Roma, 27.09.12 – L’Associazione Bianchi Bandinelli denuncia i diritti negati delle professioni della tutela e valorizzazione del Patrimonio culturale e avanza proposte concrete per un lavoro qualificato a salvaguardia del patrimonio.
Si è svolta oggi a Roma, presso la Biblioteca Nazionale Centrale, un’iniziativa di riflessione, confronto, protesta e proposta sulla situazione del lavoro nel mondo dei beni culturali in Italia, alla quale hanno aderito oltre trenta associazioni del settore (1) e rappresentanti dei sindacati e delle istituzioni. Le testimonianze di archeologi, storici dell’arte, antropologi, restauratori, architetti conservatori, archivisti e bibliotecari che lavorano in condizioni di precariato intellettuale, inviate sul sito dell’Associazione, hanno restituito un quadro di vera emergenza del settore nel nostro paese.
Mentre l’Università da decenni rilascia a flusso continuo titoli di studio di primo, secondo e terzo livello, programmando percorsi formativi spesso privi di sbocchi nel mondo del lavoro, la situazione occupazionale è caratterizzata da una drastica riduzione di personale tecnico-scientifico qualificato all’interno delle istituzioni per la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione, il cui funzionamento è garantito in gran parte dal lavoro esternalizzato, spesso gratuito o sfruttato. I tagli del Ministro Tremonti al MiBAC, alle risorse per gli enti locali insieme alla recente spending review, stanno trasformando i lavoratori precari del Patrimonio in una folla di disoccupati, smentendo la falsa promessa della flessibilità come opportunità occupazionale.
Oltre ai significativi interventi di analisi e protesta delle associazioni di settore, sono intervenuti rappresentanti di sindacati e della politica. Se Enzo Feliciani (UILPA-Beni e attività culturali) e Claudio Meloni (FPCGIL MiBAC) focalizzano il problema sull’utilizzo di risorse pubbliche non finalizzato a nuove assunzioni quando l’età media dei dipendendi del MiBAC è di 58 anni, ma si prevedono anche lunghi processi di riqualificazione interna impedendo possibili nuove assunzioni; per il senatore Franco Asciutti invece si dovrebbero scoraggiare le iscrizioni alle facoltà umanistiche (paventando da subito il concreto rischio di disoccupazione?). Per l’onorevole Walter Tocci «la Prima Repubblica ci lascia in eredità la mortificazione di due generazioni di studiosi: è questo che mina l’efficacia di ogni politica culturale. L’amministrazione ha bisogno di un cambio generazionale e la nostra struttura pubblica fino ad oggi lo ha impedito». Incalza il senatore Vita: «Il bilancio degli ultimi anni è amaro: è un’ideologia punitiva verso la qualità del servizio pubblico. Ci si aspettava di più dal governo Monti: non ho capito se Ornaghi e Profumo si stiano interessando davvero al mondo della cultura».
Conclude Marisa Dalai Emiliani, utilizzando come slogan le parole del sen. Vita “il lavoro culturale viene prima”: «Nel programma di governo deve essere messo al centro un grande progetto per il Patrimonio italiano e le sue professionalità. Ci aspettiamo che la politica cambi registro: il lavoro culturale deve venire potenziato, valorizzato nelle sue alte professionalità e avere garanzie di diritti e di retribuzione».
Le proposte avanzate dall’Associazione Bianchi Bandinelli durante la giornata: 1) la richiesta congiunta al MIUR e al MiBAC dell’istituzione di una Commissione mista (CUN + Consiglio Superiore MiBAC + Conferenza Permanente) che esamini e riordini la formazione universitaria di tutto il settore. 2) La modifica del Codice dei Beni culturali e del Paesaggio con l’inserimento delle figure professionali finora del tutto assenti tranne i restauratori. 3) La costituzione o il potenziamento delle associazioni professionali del settore, con ingresso nel COLAP (Coordinamento delle Libere Associazioni Professionali) e il riconoscimento giuridico delle professioni non regolamentate. 4) La tutela dei diritti dei lavoratori, a cominciare dalla scottante questione del precariato attraverso garanzie di continuità del lavoro, di regolamentazione delle retribuzioni e delle tipologie contrattuali.
Solo affrontando responsabilmente la complessità e l’insieme di questi problemi, facendo dialogare la formazione e il lavoro, diventa possibile dare piena attuazione all’articolo 9 della Costituzione: La Repubblica promuove la cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione e, aggiungiamo, le professioni dei Beni Culturali.
Sul sito dell’Associazione sono disponibili i materiali dell’iniziativa, le testimonianze dei lavoratori precari e a breve la registrazione video degli interventi più significativi: www.bianchibandinelli.it.
Note:
(1) Elenco Associazioni aderenti: ABEI, Associazione delle Biblioteche Ecclesiastiche Italiane; AIB, Associazione Italiana Biblioteche; AICI, Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane; AIDA, Associazione Italiana per la Documentazione Avanzata; AMACI, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani; Amici di Città per la Scienza; ANA, Associazione Nazionale Archeologi; ANAI, Associazione Nazionale Archivistica Italiana; ANISA, Associazione Nazionale Insegnanti di Storia dell’Arte; ANMLI, Associazione Nazionale Musei Locali e Istituzionali; ANMS, Associazione Nazionale Musei Scientifici; Archivio internazionale per la storia e l’attualità del restauro - Per Cesare Brandi; ARI, Associazione Restauratori d’Italia; Associazione Amici di Cesare Brandi; Associazione Culturale Silvia Dell’Orso; Associazione per l’Economia della Cultura; ASSOTECNICI, Associazione Nazionale dei Tecnici per la Tutela dei Beni Culturali, Ambientali e Paesaggistici; ASSURBANISTI, Associazione nazionale urbanisti e pianificatori territoriali e ambientali; Comitato per la Bellezza; Confederazione Nazionale Artigianato - Unione Artistico e Tradizionale; ECCOM, Centro europeo per l'organizzazione e il management culturale; Eddyburg; FEDERCULTURE, Federazione Servizi Pubblici Cultura Turismo Sport Tempo Libero; FORUM PA; IAML-Italia, Associazione Italiana delle Biblioteche, Archivi e Centri di documentazione musicale; ICOM-Italia, International Council of Museums-Italia; PATRIMONIOSOS; SIMBDEA, Associazione Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici.
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