martedì 20 novembre 2012

Rewind - 50 anni di Fender in Italia | premiati Dodi Battaglia, Gaetano Curreri, Gino Paoli



HA INAUGURATO a Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Rewind. 50 anni di FENDER in Italia.
In occasione dell'inaugurazione M.Casale Bauer, azienda che distribuisce Fender in esclusiva per l’Italia, ha conferito una TARGA ALLA CARRIERA con gratidudine:
Agli STADIO, che festeggiano 30 anni di carriera, a DODI BATTAGLIA, storico chitarrista dei Pooh, gruppo che da più di 30 anni calca con successo le scene della musica pop italiana e a GINO PAOLI per la sua carriera artistica ed il grande contributo dato alla musica italiana.
Durante l'inaugurazione di Rewind. 50 anni di FENDER in Italia M.Casale Bauer ha inoltre donato una delle opere esposte, quella di KayOne, alla FENDER Music Foundation (www.fendermusicfoundation.org). La chitarra è stata ritirata da uno dei funzionari presenti all'evento.

La mostra prosegue fino al 3 febbraio 2013 

in allegato comunicato stampa e una selezione di immagini
Info: Alice Cammisuli | 392 4531497 | press@lucabeatrice.com
comunicato:

Rewind. 50 anni di FENDER in Italia - a cura di Luca Beatrice - Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna - dal 16 novembre 2012



REWIND
50 anni di FENDER in Italia
a cura di Luca Beatrice
Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di
Bologna
dal 16 novembre 2012 al 3 febbraio 2013
Inaugurazione giovedì 15 novembre 2012 ore 19.00
Conferenza stampa con preview mercoledì 14 novembre ore 12.00
Fender è uno di quei marchi che fa pensare immediatamente alla musica rock. È uno stile di vita,un segno di riconoscimento, uno strumento dall’inconfondibile design: Fender è infatti la “rockguitar” per eccellenza.
Pur parlando la lingua angloamericana, Fender da cinquant’anni si è affermata anche in Italia. È il1962 quando M. Casale Bauer comincia la distribuzione di questo leggendario strumento. E non acaso, si parla dello stesso anno in cui il r’n’r “sbarca” nel Bel Paese, simbolo della nuova classesociale dei giovani, che si rincorrerà di generazione in generazione.“Siamo orgogliosi di rendere omaggio alla musica italiana –spiegano Patrizia Bauer e GiorgioMasetti Zannini, presidente e amministratore delegato della M.Casale Bauer che distribuisceFender in esclusiva per l’Italia- e in particolare alla cosiddetta Emilia Plain che ha dato molto emolto darà allo sviluppo culturale del nostro Paese”.
Tre anni fa il Museo della Musica di Bologna ospitò Love Me Fender, mostra-omaggio al mito diquesta fantastica chitarra attraverso le opere di diversi artisti contemporanei chiamati a dialogarecon la musica rock. Ecco oggi la seconda tappa di un viaggio che, ancora una volta, unisce suoni evisioni, musica e immagini: Rewind. 50 anni di Fender in Italia analizza l’ultimo mezzo secolo dicultura musicale e visiva italiana. Uno sguardo in retrospettiva, come quando si avvolge il nastrodelle vecchie audiocassette che fino a non troppo tempo fa costituivano il supporto ideale dellamusica in viaggio, che si tuffa nel presente e ipotizza scenari futuri. Un panorama peraltro
straordinariamente ricco e complesso, dove gli stili si sono rincorsi intrecciandosi tra loro, dal rockal pop, dal melodico all’”alternative”, dalla dance all’hip hop.Rewind. 50 anni di Fender in Italia è una mostra che mette ancora una volta a confronto ilmondo dell’arte con quello della musica e si snoda in almeno tre livelli di lettura.
Il punto di partenza consiste nelle Fender customizzate e reinterpretate da ventidue artistiitaliani e internazionali chiamati a dare una loro lettura del mito. Gli stili e i linguaggi adoperatisono molto diversi, dalla pittura figurativa all’arte concettuale, dall’oggetto all’installazione, dallastreet painting alla sound art.
In mostra gli italiani Dario Arcidiacono, Alessandro Baronciani, Emanuele Becheri, CarloBenvenuto, Davide Bertocchi, Valerio Berruti, Cuoghi Corsello, Marica Fasoli, Matteo Fato, FranKoB, Anna Galtarossa, Enrico Ghinato, Ugo Nespolo, KayOne, Giorgio Ortona, The Bounty Killart,Giuseppe Veneziano. Spicca la presenza di artisti internazionali quali Anthony Ausgang, nato aTrinidad e Tobago ma californiano d'adozione, l'inglese Chris Gilmour, l'argentino Daniel Gonzalez,Hubertus Von Hohenlohe, che vive e lavora a Vienna, il tedesco Hermann Pitz.Nelle sale storiche del Museo della Musica queste inedite Fender d’autore dialogano, in unallestimento ricco di spunti e memoria, con gli elementi visivi e scenografici di una microstoriadella musica italiana, che parte dall’inizio degli anni ’60 e arriva a oggi, senza seguire un ordinecronologico ma stilistico, a conferma del fatto che i fenomeni tendono a rincorrersi e riproporsicambiando di segno.
Avremo così il Rock degli inizi di Adriano Celentano e dei seguaci di Elvis (Bobby Solo, Little Tony)e quello contemporaneo, di Vasco e Ligabue, dei Litfiba e degli Afterhours, ma anche il rock che siincontra con il pop nelle canzoni degli Stadio o di Cesare Cremonini; le “voci” dei grandi interpretiitaliani, da Gianni Morandi a Tiziano Ferro, da Mina a Laura Pausini; la lunga tradizione del popmelodico che parte da Claudio Baglioni e giunge fino a Biagio Antonacci; una serie di fenomenialternativi, il Beat (dal Piper alla contestazione del ’68), la psichedelia e il pop sinfonico (gli Area e iPooh) l’indie rock, sia quelli duri e puri, sia quelli che incrociano il mainstream e il pop
commerciale; largo spazio viene dato alla canzone d’autore, dalla prima scuola di Genova (Paoli,Tenco, Lauzi, Bindi) a quella di Milano (con Gaber), da Roma alla “via Emilia” di Guccini, Dalla,Carboni, Ron fino ai giovani Dente e Vasco Brondi; senza dimenticare le culture giovanili, capaci ditrasformarsi in fenomeni di moda e di massa, come la dance, l’electropop, il rap e l’hip-hop.La storia degli ultimi cinquanta anni è infine ripercorsa attraverso la fotografia, con una serie discatti di Guido Harari, Efrem Raimondi, Caterina Farassino e Paolo Proserpio, a disegnare unasorta di italica time line che parte appunto dal 1962, debutto di Fender in Italia.“Questa mostra propone delle suggestioni legate agli ultimi cinquantanni di storia italiana, non unaloro ricostruzione. Grazie a Fender le chitarre diventano fulcro di un percorso più ampio all'internodel quale si incrociano, a tempo di rock, miti, stili di viti, ideali” spiega Luca Beatrice, curatore dellamostra.
La mostra Rewind. 50 anni di Fender in Italia è anche su:
La mostra
Titolo Rewind. 50 anni di FENDER in Italia
A cura di Luca Beatrice
Dove Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
Palazzo Sanguinetti - Strada Maggiore 34, 40125 Bologna
Quando 16 novembre 2012 – 3 febbraio 2013
Promossa da M.Casale Bauer, Bologna
Fender Musical Instruments Corporation, USA
Istituzione Musei Civici di Bologna - Museo Internazionale e Biblioteca della
Musica, Bologna
Con il patrocinio di Regione Emilia Romagna
Comune di Bologna
Media Partner Virgin Radio
Partner Ceres e Volkswagen
Sponsor tecnico Bartolini s.p.a
Conferenza Stampa mercoledì 14 novembre 2012 ore 12.00
con Preview
Inaugurazione giovedì 15 novembre 2012 ore 19.00
Orario martedì - venerdì ore 9.30 - 16.00
sabato, domenica e festivi ore 10.00 - 18.30
chiuso lunedì
Biglietto museo e mostra € 5.00 intero, € 3.00 ridotto
Catalogo it/ingl, M. Casale Bauer Editore, Bologna. A cura di Luca Beatrice
Informazioni Museo Internazionale e Biblioteca della Musica
per il pubblico +39 051 2757711 | museomusica@comune.bologna.it
Ufficio Stampa Alice Cammisuli | press@lucabeatrice.com | +39 392 4531497
per la mostra Studio Pesci di Federico Palazzoli
Elisa Bergami | elisa.bergami@studiopesci.it | +39 335 1990468
Irene Guzman | irene.guzman@studiopeci.it | +39 334 6590455
Raffaella Grimaudo | raffaella.grimaudo@comune.bologna.it | 051 2194664
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Massimo Nardi