Un titolo emozionante, quasi un verso, capace di racchiudere in poche parole tutta la vastità di mondi interiori ed esteriori. Elias Naman, artista siriano che da anni lavora e vive in Italia, nella nuova personale presenta una ventina di sculture in marmo bianco statuario di Carrara, frutto di oltre due anni di intenso lavoro presso il suo atelier carrarino
Forme sinuose che emergono dal marmo cristallino, corpi in tensione che cercano di liberarsi dalla fredda materia, il dualismo maschile/femminile come arcaica dicotomia che nasce dalla natura e si perde nell'inconscio della cultura: questi sono i temi che emergono dalle opere di Elias Naman, per lo più sculture in marmo statuario che l'artista, più di altri, ha saputo trasformare in palcoscenico romantico delle tensioni della vita.
Elias Naman. Di Marmo e di Memoria
A cura di: Elisabetta Buttiglione
Inaugurazione: giovedì 19 gennaio ore 18.00
Periodo: 19/01/12 - 11/02/12
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO
Treviglio (BG)
Elias Naman nasce a Yabroud (Siria) nel 1980.
Laureato presso la facoltà di Belle Arti di Damasco, nel2003 giunge in Italia e si iscrive all'Accademia di Carrara, dove nel 2009 consegue la laurea quadriennale e nel 2011 la specializzazione in scultura con il massimo dei voti.
Ha partecipato a numerosi simposi di scultura in tutto il mondo e ha esposto i suoi lavori in mostre collettive e personali in Italia, Siria, Brasile, Germania e Francia.
Predilige da sempre lo stile figurativo e lavora il marmo esclusivamente a mano, senza l'aiuto di macchinari, esattamente come Michelangelo oltre cinquecento anni fa.
Il suo metodo di esecuzione ripercorre la tradizione e la classicità: egli lavora partendo dal blocco di marmo senza l'intermediazione di un modello o di disegni.
Ha collaborato con diversi laboratori della zona apuo-versiliese e attualmente lavora presso il suo atelier, sito in via del Baluardo a Carrara.
Fonte: http://www.arte.go.it
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