venerdì 30 agosto 2013

Noemi Montanaro_Beauty-full

Noemi Montanaro

“Beauty-full”


Gli animali possiedono bellezza senza vanità,
forza senza insolenza, coraggio senza ferocia
e tutte le virtù dell'uomo senza i suoi vizi.
( A. Schopenauer )


The Format – Contemporary Culture Gallery è lieta di presentare : “Beauty-full” , la prima personale di Noemi Montanaro , a Milano, a cura di Guido Cabib. Opening 24 Settembre 2013 ore 19.00 .

Noemi Montanaro , presenta una serie di sculture tassidermiche, installazioni e disegni appositamente prodotte per lo spazio espositivo The Format

Nella società attuale, la donna si incarna sempre di più in una ferita, una scissione netta e inarrestabile tra il proprio essere “naturale” e il gioco d'artificio che la discosta e la vede ideatrice della propria identità fisica, della propria esteriorità.
Sorge così un contraddittorio, da un lato è il corpo femminile, come testimonianza di un ciclo biologico che in esso si ripete, che le impone di generare in se il divenire attraverso la maternità e dall’altro, un opposizione alla natura stessa del suo corpo, che opera attraverso la trasformazione del suo statuto naturale, mediante interventi estetici che ne modificano i connotati esteriori e così la propria indipendenza che attraverso questi si rovescia prepotentemente al di fuori.
Strapparsi alla corporeità attraverso il corpo stesso.
Un ossimoro su cui si gioca non solo il corpo singolo, ma l'intero corpo sociale, su cui si opera la seduzione attraverso l'artificio, la verità dell'identità contemporanea attraverso l'inganno del corpo. Ma tutto ciò non avviene senza riferimenti costanti ad un senso di colpa primordiale, l'offesa prima alla grande madre natura, dalla quale lo stesso Leopardi faceva derivare il suo pessimismo cosmico.
E così la donna gioca una frustrante e perversa partita con se stessa, vestirsi per svestirsi, negarsi per affermarsi, diventare artificio del femminile (Baudrillard- "Della Seduzione") per saturare gli attributi costretti dell'essere donna e potersene finalmente liberare attraverso l'esplosione di ciò che è stato saturato. A ricordarle l'origine, il "paradiso ogni giorno perduto", di ciò da cui essa si discosta, è la natura che impera intorno ad essa. Una natura che animata dal suo stesso senso di colpa ne diviene il gioco speculare, rinunciando anch'essa al suo stato di natura, al suo ruolo biologico per incarnarsi nell'artificio, nella trasformazione estetica attraverso la quale anch'essa evade il ciclo biologico per l'affermazione di un identità nuova. Ma cosa accadrebbe, quand'anche la natura si volesse trasformare e l'uomo avrà perso il riferimento a ciò che era, e non sarà più in grado di misurare la distanza del proprio distacco, l'origine immutata del proprio mutarsi? Vi sarà l'oblio?
Il ciclo di sculture tassidermiche di animali immaginifici ,seduttivi anch’essi , non mostri geneticamente manipolati e modificati . giocano come contraltare all’immagine della donna contemporanea , si trasformano abbellendosi .

Noemi Montanaro nasce a Napoli nel 1986 , dove vive e lavora.
Diplomatasi all’Accademia delle belle Arti di Napoli è alla sua prima mostra.

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Amalia di Lanno