Dal 7 marzo al 18 maggio
2014, Giacomo Guidi Arte Contemporanea è lieta di presentare la mostra
personale dell’artista-costruttore Gianni Piacentino (1945), caso unico
nel panorama italiano e internazionale, in quanto originale punto di
contatto tra alcuni dei movimenti più significativi degli anni Sessanta e
Settanta, come l’Arte Povera e il Minimalismo americano di Judd,
LeWitt, Morris e McCracken.
Inizialmente associato con il movimento dell’Arte Povera, Piacentino ha sviluppato un proprio linguaggio che indaga costantemente i confini e la complessità della relazione tra arte e design. Egli rimane una figura di rilevanza contemporanea in virtù della individualità e la visione della sua immaginazione. I simboli geometrici dei suoi primi lavori lasciano il posto a oggetti di uso quotidiano, e alla fine degli anni ’60 le sue sculture minimaliste celebrano sempre più il dinamismo delle macchine, il mito della velocità, dei motori e del movimento: “veicoli” e “ali” rivelano la sua passione per “L’Estetica della Tecnica” che diventerà il suo marchio di fabbrica. Piacentino é sia artista che costruttore: i suoi lavori sono oggetti, anche prototipi, e allo stesso tempo rappresentazioni metaforiche dell’oggetto come simbolo.
In mostra da Giacomo Guidi una vasta selezione di opere dell’artista torinese, che testimoniano la grande vitalità e versatilità della sua produzione negli ultimi quarant’anni, oltre alla presentazione di un nuovo veicolo “GP” appositamente realizzato per la mostra.
Nato a Coazze (Torino) nel 1945, oggi Gianni Piacentino vive e lavora a Torino. Ha partecipato alle prime mostre del movimento dell’Arte Povera - quella alla galleria di Enzo Sperone di Torino nel 1966 e, in particolare, "Arte Povera Più Azioni Povere" presso l'ex arsenale di Amalfi nel 1968 - e poi nella mostra "Prospect '68" alla Kunsthalle, Düsseldorf. Il suo curriculum elenca inoltre le attività professionali che sono inusuali per un artista: è stato un consulente di un produttore di vernici speciali, un progettista e pilota di moto da corsa.
Le sue opere sono state esposte in numerosi musei e gallerie in Europa, come il Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, la Nationalgalerie di Berlino, il MoMA PS1 di New York, la Gesellschaft für Aktuelle Kunst di Brema e il Museum am Ostwall di Dortmund. L'artista ha esposto anche a New York e Los Angeles. Piacentino ha anche preso parte a Documenta 6 a Kassel (1977), alla XLV Biennale di Venezia ( 1993) e alla Quadriennale di Roma (nel 1973 e nel 2005).
Le opere di Gianni Piacentino sono state presentate in istituzioni pubbliche quali il Centre d’Art Contemporain di Ginevra, il MoMA PS1 a New York, il Museum am Ostwall a Dortmund, Gesellschaft für Aktuelle Kunst a Bremen, la National Galerie di Berlino, il Centro de Arte Reina Sofia, Madrid e il Palais des Beaux Arts, Bruxelles. Nel 1977 l’artista è stato invitato a Documenta 6, Kassel e nel 1993 alla XLV Biennale di Venezia.
Inizialmente associato con il movimento dell’Arte Povera, Piacentino ha sviluppato un proprio linguaggio che indaga costantemente i confini e la complessità della relazione tra arte e design. Egli rimane una figura di rilevanza contemporanea in virtù della individualità e la visione della sua immaginazione. I simboli geometrici dei suoi primi lavori lasciano il posto a oggetti di uso quotidiano, e alla fine degli anni ’60 le sue sculture minimaliste celebrano sempre più il dinamismo delle macchine, il mito della velocità, dei motori e del movimento: “veicoli” e “ali” rivelano la sua passione per “L’Estetica della Tecnica” che diventerà il suo marchio di fabbrica. Piacentino é sia artista che costruttore: i suoi lavori sono oggetti, anche prototipi, e allo stesso tempo rappresentazioni metaforiche dell’oggetto come simbolo.
In mostra da Giacomo Guidi una vasta selezione di opere dell’artista torinese, che testimoniano la grande vitalità e versatilità della sua produzione negli ultimi quarant’anni, oltre alla presentazione di un nuovo veicolo “GP” appositamente realizzato per la mostra.
Nato a Coazze (Torino) nel 1945, oggi Gianni Piacentino vive e lavora a Torino. Ha partecipato alle prime mostre del movimento dell’Arte Povera - quella alla galleria di Enzo Sperone di Torino nel 1966 e, in particolare, "Arte Povera Più Azioni Povere" presso l'ex arsenale di Amalfi nel 1968 - e poi nella mostra "Prospect '68" alla Kunsthalle, Düsseldorf. Il suo curriculum elenca inoltre le attività professionali che sono inusuali per un artista: è stato un consulente di un produttore di vernici speciali, un progettista e pilota di moto da corsa.
Le sue opere sono state esposte in numerosi musei e gallerie in Europa, come il Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, la Nationalgalerie di Berlino, il MoMA PS1 di New York, la Gesellschaft für Aktuelle Kunst di Brema e il Museum am Ostwall di Dortmund. L'artista ha esposto anche a New York e Los Angeles. Piacentino ha anche preso parte a Documenta 6 a Kassel (1977), alla XLV Biennale di Venezia ( 1993) e alla Quadriennale di Roma (nel 1973 e nel 2005).
Le opere di Gianni Piacentino sono state presentate in istituzioni pubbliche quali il Centre d’Art Contemporain di Ginevra, il MoMA PS1 a New York, il Museum am Ostwall a Dortmund, Gesellschaft für Aktuelle Kunst a Bremen, la National Galerie di Berlino, il Centro de Arte Reina Sofia, Madrid e il Palais des Beaux Arts, Bruxelles. Nel 1977 l’artista è stato invitato a Documenta 6, Kassel e nel 1993 alla XLV Biennale di Venezia.
Giacomo Guidi
Arte Contemporanea Roma - Palazzo Sforza Cesarini – Corso Vittorio
Emanuele II, 282/284
- 00186 Roma - Tel/Fax: +39 06 68801038 - Mob.: +39 393 8059116
Giacomo Guidi
Arte Contemporanea Milano - via Antonio Stoppani, 15/c – 20129 Milano -
Tel: +39 02
91477463 - Mob.: +39 348 7474286
segnala:
amalia di Lanno