domenica 14 aprile 2013

Fabian Marcaccio_LOVELESS: Variant Paintants


Jerome Zodo Contemporary è lieta di presentare LOVELESS: Variant Paintants, prima personale italiana dell’artista argentino, naturalizzato americano, Fabian Marcaccio.


L’interesse di Marcaccio è rivolto alla pittura, intesa come linguaggio in evoluzione e in costante trasformazione. Alla tecnica più tradizionale unisce l’esperienza del digitale, della fotografia e più di recente della scultura, giungendo a realizzare opere complesse, che definisce Paintants, un mix estetico di linguaggi espressivi.
A Milano Fabian Marcaccio presenta la produzione più recente. Tele di grandi e medie dimensioni composte di corde, vernici ad acqua e inchiostro – Rope Paintings – in cui la trama del supporto è lasciata volutamente a vista e l’effetto raggiunto è quello di una pittura in espansione nella quale le immagini sono percepite nella loro totalità.
Alle tele si aggiungono le sculture, testimoni della tendenza di Marcaccio alla deformazione plastica; figure in alluminio e silicone colorato, oggetti assemblati, dalle forme alterate, le masse amplificate e proiettate verso l’esterno.
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Jerome Zodo Contemporary is proud to present LOVELESS: Variant Paintants, the first personal exhibition in Italy of Argentinean born, naturalized American, Fabian Marcaccio.
Marcaccio’s interest is directed at painting, interpreted as a language in evolution and constant transformation. He merges the most traditional techniques with digital experience, photography and, more recently, sculpture, thus creating complex works of art that he defines as Paintants, an aesthetic blend of expressive languages.
Fabian Marcaccio is presenting his most recent creation in Milan. Large and medium-sized canvasses composed of rope, water-paints and ink – Rope Paintings – in which the support frame is purposely clearly visible to achieve the effect of a painting in expansion in which the images can be perceived in their entirety.
The canvasses are joined by sculptures, a testimony of the trend that Maracaccio has to deform plastic; figures in aluminium and coloured silicone, assembled objects, with altered shapes, mass amplified and projected outwards. 
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Amalia di Lanno