domenica 13 novembre 2011

SCENARI






Progetto Artistico Internazionale ideato e diretto da Carlo Franza
SCENARI Sei mostre a Scenari
“ FILOSOFIE DI PALPITI ”
ARTISTA PASQUALE PETRUCCI
CATALOGO DIGITALE sul sito http://www.pasqualepetrucci.it/
CURATORE
Prof. Carlo Franza, Storico dell’Arte e Critico del quotidiano “Libero” fondato da Vittorio Feltri
LUOGO
PLUS FLORENCE – PIANO AZZURRO
Via Santa Caterina d’Alessandria, 15 - 50136 Firenze - tel.+39 0554628934
DURATA
Dal 19 novembre 2011 al 13 aprile 2012
APERTURA
Sabato 19 novembre 2011, ore 18 .00





“Scenari” si campiona ad essere, in una città come Firenze, lo specchio di un’arte di frontiera,
assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell'eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di accheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l'arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l'arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l'arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Finestre sul mondo è un punto di partenza. Con “Scenari” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, sei artisti con sei mostre personali.I sei di questo capitolo sono Natale Addamiano,Giuseppe Alessio, Fernando De Filippi, Pasquale Petrucci, Silvia Randicchio,Andrea Riga.

Scrive Carlo Franza nel testo: “La fotografia, arte sovrana, ha raccontato la modernità prima e la
postmodernità oggi, con scatti che hanno reso la realtà sollecitata da un progress di sequenze continue e visibilmente elastiche, come il fotodinamismo futurista di Anton Giulio Bragaglia, processo quest'ultimo che ha sollecitato il recente lavoro di Pasquale Petrucci, artefice di alterazioni (edifici) e dinamismi (persone) urbani. Un teatro sofisticato di immagini anonime, eclatanti, disincantate,surrogate, selvagge, ingenue, sfasate ed enigmatiche, azzardo di un quotidiano franto e squarciato ma anche allusivo, sottinteso, seduttivo e patologicamente volto al verso naturale. Il sogno si svela così reale, pronto a scoprirsi in una luce viziata che maschera il corpo innamorato delle strade, dei rioni, della città, del territorio, e brucia di colori atmosferici la fetta ripresa, i confini con i suoi ritmi, i luoghi dove palpitano sembianze umane, architetture immerse nella vespertina alterità, miraggi insistenti e implacabili. Le immagini svelano la fortuna e la traccia dei miraggi, gli straniamenti di quest'operazione sacrificale che invita come in un'estasi a chiudere gli occhi e guardare sotto la spinta di pulsioni optical, mentre una telecamera cattura fantasmi e irrequiete ombre, naufragi a ondeggiamenti, tracce e guizzi, artifici di un occhio sicuro che sa cogliere il vano dell'esistenza. Così Pasquale Petrucci con fiuto formativo e corrosivi scatti s'è mosso alla produzione di capitoli dove ha proiettato la transitorietà e la bellezza del mondo, nella diversità e nell'evocazione, scoprendo vertigini, bave di vuoto, filamenti di assedio, ingombri ramosi, ombre in movimento, frammenti di fenditure, macule spoglie, colori febbricitanti, annunciando una rete di alfabeti visivi diversi che sono ormai il ritratto della sua nuova contaminazione”.
Biografia dell’artista
Pasquale Petrucci è nato a Nocera Inferiore nel 1955. Si è diplomato nel 1976 in Scenografia
all'Accademia di Belle Arti di Napoli con lo scenografo Tony Stefanucci, allora direttore artistico del Teatro San Carlo di Napoli, per poi attivare la docenza nei ruoli del Ministero della Pubblica Istruzione.
Dipinge ed espone dal 1972 con mostre personali e collettive in più città italiane (Cremona, Padova, Adria, Milano, Nocera Inferiore, Salerno, Rimini, Cesenatico, Fano, Riccione, Agrigento, Locri, Siderno, Marina di Gioiosa, Roccella, Cagliari, Paestum Cosenza, Torino, Battipaglia, Paestum, Sorrento, Borgo Cardigliano/Specchia-Lecce, Firenze, ecc.) ed estere (Bulgaria e Romania). L'interesse per l'espressione estetica lo ha portato verso la grafica pubblicitaria e dal 1982 dirige uno studio di grafica applicata. Ha elaborato i seguenti progetti espositivi: Alterazioni urbane, Dinamismo urbano, L'immensità cromatica della materia, Campania/storie visive, Fotocomposizioni metafisiche, Le Nuraghe contemporanee.
E' stato candidato dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell'arte Contemporanea, al Premio delle Arti Premio della Cultura nella XXIV edizione del 2012. Del suo lavoro hanno scritto illustri critici fra cui Carlo Franza.
Biografia del curatore Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte.
E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci Critici d’Arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte, il Premio Città di Alassio nel 1980, il Premio Barocco-Città di Gallipoli nel 1990, il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000 (di cui è presidente di giuria dal 2001) e il Premio Città di Tricase nel 2008.