“Traffic” è nato per cambiare. Nell’arco di dieci
edizioni sono variate via via la collocazione cronologica, le sedi e –
di conseguenza – le scelte di contenuto. Una regola che vale in
particolare quest’anno: il festival si accasa infatti presso i Cantieri OGR,
luogo che simboleggia la metamorfosi postindustriale della città,
dunque a sua volta sinonimo di trasformazione. In passato officina dove
venivano costruiti e riparati i treni, ha ora come vocazione quella di
laboratorio di sperimentazione e produzione di arte e cultura. Per
accomodarsi nei suoi spazi suggestivi e carichi di storia, ma al tempo
stesso evocativi di futuro, “Traffic” rimodula la propria identità,
ferme restando due sue caratteristiche fondanti: la totale gratuità e la vocazione interdisciplinare, in cui la musica è fulcro di un più ampio ventaglio di offerta culturale.
Da quest’ultimo punto di vista, è esemplare l’anteprima assoluta – in programma venerdì 30 – di “Hai paura del buio?”:
la nuova avventura immaginata da Manuel Agnelli, lungo un cammino
coerente con precedenti iniziative quali il festival itinerante “Tora! Tora!” e la compilation “Il paese è reale”.
Musica e non solo, appunto: un campionario del vivace sottobosco
artistico italiano che abbraccia anche il teatro, la danza, il cinema,
la poesia, il fumetto, la pittura e le arti visive. Un happening lungo
quasi una giornata intera che coinvolge una quarantina di esponenti di
quei mondi comunicanti in un esperimento unico e inedito di condivisione
fra linguaggi espressivi diversi ma contigui.
Allo stesso modo, è riferito a un’esperienza di mutazione il film documentario di Britta Mischer e Nana Yuriko “BAR25 – Tage Ausserhalb der Zeit”
(“Giorni fuori dal tempo”), dedicato a un luogo di Berlino che – in
modo simile alle OGR – ha cambiato destinazione d’uso, divenendo per
quasi un decennio snodo cruciale nella vita notturna della città. Verrà
proiettato sabato 31, in apertura della giornata conclusiva del
festival, consacrata al suono elettronico e imperniata su tre poli
geografici.
Oltre alla capitale tedesca, perno della club culture su scala continentale, rappresentata da due DJ che erano di casa al BAR25, Britta Arnold e Sven Dohse,
nella mappa stanno Torino, con la psichedelia pop in salsa elettronica
di Cosmo, e il Nord dell’Inghilterra, lungo l’asse che collega
Sheffield, sede della leggendaria etichetta indipendente Warp Records, a
Leeds, da dove proviene Mark Bell, l’uomo che sta dietro la sigla LFO, marchio di fabbrica che ha segnato oltremanica la primissima stagione della cosiddetta Intelligent Dance Music.
Su questa linee guide, dettate appunto dall’idea di trasformazione,
si muoveranno anche gli altri due appuntamenti in cartellone, mercoledì
28 e giovedì 29, ancora in via di definizione. Ma “Traffic” stesso ha
una propria storia da raccontare: quella delle precedenti nove edizioni.
La ripercorre per immagini la mostra “X Traffic”, basata sui reportage del fotografo Alex Astegiano e curata da Luca Beatrice.
Un modo per ricordare a noi stessi e alla città come, quando e perché è
nato il festival, e dunque immaginare di conseguenza dove potrà
dirigersi di qui in avanti.
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Informazioni:
Tel: 800 329 329
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Fonte: www.tafter.it
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Amalia di Lanno