Why.te
a cura di Valentina Lucia Barbagallo e Salvatore Davì
Ironicamente basato su un errore ortografico, Why.te pone l’attenzione
sulla natura ibrida del lemma la cui radice rimanda all’avverbio
interrogativo inglese “Why-Perchè” e il cui suono rinvia al termine
anglosassone “White-Bianco”.
Why.te è una parola che così scritta
non vuol dire nulla, ma che intende fornire l’input per una riflessione
critica e non assolutista circa il senso dell’uso del “bianco” nell’età
contemporanea e sul significato simbolico c
he
esso ha assunto in culture ed epoche storiche lontane tra loro. Il
“bianco”, oltre ad essere un colore acromatico, cioè un colore che
contiene in se tutti i colori dello spettro elettromagnetico, è anche
ciò che, in acustica, si definisce “suono bianco”, ovvero, quel suono
che contiene in se tutte le frequenze udibili. Da questa duplice essenza
del “bianco” di essere “non” colore e “non” suono nasce l’idea di
giocare sulla scrittura e sulla pronuncia di Why.te.
Un tema -
questo del Bianco-Why.te - apparentemente banale perché
sottoposto/sovraesposto a numerose strumentalizzazioni, viene ora
presentato non come materia ma come idea, non come spazio ma come
progetto artistico. Ciascun artista, infatti, espone il proprio modo di
intendere, interpretare, utilizzare il “Bianco” come elemento
predominante sia della location che dei lavori presentati in questa
mostra. Why.te, implicitamente, pone quesiti sull’apparente assenza di
un quid pluris, sulla non tangibilità del messaggio perché non definito
secondo paradigmi linguistici o visivo-mimetici ma realizzato con
supporti e tecniche “altre”.
Il foglio bianco del poeta
metafora dell’incipit, di ciò che ancora deve realizzarsi perché esiste
solo nella mente dello scrittore, diventa allegoria del compiuto, del
realizzato, della fine/conclusione.
Il “Bianco-Why.te” ci domanda (e
in alcuni casi ci offre pure la risposta) perché il bianco sia, ad un
tempo, vacuità e pienezza, purezza lucente e orgia di colori, ignoranza e
conoscenza, trasparenza e opacità, piattezza e prospettiva .
Opening: 6 ottobre 2012 h.20.00
Artisti:
Brevidistanze (Andrea e Marco Mangione)
Irene Catania
Laura Cantale
Fabrizo Cosenza
Giuseppe Mendolia Calella
Nuovo Cinema Casalingo
Sede espositiva:
Kina, via Montesano, 28 Catania
Periodo:
6 – 13 ottobre 2012
h.10.00 – 12.30 // 17.30 – 19.30
B a l l o o n
Contemporary Art & Publishing
VIII Giornata del contemporaneo - AMACI
ballooncontemporaryart@gma il.com
Segnala:
Amalia Di Lanno