La
galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea riprende la sua attività
espositiva con Intimate Clusters, la mostra personale di Barbara Brugola.
La
percezione è stata ed è uno dei punti nodali della ricerca di molti artisti ed
ha sempre avuto un ruolo importante per Barbara Brugola nel cui lavoro è
implicito il domandarsi circa la natura dell’immagine
prodotta,
indipendentemente dal medium usato.
Guardare
implica una successione di sguardi rivolti a diversi punti della scena visiva,
come se fossero una serie di istantanee di zone ricche di particolari
circondate da aree indistinte, per poi arrivare
nel
nostro cervello a ricostruire una seconda immagine, stabile e nitida, che
rappresenta lo spazio e gli oggetti in esso contenuti.
Allo
stesso modo l’artista sollecita chi sta di fronte alle sue opere ad intervenire,
ricostruendo possibili raggruppamenti tra linee e punti ricavati dal contenuto
grafico delle immagini, per ridisegnare una nuova
possibilità
di spazio, a seconda che l’oggetto della visione risulti frammentato e non
possa essere visto nella sua interezza o lasciato fluttuare tra diverse
inquadrature. Intimate Clusters è appunto la
richiesta
fatta ad ognuno di ricostruire, sulla base delle immagini presentate, una
sintesi tra frammentazione e continuità.
A
indagare la sfera percettiva è l’installazione a doppia proiezione Lapse of
View, ispirata al dipinto Der Wanderer über dem Nebelmeer di Caspar David
Friedrich, in cui una figura maschile di spalle si
confronta
con un panorama montano caratterizzato da rocce e nebbia.
L’artista
ha voluto riprendere questo dipinto scegliendo di inserire una figura femminile
in un paesaggio che presenta gli stessi elementi naturali dell'opera pittorica:
una giovane donna, immobile, guarda
lontano.
L'osservatore
vede il panorama attraverso gli occhi della ragazza ma contemporaneamente anche
la figura della stessa immersa nel paesaggio, poiché coesistono più punti di
vista.
Lapse
è un intervallo, un lasso di tempo: il panorama cambia negli occhi del
personaggio, non è mai "sotto controllo" a causa del vapore che continua
a fluire senza sosta e ne modifica la percezione. Allo stesso tempo, View
indica la valenza dello spazio: non solo ciò che è di fronte al personaggio, ma
anche ciò in cui è immerso.
A
(Veiled) Woman By The Sea, è un’opera che, sempre giocando con la percezione,
si ispira ad un altro dipinto di Caspar David Friedrich, Der Mönch am Meer,
dove una piccola figura di monaco sta guardando il mare e
il
cielo dinanzi a sé, la schiena rivolta allo spettatore con il quale condivide
la percezione dei tre elementi – terra, acqua e cielo – in una scena rarefatta.
Nell’opera
video l’immagine della spiaggia e del mare è stata scomposta in tre riquadri,
orientati in modo che la linea dell’orizzonte risulti verticale. Il punto di
vista è cambiato e si è moltiplicato, offrendo scorci che si combinano e che si
dilatano nel tempo. In questo contesto s’inserisce una figura femminile che
cammina nell’acqua e che, una volta raggiunta la spiaggia, rimane sdraiata e
immobile ad osservare il paesaggio davanti a sé.
Completano
la mostra alcune immagini fotografiche, sempre costruite giustapponendo
differenti visuali, in alcuni casi della stessa scena e in altri di scene
completamente diverse: all’osservatore è chiesto di
ricostruire
una sintesi di ciò che gli sta davanti, tra frammentazione e continuità.
Sede
Muratcentoventidue-Artecontemporanea
via
G. Murat 122/b – Bari
Inaugurazione
22
febbraio 2014, ore 19.00
Periodo
22
febbraio – 30 marzo 2014
Orario
di apertura
dal
martedì al sabato, dalle 17.00 alle 20.00
Info
393.8704029
– 392.5985840
Barbara
Brugola (Monza 1965) vive e lavora a Milano.
Ha
partecipato a numerosi Festival in tutta Europa, tra gli altri:
Torino
Film Festival e Visionaria a Siena, dove ha vinto nel 2003 il
Premio
della Critica per il miglior video d’arte. In Portogallo, in
occasione
dell’edizione del FIAV in Tavira, ha vinto il Premio per il
miglior
video italiano. I suoi lavori sono stati esposti al Museo d’Arte
Contemporanea
di Nuoro, al Filatoio di Caraglio, al Museo Laboratorio di
Arte
Contemporanea dell’Università della Sapienza di Roma, al Palazzo
delle
Papesse di Siena e durante le manifestazioni per Cork2005, città
della
cultura europea, presso il Cork Film Center (Irlanda). Ha esibito
i
suoi lavori in spazi no-profit come il CAREOF e VIAFARINI a Milano.
pubblica:
Massimo
Nardi