In
occasione del primo centenario della nascita dell'artista sancesariano
Nullo D'Amato, il Comune di San Cesario, Assessorato alla Cultura,
organizza una giornata di studi per la celebrazione di una delle
personalità che più hanno dato prestigio e fama non solo alla città, ma
anche - superando i confini urbani – all'Italia.
Oltre all'aspetto
artistico, la giornata di studi su Nullo D’Amato mira ad analizzare la
vita dell’artista da un punto di vista storico, approfondendo varie
sezioni di indagine: dalla vita privata, allo sviluppo della tecnica artistica.
Alla giornata di studio prenderanno parte i relatori: Toti Carpentieri
(critico d’arte), Carmelo Cipriani (critico d’arte e curatore), Sirella
D’Amato (figlia dell’artista), Lucio Galante (Università del Salento),
Cecilia Leucci (critico d’arte e curatore), Brizia Minerva (Museo
Provinciale “S. Castromediano”), Maria Antonietta Pagliara (dott.ssa in
Storia dell'Arte), Bruno Pellegrino (Università del Salento), Maria
Luisa Stringa (UNESCO) ed alcune allieve di Nullo D'Amato.
L’apertura dei lavori per il convegno, sarà affiancata da una preview
della mostra antologica "Nullo D’Amato e la sua Arte" a cura di Cecilia
Leucci, che sarà inaugurata nel 2014.
La giornata di studi e la
mostra sono patrocinate da: Ministero per i Beni e le Attività
Culturali; Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di San Cesario di
Lecce, Federazione Italiana UNESCO ed Università del Salento.
Data ed orari giornata di studi: sabato 19 ottobre 2013 dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 18.00.
Ora inaugurazione della mostra: sabato 19 ottobre 2013, ore 18.00
Orari mostra: dalle 18.00 alle 20.00 da lunedì 21 ottobre a sabato 26 ottobre
Biografia Nullo D’Amato
Dopo aver frequentato l'Istituto d'arte “G. Pellegrino” di Lecce, nei
primi anni '30 D'Amato si trasferisce a Roma, dove frequenta il Liceo
Artistico di Via Ripetta prima e l'Accademia, poi. A Roma – oltre che
con i suoi concittadini (Aldo Calò e Carlo Barbieri tra tutti), D'Amato è
in contatto con importanti figure del panorama artistico contemporaneo
dell'epoca, come De Chirico, Carrà, Boccioni, Casorati e De Pisis,
elaborando un linguaggio eclettico e ricco di originali suggestioni.
Rientrato a Lecce, D'Amato frequenta assiduamente la bottega di Antonio
D'Andrea, luogo d'incontro della maggior parte degli artisti e degli
intellettuali della Lecce anni ‘50, come Vittorio Bodini e Vittorio
Pagano.
Intrapresa la carriera di docente a Roma, prosegue
nell’insegnamento a Lecce, presso l'istituto Tecnico Statale per
Geometri “O.G. Costa”. Nel 1942 D'Amato partecipa, a Bari, alla sua
prima mostra collettiva presso il Sindacato Interprovinciale Fascista
delle Belle Arti di Puglia .e nel 1950 partecipa alla XXV Biennale
D'Arte di Venezia con due linoleografie. Nei primi anni '50 inizia a
realizzare ceramiche modellate d’arredamento
Negli anni a venire
D'Amato è invitato ad esporre le proprie opere in prestigiosi contesti
italiani, come la VI Quadriennale d'Arte di Roma e la mostra Arte nella
vita del Mezzogiorno d'Italia assieme ad altri grandi nomi, come
Guttuso, Purificato, Pignatelli, Della Notte e Delle Site, ed
internazionali, come in Svezia e nel Canada.
segnala:
Amalia di Lanno