giovedì 25 aprile 2013

Mariano Filippetta. Le mie voglie col Blu


Mariano Filippetta. Le mie voglie col Blu
Testo di Gianfranco Labrosciano
opening 16.05.2013, ore 20:00
www.dirartecontemporanea.eu
dal 16.05.2013 al 30.09.2013
info +39 333.4461479
dirartecontemporanea@gmail.com

La dirartecontemporanea2.0 è lieta di annunciare l’apertura in rete (www.dirartecontemporanea.eu), giovedì 16 Maggio 2013 dalle ore 20.00 della personale “Le mie voglie col Blu” di Mariano Filippetta. Sette fotografie,otto lavori su carta,un’istallazione a parete ed un Haiku attraverso cui l’Artista ci invita a divenire parte, sostanza ed essenza del Suo progetto partito da un’azione compiuta su di una spiaggia di mare e che ruota tutto intorno ad una rosa e ad un colore. “…Un progetto, forse, alchemico per il sussulto di una forza energetica - il colore - capace di trasformare e iniettare di luce l’incolore vestito della vita,…” come scrive Gianfranco Labrosciano nel testo che accompagna la mostra visitabile sino al 30 novembre senza limiti geografici e di tempo.

“La rosa intinta nell’oceano -mare della tavolozza di Mariano, intrisa, impregnata della sua sostanza totalizzante, la rosa immersa nel cuore di un desiderio profondo e ignoto ma imprescindibile come una conoscenza precisa, la rosa azzurra, la rosa sapienziale, l’esplicita rosa blu dell’eros e del divino, la rosa sacra del silenzio e del canto, la rosa che non canto, la rosa blu della risoluzione pittorica finale, l’invalicabile rosa blu profana, la rosa sostanziale, la rosa degli stati emozionali, la rosa che si spande di luogo in luogo nello specchio cieco dell’abisso del mare e nell’occhio interiore della materia emotiva, la rosa azzurra immaginaria, della smarrita architettura e della soglia, è questa rosa che Mariano, azzerando la sospesa e austera atmosfera del limite lancia in avanti, nel mare magnum di un ambiente lirico perché sia più espressivo, in un mare -natura che sia più azzurro e intenso dell’immaginario riflesso del mito.
E’ questo il senso dell’incedere lento dell’artista sulla spiaggia di mare per una prova solenne di trasformazione e di totalità. L’incombente architettura della sua alta linea verticale spinge la vista al di là della materia di un mare quasi incolore, che ha bisogno di più blu, di un processo di fusione con la rosa blu, la rosa emotiva e immarcescibile che spande la sua sostanza nel flusso inarrestabile del misterioso mare. Un progetto, forse, alchemico per il sussulto di una forza energetica - il colore - capace di trasformare e iniettare di luce l’incolore vestito della vita, come un faro può illuminare di un riflesso abbagliante una carta argentata, o un’idea, un’azione plastica per rimodellare con estrema rapidità la natura alla maniera dei greci antichi che modellarono una natura ideale più bella di quella reale, o lo scarto, alla fine, di un disagio, la flessione di un busto e il lancio nel mare dello spazio e del tempo, senza commenti, nel suo immenso spazio circolare, dell’ unicum di una ritualità magica, simbolica, ancestrale e purificatrice.” ( Gianfranco Labrosciano)


Mariano Filippetta nasce a Frosinone nel 1964 dove vive e lavora.
Le sue esperienze artistiche iniziali confluiscono nella prima personale di rilievo alla galleria dei Banchi Nuovi di Roma nel 1989 dal titolo “Primo Vere”. Nel 1992 viene invitato da Achille Bonito Oliva a partecipare ad “Imprimatur” mostra di artisti internazionali inediti a Milano, dove contemporaneamente lo stesso critico tiene un convegno sullo stato dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Brera.Lavora in quegli stessi anni a Roma con la galleria L’ Attico di Fabio Sargentini partecipando a importanti mostre collettive come “Ritorno al mare – omaggio a Pino Pascali” ( 1993) e “Magazzino” (1995) dove le sue opere dialogheranno insieme ai lavori di Fautrier, Duchamp, Burri, Nagasawa, Pistoletto, Pascali, Kounellis. Nel 2003 realizza una mostra personale in collaborazione con la galleria L’Attico di Roma dal titolo “L’amore, l’amore soltanto”. Lavora negli anni 2005 e 2006 con la galleria Marchetti di Roma in via Margutta partecipando a diverse collettive con opere di artisti come Turcato, Schifano, Festa, Angeli. In questi anni collabora anche con l’Associazione Culturale Antinoo partecipando ad una importante collettiva dal titolo “Elogio al nero” in omaggio all’opera della scrittrice Marguerite Yourcenar, in questa occasione verrà edita una importante monografia a cura del Centro Documentazione Marguerite Yourcenar dal titolo “ L’Opera al nero e la sua alchimia attraverso le arti “ per le edizioni Gallimard all’interno della quale verrà documentato in modo significativo il suo lavoro. Inoltre partecipa alla rassegna “Primaverile Argam” a cura dell’Associazione Romana Gallerie d’Arte Moderna in collaborazione con il Ministero Università e Ricerca.È del 2007 la mostra personale alla Facoltà dei Beni Culturali di Viterbo. Nel 2011 Viene invitato da Vittorio Sgarbi a partecipare alla 54 edizione della Biennale di Venezia. Nel 2012 è relatore all’interno del convegno sul novecento sconosciuto tenuto all’Aranciera di San Sisto sotto il patrocinio della Sovrintendenza ai Beni Culturali con “Sedie e fiumi : il disordine dell’amore nelle estetiche del Novecento “. Nel 2013 si tiene a Cosenza la sua personale “ Il mare delle tue labbra” a cura di Gianfranco Labrosciano presso l’ associazione culturale Alt Art. La sua opera è documentata negli archivi del MAXXI e della Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma all’interno della raccolta “Artisti di fine millennio”.


Mariano Filippetta. Le mie voglie col Blu.
Text Gianfranco Labrosciano
opening 16.05.2013, 20:00
www.dirartecontemporanea.eu
from 16.05.2013 to 30.09.2013
info +39 333.4461479
dirartecontemporanea@gmail.com

Dirartecontemporanea2.0 is pleased to announce the opening on the site (www.dirartecontemporanea.eu), Thursday 16th May 2013 from 20:00, of the solo exhibition “Le mie voglie col Blu” by Mariano Filippetta. Seven photographs, eight works on paper, an installation on wall and a Haiku through which the Artist invites us to become part, substance and essence of His project “germinated” by an action done on a sea beach and it’s all about a rose and a colour . “…A project, maybe, alchemic for the tremor of an energetic force – the colour – able to transform and inject light to the colourless dress of the life…” as Gianfranco Labrosciano writes in the text that goes with the exhibit. The exhibition will be available up to30th of November without geographic and time limits.


“ The rose dipped in the ocean – sea of the palette of Mariano, soaked, drenched in her all-encompassing substance, the rose immersed in the heart of a deep and unknown desire but essential as a clear knowledge, the light blue rose, the rose of wisdom, the explicit dark blue rose of the Eros and the divine, the holy rose of the silence and the song, the rose that I don’t sing, the dark blue rose of the final pictorial resolution, the insurmountable profane dark blue rose, the substantial rose, the rose of emotional conditions, the rose that spreads itself from place to place in the blind mirror of the abyss of the sea and in the interior eye of the emotional material, the light blue imaginary rose, of the lost architecture and of the doorway, it’s this rose that Mariano, resets the suspended and austere atmosphere of the limit throws forward, in the magnum sea of an lyric environment in order to be more expressive, in a sea – nature that is more light blue and intense of the imaginary reflection of the myth. This is the sense of the slow advance of the artist on the sea beach for a solemn proof of transformation and entirety. The imminent architecture of his high vertical line drives the sight beyond the material of an almost colourless, which needs more dark blue, of a process of fusion with the blue rose, the emotional and incorruptible rose that spreads her substance in the incessant flow of the mysterious sea. A project, maybe, alchemic for the tremor of an energetic force – the colour – able to transform and inject light to the colourless dress of the life, like a light can illuminate with a dazzling reflection a tinfoil, or an idea, a plastic action in order to remodel with exceptional speed the nature in the same way of the ancient Greeks which created an ideal nature better than the real one, or the waste, in the end, of a bother, the bending of a bust, and the throw on the sea of the space and the time, without comments, in his immense circular space, of the unicum of a magic rituality, symbolic, ancestral and purifier”.
( Gianfranco Labrosciano)


Mariano Filippetta was born in 1964 in Frosinone where he lives and works.
His first artistic experiences converge in the first important solo exhibition in the “Galleria dei Banchi Nuovi” in Rome in the 1989 with the title “Primo Vere”. In 1992, he was invited from Achille Bonito Oliva to participate to “Imprimatur” an exhibition of international inedited artists in Milan, where in the same time the critic himself holds a conference on the state of the contemporary art at the “Accademia di Belle Arti” in Brera. In the same years he works in Rome with the gallery “L’Attico” of Fabio Sargentini and participate to important collective exhibitions such as “Ritorno al mare – a tribute to PinoPascali” ( 1993) and “Magazzino” (1995) where his works will converse together to the works of Fautrier, Duchamp, Burri, Nagasawa, Pistoletto, Pascali, Kounellis. In 2003 he produces a solo exhibition in collaboration with the gallery “L’Attico” of Rome with the title “L’amore, l’amore soltanto”. In the years 2005 and 2006 he works with the Marchetti gallery of Rome in Margutta road and he participates to different collective exhibition with works of artists such as Turcato, Schifano, Festa, Angeli. In these years he also collaborates with the “Associazione Culturale Antinoo” and participates to an important collective exhibition titled “Elogio al nero” a tribute to the work of the writer Marguerite Yourcenar, in this occasion it will be published an important monograph curated by the Documentation Centre “Marguerite Yourcenar” titled “L’Opera al nero e la sua alchimia attraverso le arti” for the Gallimard editions, in his intern it will be documented his work in a significant way. He participates to the review “Primaverile Argam” curated by the roman Association Gallery of Modern Art in collaboration with the Ministry of University and Research In 2007 he produces a solo exhibition at the Department of Cultural Assets in Viterbo. In the 2011 he was invited from Vittorio Sgarbi to participate to the 54th edition of the the Venice Biennale. In the 2012 he’s relator in a conference on the unknown nine hundred held at the “Aranciera di San Sisto” under the auspices of the Cultural Heritage Organization with “Sedie e fiumi : il disordine dell’amore nelle estetiche del Novecento “. In 2013 in Cosenza he produces his solo exhibition “Il mare delle tue labbra” curated by Gianfranco Labrosciano at the cultural association “Alt Art”. His work is documented in the archives of the MAXXI and of the National Gallery of Modern Art of Rome inside the collection “Artisti di fine millennio”.

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Amalia di Lanno