Sarà
inaugurata sabato 11 maggio, alle 18.00, presso lo spazio espositivo temporaneo
di Villa Baragiola, la personale di Michela Banfi, artista impegnata da diversi
anni in una ricerca tesa a indagare le proprietà espressive della figura umana,
simbolo ed emblema di una condizione universale.
Profondamente
e intimamente legata alla tradizione pittorica italiana, Michela Banfi ha
maturato uno stile personale capace di mettere in relazione elementi classici e
dettagli di estrema modernità, ricreando atmosfere metafisiche in cui reale e
irreale si fondono e si confondono.
Muovendosi
su più piani di lettura, l'artista invita l'osservatore a calarsi in una
dimensione definita da coordinate spaziali e temporali che appartengono al
mondo del fantastico e del meraviglioso: luminosi spazi bianchi opalescenti
accolgono, come una scena teatrale, personaggi che sembrano provenire da un
passato remoto, come se affiorassero alla coscienza da un sogno o da un
ricordo. Un graduale disvelamento di pensieri, sensazioni e pulsioni mai sopite
che ritrovano vivacità nei colori caldi e sgargianti, nelle pennellate rapide e
corpose, nelle graffiature che incidono il gesso ancora fresco lasciando
trasparire la materia sottostante.
Un
cromatismo acceso e un sapiente accostamento di tecniche pittoriche differenti
rappresentano la cifra stilistica di un percorso giunto ad una consapevole
maturità, un cammino mosso dalla volontà di cogliere la vera essenza delle cose
valicando i confini della realtà sensibile per approdare ai significati e ai
valori più profondi dell'esistenza.
Gli
affetti, i legami con gli ambienti familiari e le esperienze che conducono
l'individuo verso la maturità sono infatti i temi privilegiati dall'autrice,
che spesso ricerca metafore esemplificative nel repertorio fiabesco della
tradizione popolare. L'interesse per la letteratura per ragazzi e per la
rappresentazione simbolica nei disegni infantili deriva dalla sua esperienza di
insegnante nella scuola primaria ma anche, probabilmente, dalla condizione
personale di donna e di madre. L'artista racconta con piacere di aver iniziato
ad inserire nei dipinti i personaggi stilizzati alla maniera dei bambini
prendendo spunto dai disegni dei propri figli; disegni conservati con cura nel
corso degli anni e poi rielaborati in chiave artistica, aggiungendo un
interessante elemento autobiografico allo svolgimento del racconto
pittorico.
La
mostra presentata a Villa Baragiola intende valorizzare un'artista varesina che
si è distinta per originalità creativa, studio metodico e costanza, offrendo ai
visitatori un taglio specifico della produzione più recente dela pittrice.
“Tracce” è infatti una selezione di quelle opere che maggiormente affrontano il
delicato tema dell'identificazione dell'Io attraverso le esperienze che hanno
portato alla sua definizione. In queste tele, passato e presente, reale e
immaginario, oggettività e soggettività, si rispecchiano l'un l'altro
completandosi a vicenda, esortando chi osserva a partecipare attivamente alla
definizione del senso compiuto del messaggio racchiuso nei tanti riferimenti
simbolici. Un invito, rivolto dall'autrice con grazia e delicatezza, ad
abbandonarsi al piacere di contemplare scene di grande armonia, figure
femminili che si muovono soavi e leggere, teneri ritratti di bambini sognanti e
interni domestici animati da curiosi e accattivanti personaggi di fantasia.
Opere
che rivelano un desiderio profondo di comunicare sensazioni piacevoli e
rassicuranti, di riportare la mente alla spensieratezza dell'infanzia, alla
fascinazione sensuale o all'incanto di certi attimi di vita gelosamente
custoditi nel ricordo. Le composizioni irradiano una gioia che è altro dal
disimpegno; rivelano la volontà di affermare con forza uno stato d'animo che
l'uomo contemporaneo rincorre affannosamente ma che difficilmente riesce a
trattenere: la capacità di cogliere non solo la bellezza della vita ma anche la
sua ciclicità, una consapevolezza necessaria per poter guardare al proprio
futuro con serenità e ottimismo.
MICHELA BANFI è nata e vive a
Saronno (VA).
Dopo anni di insegnamento nella scuola
primaria si dedica esclusivamente alla pittura, arte per la quale ha sempre
avuto grande interesse fin da bambina. Nel 2004 entra a far parte stabilmente
del laboratorio “FARE ARTE” di Caronno Pertusella, il cui direttore artistico è
il maestro Vanni Saltarelli.
Filo conduttore della sua pittura è la
figura umana come simbolo esistenziale e sociale, una continua ricerca
all’interno della “dimensione uomo”.
Ha partecipato a concorsi, mostre
collettive e personali, ottenendo numerosi riconoscimenti e consensi di
pubblico.
Sito personale:
www.michelabanfi.it
“TRACCE”
- Mostra personale di Michela Banfi
11
- 26 maggio 2013
a
cura di Emanuela Rindi
con
la collaborazione del Comune di Varese
INAUGURAZIONE: SABATO 11 MAGGIO, ore 18.00
Spazio
espositivo temporaneo di Villa Baragiola
Via
Caracciolo, 46 – 21100 VARESE
ORARI
Venerdì
10.30 – 12:30
Sabato
15:30 – 18:30
Domenica
10.30 – 12:30; 15:30 – 18:30
Gli
altri giorni su appuntamento (info@rindiart.it | Tel. 338 719 66 66).
INGRESSO
LIBERO
Report
Massimo Nardi