La ricerca
di Sam Durant si concentra su tematiche politiche e culturali proprie della
storia americana, ma e' anche legata alle tragedie sociali che attraversano la
societa' contemporanea. La grande mostra dedicata a Hidetoshi Nagasawa presenta
un nucleo di opere recenti tese tra Oriente e Occidente: 7 grandi gruppi
plastici, realizzati in materiali come marmo, legno e metallo.
comunicato
stampa
Sam Durant
La stessa storia
a cura di Bartolomeo Pietromarchi
Il MACRO presenta, dal 23 aprile al 1 settembre 2013, La stessa storia, la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana di Sam Durant, artista americano attivo a Los Angeles e tra i più significativi protagonisti della scena artistica contemporanea internazionale.
La sua ricerca si concentra da sempre su tematiche sociali, politiche e culturali proprie della storia americana – dal movimento per i diritti civili alla musica rock del sud –, ma è anche legata alle tragedie politiche e sociali che attraversano la società contemporanea. Di recente si è inoltre interessato alla storia italiana, in particolare alle vicende del movimento anarchico attivo in Italia alla fine del XIX secolo.
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Nagasawa
Ombra verde
a cura di Bruno Corà e Aldo Iori
Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta, dal 23 aprile al 1 settembre 2013, la mostra personale di Hidetoshi Nagasawa, a cura di Bruno Corà e Aldo Iori, per celebrare la lunga carriera dell'artista giapponese, nato in Manciuria nel 1940 e stabilmente in Italia dal 1967.
La mostra gode del Patrocinio della Provincia di Roma, dell’Ambasciata del Giappone in Italia e dell’Istituto Giapponese di Cultura a Roma.
Dopo la sua ultima apparizione romana nel 1997 – in occasione della quale aveva realizzato Il giardino di Abeona nel parco regionale dell’Appia Antica – questa nuova grande mostra, presentando un nucleo di opere rappresentative degli sviluppi più recenti del suo lavoro, intende essere un importante riconoscimento a uno dei protagonisti della scultura internazionale contemporanea.
La sua ricerca, inserita dalla fine degli anni Sessanta nel solco dell’arte concettuale con opere concentrate su giochi verbali, azioni e video, negli anni Ottanta subisce un cambiamento di scala, concretizzandosi in ambienti immersivi al confine tra scultura e architettura e in opere capaci di sfidare le leggi della fisica e la forza di gravità.
Le sue opere rivelano la costante compresenza di due poli, Oriente e Occidente, che partecipano alla definizione delle forme in un'esattezza dovuta all'equilibrio tra le parti. Inoltre l’artista, avvicinandosi alla ricerca di maestri come Lucio Fontana, conserva nei suo i lavori di maggiore dimensione un semplice carico di idealità nel gesto che riconduce alla centralità dell'uomo, modello primario di ogni inizio ed elemento misuratore del tutto.
In mostra sette grandi gruppi plastici, realizzati in materiali come marmo, legno e metallo, tra cui anche un’opera totalmente inedita, Epicarmo (2012).
Iride (1993), Ombra verde (2000), Yugao-Jole (2005 – 2013), Tate no me (2007), Selinunte – Dormiveglia (2009), rivelano l’abilità dell’artista nel relazionarsi con la monumentalità dello spaz io espositivo, instaurando un dialogo con le grandi dimensioni della Sala Enel.
La mostra inoltre esce dallo spazio propriamente espositivo con l’installaz ione Aquila (1989) che, esposta nella hall, interagisce così con gli spazi esterni del Museo. La mostra sarà accompagnata da un ampio catalogo – pubblicato durante il periodo di apertura della mostra – che raccoglie, oltre un ampio apparato iconografico, i testi dei curatori, Bruno Corà e Aldo Iori, e i contributi critici di Jo le De Sanna, Toshiaki Minemura e Barto lomeo Pietromarchi.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Giacomo Guidi Arte Contemporanea e con la Fondazione Italia Giappone.
Hidetoshi Nagasawa è nato nel 1940 a Tonei (Manciuria) da una famiglia giapponese, attualmente vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in Architettura e Design, nel 1966 parte dal Giappone in bicicletta dirigendosi verso Ovest attraverso Thailandia, Males ia, India, Pakistan, Afghanistan, Persia, Iraq, Giordania, Libano, Siria, Turchia e Grecia. Nell’agosto del 1967 arriva a Milano, dove, a causa del furto della bicicletta, si conclude il suo viaggio. Dopo aver stabilito il proprio studio nel quartiere operaio di Sesto San Giovanni, entra lì in stretto contatto con il gruppo di artisti formato da Castellani, Fabro, Nigro, Trotta e Ongaro, e a partire dal 1968 si dedica all’attività artistica con continuità e consapevolezza, esponendo nel febbraio dell'anno successivo per la prima volta a Brescia presso la Galleria Sincron. Nel 1970 presenta la sua prima personale alla galleria milanese François Lambert e partecipa a una mostra collettiva sull'arte contemporanea giapponese presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York.
Nel 1971 avvia la produzione di sculture, mentre nell’anno seguente partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia. Particolarmente significativo è il sodalizio con Luciano Fabro e Jole De Sanna; avviato nel 1976 con la mostra ‘Aptico’ il senso della Scultura, il rapporto di collaborazione durerà ininterrottamente fino alla scomparsa dei due grandi protagonisti del gruppo formatosi attorno alla Casa degli Artisti di Milano. Nel 1988 espone presso il PAC di Milano, nel 1992 alla IX edizione di Documenta (Kassel) e nel 1993 alla Biennale di Venezia, con una sala personale all’interno del Padiglione Italia, e a Bologna nei locali di Villa delle Rose della Galleria d'Arte Moderna. Nello stesso anno inaugura in Giappone una mos tra antologica presso il Mito Art Museum e nel 1996 espone in una personale alla Fondazione Mirò di Palma de Malloca. Milano ospita nuovamente il lavoro di Nagasawa nel 2001 al Palazzo della Triennale e nel 2002 a Palazzo delle Stelline; nello stesso anno a Palazzo Pretorio di Certaldo viene presentata la mostra Il giardino della casa da tè e nel 2003 a Modena espone presso il Caffé letterario, Giardino Palazzo Agazzotti. Nel 2006 partecipa alla XII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara e l’anno successivo espone presso la Torre di Guevara di Ischia. Nel 2008 realizza l'opera Giardino rovesciato per il parco-museo della Villa medicea La Maggia a Quarrata (Pistoia). I suoi lavori figurano in importanti collez ioni pubbliche e private negli Stati Uniti, in Belgio e in Giappone, tra cui: FRAC, Fontevraud; Solomon R Guggenheim Museum, New York; Middelheim Museum, Anversa; The National Museum of Modern Art, Osaka; Museum of Contemporary Art, Hiroshima; Municipio Adachi-ku, Tokyo; Art Tower, Mito; Contemporary Art center, Mito. Nagasawa ha di recente presentato una serie di grandi mostre antologiche nei principali musei di scultura del Giappone: al Museum of Modern Art di Saitama e di Kawagoe, al Nat ional Museum of Art di Osaka, al Museum of Modern Art di Kamakura e di Hayama e al Nagasaki Prefectural Art Museum.
Ufficio Stampa MACRO
T. +39 06 67 10 70 443 / stampa.macro@comune.roma.it
Maria Bonmassar / M. +39 335 490311 / maria.bonmassar@tiscali.it
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Patrizia Morici / T. +39 06 82077371 / M. +39 348 5486548 / p.morici@zetema.it
Inaugurazione lunedì 22 Aprile 2013 ore 19
MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma
via Nizza (angolo via Cagliari), 138 - Roma
Orario: da martedì a domenica, ore 11.00-19.00 / sabato: ore 11.00-22.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Da martedì a domenica dalle ore 11.00 alle ore 21.00 apertura dei cancelli (via Nizza 138 e via Reggio Emilia 54) per accedere agli spazi liberi: foyer, Hall, ristorante, caffetteria, terrazza e spazio Area.
Biglietti:
Tariffa intera: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €.
Tariffa ridotta: non residenti 10,50 €, residenti 9,50 €.
La stessa storia
a cura di Bartolomeo Pietromarchi
Il MACRO presenta, dal 23 aprile al 1 settembre 2013, La stessa storia, la prima mostra personale in un’istituzione pubblica italiana di Sam Durant, artista americano attivo a Los Angeles e tra i più significativi protagonisti della scena artistica contemporanea internazionale.
La sua ricerca si concentra da sempre su tematiche sociali, politiche e culturali proprie della storia americana – dal movimento per i diritti civili alla musica rock del sud –, ma è anche legata alle tragedie politiche e sociali che attraversano la società contemporanea. Di recente si è inoltre interessato alla storia italiana, in particolare alle vicende del movimento anarchico attivo in Italia alla fine del XIX secolo.
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Nagasawa
Ombra verde
a cura di Bruno Corà e Aldo Iori
Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma presenta, dal 23 aprile al 1 settembre 2013, la mostra personale di Hidetoshi Nagasawa, a cura di Bruno Corà e Aldo Iori, per celebrare la lunga carriera dell'artista giapponese, nato in Manciuria nel 1940 e stabilmente in Italia dal 1967.
La mostra gode del Patrocinio della Provincia di Roma, dell’Ambasciata del Giappone in Italia e dell’Istituto Giapponese di Cultura a Roma.
Dopo la sua ultima apparizione romana nel 1997 – in occasione della quale aveva realizzato Il giardino di Abeona nel parco regionale dell’Appia Antica – questa nuova grande mostra, presentando un nucleo di opere rappresentative degli sviluppi più recenti del suo lavoro, intende essere un importante riconoscimento a uno dei protagonisti della scultura internazionale contemporanea.
La sua ricerca, inserita dalla fine degli anni Sessanta nel solco dell’arte concettuale con opere concentrate su giochi verbali, azioni e video, negli anni Ottanta subisce un cambiamento di scala, concretizzandosi in ambienti immersivi al confine tra scultura e architettura e in opere capaci di sfidare le leggi della fisica e la forza di gravità.
Le sue opere rivelano la costante compresenza di due poli, Oriente e Occidente, che partecipano alla definizione delle forme in un'esattezza dovuta all'equilibrio tra le parti. Inoltre l’artista, avvicinandosi alla ricerca di maestri come Lucio Fontana, conserva nei suo i lavori di maggiore dimensione un semplice carico di idealità nel gesto che riconduce alla centralità dell'uomo, modello primario di ogni inizio ed elemento misuratore del tutto.
In mostra sette grandi gruppi plastici, realizzati in materiali come marmo, legno e metallo, tra cui anche un’opera totalmente inedita, Epicarmo (2012).
Iride (1993), Ombra verde (2000), Yugao-Jole (2005 – 2013), Tate no me (2007), Selinunte – Dormiveglia (2009), rivelano l’abilità dell’artista nel relazionarsi con la monumentalità dello spaz io espositivo, instaurando un dialogo con le grandi dimensioni della Sala Enel.
La mostra inoltre esce dallo spazio propriamente espositivo con l’installaz ione Aquila (1989) che, esposta nella hall, interagisce così con gli spazi esterni del Museo. La mostra sarà accompagnata da un ampio catalogo – pubblicato durante il periodo di apertura della mostra – che raccoglie, oltre un ampio apparato iconografico, i testi dei curatori, Bruno Corà e Aldo Iori, e i contributi critici di Jo le De Sanna, Toshiaki Minemura e Barto lomeo Pietromarchi.
Il progetto è realizzato in collaborazione con Giacomo Guidi Arte Contemporanea e con la Fondazione Italia Giappone.
Hidetoshi Nagasawa è nato nel 1940 a Tonei (Manciuria) da una famiglia giapponese, attualmente vive e lavora a Milano. Dopo la laurea in Architettura e Design, nel 1966 parte dal Giappone in bicicletta dirigendosi verso Ovest attraverso Thailandia, Males ia, India, Pakistan, Afghanistan, Persia, Iraq, Giordania, Libano, Siria, Turchia e Grecia. Nell’agosto del 1967 arriva a Milano, dove, a causa del furto della bicicletta, si conclude il suo viaggio. Dopo aver stabilito il proprio studio nel quartiere operaio di Sesto San Giovanni, entra lì in stretto contatto con il gruppo di artisti formato da Castellani, Fabro, Nigro, Trotta e Ongaro, e a partire dal 1968 si dedica all’attività artistica con continuità e consapevolezza, esponendo nel febbraio dell'anno successivo per la prima volta a Brescia presso la Galleria Sincron. Nel 1970 presenta la sua prima personale alla galleria milanese François Lambert e partecipa a una mostra collettiva sull'arte contemporanea giapponese presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York.
Nel 1971 avvia la produzione di sculture, mentre nell’anno seguente partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia. Particolarmente significativo è il sodalizio con Luciano Fabro e Jole De Sanna; avviato nel 1976 con la mostra ‘Aptico’ il senso della Scultura, il rapporto di collaborazione durerà ininterrottamente fino alla scomparsa dei due grandi protagonisti del gruppo formatosi attorno alla Casa degli Artisti di Milano. Nel 1988 espone presso il PAC di Milano, nel 1992 alla IX edizione di Documenta (Kassel) e nel 1993 alla Biennale di Venezia, con una sala personale all’interno del Padiglione Italia, e a Bologna nei locali di Villa delle Rose della Galleria d'Arte Moderna. Nello stesso anno inaugura in Giappone una mos tra antologica presso il Mito Art Museum e nel 1996 espone in una personale alla Fondazione Mirò di Palma de Malloca. Milano ospita nuovamente il lavoro di Nagasawa nel 2001 al Palazzo della Triennale e nel 2002 a Palazzo delle Stelline; nello stesso anno a Palazzo Pretorio di Certaldo viene presentata la mostra Il giardino della casa da tè e nel 2003 a Modena espone presso il Caffé letterario, Giardino Palazzo Agazzotti. Nel 2006 partecipa alla XII Biennale Internazionale di Scultura di Carrara e l’anno successivo espone presso la Torre di Guevara di Ischia. Nel 2008 realizza l'opera Giardino rovesciato per il parco-museo della Villa medicea La Maggia a Quarrata (Pistoia). I suoi lavori figurano in importanti collez ioni pubbliche e private negli Stati Uniti, in Belgio e in Giappone, tra cui: FRAC, Fontevraud; Solomon R Guggenheim Museum, New York; Middelheim Museum, Anversa; The National Museum of Modern Art, Osaka; Museum of Contemporary Art, Hiroshima; Municipio Adachi-ku, Tokyo; Art Tower, Mito; Contemporary Art center, Mito. Nagasawa ha di recente presentato una serie di grandi mostre antologiche nei principali musei di scultura del Giappone: al Museum of Modern Art di Saitama e di Kawagoe, al Nat ional Museum of Art di Osaka, al Museum of Modern Art di Kamakura e di Hayama e al Nagasaki Prefectural Art Museum.
Ufficio Stampa MACRO
T. +39 06 67 10 70 443 / stampa.macro@comune.roma.it
Maria Bonmassar / M. +39 335 490311 / maria.bonmassar@tiscali.it
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Patrizia Morici / T. +39 06 82077371 / M. +39 348 5486548 / p.morici@zetema.it
Inaugurazione lunedì 22 Aprile 2013 ore 19
MACRO - Museo d'Arte Contemporanea di Roma
via Nizza (angolo via Cagliari), 138 - Roma
Orario: da martedì a domenica, ore 11.00-19.00 / sabato: ore 11.00-22.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Da martedì a domenica dalle ore 11.00 alle ore 21.00 apertura dei cancelli (via Nizza 138 e via Reggio Emilia 54) per accedere agli spazi liberi: foyer, Hall, ristorante, caffetteria, terrazza e spazio Area.
Biglietti:
Tariffa intera: non residenti 12,50 €, residenti 11,50 €.
Tariffa ridotta: non residenti 10,50 €, residenti 9,50 €.
Sam Durant /
Nagasawa
dal 22/4/2013 al 1/9/2013
dal 22/4/2013 al 1/9/2013
mar - dom
11-19, sab 11-22, la biglietteria chiude un'ora prima
Fonte: www.undo.net
Segnala:
Amalia di Lanno