Dal 22 novembre al 22 dicembre la BRAND NEW GALLERY presente due mostre uniche e particolari:
ANGEL OTERO
The old lansquenet is laughing at us
ANGEL OTERO
The old lansquenet is laughing at us
22 novembre – 22 dicembre 2012
Opening: 22 novembre | 18.30-21.00
Opening: 22 novembre | 18.30-21.00
‘Il vecchio lanzichenecco si fa beffe di noi’ disse Poussin tornando
davanti al preteso quadro. ‘Io qui non vedo che un ammasso confuso di
colori delimitati da una quantità di linee bizzarre che formano una
muraglia di pittura’.
‘Ci sbagliamo: guardate!’ riprese Porbus…
Honoré De Balzac, The Unknown Masterpiece, 1845
‘Ci sbagliamo: guardate!’ riprese Porbus…
Honoré De Balzac, The Unknown Masterpiece, 1845
Brand New Gallery è lieta di presentare la prima personale italiana di Angel Otero.
Rinomato per l’utilizzo anticonvenzionale di materiali tradizionali, l’artista trae ispirazione ma nel contempo gioca con la storia dell’arte. Nonostante dai suoi primi lavori traspaia un approccio romantico e legato alla memoria, Otero non è interessato alla narrazione: l’esperienza diventa un pretesto per la costruzione dell’opera, un semplice strumento della creazione che potrebbe avere come punto di partenza un qualsiasi altro oggetto.
Influenzato dalla gestualità caratteristica dell’espressionismo astratto, con un riferimento al barocco spagnolo, Otero è affascinato dalla materia e dai processi di produzione. L’artista ha messo a punto la sua tecnica attuale partendo dagli scarti dell’atelier e raschiando grumi di pittura dalle vecchie tele per creare nuove composizioni.
Il suo metodo, tutt’altro che ordinario, parte dall’applicazione inversa di strati di vernice su di una lastra di vetro; una volta asciutto, questo agglomerato pittorico viene raschiato dalla superficie al fine di ottenere una “oil skin”, una pellicola materica da riposizionare su una nuova tela. L’artista si mette volutamente in disparte per lasciare spazio ad una procedura aleatoria che sfrutta al massimo la potenzialità dei materiali. Si tratta di un processo lento e meditativo, tradotto in un’esplosione di colori che mette in risalto l’andamento sinuoso dei drappeggi formati dall’accumulo di vernice.
Rinomato per l’utilizzo anticonvenzionale di materiali tradizionali, l’artista trae ispirazione ma nel contempo gioca con la storia dell’arte. Nonostante dai suoi primi lavori traspaia un approccio romantico e legato alla memoria, Otero non è interessato alla narrazione: l’esperienza diventa un pretesto per la costruzione dell’opera, un semplice strumento della creazione che potrebbe avere come punto di partenza un qualsiasi altro oggetto.
Influenzato dalla gestualità caratteristica dell’espressionismo astratto, con un riferimento al barocco spagnolo, Otero è affascinato dalla materia e dai processi di produzione. L’artista ha messo a punto la sua tecnica attuale partendo dagli scarti dell’atelier e raschiando grumi di pittura dalle vecchie tele per creare nuove composizioni.
Il suo metodo, tutt’altro che ordinario, parte dall’applicazione inversa di strati di vernice su di una lastra di vetro; una volta asciutto, questo agglomerato pittorico viene raschiato dalla superficie al fine di ottenere una “oil skin”, una pellicola materica da riposizionare su una nuova tela. L’artista si mette volutamente in disparte per lasciare spazio ad una procedura aleatoria che sfrutta al massimo la potenzialità dei materiali. Si tratta di un processo lento e meditativo, tradotto in un’esplosione di colori che mette in risalto l’andamento sinuoso dei drappeggi formati dall’accumulo di vernice.
Nato nel 1981 a Santurce, Puerto Rico, Angel Otero
lascia il suo lavoro come agente assicurativo nel 2005 per trasferirsi a
Chicago con una borsa di studio alla School of Art Institute dove
consegue un MFA(Master of Fine Arts) nel 2009. Nello stesso anno riceve
il prestigioso premio Leonore Annenberg Fellowship in the Performing and
Visual Arts. Il suo lavoro è stato esposto in importanti collezioni,
gallerie di fama internazionale e mostre museali tra cui Constellations,
curata da Julie Rodriguez Widholm presso il Museum of Contemporary Art
di Chicago, la personale Touch With Your Eyes al Chicago Cultural
Center e la Biennale di New York 2011 a El Museo del Barrio, oltre ad
aver partecipato con la sua solo show all’ultima edizione di Istanbul
’74 del febbraio scorso; anche il Contemporary Art Museum di Raleigh gli
ha recentemente dedicato la personale New Works e nel 2013 è in
programma una sua mostra allo Scad Museum of Art, Savannah. Attualmente
vive e lavora a New York.
Accanto alla personale di Angel Otero, Brand New Gallery presenterà la prima mostra personale italiana dell’artista americano Joshua Abelow.
JOSHUA ABELOW
ABELOW SCHMABELOW
JOSHUA ABELOW
ABELOW SCHMABELOW
22 novembre – 22 dicembre 2012
Opening: 22 novembre | 18.30-21.00
Opening: 22 novembre | 18.30-21.00
Il lavoro di Abelow è un’esplorazione disciplinata del senso della vita.
In bilico tra il figurativo e l’astratto, le sue opere sono un
esercizio autobiografico critico e referenziale filtrato attraverso
l’ironia. La sua produzione coniuga la pittura e il disegno, vissuti
come due discipline distinte, eppure strettamente correlate. Attraverso
il colore e la rigida composizione geometrica, l’artista mette a punto
un processo di autocostrizione. Le sue piccole tele,
apparentemente spontanee, nascondono una costruzione metodica che segue
delle regole schematiche, riguardanti le possibili combinazioni di
colore, appuntate da Abelow su di un taccuino e poi riportate sul retro
del dipinto. Questa impostazione diventa il punto di partenza
imprescindibile per le sue opere, portate a termine lentamente in più
passaggi scanditi da attese.
In antitesi a questa pratica rigorosa, l’autore si scatena attraverso i suoi disegni, da cui traspaiono semplicità e immediatezza. Sminuendo il ruolo dell’artista-genio, Abelow realizza scarabocchi impazziti di getto senza mai staccare la matita dal foglio. Dai suoi schizzi emerge un senso di libertà come si può intuire dal tono caustico delle rappresentazioni in cui spesso compare un personaggio beffardo e autobiografico.
Affascinato dal paradosso e influenzato dal concetto filosofico dell’assurdità dell’esistenza, l’artista rifiuta un linguaggio logico consequenziale e si abbandona a dialoghi senza senso, ripetitivi e serrati.
In antitesi a questa pratica rigorosa, l’autore si scatena attraverso i suoi disegni, da cui traspaiono semplicità e immediatezza. Sminuendo il ruolo dell’artista-genio, Abelow realizza scarabocchi impazziti di getto senza mai staccare la matita dal foglio. Dai suoi schizzi emerge un senso di libertà come si può intuire dal tono caustico delle rappresentazioni in cui spesso compare un personaggio beffardo e autobiografico.
Affascinato dal paradosso e influenzato dal concetto filosofico dell’assurdità dell’esistenza, l’artista rifiuta un linguaggio logico consequenziale e si abbandona a dialoghi senza senso, ripetitivi e serrati.
Joshua Abelow nasce nel 1976 a Frederick,
Maryland. Dopo aver conseguito una laurea in Pittura presso il Rhode
Island School of Design di Providence, nel 2008 ottiene un master al
Cranbrook Academy of Art nel New Jersey, dove viene premiato con il
Merit Scholarship Award. Nel 2007 è invitato a partecipare alla Actual
Size Biennial di Detroit ed è stato incluso in alcune residenze tra cui
la Takt Kunstprojektraum di Berlino nel 2008. Il suo lavoro è stato
esposto in importanti gallerie di fama internazionale e mostre museali
tra cui All in the Family, una collettiva presso l’Islip Art Museum di
New York. James Fuentes gli ha dedicato un intero stand all’ultima
edizione di Frieze New York.
Da non dimenticare l’attività di Abelow come scrittore e blogger fondatore di Art Blog Art Blog, aggiornato quotidianamente con immagini, link e testi che riflettono il panorama attuale dell’arte contemporanea.
Attualmente vive e lavora a Brooklyn, New York.
Da non dimenticare l’attività di Abelow come scrittore e blogger fondatore di Art Blog Art Blog, aggiornato quotidianamente con immagini, link e testi che riflettono il panorama attuale dell’arte contemporanea.
Attualmente vive e lavora a Brooklyn, New York.
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Informazioni:
Brand New Gallery
via Farini 32, 20159 Milano
Tel: 02 89053083
da martedì a sabato
11.00-13.00|14.30-19.00
info@brandnew-gallery.com
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Fonte: www.tafter.it
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Amalia Di Lanno