mercoledì 16 novembre 2011

GRAPHICS ACADEMY || Dom 20 Nov - Mart 6 Dic || GLOBALART - Noicattaro (BA)






domenica 20 novembre alle ore 19.30 - 06 dicembre alle ore 22.30

GLOBALART DI ROSA DIDONNA
Via Ugo Foscolo 29
Noicattaro, Italy


GLOBALART di Rosa Didonna
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inaugurazione della Mostra di Grafica dell' Accademia di Belle Arti di Bari, 1a Catt. di Incisione, a cura della Prof.ssa. Maria Bellomo, Prof. Angelo Pagliarulo, la Gallerista Dott.ssa Rosa Didonna e il suo staff.
Presenta la Prof.ssa Mirella Casamassima (critica d' arte).
Interverrà Peppino Sozio, Sindaco di Noicattaro.

Visto che mi è stato chiesto di realizzare una mostra eslusivamente di incisione grafica d' arte
Iniziamo col spiegare in due parole cos'è un'Incisione: una stampa su carta pregiata da una tavola di metallo o di legno, detta matrice, dove un artistaha inciso un disegno con una punta, di acciaio su metallo o legno.

L'incisione può essere suddivisa in quattro grandi categorie:

• incisione a rilievo, xilografia
• incisione a incavo, calcografia
• incisione in piano, litografia e serigrafia

Questa suddivisione viene fatta prendendo in considerazione il tipo di matrice e come l’inchiostro si deposita su di essa.
La xilografia è una tecnica di stampa in rilievo, questo perché l’immagine da stampare che verrà inchiostrata risulta in rilievo rispetto al resto della superficie. La calcografia è una tecnica di stampa in cavo,perché l’immagine da stampare risulta incisa la litografia e la serigrafia sono invece una tecnica di stampa in piano perchè le parti stampanti e quelle non si trovano sullo stesso piano.
Per prime mi occuperò delle tecniche calcografiche, queste si differenziano fra loro per i sistemi usati nel preparare la lastra incisa. Nel Bulino l’incisione avviene attraverso lo scavo di materiale dalla superficie della lastra; nella puntasecca l’incisione avviene grazie all’abrasione diretta di una punta di acciaio; mentre nell’acquaforte e nell’acquatinta il segno viene ottenuto tramite l’utilizzo di sostanze chimiche sulla superficie.
Come l’incisione a bulino anche la puntasecca è una tecnica che si pratica lavorando a mano direttamente sulla lastra con una punta metallica.
E’ molto importante decidere il tipo di matrice da utilizzare perché questo influisce sia sui segni che sul numero di stampe E’ possibile quindi lavorare su : rame, zinco, alluminio, antimonio, piombo e oltre a questi celluloide o plexiglass anche se essendo poco malleabili influiscono sulla resa alla stampa; bisogna quindi tener cono del numero di copie di cui ha necessità e del tipo di segno che si vuole restituire.Le punte più adatte da utilizzare nella realizzazione della puntasecca sono le punte di acciaio ben tagliente dalla sezione circolare, ma possono dare dei buoni risultati anche raschietti, chiodi, cacciaviti, ecc… importante è che questo sia di un materiale più duro della lastra stessa.
L’ACQUAFORTE
Questa è una tecnica che per incidere la lastra utilizza l’acido nitrico e dalla sua vecchia denominazione prende il nome. La lastra, protetta da una strato di cera, viene disegnata asportando con una punta di acciaio uno strato di protezione permettendo all’acido di raggiungere il
metallo e corroderlo . L’ACQUATINTA Con il termine acquatinta viene definita quella tecnica mediante la quale è possibile realizzare effetti di stampa simili a quelli dell' acquerello. Morsura
I tempi di morsura variano partendo dai cinque minuti per arrivare anche ad un’ora, in relazione agli effetti voluti; sono da mettere in considerazione come fattori rilevanti: la temperatura dell’ambiente, il grado di invecchiamento del mordente.
A questo punto bisogna che sia pronto l’acido per morsura, il tipo di acido e la percentuale da diluire va calcolata a seconda del materiale di cui è composta la lastra. Per lo zinco va usato l’acido nitrico, ha una colorazione giallastra è velenoso ed i suoi fumi sono dannosi, in più può provocare gravi ustioni Viste le sue caratteristiche è raccomandabile maneggiarlo con cura e preparalo in luoghi aperti e ventilati.
Parlando invece dell’acquaforte su rame questa può essere eseguita sia con acido nitrico che con prercloruro ferrico.
C’è poi il cosiddetto mordente olandese composto da : acido cloridico, clorato di potassa, cloruro di sodio e acqua; questa miscela dà la possibilità di eseguire morsure lente se non lentissime e permette si eseguire così intrecci particolarmente fitti.L’idea di realizzare UNA MOSTRA nel campo dell’incisione non è stata casuale, ma condizionata da diversi fattori, tra cui lo stesso percorso di studi che partendo dal disegno, percorrendo la pittura, è approdato all’incisione.
La mia scelta è stata in un certo senso consequenziale a questa: ha seguito la predisposizione personale.
Trovo inoltre, che l’incisione sia lenta e laboriosa come il lavoro del chirurgo il solco scavato da una punta d’acciaio dentro una materia più morbida come lo zinco, il rame, metaforicamente mi riconduce al solco di taglio in sala operatoria e Mi piace paragonare il lavoro dell’incisione a quello dello sterilizzatore come l’incisore ripulisce la lastra, così lui prepara in anticipo quello che avverrà I solchi tracciati con la punta d’acciaio sulla lastra di rame o di zinco e destinati a ricevere l’inchiostro, devono essere diversi per grado e profondità se si vuole ottenere un’immagine compiuta; così anche i solchi per accogliere i bisturi non devono essere diversi.
Anche l’incisione è una miriade di segni calibrati di diversa intensità che intrecciandosi, allineandosi, sovrapponendosi, contribuiscono a dare vita all’immagine.
Da qui il mio interesse per l’incisione: scoprire ciò che è nascosto sotto la superficie,
“incidere per cercare di colmare con l’inchiostro quel vuoto pieno della memoria del racconto di se stessi........

ARTISTI IN MOSTRA
ANGIULI ELENA, BIANCO VALENTINA, CAPONIO LORENZA, CASSANO MARIANGELA,
DE SERIO GIOVANNI, GUGLIELMELLI UGO MARIA, MUOLO CARMINE MAURIZIO,
PALMIERI MICHELA , PALMITESSA FRANCESCO, VITRANI ROSANGELA.
Globalart