L’evento internazionale,
dal 9 al 18 agosto nella Villa Sgadari alle porte di Petralia Soprana,
coinvolgerà artisti che scolpiranno blocchi di salgemma realizzando sculture che andranno ad arricchire il nuovo museo all’interno della miniera Italkali dove hanno già trovato posto le opere
della precedente biennale.
Ritorna “SALE…la voglia
d’arte”. Dal 9 al 18 agosto il salgemma diventa nuovamente protagonista a
Petralia Soprana con la II Biennale Internazionale di Scultura. Continua il
percorso dell’Associazione “Arte e Memoria del Territorio” di Milano e
dell’Associazione “SottoSale” di Petralia Soprana legato al salgemma che da
condimento alimentare diventerà materiale da scolpire. Si rinnoverà l’incontro con
la scultura che vedrà all’opera artisti internazionali : Cosimo Barna, Mariano
Brusca, Momò Calascibetta, , Claus Joans, Gianfranco Macaluso, Jorunn Monrad,
Laura Panno, Damiano Sabatino, Stefano Zucchi che svilupperanno il tema
assegnato “Dalle viscere della terra alla luce del sole: il sale un dono per
l’uomo/la donna del 2° millennio.” Ogni artista con la sua sapiente tecnica e
creatività realizzerà l’opera scolpendo
un blocco di sale, nell’intento di valorizzare questo prezioso e antico
materiale formatosi 200 milioni di
anni fa a seguito del prosciugamento dell'acqua dei mari primordiali e ora conservatosi nelle viscere delle montagne
delle Madonie. Nell’ambito della
Biennale, da un’idea del fotografo Fabrizio Garghetti, si rinnoverà il
rito del “RITORNO AL MARE”; il sale, che
attaverso remoti eventi geologici è
salito alla montagna, a mille metri di altitudine, nella contrada Raffo a
Petralia Soprana ed estratto dalla società Italkali, ridiscenderà al mare
simbolicamente con alcuni blocchi
attraverso il più antico mezzo di trasporto : l’asino. Il ritorno al
mare, attraversando borghi e paesi, riscoprirà il valore dei percorsi nella
natura e segnerà una “nuova strada per il turismo”. La base logistica
dell’evento è Villa Sgadari, alle porte del paese di Petralia Soprana,
recentemente ristrutturata dall’Ente Parco delle Madonie che ne è anche il
proprietario. Villa Sgadari è una delle più interessanti
residenze sub-urbane delle Madonie di architettura Barocca con pregevoli affreschi
di carattere mitologico. Nello spazio antistante la Villa Momò Calascibetta realizzerà una installazione dal titolo “GENESI”. Il progetto di Momò
consiste in un grande volume piramidale a forma di tetraedro realizzato con 11.000 cannucce
da bibita, versatile famiglia di materiali “plasticosi”. Trasparente e
leggerissimo, autentico miracolo
visivo, racconta e mette simbolicamente in luce il mondo dell’acqua, custode del
sale. Proprio
come l’acqua, il sale possiede una struttura cristallina ben precisa ma, a differenza dell’acqua, che è un tetraedro, la struttura reticolare del
sale è cubica.
L’acqua come il sale è indispensabile
alla vita, partecipa all’energia degli esseri, è elemento tra i principali
costituenti degli ecosistemi ed è alla base di tutte le forme di vita .
L’ acqua è cio’ che tutto avvolge e permea, è lo spazio intangibile che tutto
unisce, è la sostanza che pervade l’intero universo e che assorbiamo dall’ambiente circostante
attraverso la sete, necessaria alla vita
degli Esseri Viventi.
Gli
spazi della Villa ospiteranno anche molteplici iniziative che coinvolgeranno la
sfera musicale, artistica e culturale. Durante tutto il periodo della
manifestazione si terrà anche una collettiva d’arte dei più importanti artisti
madoniti, un laboratorio di fotografia notturna ed altre iniziative culturali. Una
volta ultimate, le sculture saranno installate all’interno della miniera di
salgemma Italkali, nel museo realizzato in uno spazio all’interno della miniera
dove potranno essere visitate. Dalla
collaborazione tra l’Associazione “Arte e Memoria del Territorio” e
l’Associazione “Sottosale”, che hanno comunanza di obiettivi e finalità
riguardo al concetto di valorizzazione e promozione del territorio, nasce e
continua questa manifestazione che metterà alla prova gli artisti con
l’utilizzo di un materiale inusuale e difficile da modellare.
Elena Jerez
Kouros comunicazioni
ricevo e pubblico
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Massimo Nardi