Jerome
Zodo Contemporary è lieta di presentare LOVELESS: Variant Paintants,
prima personale italiana dell’artista argentino, naturalizzato
americano, Fabian Marcaccio.
L’interesse di Marcaccio è rivolto
alla pittura, intesa come linguaggio in evoluzione e in costante
trasformazione. Alla tecnica più tradizionale unisce l’esperienza del
digitale, della fotografia e più di recente della scultura, giungendo a
realizzare opere complesse, che definisce Paintants, un mix estetico di
linguaggi espressivi.
A Milano
Fabian Marcaccio presenta la produzione più recente. Tele di grandi e
medie dimensioni composte di corde, vernici ad acqua e inchiostro – Rope
Paintings – in cui la trama del supporto è lasciata volutamente a vista
e l’effetto raggiunto è quello di una pittura in espansione nella quale
le immagini sono percepite nella loro totalità.
Alle tele si
aggiungono le sculture, testimoni della tendenza di Marcaccio alla
deformazione plastica; figure in alluminio e silicone colorato, oggetti
assemblati, dalle forme alterate, le masse amplificate e proiettate
verso l’esterno.
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Jerome Zodo Contemporary is proud to present LOVELESS: Variant
Paintants, the first personal exhibition in Italy of Argentinean born,
naturalized American, Fabian Marcaccio.
Marcaccio’s interest
is directed at painting, interpreted as a language in evolution and
constant transformation. He merges the most traditional techniques with
digital experience, photography and, more recently, sculpture, thus
creating complex works of art that he defines as Paintants, an aesthetic
blend of expressive languages.
Fabian Marcaccio is presenting
his most recent creation in Milan. Large and medium-sized canvasses
composed of rope, water-paints and ink – Rope Paintings – in which the
support frame is purposely clearly visible to achieve the effect of a
painting in expansion in which the images can be perceived in their
entirety.
The canvasses are joined by sculptures, a testimony
of the trend that Maracaccio has to deform plastic; figures in aluminium
and coloured silicone, assembled objects, with altered shapes, mass
amplified and projected outwards.
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Amalia di Lanno