Roberto Almagno
Roberto Almagno.Disegno,1999. Cenere e polvere di carbone
Roberto Almagno.Disegno, 1998. Carbone, cenere, china e acqua
Venerdì 14 febbraio 2014, in occasione
della festa di San Valentino, presentandosi
in due alla biglietteria del MUSMA. Museo
della Scultura Contemporanea. Matera i visitatori pagheranno un solo biglietto per la visita alla
collezione permanente e alle mostre temporanee e avranno la possibilità di partecipare a “cARTEggi d’amore”,
un’immersione nel mondo dell’arte e della poesia. In questa occasione il MUSMA
sarà aperto al pubblico non solo la mattina dalle 10 alle 14 ma anche il pomeriggio dalle 16 alle 20. Per il MIG.
Biblioteca di Castronuovo Sant’Andrea, con orario quotidiano dalle 17 alle 20,
l’apertura straordinaria è dalle 10 alle 13.
Protagonista della
giornata dedicata agli innamorati sarà Roberto
Almagno (Aquino - Fr,1954), uno dei più originali e noti scultori del
panorama artistico contemporaneo, da alcuni anni molto attivo sulla scena
europea: è del 2012 l’esposizione alla Galleria Rosenfeld di Londra e del
gennaio 2013 quella all’Istituto Italiano di Cultura a Strasburgo. Nella
Saletta della Grafica del museo saranno esposti i disegni realizzati per il MUSMA da Almagno, ispirato dalle poesie
d’amore di alcuni tra i maggiori poeti della storia della letteratura
dell’Otto-Novecento. Lo stesso avverrà per il MIG. Traendo spunto da arte e
poesia ogni coppia avrà la possibilità di annotare
su carta un pensiero o un disegno d’amore da riporre nelle ampolle collocate nella Biblioteca Scheiwiller del MUSMA e nella Sala Centrale del MIG. Pensieri
e disegni saranno pubblicati sulle pagine facebook dei due Musei .
Influenzato da
un’infanzia trascorsa con il padre e il nonno, entrambi fabbri, Roberto Almagno
ha scelto come materiale prediletto per le sue sculture il legno, lavorato a
lungo con la raspa e il fuoco, retaggio dell’antica attività artigiana. La
ricerca costante del suo ormai lungo percorso è di togliere peso alla materia
per raggiungere forme essenziali e nello
stesso tempo cariche di energia. Il segno scuro del legno si innalza nello
spazio o si distende al suolo per costruire traiettorie, percorsi che non
portano a risposte definitive, ma
tentano di dare un ritmo e un ordine al caos dell’esistente, tracciano una danza che riempie i vuoti con una
presenza insieme forte e sfuggente. Influenzata, all’origine, dal Giacometti
surrealista e filiforme, da Noguchi, Calder, Melotti e David Smith e
soprattutto dal suo maestro, Pericle Fazzini, quella di Almagno è un’arte profondamente spirituale,
rarefatta, un “lento esercizio di meditazione”, una scultura “solitaria”,
lontana dalle correnti della sua generazione.
L’idea di un’arte
che nasce dall’annullamento del peso della materia si ritrova anche nei disegni dove il maestro usa i ricavati
dalla lavorazione del legno: carbone,
acqua, cenere, materiali puri e mutevoli, che creano, come nelle sculture,
traiettorie leggere ma lontane dalla superficialità perché frutto di un lungo
lavoro di analisi e riflessione sul mondo e sull’uomo.
La levità del segno
di Almagno, gli spazi di luce nell’oscurità del carbone, sottraggono peso alla
realtà per cederlo all’immaginazione costituendo in tal modo una perfetta rappresentazione grafica della
vaghezza della poesia d’amore.
Roberto Almagno ha letto
e disegnato per il MUSMA e per il MIG i
versi di Carlo Betocchi, Dino Campana, Giorgio Caproni, Vincenzo Cardarelli,
René Char, Libero De Libero, Stephane Mallarmé, Eugenio Montale, Giorgio
Orelli, Albino Pierro, Camillo Sbarbaro, Vittorio Sereni, Diego Valeri, Cesare
Vivaldi. I visitatori potranno così toccare
con immagini e parole il sentimento intangibile per eccellenza. La forza
evocativa dell’arte e della poesia saranno poi fonte di ispirazione per la
composizione dei “cARTEggi d’amore”.
Oltre alla
collezione permanente, al MUSMA sarà possibile visitare la mostra temporanea
"Lucio Del Pezzo. Sculture, disegni, libri d’artista, immagini e documenti
1959 – 2013" e i “100 disegni di Antonietta Raphaël donati al MUSMA dalla
figlia Giulia Mafai”; al MIG le mostre di Max Pechstein, Reisebilder. Italien – Südsee, 50 litografie originali, Edizioni Paul Cassirer,
Berlino 1919. In controcanto: Anselmo Bucci, Croquis du front, 50 puntesecche, Delatre,
Parigi, 1917. Sempre al MIG, sabato 15
febbraio, alle ore 10.30, Roberto Almagno incontrerà gli alunni delle scuole
superiori e dopo aver parlato della sua esperienza, supportato dalla
presenza di Giuseppe Appella, ricorderà gli anni trascorsi nella Stamperia Il
Feltro e tirerà, per il Museo, nell’Atelier Strazza, una piccola acquaforte.
Roberto Almagno - Cenni biografici
Roberto Almagno nasce ad Aquino (Fr) il 4
maggio del 1954. Durante l’infanzia trascorre molto tempo ad osservare il padre
e il nonno che lavorano il ferro davanti alla fornace. Questo stretto contatto con
il forgiare faticoso e paziente influenzerà molto il suo lavoro d’artista.
Si trasferisce nel 1968 a Roma dove
frequenta l’Istituto Statale d’Arte, sezione scultura in pietra con il maestro
Giuseppe Mazzullo. Sono gli anni dei disegni e di una ricerca essenzialmente
figurativa.
Nel 1970 riceve la sua prima commissione
ufficiale per realizzare un grande altorilievo in legno sul tema della
natività. L’opera, eseguita con le traverse di quercia dei binari ferroviari
viene esposta alla Stazione Termini di Roma.
Nel 1971 si iscrive all’Accademia di Belle
Arti di via Ripetta dove segue i corsi di scultura tenuti da Pericle Fazzini.
Quest’incontro condizionerà il suo allontanamento dalla scultura tradizionale.
L’opera più significativa del maestro è per lui Ragazzo con gabbiani, nella quale scopre la necessità di una
leggerezza emotiva e di una resa ascensionale delle forme.
Dal 1972 lavora insieme a Mazzullo
producendo soprattutto sculture in pietra che verranno presentate, tra la metà
degli anni Settanta e i primissimi anni Ottanta in una serie di esposizioni
collettive e nella sua prima mostra personale a Livorno, alla galleria “Arte
idee”, nel 1976, dove espone cinque sculture in ferro e in pietra e venticinque
disegni. In quegli anni realizza anche, per l’Istituto Bancario San Paolo di
Torino, due cartelle di serigrafie presentate da Guido Giuffrè.
Agli inizi degli anni ottanta decide di
interrompere l’attività espositiva per dedicarsi ad indagini e sperimentazioni
sulla materia. Del 1981 sono una serie di opere realizzate con schegge di
pietra, disposte per terra a creare forme diverse, simili a reperti di arte
primitiva.
Dal 1982 inizia ad utilizzare nuovi materiali quali il tufo, le fibre vegetali, il fango, la stoppia colorata con anilina, la cera, la stoffa e soprattutto il legno. Le prime sculture realizzate con quest’ultimo, che diventerà il suo materiale prediletto, sono del 1984.
Nel 1992 torna ad esporre con una mostra alla Galleria L’isola di Roma. Si apre così la stagione matura della sua opera con i lavori eseguiti dal 1986 al 1991, dai titoli, per esempio Kalpadruma, ispirati, a suo dire, dalla cultura orientale, indiana, cinese. Sono opere che derivano da anni di studio sulle tecniche di lavorazione del legno. Almagno raccoglie nei boschi rami di olivo, pioppo, castagno, ciliegio, ornello che vengono poi dirozzati con la raspa e lavorati con fuoco e acqua.
Dal 1982 inizia ad utilizzare nuovi materiali quali il tufo, le fibre vegetali, il fango, la stoppia colorata con anilina, la cera, la stoffa e soprattutto il legno. Le prime sculture realizzate con quest’ultimo, che diventerà il suo materiale prediletto, sono del 1984.
Nel 1992 torna ad esporre con una mostra alla Galleria L’isola di Roma. Si apre così la stagione matura della sua opera con i lavori eseguiti dal 1986 al 1991, dai titoli, per esempio Kalpadruma, ispirati, a suo dire, dalla cultura orientale, indiana, cinese. Sono opere che derivano da anni di studio sulle tecniche di lavorazione del legno. Almagno raccoglie nei boschi rami di olivo, pioppo, castagno, ciliegio, ornello che vengono poi dirozzati con la raspa e lavorati con fuoco e acqua.
Nei primi anni Novanta prende parte a una
serie di personali e collettive in giro per l’Italia. È del 1995 la scultura Ceneri, in cui trova piena realizzazione
quel distendersi delle forme dello spazio che diventeranno un segno distintivo
della sua arte. Vertigine, Scandaglio, Abissi del 1996, Flutto (1998-99)
e Memoria (1997-200) concretizzeranno
questa idea della forma.
Nel 1996 partecipa al Premio Marche. Biennale d’arte Contemporanea ed espone alla XII Quadriennale d’arte di Roma.
Nel 1997 riprende intensamente a disegnare.
Tre disegni vengono esposti in quell’anno al Museo archeologico di Cagli, in
occasione della presentazione presso il Centro
per la Scultura Contemporanea. Torre
Martiniana” della città marchigiana, dell’opera Equilibrio.
Nel 2001 presenta, a cura di Giuseppe
Appella, l’opera Il Presepe foresta,
al circolo La Scaletta di Matera. Si susseguono in quegli anni collettive e
personali. Tra il 2003 e il 2004 invia le sue sculture all’estero: a Bruxelles,
al Parlamento europeo, nella mostra “Futuro italiano” a cura di Lorenzo Canova
e nell’esposizione Roma Punto Uno,
mostra itinerante tra Corea, Giappone e Malesia.
Nel 2006 un’importante personale è ospitata
a Roma a Palazzo Venezia, dove l’artista presenta un’unica grande opera dal
titolo Sciamare.
Nel 2012 espone alla Galleria Rosenfeld di Londra e nel gennaio 2013
all’Istituto Italiano di Cultura a
Strasburgo.
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Mostre in corso al MUSMA
Lucio Del Pezzo: sculture, disegni, libri d’artista, immagini e documenti 1959 – 2013
MUSMA, Sale della caccia e Biblioteca V. Scheiwiller
17 dicembre 2013- 2 marzo 2014
“100 disegni di Antonietta
Raphaël donati al MUSMA dalla figlia Giulia Mafai”
MUSMA, ipogei e sale superiori
16 novembre 2013 – 2 marzo 2014
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MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea. Matera)
Palazzo
Pomarici - Via San Giacomo (Sasso Caveoso)
Tel. 366 9357768
Email: info@musma.it
Sito internet: www.musma.it
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Informazioni:
Biglietto: visita alla mostra
temporanea e alla collezione: € 5.00 (intero) € 3,50 (ridotto)
Apertura: dal
martedì alla domenica ore 10 -14
Giorno di chiusura:
lunedì (eccetto festivi)
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Marcella
Bruno
Comunicazione
e pubbliche relazioni MUSMA
Tel. + 39 3283292235
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Mostre in corso al MIG
Max Pechstein, Reisebilder. Italien – Südsee, 50 litografie originali, Edizioni Paul Cassirer, Berlino 1919.
Anselmo Bucci, Croquis du front, 50 puntesecche, Delatre, Parigi, 1917
14 dicembre 2013 – 2 marzo 2014
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MIG Museo Internazionale della Grafica
Biblioteca comunale “Alessandro Appella”
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dell’Antico Municipio, Piazza Guglielmo Marconi – 2
Castronuovo
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Apertura: dal
martedì alla domenica ore 17 - 20
Giorno di chiusura:
lunedì (eccetto festivi).
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Maria
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Massimo Nardi