail.it
Al Visconti – via Sagarriga Visconti n.3 BARI
Segnala:
Amalia Di Lanno