IL PRIMO RISVEGLIO
Inaugurazione sabato 6 ottobre ore 18.00
dal 6 al 28 ottobre 2012
OTTAVA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO - AMACI
BASEMENT PROJECT ROOM
Via Tommaso d’Aquino, 26 - 04022 FONDI (LT)
T +39 3292753063
basementprojectroom@gmail. com
LUCA DE ANGELIS
PAOLO GARAU
ANDREA LIBERNI
QUIET ENSEMBLE
ANNA MARIA SAVIANO
MARCO SOELLNER
"Dài, alzati. Usciamo. Fuori c'è il sole.
L'altro rispose con un gemito più prolungato.
Aveva appena aperto gli occhi, che teneva fissi in alto."
Basement Project Room riapre le sue porte dopo la pausa estiva con una
nuova esposizione collettiva, Il primo risveglio, che riunisce sei
artisti che sebbene conducano percorsi originali e distinti, sono legati
da molte affinità intellettuali e dalla padronanza ed il rispetto per
la buona tecnica. La mostra è inserita tra gli eventi della 8° Giornata
del Contemporaneo promossa da AMACI (Associazione dei Musei d'Arte
Contemporanea Italiani) su tutto il territorio nazionale.
Il primo
risveglio arriva nel pieno di una bella giornata, in una di quelle
tranquille mattine in cui tutto sembra sospeso in un misterioso
silenzio, e il cielo e le nuvole sono un tutt’uno, avvolti e come
placati in un’armonia da primo mattino del mondo, quando, terminata la
notte, tutto si dissolve nel risveglio, nell’evocazione di una presenza
precaria, come una nuvola o come una sottile nebbia. Da una parte la
bella giornata aperta sull'infinito, con l'azzurro del mare che
inavvertitamente trapassa nell'azzurro del cielo, la superficie solcata a
perdita d'occhio dai venti mutevoli, segnata da sinuose correnti con
lievi variazioni di colore, dominata dalla tirannica luce tirrenica che
si posa implacabile su tutte le cose; dall'altra il senso di totale
appagamento dell'occhio quasi non fosse separato dall'anima, la quale è
abituata a credere che dietro il mondo delle apparenze ce ne sia un
altro più significante: quello del risveglio percorso da una sottile
angoscia del vuoto, e se ne sta in disparte, come se non potesse
partecipare alla festa di luce che le viene imbandita in questo tardo
settembre.
Ogni lavoro presentato è il tentativo di ricatturare quel
momento di improvviso risveglio, capace di scomporre analiticamente il
mistero della luce come ogni sfaccettatura di un diamante. Ricomincia il
desiderio di ricomporre le tessere del proprio passato e il bisogno di
guardare al futuro, tra l’impulso di diventare grandi e la necessità di
restare piccoli, ancora un poco.
Soltanto le tracce del tempo
passato, tutto ciò che la nostra memoria conserva e che le varie forme
dell’arte e dell’agire umano ci consegnano oggi, nel presente, può
essere chiamato “essere”: cosa sia quell’“essere” rimane un enigma. Come
può il tempo, che è presente, passato e futuro, essere un tempo
unitario, se possiamo vedere sempre e solo il presente? Questo
richiederebbe una “protensio animi”, una capacità dello spirito di
protendersi ed allungarsi; ed è proprio questa che chiamiamo coscienza,
un’apertura a ciò che ha da venire, all’attesa, all’avvenire. Attraverso
il risveglio - il comprendere – il nostro esperire vivente si allarga e
raggiunge uno spessore più alto.
E uno resta così, col finale
appeso in gola e voglia di sputare per terra: nessun ordine ha più
senso, perché, magari, non si esiste mai solo per qualcosa o per
qualcuno, si allenta la presa e non si può che distrarsi, in modo
continuo, involontario e spietato, anche dalle cose e dalle persone che
si amano.
• AMACI
• Ottava Giornata del Contemporaneo
• Associazione Culturale Il Quadrato
• Comune di Fondi - Assessorato alla Cultura
Segnala:
Amalia Di Lanno