venerdì 26 ottobre 2012

BARBARA PELLEGRINI_L’urlo interiore






Con l’obiettivo di conciliare psicologia e arte, mercoledì 7 novembre, ore 19 – 22 inaugura, nello spazio espositivo della Interazioni Art Gallery, la mostra-esperimento L’urlo interiore, a cura di Stefania Valente, che propone gli ultimi lavori di Barbara Pellegrini - giovane artista romana che persegue una ricerca metafisica - ispirati alle celebri macchie d’inchiostro del test di Rorschach.
BARBARA PELLEGRINI
l’urlo interiore
a cura di stefania valente


7- 24 novembre 2012
inaugurazione mercoledì 7 novembre
ore 19 – 22
piazza mattei 14 roma
interazioni art gallery
COMUNICATO STAMPA
Con un approccio simile a quello che ebbero i surrealisti – i quali sperimentarono metodi tramite cui far emergere l’inconscio, per tradurlo poi in immagini simboliche - Barbara Pellegrini, pittrice romana, classe 1980, si è sottoposta al test di Rorschach: strumento di indagine della personalità che agisce stimolando visivamente il soggetto con una serie di “macchie d’inchiostro”.
L’interpretazione data, dallo psicologo a cui si è rivolta, alle sue “reazioni inconsapevoli” in tale circostanza, ha originato un ciclo di opere che verranno svelate, per la prima volta, nell’ambito di una mostra-esperimento - L’urlo interiore, a cura di Stefania Valente - che inaugura, in una singolare atmosfera metafisica, presso l’ Interazioni Art Gallery, mercoledì 7 novembre, ore 19 – 22, spazio espositivo che ha promosso il progetto.
Con l’obiettivo di conciliare tecniche psicoanalitiche e ricerca artistica - dimostrando, ancora una volta, quanto sia labile il confine che divide questi due mondi – il percorso espositivo snodandosi in due direzioni, offre il pretesto sia di scoprire questa giovane pittrice – spinta ad aderire al progetto da particolari circostanze di vita – sia di “sperimentare” personalmente il potere evocativo delle “macchie” d’inchiostro.
I quattro lavori site specific esposti (tre dipinti e un’installazione) che, con uno linguaggio misurato ed essenziale, raccontano come Barbara ha percepito le “macchie” del test proiettivo, sono dominati da due colori, che hanno forti valenze mistiche. «Il nero è l'ombra, la parte oscura e più profonda di noi stessi, ma è anche un veicolo per dare risalto ai simboli che rappresento. L'oro per me è la massima espressione di luce e, al contempo, è un omaggio alla sacralità di certe pitture quattrocentesche».
“L'urlo interiore che lotta per emergere, che lascia ferite profonde, traumi, ma che, certamente, è autentico, senza filtri”,da il titolo alla mostra e all’opera ispirata alla V Tavola del test. Tra le opere esposte anche una emblematica tela intitolata Tavola XI.
Con questa mostra, Barbara è tornata a dipingere dopo un lungo periodo di inattività. «Per me questo progetto ha una valenza quasi catartica, è il simbolo di una rinascita dopo mesi di "sopravvivenza" ad un lutto, la morte dell'amore».
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Amalia Di Lanno