TIZIANO MARTINI
Catalizzatore
MARJOLIJN DE WIT
Evidence of their existence
OTTO ZOO
Via Vigevano 8 – 20144 Milano
OPENING 12/02/2014, 18.30
12/02 – 30/03/2014
mercoledì - sabato, 14-19
Wednesday - Saturday, 14-19
T. +39 02 36535196
info@ottozoo.com www.ottozoo.com
OTTO ZOO inaugura il programma del 2014 con un doppio progetto espositivo e di intervento nello spazio: la mostra Catalizzatore, prima personale in galleria di Tiziano Martini e l’installazione Evidence of their existence di Marjolijn De Wit, artista olandese al suo secondo appuntamento in galleria; entrambe rimarranno aperte al pubblico dal 12 febbraio al 30 marzo (da mercoledì a sabato, dalle 14 alle 19).
In linea con l’attitudine performativa della pittura di Tiziano Martini, Catalizzatore prende forma in un intervento dell’artista sulle grandi pareti della galleria utilizzando malta, tempera da interni, acrilico, e da qui si sposta alle tele, ai pannelli e ad alcune sculture realizzate in gesso e con i materiali di scarto delle opere precedenti. Come un catalizzatore che, nei processi chimici, è la sostanza che innesca e accelera una reazione chimica, l’artista, secondo Martini, con il suo lavoro modifica un meccanismo reattivo, a cui egli stesso partecipa, tracciandone un percorso alternativo; non solo velocizza alcuni passaggi, ma è lo strumento, l’oggetto che determina quell’azione.
Il lavoro di Martini è una riflessione continua sulle potenzialità dell’atto pittorico, un dialogo con le superfici e i materiali, un confronto perenne con i risultati predefiniti. Intuitiva, priva di ritualità e accidentale, la sua pittura si manifesta come la registrazione di esigenze performative dai risultati visivi talvolta imprevedibili e diversi tra loro.
Evidence of their existence si compone di una serie di lavori che Marjolijn De Wit ha realizzato durante la residenza all’EKWC (European Ceramic Work Center, ‘s-Hertogenbosch, NL). Con essi, e insieme alla galleria OTTO ZOO, ha ricevuto il Pulse Prize come migliore progetto installativo dell’omonima fiera che si è svolta a New York.
Al centro dei lavori a Milano, collage e sculture, si pone la ceramica (in alcune sue declinazioni) utilizzata per la sua duttilità come strumento per creare uno scarto tra la dimensione bidimensionale e tridimensionale. Prendendo come spunto le riproduzioni di fotografie di paesaggi montani tratte da un libro d’epoca, l’artista ha sovrapposto alle immagini pezzi di ceramica da lei realizzati e dipinti, dando origine a collage bi e tridimensionali.
Influenzata da schemi grafici e modernisti, la ricerca di Marjolijn De Wit si sviluppa dall’idea classica della riproduzione della natura, ma di quella “snaturata” dall’intervento dell’uomo; nel suo lavoro, principalmente dipinti, collage e sculture, utilizza soprattutto elementi visivi astratti che inducono a una connessione tra cultura e natura.
Tiziano Martini (Soltau, Germania, 1983) vive tra la Val di Zoldo (BL) e Lipsia. Nel 2011 è stato in residenza alla Lia (Leipzig International Art Program) di Lipsia e nel 2012 alla CARS (Cusio Artist Residency Space) a Omegna (VB). Sue mostre personali si sono
tenute allo Studio d’arte Cannaviello di Milano e alla galleria Potemka di Lipsia. Numerose le collettive a cui ha partecipato, tra cui Studio Visit alla Galleria d’Arte Comunale di Monfalcone (GO), Dolomiti Contemporanee (BL) e Anni 10, allo State Institute of Culture di Sofia in Bulgaria.
Marjolijn De Wit (Bennekom, Olanda, 1979) vive ad Amsterdam. Ha partecipato a prestigiosi programmi di residenza in Europa, tra cui Rijksakademie van Beeldende kunsten di Amsterdam, Lia (Leipzig International Art program) di Lipsia, EKWC (European Ceramic Workcenter) di ‘s-Hertogenbosch in Olanda. Sue personali sono state organizzate alla galleria OTTO ZOO di Milano e alla galleria Willy Schoots di Eindhoven.
Il suo lavoro è stato incluso in numerose collettive in spazi pubblici e privati in Europa tra cui, tra le più recenti, il Gartenhaus der Kunst di Monaco di Baviera, il Central Museum di Utrecht e lo Spinnerei di Lipsia. Attiva anche nel settore editoriale, ha realizzato numerose pubblicazioni d’artista presentate in istituzioni internazionali, tra cui Abstract gardening e How to get from A to B.
***
OTTO ZOO introduces its 2014 program with two exhibitions: Catalizzatore (Catalyst), Tiziano Martini’s first solo-show at the gallery, and Evidence of their existence, an installation by Marjolijn De Wit, a Dutch artist presenting her second project at OTTO ZOO.
Following the performative inclination of Tiziano Martini’s painting, Catalizzatore (Catalyst) is a result of the artist’s intervention on the spacious walls of the gallery, using mortar, tempera and acrylic; from there, the artist moves to canvas, wood panels and sculptures, mixing gypsum and waste materials from his previous works. Martini considers himself a catalyst – the substance that activates and hastens a reaction in a chemical process. With his work, Martini intervenes and modifies the reaction, which he participates in; he can even shape an alternative layout, as well as speeding up the stages of the process. He is the instrument and at the same time the object of the artistic action.
Martini’s work is an on-going reflection on the possibilities of painting. He initiates a dialogue with the surface of the canvas and with the materials he employs. Intuitive and accidental, his painting is developed through individual performance. The results are always different and unexpected.
Evidence of their existence is a series of works that Marjolijn De Wit developed during her residency at the EKWC (European Ceramic Work Center, ‘s-Hertogenbosch) in the Netherlands. The series, which includes ceramic collages and sculptures, focuses on the relationship between three-dimensional and two-dimensional perception. The result is a documented situation where abstract and visual components acquire narrative characteristics and cross a perceived border between culture and nature.
The central theme in Marjolijn De Wit’s work is the impact of man’s activity on nature and on the environment. Her work is approached through classic processes, such as painting, sculpture, drawing and collage.
Tiziano Martini (Soltau, Germany, 1983) lives between Belluno, Italy and Leipzig, Germany. In 2011 he participated in the LIA (Leipzig International Art program) in Germany. In 2012 he participated in CARS (Cusio Artist Residency Space) at Omegna (VB, Italy). Martini had solo shows at Galerie Potemka, Liepzig, and Studio D’arte Cannaviello, Milan and in MARS, a non-profit artist space, in Milan. His works have been included into group shows at Galleria d’Arte Comunale, Monfalcone (Gorizia, Italy), at Domiti Contemporanee (Belluno, Italy) and at Anne 10, State Institute of Culture, Sofia (Bulgary).
Marjolijn De Wit (Bennekom, The Netherlands, 1979; lives in Amsterdam) has taken part in prestigious residency programs in Europe at the Rijksakademie van Beeldende kunsten in Amsterdam, the LIA (Leipzig International Art program) in Germany and the EKWC (European Ceramic Workcenter) in s’Hertogenbosch, The Netherlands.
She has had solo shows at OTTO ZOO in Milan, the Galerie Willy Schoots in Eindhoven, and has taken part in numerous group shows in museums and galleries throughout Europe. In 2007 she received the Dutch Royal Award for Painting and in 2013 she won the New York Pulse Prize.
Press:
Maddalena Bonicelli, maddalena.bonicelli@gmail. com,
+39 335 6857707
Catalizzatore
MARJOLIJN DE WIT
Evidence of their existence
OTTO ZOO
Via Vigevano 8 – 20144 Milano
OPENING 12/02/2014, 18.30
12/02 – 30/03/2014
mercoledì - sabato, 14-19
Wednesday - Saturday, 14-19
T. +39 02 36535196
info@ottozoo.com www.ottozoo.com
OTTO ZOO inaugura il programma del 2014 con un doppio progetto espositivo e di intervento nello spazio: la mostra Catalizzatore, prima personale in galleria di Tiziano Martini e l’installazione Evidence of their existence di Marjolijn De Wit, artista olandese al suo secondo appuntamento in galleria; entrambe rimarranno aperte al pubblico dal 12 febbraio al 30 marzo (da mercoledì a sabato, dalle 14 alle 19).
In linea con l’attitudine performativa della pittura di Tiziano Martini, Catalizzatore prende forma in un intervento dell’artista sulle grandi pareti della galleria utilizzando malta, tempera da interni, acrilico, e da qui si sposta alle tele, ai pannelli e ad alcune sculture realizzate in gesso e con i materiali di scarto delle opere precedenti. Come un catalizzatore che, nei processi chimici, è la sostanza che innesca e accelera una reazione chimica, l’artista, secondo Martini, con il suo lavoro modifica un meccanismo reattivo, a cui egli stesso partecipa, tracciandone un percorso alternativo; non solo velocizza alcuni passaggi, ma è lo strumento, l’oggetto che determina quell’azione.
Il lavoro di Martini è una riflessione continua sulle potenzialità dell’atto pittorico, un dialogo con le superfici e i materiali, un confronto perenne con i risultati predefiniti. Intuitiva, priva di ritualità e accidentale, la sua pittura si manifesta come la registrazione di esigenze performative dai risultati visivi talvolta imprevedibili e diversi tra loro.
Evidence of their existence si compone di una serie di lavori che Marjolijn De Wit ha realizzato durante la residenza all’EKWC (European Ceramic Work Center, ‘s-Hertogenbosch, NL). Con essi, e insieme alla galleria OTTO ZOO, ha ricevuto il Pulse Prize come migliore progetto installativo dell’omonima fiera che si è svolta a New York.
Al centro dei lavori a Milano, collage e sculture, si pone la ceramica (in alcune sue declinazioni) utilizzata per la sua duttilità come strumento per creare uno scarto tra la dimensione bidimensionale e tridimensionale. Prendendo come spunto le riproduzioni di fotografie di paesaggi montani tratte da un libro d’epoca, l’artista ha sovrapposto alle immagini pezzi di ceramica da lei realizzati e dipinti, dando origine a collage bi e tridimensionali.
Influenzata da schemi grafici e modernisti, la ricerca di Marjolijn De Wit si sviluppa dall’idea classica della riproduzione della natura, ma di quella “snaturata” dall’intervento dell’uomo; nel suo lavoro, principalmente dipinti, collage e sculture, utilizza soprattutto elementi visivi astratti che inducono a una connessione tra cultura e natura.
Tiziano Martini (Soltau, Germania, 1983) vive tra la Val di Zoldo (BL) e Lipsia. Nel 2011 è stato in residenza alla Lia (Leipzig International Art Program) di Lipsia e nel 2012 alla CARS (Cusio Artist Residency Space) a Omegna (VB). Sue mostre personali si sono
tenute allo Studio d’arte Cannaviello di Milano e alla galleria Potemka di Lipsia. Numerose le collettive a cui ha partecipato, tra cui Studio Visit alla Galleria d’Arte Comunale di Monfalcone (GO), Dolomiti Contemporanee (BL) e Anni 10, allo State Institute of Culture di Sofia in Bulgaria.
Marjolijn De Wit (Bennekom, Olanda, 1979) vive ad Amsterdam. Ha partecipato a prestigiosi programmi di residenza in Europa, tra cui Rijksakademie van Beeldende kunsten di Amsterdam, Lia (Leipzig International Art program) di Lipsia, EKWC (European Ceramic Workcenter) di ‘s-Hertogenbosch in Olanda. Sue personali sono state organizzate alla galleria OTTO ZOO di Milano e alla galleria Willy Schoots di Eindhoven.
Il suo lavoro è stato incluso in numerose collettive in spazi pubblici e privati in Europa tra cui, tra le più recenti, il Gartenhaus der Kunst di Monaco di Baviera, il Central Museum di Utrecht e lo Spinnerei di Lipsia. Attiva anche nel settore editoriale, ha realizzato numerose pubblicazioni d’artista presentate in istituzioni internazionali, tra cui Abstract gardening e How to get from A to B.
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OTTO ZOO introduces its 2014 program with two exhibitions: Catalizzatore (Catalyst), Tiziano Martini’s first solo-show at the gallery, and Evidence of their existence, an installation by Marjolijn De Wit, a Dutch artist presenting her second project at OTTO ZOO.
Following the performative inclination of Tiziano Martini’s painting, Catalizzatore (Catalyst) is a result of the artist’s intervention on the spacious walls of the gallery, using mortar, tempera and acrylic; from there, the artist moves to canvas, wood panels and sculptures, mixing gypsum and waste materials from his previous works. Martini considers himself a catalyst – the substance that activates and hastens a reaction in a chemical process. With his work, Martini intervenes and modifies the reaction, which he participates in; he can even shape an alternative layout, as well as speeding up the stages of the process. He is the instrument and at the same time the object of the artistic action.
Martini’s work is an on-going reflection on the possibilities of painting. He initiates a dialogue with the surface of the canvas and with the materials he employs. Intuitive and accidental, his painting is developed through individual performance. The results are always different and unexpected.
Evidence of their existence is a series of works that Marjolijn De Wit developed during her residency at the EKWC (European Ceramic Work Center, ‘s-Hertogenbosch) in the Netherlands. The series, which includes ceramic collages and sculptures, focuses on the relationship between three-dimensional and two-dimensional perception. The result is a documented situation where abstract and visual components acquire narrative characteristics and cross a perceived border between culture and nature.
The central theme in Marjolijn De Wit’s work is the impact of man’s activity on nature and on the environment. Her work is approached through classic processes, such as painting, sculpture, drawing and collage.
Tiziano Martini (Soltau, Germany, 1983) lives between Belluno, Italy and Leipzig, Germany. In 2011 he participated in the LIA (Leipzig International Art program) in Germany. In 2012 he participated in CARS (Cusio Artist Residency Space) at Omegna (VB, Italy). Martini had solo shows at Galerie Potemka, Liepzig, and Studio D’arte Cannaviello, Milan and in MARS, a non-profit artist space, in Milan. His works have been included into group shows at Galleria d’Arte Comunale, Monfalcone (Gorizia, Italy), at Domiti Contemporanee (Belluno, Italy) and at Anne 10, State Institute of Culture, Sofia (Bulgary).
Marjolijn De Wit (Bennekom, The Netherlands, 1979; lives in Amsterdam) has taken part in prestigious residency programs in Europe at the Rijksakademie van Beeldende kunsten in Amsterdam, the LIA (Leipzig International Art program) in Germany and the EKWC (European Ceramic Workcenter) in s’Hertogenbosch, The Netherlands.
She has had solo shows at OTTO ZOO in Milan, the Galerie Willy Schoots in Eindhoven, and has taken part in numerous group shows in museums and galleries throughout Europe. In 2007 she received the Dutch Royal Award for Painting and in 2013 she won the New York Pulse Prize.
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Maddalena Bonicelli, maddalena.bonicelli@gmail.
+39 335 6857707
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