Presentata a Napoli la prima edizione del Festival del Giornalismo Giovane, organizzato dal 21 al 23 settembre da Youth Press Italia, l’associazione nazionale di giovani giornalisti, che riunisce tutti gli under 35 che lavorano o aspirano a lavorare nel giornalismo e nella comunicazione.
L’evento, che ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica ed è realizzato con il patrocinio del Comune di Napoli, vedrà centinaia di giornalisti provenienti da tutta Italia confrontarsi con le principali istituzioni di categoria su temi come l’accesso alla professione e la lotta al precariato, nonché sul giornalismo scolastico e universitario e i nuovi media. Supportato da European Youth Press e ndall’European Youth Form , il festival riprende i temi della campagna Youth Employment Action per favorire l’inclusione lavorativa dei giovani in Europa, con l’obiettivo di migliorare le competenze dei giovani giornalisti e mettere in luce le esperienze più interessanti di contrasto alla crisi del settore che emergono dal basso.
“Abbiamo scelto Napoli – spiega il presidente di Youth Press Italia Simone d’Antonio – perché qui trovano spazio alcuni fra i progetti più innovativi di media giovani realizzati in Italia, progetti che non a caso emergono in una delle città dove sono maggiormente avvertiti i problemi del precariato giornalistico e della crisi delle aziende editoriali. Con questo festival – prosegue – vogliamo dimostrare che dai giovani può venire un contributo di idee e di visione importante per risollevare il settore ma anche per incidere nei contesti locali, sul piano economico e sulla qualità del sistema di informazione”.
Il capoluogo partenopeo non sarà solo la cornice dell’evento ma vera e propria protagonista del racconto dei partecipanti al festival, con gli Atelier urbani di sabato 22 che mostreranno ad un pubblico nazionale le eccellenze nascoste del territorio, dai progetti di riqualificazione partecipata di Piazza Mercato all’integrazione delle comunità di migranti fino alla visita ai laboratori di produzioni gastronomiche e artigianali locali (con brand noti come la pizzeria Sorbillo, i coralli Ascione e le cravatte Cappelli). “E’ un modo per connettere il mondo urbano con il racconto della città da parte dei giovani – afferma l’assessore alla cultura e al turismo del comune di Napoli Antonella Di Nocera – un modo per presentare Napoli in un modo diverso sul piano locale ma nazionale ed europeo”. Nel corso del World Urban Forum di Napoli, Il Festival del giornalismo giovane ha aderito alla campagna Onu I’m a City changer ed è stato citato da UN Habitat tra i progetti urbani innovativi di partecipazione e coinvolgimento del territorio, “ ariprova – commenta d’Antonio – dell’importanza del mondo dell’informazione nella “fabbrica urbana” e per la crescita dei territori”.
Il festival, che sarà aperto dai saluti istituzionali del sindaco Luigi De Magistris, vedrà la presenza di volti noti del giornalismo italiano, come Pino Scaccia e Lirio Abbate e sarà concluso da un panel istituzionale a cui prenderanno parte, tra gli altri, il presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino e rappresentanti della Fnsi e delle Assostampa locali.
“Il festival giunge in un momento delicato per il nostro settore – spiega Giuseppe Manzo del Coordinamento dei giornalisti precari della Campania – La condizione dei giornalisti in Italia è oramai insostenibile: si toccano al Nord punte del 60 per cento e al Sud dell’80 per cento di giornalisti che non vengono pagati o che ricevono meno di cinque euro ad articolo”.
“Nel corso dell’evento – spiega Massimo Romano del Coordinamento precari- raccoglieremo le denunce di tutti i colleghi che vogliono parlare del precariato che subiscono, con una campagna a cui Youth Press ha aderito da subito e che costituirà, assieme alla battaglia sull’equo compenso, uno dei temi principali del dibattito”.
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Mob: 329 2490110
Fonte: www.tafter.it
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Amalia Di Lanno