TURCHIA – UFFICIO CULTURA E INFORMAZIONI
Indirizzo : Piazza della Repubblica, 55/56 - 00185 ROMA
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4882425
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OLTRE
LIMITE
Mostra personale
dell’artista fotografo Giampaolo Gentili
A cura di Angelo Andriuolo e di Francesco Giulio Farachi
Inaugurazione
(aperta al pubblico) : giovedì 6 dicembre 2012, ore 18.00 (cocktail)
Periodo
espositivo : 7 dicembre 2012 - 4 gennaio 2013
Orari
mostra : 9.00 - 17.00 (dal lunedì al venerdì)
Piazza
della Repubblica 55/56, Roma
Ingresso gratuito
Giovedì 6 dicembre 2012, alle
18.00, presso lo spazio espositivo dell’Ufficio Cultura e Informazioni
dell’Ambasciata di Turchia a Roma in Piazza della Repubblica 55-56, si
inaugurerà la mostra personale “Oltre
Limite” dell’artista fotografo Giampaolo Gentili, curata
da Angelo Andriuolo e Francesco Giulio
Farachi. La mostra, che ha ricevuto il
patrocinio della Ambasciata di Turchia in Italia, resterà a disposizione del
pubblico fino al 4 gennaio 2013 negli orari di apertura degli uffici.
I
27 scatti di Giampaolo Gentili ci accompagnano in un percorso di approccio alla
Turchia, e a Istanbul in particolare, nuovo ed intrigante. Ogni foto racconta di un grande
amore e di un profondo legame con la terra (e il mare) che lo ha accolto ormai
da qualche anno. Una narrazione continua attraverso soggetti e storie
attentamente calibrati, scelti non con
l'occhio,distratto, del turista né solo con quello, distaccato, del professionista poiché
è anche resoconto e cronaca di una sua personale scelta di vita: non solo
vivere in Turchia ma vivere la Turchia, i suoi luoghi,e soprattutto le sue
coste e il suo splendido mare che, per alcuni mesi all'anno, sono la vera casa
dell'Artista. Con amore,quasi filiale, accarezza l'immagine e, nascondendone i
dettagli attraverso un velo, ne dispiega e amplifica la forza.
Dice Giampaolo Gentili della propria opera : Parto da una frase di
André Kertész che mi sta a
cuore, perché stimolo costante della mia produzione : “un’immagine
colpisce prima nello stomaco, al cuore per finire poi alla testa e dentro gli
occhi”. Ho percorso e perfezionato varie tecniche note ai tanti addetti ai
lavori, le ho esplorate, le ho fatte mie ma nel tempo ne ho compreso il limite,
non mi bastavano più. Avevo bisogno di dire la mia vita, il mio
pensiero, attraverso la verità della fotografia, cercando insistentemente i
miei “pennelli”; e per far questo non potevo prescindere dalla comprensione e
osservazione ammirata della pittura, da cui trarre stimoli espressivi;
l’impressionismo e il decostruttivismo ad esempio hanno maggiormente attirato i
miei studi. Un nuovo da scoprire tenendo conto del vecchio, ma allo
stesso tempo reale, che interagisse sinceramente con l’immagine vista
attraverso l’obiettivo. Il mio scatto è vero, in presa diretta!
Da
qui la difficoltà in fase di realizzazione, divenendone di conseguenza il
pregio. Nessun collage digitale o pesante intervento in post-produzione oggi
tanto in voga; non volevo venir meno a quel tacito patto di realismo cui
lo strumento fotografico ci lega, a volte limite espressivo, ma che nel
contempo stabilisce dei binari di confronto molto decisi, rendendo la sfida
creativa più ardua di altre arti, a mio avviso.
Nessuna scorciatoia quindi. Ho trovato i miei strumenti
interpretativi negli “scarti” dell’uomo, all’inizio sorprendendomi, poi capendo
l’inevitabile approdo come ovvia conseguenza di quanto da me criticato.
Uno
dei curatori della mostra, Angelo Andriuolo,
così commenta : è connettività assoluta, un assioma negato che porta ad una
nuova realtà … Quello mostrato da Giampaolo Gentili è un nuovo mondo
visualizzato da una prospettiva insolita, uno “scamming” attraverso gli occhi
composti degli scarti … Una richiesta struggente, istintiva, emotiva che viene
compiuta, e in maniera magistrale, con l’ausilio di un mezzo apparentemente
“freddo”. Una diade,immagine filtro, perfettamente
ricomposta dallo scatto ,“terzo”, dell’Artista. E finalmente ecco che
allora, attraverso il semplice gesto dello scatto, il postulato negato diventa
verità assoluta, immagine chiara e profonda nonostante la nebulosità provocata.
A rigor di vero, la terzietà dell’Artista è solo finzione (del resto
dichiarata), solo veicolo momentaneo e presto abbandonato. La sua partecipazione è totale,completa, esaustiva. Anche dolorosamente
interiore. .. il
motore che, solo, davvero tutto muove nell’universo di Gentili è il Cuore.
Anche
Alp Bartu
si sofferma sulle fotografie artistiche di Gentili : La fotografia è raccogliere un momento della vita e trasportarlo nel
futuro. Giampaolo invece, quando guarda attraverso il suo obiettivo, non ci
porta alla realtà pura ma la decostruisce con immagini di macchie tramite i
suoi interventi. Si appropria della realtà che appartiene alla natura
passandola al setaccio della percezione e con ciò mette in risalto il suo
carattere indipendente. Giampaolo organizza la forma fotografando il suo
immaginario.
Giampaolo Gentili
nasce a Roma nel 1972, da alcuni anni vive e lavora in Turchia. Sviluppa la
passione per la fotografia in giovanissima età . A 10 anni inizia a scattare
con una vecchia Agfa, mostrando subito una predisposizione al colpo d’occhio
... Nasce così una storia d’amore che dura ancora oggi. Da giovane
frequenta vari corsi di formazione, crescendo così sulla scuola italiana,
votata principalmente allo scatto di strada-paesaggistico, sulle orme di Pepi
Merisio, Mimmo Jodice e Fulvio Roiter. Espone in alcune mostre a Roma e
dintorni per sperimentare la fase di stampa sempre molto delicata. Dopo una
pausa piuttosto lunga, riprende in mano la fotografia dovendosi confrontare con la nuova epoca digitale,
cercando di mettere a frutto l’esperienza passata e scoprendo una maturità che
lo ha portato spontaneamente a traghettare le sue capacità ad un nuovo stile,
di tipo “pittorico-creativo” che presenta per la prima volta al pubblico
durante l'ultima edizione della Fiera Internazionale di Istanbul (Tuyap). Per
Giampaolo Gentili la caratteristica principale di una fotografia artistica è
quella di trasferire un’emozione, naturale, in una ambientazione di non
banalità.