mercoledì 26 settembre 2012

Davide Bramante - Me diverso




Lunedì 24 settembre 2012 sarà inaugurata al PAN |Palazzo delle Arti Napoli la nuova personale dell’artista Oreste Zevola, dal titolo EDEN. Il progetto espositivo, curato da Maria Savarese, in collaborazione con la Fabbrica delle Arti, è patrocinato dall’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, che, considerato il prestigio dell’artista e il valore sociale e culturale per la comunità, accoglie l’evento nelle sale del Pan. Negli spazi del primo piano, circa trenta lavori, di cui quindici di piccolo formato e quindici di grande formato, realizzati con la tecnica dell’intaglio su cartoncino. Zevola dà forma ad un’inedita interpretazione concettuale dell’Eden descritto negli antichi testi e tramandato nel corso del tempo dalle tradizioni di tutto il mondo.

Creature metamorfiche popolano questo paradiso, sagome zoomorfe si mescolano con figure dai lineamenti umani, simboli desunti da culture antichissime si ibridano generando nuove forme proliferanti , chimere contemporanee che suggeriscono nuovi orizzonti di senso, queste arrivano da lontano ed affiorano nella mente dell’artista che diventa tramite. Il duale, l’ambivalenza/compresenza del bene ed il male, il divino ed il maligno, la vita e la morte, il dolore ed il piacere, temi ricorrenti nel lavoro di Zevola, emergono qui con particolare rilievo, restituendo una visione edenica atipica, che ingloba emblemi sacri e simbologie tribali, forme di vita vegetale ed animale, simulacri enigmatici, legati all’origine dell’uomo. Durante il corso dell’evento, verrà poi organizzato un incontro dell’artista con il pubblico, nel quale lo stesso Zevola racconterà la sua formazione e il processo creativo del progetto Eden. Successivamente, nel 2013, la mostra sarà ospitata a Parigi, al Musée du Montparnasse. Fino al 17 ottobre.


Davide Bramante - Me diverso
Dal 24 settembre al  31 ottobre 2012

La personale Me diverso di Davide Bramante, organizzata dall’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli ed allestita al secondo piano del PAN Palazzo delle Arti Napoli, rivela particolari celati o ancora in fase di sperimentazione di una personalità artistica usualmente associata alla fotografia.

Come dice l’artista: “…di me si conoscono principalmente opere fotografiche monumentali 200 x 300 cm., che al proprio interno contengono mondi infiniti…. Invece in queste opere di piccolo formato ho desiderato condensare i dettagli del mio lavoro, dei particolari certamente non trascurabili. …In mostra circa 40 opere realizzate dal 2011 sino ad oggi: acquerelli su foto b/n, Vinili - opere realizzate stampando sui miei vecchi dischi di quando ero ragazzino (una sorta di ready-made per dare una nuova vita alla colonna sonora della mia gioventù).

E poi l’installazione della serie "Pentagoni" n°24. Questo lavoro nasce da una regressione del passato, unendo le emozioni dell'infanzia al sentire adulto: era un caldo pomeriggio primaverile del 1983 avevo dodici anni ed ascoltavo Radio Rai; si parlava di esoterismo e di forme magiche, come il pentagono, in grado di proteggere dalle avversità. Frasi pesanti, che si abbattevano come una scure sulla testa di un bambino, spaventato perché non aveva a portata di mano alcun oggetto pentagonale. Per fortuna c'erano le matite, così iniziai a disegnare pentagoni sulle pareti di casa, dei nonni e degli zii, ma in gran segreto...” 

Fonte: www.arte.it

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Amalia Di Lanno