Dall’11 al 28 settembre in Alto Adige si muove il contemporaneo. Con TRANSART 13
il territorio mette in moto tutte le sue potenzialità e sinergie,
creando una rete di eventi che vanno a toccare e fondere i diversi
linguaggi della contemporaneità.
Tra arti visive, musica classica contemporanea ed elettronica, danza, teatro, performance, video, la provincia di Bolzano
si rivela nei suoi contrasti più inconsueti, nella sua natura più
eclettica. Luogo geografico d’elezione per la compenetrazione di
esperienze provenienti dal Sud e dal Nord Europa, l’Alto Adige dimostra
una volta di più di essere, più che una terra di confine, un teatro di
incontri: tra visioni futuristiche e grandiose scenografie naturali
millenarie, tra vecchie e nuove architetture, tra le dinamiche del
turismo e quelle dell’arte.
TRANSART 13 sfida i limiti imposti dalla crisi economica, riuscendo
ad imporsi come rete e piattaforma attraverso cui far emergere tutte le
potenzialità e la sorprendente forza espressiva del nuovo. Alle cupe
previsioni di immobilismo e regressione, TRANSART 13 risponde con uno
slancio verso il futuro, capace di mutare costantemente direzione. Le
avanguardie tecnologiche, turistiche, produttive della regione si
trasformano in luoghi d’interazione, scenografie, casse di risonanza per
artisti locali e internazionali che qui si incontrano e incontrano il
pubblico. Città, paesi e natura si alternano nell’ospitare performance
musicali, visive, letterarie, dimostrando come sia possibile, se non
necessario, annullare definizioni e dicotomie e creare un’unità fluida e
interconnessa. Un intero territorio diventa superficie espositiva e
palcoscenico, chiamando a collaborare musei d’arte contemporanea e
officine, banche e compagnie di danza, performer sonori e funivie. In
questo TRANSART 13 è fotografia della natura più intrinseca e
inafferrabile del contemporaneo.
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Fonte: www.tafter.it
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Amalia di Lanno