domenica 27 novembre 2011

Semina d'arte: Albero del Paradiso di Gino Marotta


Sabato 26 novembre 2011, h 15,30 - domenica 25 marzo 2012, h 18,30


MICROCOLLECTION
Semina d’arte su commissione: Albero del Paradiso, 1972 di Gino Marotta
a cura di Armando Riva

Martedì 8 novembre 2011
Luogo: Biella

Martedì 8 novembre 2011 segna un altro momento importante nell’intenso percorso artistico di Microcollection in quanto la sua direttrice Elisa Bollazzi invia al caro artista, nonché sostenitore e affezionato collaboratore di Microcollection, Armando Riva, un frammento dell’opera Albero del Paradiso, 1972 di Gino Marotta sicura che il caro Armando, da sempre attento al rapporto tra arte e natura, effettuerà con gioia questa Semina d’arte su commissione in un’area verde di sua preferenza, di cui certamente avrà cura per l’eternità.

La Bollazzi è certa che anche questa Semina d’arte su commissione andrà a buon fine e garantirà così all’area prescelta un sano humus artistico - colturale e contribuirà a nutrire la creatività preesistente.

Le cosiddette Semine d’arte su commissione si basano nuovamente sulla collaborazione e la fiducia, grazie al prezioso contributo di quella fitta rete di amicizie coltivate negli intensi anni di attività nel mondo intero da Elisa Bollazzi. Queste Semine d’arte su commissione attiveranno, insieme alle Semine d’arte effettuate personalmente da Elisa Bollazzi dal 2008, una dinamica di restituzione fisica dei frammenti di Microcollection prelevati negli anni in una simbologia trasparente molto chiara di prendere e dare, di prelievo e dono.

Il pubblico casuale potrà così sperimentare, nella contemplazione di un’area verde di opere d’arte in divenire, un’attesa benefica che stimola la creatività e apre spazi di pensiero, dà vita a suggestioni e immaginari possibili. Si viene così a creare uno spazio sociale, un luogo d’incontro, di confronto e discussione nel tempo dell’attesa come spazio del pensiero e di ricerca.

L’intervento di Elisa Bollazzi, sia espositivo che teorico, si interroga sul rapporto che sussiste tra materiale e immateriale, presenza e assenza, all’interno della sua ormai pluriventennale ricerca.

AUTO INTERVISTA Elisa Bollazzi intervista MicroCollection
Elisa Bollazzi : Ci può raccontare come e quando è nata Microcollection?
Microcollection : Microcollection nasce nel maggio 1990 quando, in visita al Padiglione Inglese della Biennale di Venezia, quasi per caso, ho pensato di raccogliere alcuni frammenti di una meravigliosa opera di Anish Kapoor, finiti accidentalmente sul pavimento. Queste microparticelle, dimenticate dai più, hanno rappresentato una vera e propria svolta, un’illuminazione e l’inizio di un nuovo modo di muovermi di galleria in galleria, di museo in museo, nei circuiti dell’arte italiani ed internazionali, alla ricerca di nuove microacquisizioni che sarebbero andate altrimenti distrutte.

EB: Quanti frammenti possiede ora Microcollection?
M: Più di 700, grazie alla mia perseveranza e al prezioso aiuto di artisti, collezionisti, amici che costantemente mi inviano microparticelle d’arte da tutto il mondo.

EB: Come utilizza queste acquisizioni e donazioni?
M: Archiviati e montati su comuni vetrini da laboratorio, i frammenti sono visibili a microscopio, durante Cabinets de Regard itineranti, durante i quali gli spettatori possono vedere l’invisibile e assaporare la vera essenza dell’arte. Dal 1990 sono state esposte le principali tendenze della storia dell’arte contemporanea durante speciali Cabinets de regard in Italia e all’estero: Esperienze Concettuali, L’Arte Italiana del secondo ‘900, Anish Kapoor, Lucio Fontana, MicroItalics, etc.

EB: Un modo leggero di veicolare l’arte, quindi !
M: Certamente e anche un modo per aiutare la gente a percepire l’invisibile, l’immateriale e a diventare consapevoli della libertà creativa, non solo attraverso la diretta visione dei frammenti della collezione, ma anche tramite il racconto, la memoria e la suggestione che questi stimolano nell’ immaginario collettivo.

EB: Mi può elencare alcuni artisti e movimenti artistici della collezione?
M: Fluxus, Pop Art, Minimal Art, Conceptual Art, Arte Povera, Burri, Fontana, Gilardi, Mondino, Penone, Paolini, Beuys, Buren, Tony Cragg, Richard Long, etc.
Microcollection costituisce un patrimonio di grande valore artistico-culturale.

EB: Ci parli del suo nuovo progetto artistico: le Semine d’arte.
M: Ho recentemente sviluppato un’intuizione che sedimentavo da anni sull’essenza vera dell’arte, dando vita ad un nuovo progetto di arte pubblica: la creazione di una lottizzazione di terreni e spazi verdi seminati e coltivati ad arte, con preziosi frammenti di opere i cui titoli ne mostrano il criterio di selezione utilizzato: : L’albero di 3 metri di Giuseppe Penone, Angurie di Piero Gilardi, Garden di Paul McCarthy, Phosphorescentes Yellow Roses di Jeanne Silverthorne, etc.

EB: Dove?
M: A Bolzano, Milano, Torino, Basilea etc. Nel 2010 nel cortile interno del Castello di Jerago in provincia di Varese con Aiuola d’attesa, una semina di frammenti di importanti opere d’arte della collezione: accanto all’area seminata la panca semicircolare Zante di Saporiti Italia, una seduta meditativa che invita alla riflessione.

EB: Qual è il vero significato di Aiuola d’attesa?
M: Aiuola d’attesa è uno spazio sociale, un luogo d’incontro, di confronto e discussione nel tempo dell’attesa come spazio del pensiero e di ricerca.

EB: Qual è il collegamento tra la raccolta e la semina di frammenti di opere d’arte ?
M: Questa semina d’arte attiva una dinamica di restituzione fisica dei frammenti prelevati negli anni in una simbologia trasparente molto chiara, ma oltre all’aspetto di prelievo e dono, di prendere e dare, il progetto si focalizza sull’aspetto dell’attesa. Un’attesa benefica che serve a stimolare la creatività e ad aprire spazi di pensiero, dar vita a suggestioni e immaginari possibili nella contemplazione di un’area verde di opere d’arte in divenire.

EB: Un ultimo pensiero!
M: Gli artisti non creano oggetti. Gli artisti creano mitologie. ( Anish Kapoor )


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Amalia Di Lanno